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Messaggi del 04/07/2011

'Da Facchetti condizionamento arbitri'

Post n°5015 pubblicato il 04 Luglio 2011 da nadir63l
 

Palazzi,il presidente dell'Inter era in contatto coi designatori
Fonte: ANSA
foto ANSA
foto ANSA
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - Giacinto Facchetti, presidente dell'Inter all'epoca dei fatti e scomparso a settembre 2006, ''aveva una fitta rete di rapporti, stabili e protratti nel tempo, con entrambi i designatori arbitrali, Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, fra i cui scopi emerge tra l'altro il fine di condizionare il settore arbitrale''. Lo scrive il procuratore federale Stefano Palazzi, nelle motivazioni delle sue decisioni sulle nuove intercettazioni di Calciopoli.

 
 
 

Calciopoli: effetto domino ...

Post n°5014 pubblicato il 04 Luglio 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

di Giusy Fiorito

A Napoli si riparte. FIGC in caduta libera

Secondo le indiscrezioni trapelate alla fine dell’arringa difensiva dell’avvocato Vitiello al processo di Napoli, rafforzate dalle intenzioni del procuratore generale Villari, che durante l’udienza camerale del 28 giugno aveva chiesto l’inammissibilità e il rigetto della terza istanza di ricusazione, oggi, 4 luglio, la settima sezione della Corte d’appello di Napoli ha rigettato di fatto la richiesta di ricusazione della giudice Teresa Casoria. Inoltrata la prima dalle parti civili inizialmente escluse dalla giudice dal processo e poi reintegrate, le altre due erano state formulate dai pm Narducci, che ha lasciato il processo optando per una poltrona di assessore al comune di Napoli, e Capuano. Nelle cinque pagine conclusive della vicenda si fa menzione delle difficoltà caratteriali emerse nella composizione della Corte, ma si mette in evidenza che il comportamento della giudice è stato in udienza giusto e senza alcuna animosità nei confronti dei pm. Si conclude così dopo tre mesi in un nulla di fatto una situazione paradossale che aveva messo a rischio la sopravvivenza del processo stesso, a causa dei tempi della prescrizione dei reati. Il processo riparte domani 5 luglio e si spera nell’assenza di ulteriori intoppi che rendano possibile entro ottobre arrivare a sentenza.

Di prescrizione in prescrizione abbiamo assistito in questi giorni agli sviluppi infiniti di calciopoli sul fronte della giustizia ordinaria e su quello della giustizia sportiva. Se il nodo cruciale è la revisione del processo del 2006, il pomo della discordia è lo scudetto 2005/2006, che a cinque anni dalla frettolosa assegnazione si è tinto di giallo. Anzitutto perché il procuratore Palazzi ha annunciato venerdì 1 luglio l’archiviazione del procedimento contro la società internazionale perché non sono emerse fattispecie di rilievo disciplinare non prescritte, riservandosi di aggiungere al comunicato ufficiale un’appendice da consegnare ai membri del Consiglio federale che giorno 18 luglio dovrebbero pronunciarsi in merito alla revoca dello scudetto 2005/2006.

La strada scelta dalla FIGC per giungere a una revoca che tanto ovvia appare da oltre un anno si è subito palesata come impervia e tortuosa. Le sentenze e le decisioni del 2006 poggiavano su una valenza essenzialmente etica e non sembra a cinque anni di distanza che l’etica sia ancora la prerogativa principale della FIGC, che sposta ancora i termini della revoca dello scudetto alla società nerazzurra pur avendo riconosciuto nel suo comunicato la sussistenza di fattispecie di rilievo disciplinare, che ritiene prescritte. Nel frattempo i tempi previsti dal vecchio CGS sono stati allungati da quello nuovo entrato in vigore giorno 1 luglio 2007 e si è passati da 4 anni a 8 anni. Ne nasce una controversia non da poco, se già in un’intervista rilasciata a Telelombardia lo scorso aprile, Pardolesi, uno dei tre saggi denominati nel 2006 per esprimere un parere sull’assegnazione dello scudetto revocato, si dichiarava favorevole ad adottare il nuovo regolamento. Un punto sul quale la FIGC dovrebbe chiarire la sua posizione, dal momento che ha voluto la modifica dei tempi della prescrizione.

La Juventus ha presentato lo scorso 10 maggio un esposto nel quale faceva esplicita richiesta di uguaglianza di trattamento e ha richiesto alla Federazione le motivazioni, gli atti e le indagini in relazione all'esposto. Va da sé che non è possibile accettare che la Juventus sia andata incontro all’ecatombe del 2006 e oggi si possa assistere tacitamente a una grazia egualmente repentina sulle responsabilità dell’Inter almeno quanto lo fu il riconoscimento di una verginità vestita di uno smoking bianco del cui ricordo oggi si dovrebbe iniziare a provare vergogna. Nella consapevolezza di ciò che quel candore mistificava e celava. Non è possibile non essere al corrente delle proprie azioni e fingere per cinque anni, reiterando un comportamento sleale e antisportivo che è sotto gli occhi di tutti negli atteggiamenti spocchiosi e snob dei dirigenti e spesso anche dei giocatori interisti.

La vicenda della revoca dello scudetto 2005/2006 avrebbe dovuto provocare una sorta di effetto domino. Spostare gli equilibri, facendo cadere la prima tessera di un gioco ormai improponibile e spianare la strada alla revisione del processo del 2006. Finalmente il procuratore Palazzi avrebbe dovuto cogliere un collage diverso delle responsabilità delle squadre coinvolte in calciopoli e riprendere in esame il quadro delle accuse mosse alla sola Juventus. Invece le tessere sono improvvisamente impazzite e rovinosamente rotolate le une sopra le altre. Perché stamattina

La Repubblica ha dato una notizia che aggiunge un’atmosfera ancora più grottesca all’affaire calciopoli, collocandolo in una dimensione che ancora una volta sfugge alle regole e sottolinea il pressappochismo, l’utilizzo sconsiderato delle proprie funzioni, la faciloneria con la quale nel 2006 si presero delle decisioni che hanno avuto l’unico scopo di abbattere e distruggere la squadra di calcio più amata dagli italiani e una tra le più seguite nel mondo e di umiliare 14 milioni di persone ignare. A causa di un delirio di onnipotenza che ha vinto le resistenze di un manipolo di sconsiderati che devono essere fermati a tutti i costi e posti di fronte alle proprie responsabilità. La Repubblica arriva a parlare di nuovo commissariamento della FIGC e di scandalo a 14 mesi dal’esposto della Juve. Secondo la testata romana “Non c’è infatti alcun documento ufficiale o delibera dell’allora commissario Guido Rossi per l’assegnazione dello scudetto all’Inter. In Lega di serie A, sul sito, sono rimasti alla classifica con la Juventus prima, il Milan secondo e l’Inter terza. Classifica mai aggiornata”. L’unico documento che attesta l’assegnazione dello scudetto 2005/2006 all’Inter sembra essere un comunicato ufficiale della FIGC, ma anonimo. Nessuno assegnò dunque quello scudetto? Nessuno può revocarlo?

Le parti che costituiscono il Consiglio Federale sembrano orientate a non ritenersi competenti a decidere la nuova revoca e a rifiutarsi di farlo. Ancora una volta assistiamo a una mancata assunzione di responsabilità. E intanto la relazione che Palazzi consegnerà domani ai Consiglieri Federali calca la mano sulle responsabilità del Milan e parlerebbe, secondo Tuttosport, di illecito per la società nerazzurra.
Il Consiglio Federale ha all’ordine del giorno i calendari della stagione nuova e Palazzi è costretto a trovare risposte anche a scommessopoli. Il futuro del calcio italiano è davvero sempre più una scommessa. Che la FIGC e l’Inter hanno già perso.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1709


 
 
 

MORATTI: "Attacco grave e inaccettabile"

Post n°5013 pubblicato il 04 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

"Un attacco grave e assolutamente inaccettabile": questo il commento del presidente dell'Inter Massimo Moratti sulla relazione con cui il procuratore federale Stefano Palazzi ha rilevato elementi di illeciti sportivi attribuibili all'Inter nel dossier di Calciopoli. "Palazzi si sbaglia" ha aggiunto Moratti.

 
 
 

ESCLUSIVA TUTTOJUVE - Furia Moggi: "Una vergogna. Andiamo avanti ma è troppo tardi"

Post n°5012 pubblicato il 04 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Luciano Moggi tuona e lo fa in esclusiva attraverso le colonne di TuttoJuve.com. Raggiunto dalla nostra Redazione, Moggi parla di quanto emerge a carico dell'Inter dopo le frasi di Palazzi, capo della Procura Federale. "E' vergognoso. A noi danno la radiazione e la giustizia sportiva ha confermato che le nostre colpe erano inesistenti, noi ci becchiamo l'articolo 1 e loro l'articolo 6. Vadano avanti, perchè quello scudetto è della Juve, anche se la società non ha fatto nulla per ottenere giustizia. Ci sto pensando io da solo a far giustizia a quella squadra gloriosa. Attenzione ad un altro aspetto. La Federazione, a mio avviso, rischia di essere commissariata. C'è solo un comunicato che consegna quello scudetto del 2006 all'Inter. Penso non basti proprio. Mi viene da ridere ma qui c'è da piangere. Adesso viene a galla la verità, speriamo non sia troppo tardi". Luciano Moggi, alle 23.00, interverrà in diretta su Sportitalia 1, nel corso di "Speciale CalcioMercato"

 
 
 

GLI ONESTI BUGIARDI CAMPIONI D'ILLECITO

Post n°5011 pubblicato il 04 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Eh già, avevamo ragione noi. La soddifazione per la relazione di Palazzi è enorme così come la rabbia per quanto è stato fatto alla nostra Juventus. Sembrava che i bianconeri fossero responsabili di ogni nefandezza che capitasse nel mondo calcistico. Fa male sapere che è stata scritta una storia a tavolino, come gli scudetti vinti dagli "onesti", per far fuori una squadra e far vincere un'altra. E' caduto il tabù della limpidezza degli interisti: noi lo sapevamo da tempo e ora ne abbiamo piena dimostrazione. Se Moggi è stato giudicato colpevole della violazione dell'articolo 1 e 6 (lealtà e illecito sportivo), lo è anche Facchetti. Peccato che qualcuno si sia dimenticato delle telefonate a tinte nerazzurre. Peccato che in questi anni loro abbiano vinto e la Juventus sia stata distrutta. Non si può tornare indietro col tempo, ma si può chiedere giustizia. Chi fa ancora parte del mondo del calcio e viene accusato di illeciti sportivi deve pagare. L'uscita di scena di Moratti sarebbe doverosa, ma non perché il presidente dell'Inter si senta offeso, ma in quanto colpevole di aver truffato l'Italia. E con lui tutti gli opinionisti pseudo giornalisti che hanno sputato sulla Juve santificando i nerazzurri. Infine, caro Narducci, è proprio vero che non esistevano intercettazioni sull'Inter... 

 
 
 

10 BUONI MOTIVI PER REVOCARE LO SCUDETTO ALL'INTER...

Post n°5010 pubblicato il 04 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Marco Iorio/Image Sport

Il 18 luglio la Federazione Italiana dovrà decidere se revocare o meno lo scudetto all'Inter. Tuttojuve.com da qui al 18 luglio offrirà un quadro chiaro che racconta come sono andate le cose e soprattutto chiarisce una volta per tutte come lo scudetto del 2006 è stato frettolosamente assegnato al terzo classificato senza una specifica raison d'etre. Abbiamo trovato almeno 10 ragioni che saranno approfondite in 10 brevi capitoli. Tuttojuve.com si affianca alla richiesta della Juventus per la revoca dello scudetto. In questi 5 anni ci siamo imbattuti in tanti discorsi, ma fortunatamente il processo in corso a Napoli e le testimonianze dei testimoni di accusa e difesa ci hanno dato un chiaro quadro di come le cose sono andate. Possiamo chiaramente dire che il processo sportivo si è basato sui si dice, si pensa, con intercettazioni solo su una parte. Il meccanismo del 2006 era un insieme che vedeva tutti chiamare tutti non per ricevere favori, ma per non subire torti. In ogni caso crediamo, come tutti gli addetti ai lavori competenti che il risultato del campo sia quello corretto, partendo da una base semplice. Questa formazione: Toldo Zanetti J. Samuel, Materazzi (Cordoba) Chivu (Wome) Stankovic Veron Cambiasso, Figo (Solari) (Stankovic) Adriano Martins (Cruz)  non potrà mai essere considerata superiore a questa: Buffon ,Zebina (Balzaretti), Cannavaro, Thuram, Zambrotta, Camoranesi, Emerson ,Vieira, Nedved, Trezeguet (Del Piero), Ibraimovic (Mutu).

Ecco i dieci motivi per cui lo scudetto va revocato:

1- Processo incompleto: in due settimane non si è capito il quadro corretto

2- Dove sono finite le telefonate altrui?Chi era Nucini?

3- Il retaggio del passato: la compensazione non esiste, non esiste la pratica di assegnazione in base all'etica, se questa non esiste.

4- La prescrizione: prescrizione non è assoluzione. L'etica non va in prescrizione.

5- La favola delle Sim svizzere: lo spinaggio industriale esiste, le sim svizzere erano intercettabili, perchè non esistono quelle telefonate?

6- Il parere dei Saggi e Guido Rossi: un'assegnazione frettolosa e immotivata

7- Le squadre a confronto e il Mondiale: 11 contro 11, non c'è paragone.

8- Gli episodi di quella stagione: dove sono le partite truccate? Non ci sono partite truccate, dove sta la truffa?

9- L'attualizzazione del Processo di Napoli: non si può non attualizzare la situazione. I testimoni hanno tutti ritrattato...

10- il potere dei Media: la decisione del 2006, frutto della situazione giacobina

 
 
 

CLAMOROSO, PALAZZI: INTER HA COMMESSO ILLECITO SPORTIVO....

Post n°5009 pubblicato il 04 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Clamorose, anzi clamorissime le rivelazioni che provengono dalla relazione del procuratore Palazzi. Prime indiscrezioni riportare da Sky, riferiscono che L'Inter ha violato l'articolo relativo all'illecito sportivo. E' quanto riportato dal procuratore Palazzi nelle sue motivazioni. Le condotte, ritiene Palazzi, sono state portate avanti per avere un vantaggio in classifica.

Questo quanto anticipato da Gazzetta su Facchetti: "Questo Ufficio ritiene che le condotte in parola siano tali da integrare la violazione, oltre che dei principi di cui all'art. 1, comma 1, CGS (codice di giustizia sportiva, ndr), anche dell'oggetto protetto dalla norma di cui all'art. 6, comma 1, CGS, in quanto certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale F.c., mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparzialità ed indipendenza, che devono necessariamente connotare la funzione arbitrale. Oltre alla responsabilità dei singoli tesserati, ne conseguirebbe, sempre ove non operasse il maturato termine prescrizionale, anche la responsabilità diretta e presunta della società ai sensi dei previgenti artt. 6, 9, comma 3, e 2, comma 4, CGS".

Su Massimo Moratti: "Comunque informato della circostanza che il Facchetti avesse contatti con i designatori, come emerge dalle telefonate commentate, nel corso delle quali è lo stesso Bergamo che rappresenta tale circostanza al suo interlocutore. (...) Ne consegue che la condotta del tesserato in esame, Moratti, in considerazione dei temi trattati con il designatore e della frequenza dei contatti intercorsi, appare in violazione dell'art. 1 CGS vigente all'epoca dei fatti, sotto i molteplici profili indicati".

Se questo fosse confermato, vorrebbe dire che l'Inter avrebbe rischiato anche ipoteticamente la serie B, nel caso in cui queste intercettazioni fossero comparse prima. Un atto gravissimo, quindi. Abete ora non ha scelta, la decisione da compiere è una sola.

A maggior ragione Tuttojuve chiede a tutto il mondo bianconero di aderire alla petizione condotta da Vecchiasignora.com e tuttojuve per la revoca dello scudetto 2006

 
 
 

CLAMOROSO, PALAZZI: INTER HA COMMESSO ILLECITO SPORTIVO...

Post n°5008 pubblicato il 04 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Clamorose, anzi clamorissime le rivelazioni che provengono dalla relazione del procuratore Palazzi. Prime indiscrezioni riportare da Sky, riferiscono che L'Inter ha violato l'articolo relativo all'illecito sportivo. E' quanto riportato dal procuratore Palazzi nelle sue motivazioni. Le condotte, ritiene Palazzi, sono state portate avanti per avere un vantaggio in classifica.

Questo quanto anticipato da Gazzetta su Facchetti: "Questo Ufficio ritiene che le condotte in parola siano tali da integrare la violazione, oltre che dei principi di cui all'art. 1, comma 1, CGS (codice di giustizia sportiva, ndr), anche dell'oggetto protetto dalla norma di cui all'art. 6, comma 1, CGS, in quanto certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale F.c., mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparzialità ed indipendenza, che devono necessariamente connotare la funzione arbitrale. Oltre alla responsabilità dei singoli tesserati, ne conseguirebbe, sempre ove non operasse il maturato termine prescrizionale, anche la responsabilità diretta e presunta della società ai sensi dei previgenti artt. 6, 9, comma 3, e 2, comma 4, CGS".

Su Massimo Moratti: "Comunque informato della circostanza che il Facchetti avesse contatti con i designatori, come emerge dalle telefonate commentate, nel corso delle quali è lo stesso Bergamo che rappresenta tale circostanza al suo interlocutore. (...) Ne consegue che la condotta del tesserato in esame, Moratti, in considerazione dei temi trattati con il designatore e della frequenza dei contatti intercorsi, appare in violazione dell'art. 1 CGS vigente all'epoca dei fatti, sotto i molteplici profili indicati".

Se questo fosse confermato, vorrebbe dire che l'Inter avrebbe rischiato anche ipoteticamente la serie B, nel caso in cui queste intercettazioni fossero comparse prima. Un atto gravissimo, quindi. Abete ora non ha scelta, la decisione da compiere è una sola.

A maggior ragione Tuttojuve chiede a tutto il mondo bianconero di aderire alla petizione condotta da Vecchiasignora.com e tuttojuve per la revoca dello scudetto 2006

 
 
 

Nessun atto ufficiale per lo scudetto dell’onestà!

Post n°5007 pubblicato il 04 Luglio 2011 da nadir63l
 


Immagine IPB

Ogni giorno una novità. Arriviamo subito al punto, Tuttosport riporta che:
”non esiste alcun comunicato ufficiale di assegnazione, ma solo un comunicato stampa anonimo (chi lo firmò chi lo autorizzò) del 26 luglio in cui si dava conto della comunicazione alla Uefa” .

Questo il percorso seguito nel 2006:

- la CAF il 14-07-2006 decideva alcune sanzioni fra cui la non assegnazione dello scudetto 2005/6 alla Juventus. Nel contempo non assegnava lo stesso all'Inter.

- la CORTE FEDERALE il 04-08-2006 riconfermava le decisioni della CAF

- il Commissario ROSSI dopo la sentenza della CAF nominava la commissione dei TRE SAGGI che doveva verificare la possibilità di assegnazione all'Inter dello scudetto 2005/6. I tre davano il loro parere positivo il 24-07-2006 nel quale evidenziano la possibilità di assegnazione di tale titolo all'INTER .

Il Commissario ROSSI non adottava alcun provvedimento in tal merito: quindi é palese che lo
scudetto 2005/2006 è stato solo UFFICIALMENTE non assegnato alla JUVENTUS, ma non esiste atto ufficiale della FIGC con cui lo si assegna all'INTER.

Unico atto esistente a conferma di quanto sopra evidenziato è il comunicato stampa 26-07-2006 della FIGC: ma certo non era sufficiente per assegnare il titolo 2005/2006 all'Inter.

In tutta questa bagarre di informazioni, supposizioni, smentite e documenti mancanti, c’è il rischio –come precisa Tuttosport - di ”commissariamento della figc per incapacità funzionale del governo del calcio a risolvere una questione” (come quella della revoca dello scudetto) e forse di un ulteriore slittamento della decisione.

Situazione assurda.

Si ringrazia Angelo FRANCINI per la collaborazione all'articolo.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1708

 

 
 
 

La Repubblica - Scudetto 2006, rischio commissariamento per la Figc...

Post n°5006 pubblicato il 04 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Giacomo Morini

L'apertura della pagina calcistica de La Repubblica è dedicata a Calciopoli, e più precisamente al tanto discusso Scudetto 2006. Un caos totale, scrive la testata di via Cristoforo Colombo, con il rischio-commissariamento per la Figc. All'orizzonte spunta anche un “giallo”. Non c’è infatti alcun documento ufficiale o delibera dell’allora commissario Guido Rossi per l’assegnazione dello scudetto all’Inter. In Lega di serie A, sul sito, sono rimasti alla classifica con la Juventus prima, il Milan secondo e l’Inter terza. Classifica mai aggiornata. Erano tempi caotici, d’accordo, quelli di Calciopoli, ma adesso non si sa più come uscirne. In più, c’è il problema, e non da poco, che domani si riunisce il consiglio federale e moltissimi consiglieri - che avranno a disposizione la relazione di Stefano Palazzi, 80 pagine, mentre le parti potranno leggerla già oggi diranno chiaro a Giancarlo Abete che loro non ne vogliono sapere di decidere su quello scudetto, non si ritengono competenti (come sostengono anche i legali dell’Inter). Di sicuro Carlo Tavecchio e la Lega Dilettanti (tutta o una parte?), Renzo Ulivieri con l’assoallenatori, più la Lega di serie A e il sindacato calciatori di Damiano Tommasi hanno deciso di farsi da parte. Ma nel consiglio del 18 luglio non solo si “vota” sullo scudetto a tavolino ma si stabiliscono anche le griglie di partenza dei futuri campionati. Che succede se i consiglieri si astengono, o non si presentano? Saltano i campionati? Non scherziamo nemmeno. Certo, se non viene raggiunto il quorum (la metà più uno degli aventi diritto al voto: sono 25) e la votazione pro o contro Inter finisce deserta, la Figc rischierebbe il commissariamento per “mancato funzionamento”. I Consiglieri rischiano di tornare a casa. A chi tocca decidere? Alla Figc oppure ad un organo disciplinare? La Figc, conclude la testata romana, adesso che è messa sotto pressione, potrebbe chiedere pareri giuridici su competenza e legittimità di un’eventuale decisione. A 14 mesi dall'esposto è uno scandalo.

 
 
 

‘Caro amico ti prescrivo, così mi distraggo un po'...

Post n°5005 pubblicato il 04 Luglio 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

Di Dario (Juve 1897-2006)

La novità non é di poco conto: il Procuratore Federale Palazzi ha archiviato il procedimento disciplinare relativo alle nuove telefonate uscite nel processo Calciopoli di Napoli.
Abbastanza prevedibile, onestamente.
La vera notizia riguarda però la ragione per la quale é stata disposta l'archiviazione nei confronti di Massimo Moratti e della società Internazionale: non per la mancanza di illeciti bensì perché non sono emerse fattispecie di rilievo disciplinare non prescritte ai sensi dell’art. 18 C.G.S., vigente all’epoca dei fatti.
E' stato quindi finalmente messo nero su bianco – dagli organi competenti, non da tifosi juventini rancorosi – che anche (rectius: solo) l'Inter “ruvvava” e quindi Massimo Moratti dovrà adesso aggiornare il suo status su facebook da “onesto” a “prescritto”.

Detto questo, il punto dolente della questione è il seguente: ma davvero gli illeciti interisti sono prescritti? E soprattutto: perchè mai il Procuratore Palazzi ha deciso di applicare il vecchio Codice di Giustizia Sportiva vigente all'epoca dei fatti, che prevedeva termini di prescrizione più brevi, invece di quello nuovo - entrato in vigore nel 2007 - che prevede invece un termine prescrizionale più lungo (8 anni)?

Non é scritto da nessuna parte che, solo perché le violazioni dei dirigenti nerazzurri siano state commesse nella vigenza del vecchio codice, debbano anche essere giudicate alla luce di quelle norme oramai abrogate.
Bisogna infatti ricordare che il principio per cui le norme più sfavorevoli all'imputato non possono essere applicate retroattivamente vale solo per il diritto penale che – come ci hanno ripetuto in questi anni fino alla nausea – nulla ha a che vedere con il diritto sportivo.
Per il diritto sportivo valgono semmai i principi privatistici, basti pensare che la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) è una associazione riconosciuta con personalità giuridica di diritto privato e che la stessa, per espressa previsione di legge, è soggetta alla disciplina del codice civile (D. Lgs. 23 luglio 1999 n. 242).

Da ciò deriva che le regole dettate dal Codice Sportivo sono vincolanti solo in base al principio privatistico dell'adesione volontaria, in quanto sono le singole società calcistiche che, con un atto libero e del tutto autonomo qual'è quello dell'iscrizione al campionato, spontaneamente accettano di sottostare alle regole di cui l'associazione si é dotata quali, nel nostro caso, quelle della prescrizione più lunga.
Volgarizzando, passare dal vecchio al nuovo Codice Sportivo è stato po' come quando fra privati si straccia un contratto e se ne stipula uno nuovo: quello vecchio non può produrre più alcun tipo di effetto mentre troverà applicazione esclusivamente quello nuovo, e senza che nessuna delle parti possa eccepire alcunchè.

Questa interpretazione ha certo il difetto di piacere poco a Palazzi e agli altri simpatizzanti interisti, ha però il maggior pregio di essere avvalorata da almeno tre distinte considerazioni:

1) nel nuovo Codice vi è una unica norma transitoria che, pur nella sua limitata portata, prevede l'applicazione retroattiva delle nuove norme anche ai procedimenti in corso e quindi, di fatto, anche agli illeciti avvenuti sotto la vigenza della precedente disciplina;

2) la giurisprudenza costante della Cassazione ha stabilito che il diritto sportivo é interamente fondato sul principio del consenso delle parti, le quali, aderendo volontariamente ed in piena autonomia agli statuti federali, accettano anche la soggezione agli organi ed alle norme vigenti del diritto sportivo (da ultimo, Cassazione civile 27 settembre 2006, n. 21006);

3) lo stesso Roberto Pardolesi, proprio uno dei tre "saggi" che diede il parere sull'assegnazione dello scudetto a tavolino all'Inter nel 2006, ritiene che “la giustizia sportiva sia il risultato di un accordo dei soggetti affiliati. Posto che si è mutato il codice per accordo federale e il nuovo codice prevede 8 anni per la prescrizione, allora saremmo ben dentro alla possibilità di analisi di fatti dell'epoca.”

Vorrei quindi lanciare un messaggio ai legali di fiducia della Juventus e di tutte le altre società di serie A (e persino di serie B) che potrebbero essere avvantaggiate da una penalizzazione dell'Inter: occhio che
la società nerazzurra, iscrivendosi al campionato dopo l'entrata in vigore del nuovo codice sportivo (2007), ha di fatto manifestato il suo libero consenso all'applicazione delle nuove regole nella loro interezza, compresa quella che prevede il nuovo termine prescrizionale più lungo.
Quindi, in virtù di questo principio della volontaria adesione, gli illeciti commessi da suoi dirigenti non sono prescritti ed alla società Internazionale andranno applicate sanzioni commisurate alla gravità delle condotte tenute in passato.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1707


 
 
 

     

 

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