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Messaggi del 20/06/2011

Manuele Baiocchini (Sky): "Obiettivo Vucinic più Aguero per la Juve, in settimana incontro con Regueira"

Post n°4951 pubblicato il 20 Giugno 2011 da nadir63l
 

© foto di Image Photo Agency

Intervenuto negli studi di Sky Sport 24 il giornalista dell'emittente satellitare Manuele Baiocchini ha brevemente parlato della situazione di mercato legata all'attacco juventino dove ora l'obiettivo è doppio. Due giocatori per rendere più competitiva la squadra di Antonio Conte: "Il tecnico bianconero aveva come obiettivo principale Alexis Sanchez, la Juve ci ha provato concretamente ma la presenza e volontà del Barcellona è stata troppo forte e ingombrante, ora la Juve un grande colpo almeno lo farà anche per via delle dichiarazioni mediatiche fatte nei giorni scorsi un po' da tutti i componenti della dirigenza. Uno potrebbe essere Vucinic ma soprattutto si lavora per Sergio Aguero, tutte le voci di questi giorni su un allontanamento non trovano riscontri anzi l'accordo con il giocatore sarebbe molto semplice da trovare tanto che tra pochi giorni ci sarà un nuovo incontro con il suo agente Hernan Regueira. Le difficoltà maggiori potrebbero sorgere con l'Atletico che però ha tutto interesse a cedere il giocatore ad un club estero per timore di un ritorno, ora improbabile, del Real Madrid. Per facilitare questa situazione i colchoneros sarebbero disposti a scendere fino a 35 milioni, cifra comunque molto elevata".

 
 
 

Nei Palazzi del potere...

Post n°4950 pubblicato il 20 Giugno 2011 da nadir63l
 


Immagine IPB

di G. Fiorito

Noi Juventini lo abbiamo capito a nostre spese che cosa significa intendere la giustizia sportiva come una giustizia privata. Significa cambiare le regole tutte le volte che se ne ha bisogno. Con l’alibi di dover fare in fretta perché non si può compromettere il calendario della prossima stagione. Per giustificare, allontanare, avvicinare sentenze sfatate dai fatti. Per aggiustare e conformare, far coincidere i pezzi del puzzle anche quando gli incastri non vogliono saperne di adattarsi gli uni con gli altri.

E’ del 17 giugno un articolo di Oliviero Beha per Il Fatto Quotidiano che torna a insistere sulla credibilità del superprocuratore che nel 2006 sostituì Italo Pappa per accendere i fari della giustizia all’interno della FIGC, minati dalla posizione ormai compromessa di Carraro. Solo che i nodi non sono stati sciolti. Anzi, risultano sempre più intricati e numerosi. Perché, è l’ipotesi di Beha, Palazzi insabbierebbe ogni inchiesta sulla quale si premura di aprire un fascicolo per lasciarlo a ricoprirsi di polvere. Perché in questi cinque anni chi tira le fila della FIGC continua a essere legato alla matrice. Il ragionamento è talmente semplice che appare disarmante. Palazzi dipende da Abete. Abete era il vice del dimissionario Carraro. Carraro lo si sarebbe voluto legato al potere forte condannato nel 2006 e radiato nel 2011. Carraro l’ha fatta franca. Gli altri no. Moggi, Giraudo, Mazzini dati in pasto al popolino come i mostri individuati nel 2006 e ancora utili. A coprire altri due scandali che stanno sommergendo ancora una volta il calcio italiano fino a far chiedere a tutti, ancora una volta, se vale ancora la pena di seguire lo sport più amato dagli italiani. Privati del campionato più bello del mondo. Orfani di una nazionale da sempre di marca bianconera e oggi alla frutta. Procedendo con i facili sillogismi, orfani della Juventus.

Quella Juventus giudicata colpevole di truccare i campionati senza truccare le partite. Mentre gli altri spiavano e costruivano prove a tavolino per vincere scudetti a tavolino. Stampando passaporti falsi e patenti rubate. Mentre altri ancora con gli arbitri ci parlavano davvero, ci cenavano e comandavano questo e quel guardalinee con toni da despoti. Altrimenti Galliani diventava furibondo. Galliani, il presidente di lega e vicepresidente del Milan, ma di fatto presidente, che elargiva favori a questo e a quello, compreso quel Paparesta utile per affondare la Triade bianconera.

Ma Palazzi tutte queste cose non le ha sentite nelle intercettazioni. Ancora adesso Prioreschi ha dovuto suggerirgli di ascoltarle durante l’udienza per la radiazione. Non le ha lette nelle informative, perché i carabinieri dormivano, non si sa se per la solita negligenza da barzelletta. E nemmeno Borrelli ha voluto dare per buone le dichiarazioni che faceva Nucini e gli strani aggiustamenti di date che gli forniva Moratti. Quel Moratti che a Napoli non si è visto e che nonostante rivendichi ancora lo scudetto del 5 maggio, sempre kafkianamente, non è parte civile a Napoli.

Ma non c’è solo Beha. C’è pure l’Espresso. Quel tipo di informazione alla quale non piace per passare di parte. Che nel 2006 si diede abbastanza da fare con la pubblicazione di un libro colorato male. E circolano voci che l’Inter non riesca a trovare un allenatore decente e qualche campione stia per alzare i tacchi e salutare. Che accade? Forse, come recita uno dei tanti proverbi figli della saggezza popolare, non si può tirare troppo la corda. Specialmente dopo che si è tirata troppo la barba ai santi. Tira la coperta di qua, spostala di là, è sempre troppo corta. E non basta a coprire tutto. Non c’è solo scommessopoli. Qualcuno si è ricordato anche di premiopoli. E di come tra poco scadano i termini per decidere il da farsi. Più o meno come per il ricorso presentato dalla Juve. In breve uno scandalo parecchio interno alla stessa FIGC. Per una serie di procedure poco limpide con le quali si dava il sì all’elargizione di premi che venivano pagati alle piccole società dalle quali si scopriva provenivano i giovani talenti approdati al successo della serie A e della nazionale. Tra i quali pure Balotelli e Marchetti, il bravo portiere che ha sostituito il dolorante Buffon agli ultimi mondiali, la cui vicenda ha sollevato la polvere sulla prassi non proprio specchiata delle segnalazioni dei talenti meritevoli. Perché della cosa si interessavano un paio di intermediari che avevano qualche appoggio proprio dentro la FIGC.

E allora ben vengano le radiazioni. Ben venga il solito Moggi sbattuto in prima pagina. Sfruttare quel tanto di residuo diffuso sentimento popolare per prendere altro tempo. Anche se la pur breve difesa del 6 giugno ha finito di atterrare il castello accusatorio del 2006. La Juventus non aveva canali privilegiati con i designatori. O forse li avevano talmente tutti, che non si capisce perché dovesse essere lei a goderne di più. Visto che i regali migliori li facevano l’Inter e il Milan. E che la storia dei sorteggi truccati era una balla spaziale, dal momento che Moggi ne conosceva i risultati una mezz’ora buona dopo che erano in rete. Visto che gli arbitri che danneggiavano la Juve venivano trattati meglio di quelli che sbagliavano a suo favore. Visto che la griglia di Moggi era più sbagliata di quelle degli altri.
E ci sono le prove. Quelle che Palazzi non ha voluto ancora una volta vedere, nemmeno dietro suggerimento dell’Alta Corte del Coni, che lo invitava a considerare la situazione in relazione alla posizione attualizzata. Oggi l’attualità parla di un’inefficienza sospetta della FIGC. Che stride con l’inefficienza riconosciuta della cupola di Moggi, che tutto sommato vinceva di più senza l’appoggio degli arbitri amici.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1680

 

 
 
 

Juve: lo scambio Sissoko-Bastos a due passi

Post n°4949 pubblicato il 20 Giugno 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'Olympique Lione ogni anno è parziale protagonista del mercato juventino. Tutti ricordano l'acquisto di Tiago, ancora sul "groppone" juventino, così come quello di Fabio Grosso, anche lui al momento in cerca di destinazione. Da due anni invece il nuovo leit motiv che vede intrecciati i destini di Lione e Juve ha il nome di Michel Bastos, pare già bloccato per 15 milioni di euro, ma ancora in stand-by per la situazione passaporto. Questa volta però si aprono spiragli per un trasferimento in direzione opposta sul tratto trafficato Lione-Torino, i media francesi infatti riportano il nome di Mohamed Sissoko, come alternativa tra le più allettanti per il Lione, qualora i transalpini non dovessero arrivare al più ambito dei Sissoko, Moussa, stellina pregiatissima del Tolosa. La situazione è la seguente: sul Sissoko giovane (21) del Tolosa, il Lione se la batte col Fenerbahce. Più ricca l'offerta dei turchi, sia per il cartellino sia per l'ingaggio del francese di origini maliane, più prestigiosa quella del Lione, che consentirebbe a Moussa di rimanere in patria, in una squadra di vertice in vista degli europei 2012. Se l'offerta turca dovesse prevalere i media francesi elencano le alternative per il Lione: Blaise Matuidi, Alou Diarra e Mohamed Sissoko. Il primo, Diarra, ora al Bordeuax, sarebbe una minestrina riscaldata per il Lione, il terzo, Matuidi, al momento appare troppo caro (17 milioni richiesti dal St. Etienne). Ecco quindi concretizzarsi l'opzione Momo Sissoko come giocatore esperto, ancora giovane e di primissimo piano, al netto dei problemi fisici.  L'idea piacerebbe molto anche ai bianconeri, che in questo modo potrebbero ridurre di molto l'esborso per il brasiliano Bastos. Solo un paio di ostacoli separano lo scambio Bastos per Sissoko più soldi dalla concretizzazione: il passaporto comunitario che ritarda per il brasiliano e la possibilità che il Lione arrivi al Sissoko più ambito, Moussa.

 
 
 

Juventus, i tifosi tutti pazzi per Aguero: è l'argentino il sogno di mercato

Post n°4948 pubblicato il 20 Giugno 2011 da nadir63l
 

 

© foto di Image Photo Agency

I tifosi della Juventus aspettano con ansia i nuovi arrivi per rinforzare la squadra del neo allenatore Antonio Conte. Il sogno di mercato non può che portare al reparto avanzato dove i sostenitori della Vecchia Signora hanno dimostrato di avere le idee chiare: Aguero è il colpo dell'estate. In  un sondaggio sul forum vecchiasignora.com, la punta argentina ha stracciato il cileno Alexis Sanchez, già prima delle ultime news di mercato che lo vorrebbero ad un passo dal Barcellona, ottenendo una percentuale di preferenza altissima: il 75% .

 
 
 

- De Bonis: "Conte ha tutto per far bene, ma ora bisogna accontentarlo. Servono tre colpi importanti"

Post n°4947 pubblicato il 20 Giugno 2011 da nadir63l
 

I microfoni di TuttoJuve.com hanno raggiunto a Roma il giornalista-speaker radiofonico Nicola De Bonis, ideatore e conduttore del seguitissimo programma "Stile Juventus", che da venerdì scorso è chiuso per ferie. Con lui abbiamo parlato del mercato bianconero, del neo allenatore Antonio Conte e delle prospettive per la prossima stagione.

Ciao Nicola, si e' chiusa venerdì la settima stagione di "Stile Juventus". Complimenti, quando ti ritroveremo?
"Sì, è sempre un'emozione particolare vivere l'ultima puntata stagionale. E' stato un anno ricco di soddisfazioni per la crescita e lo sviluppo del nostro lavoro ma purtroppo per tutti noi Juventini i risultati non sono arrivati neanche in questa stagione. Si è chiusa anche un'era lunga 10 anni su NuovaSpazioRadio, dal prossimo settembre partirà una nuova entusiasmante avventura su un'altra importante emittente radiofonica".

Ci puoi già dire qualcosa...
"Tra pochissimi giorni vi saprò dare ufficialmente tutte le coordinate per continuare a seguirci".

Parliamo della nuova Juve che sta nascendo, ottimista?
"No, per adesso. Ma voglio veramente augurarmi di poter essere smentito al piu' presto. Ho ripetuto piu' volte quale deve essere l'dentikit perfetto per i nuovi giocatori della Juventus. Fame, testa, spalle larghe. Non sara' facile reperire grandissimi nomi, ma l'importante sara' costruire una squadra che sia il riflesso limpido del suo allenatore".

Credi in Conte?
"Si, ha tutto per fare bene. Ora bisogna cercare di accontentarlo, e donargli una squadra cattiva, affamata, e con grandi qualità caratteriali e tecniche. L'ho già detto e mi ripeto, la sua interpretazione di calcio ricorda molto quella della prima Juve di Lippi".

I primi colpi come li giudichi?
"Benissimo Pirlo, i piedi buoni sono i benvenuti. Anche se leggo o ascolto che non si troverebbe nel modulo di Antonio. Balle. Sono i calciatori a fare i moduli e non l'inverso. Ziegler è un bel mancino e può ancora crescere, Pazienza sarà una buona alternativa, e Liechsteiner, se dovesse arrivare, nella fase difensiva è sicuramente più affidabile di Motta e c.. Ma servono almeno altri 3 uomini importanti, anche se le difficoltà le stiamo trovando nel liberarci di alcune vecchie zavorre. E' ancora presto per dare un giudizio sull'operato della società, i conti e i bilanci li faremo ad agosto.

Allora buone vacanze Nicola...
"E' ancora presto per le vacanze, ci rilasseremo qualche giorno e poi di nuovo in sella. Poi per tutti gli aggiornamenti sulla Signora saprò come sempre dove andare. Vorrei ringraziare tutti voi della redazione, con un pensiero di stima e simpatia per il Direttore Francesco Cherchi e il suo vice "velenoso" Massimo Pavan... A presto!".

 
 
 

     

 

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