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Messaggi del 14/07/2011

Tuttosport - La pernacchia..

Post n°5089 pubblicato il 14 Luglio 2011 da nadir63l
 

L'editoriale del direttore del quotidiano torinese sulla probabile conferma con censura del titolo 2006 all'Inter.
Fonte: di Paolo De Paola per "Tuttosport"
© foto di Alberto Fornasari

Cominciamo questo articolo con un bel “se”. Per­ché soltanto un discorso ipotetico può risponde­re all’idea che sta partorendo la Figc: lasciare lo scu­detto del 2006 all’Inter dopo che il mondo intero (com­presi quasi tutti i giornali) ha urlato che quel titolo an­dava revocato. Noi continueremo a sperare, fino all’ul­timo momento, in un auspicabile ravvedimento. Un miracolo che convinca il coraggiosissimo presidente Abete e i componenti del Consiglio federale della im­mane cantonata che stanno prendendo. Altro che Pon­zio Pilato, è molto peggio. Qui si tratta di piccoli calco­letti da bottega perprendere non la decisione più giu­sta bensì la decisione che faccia meno male dal punto di vista legale. Avevamo applaudito alla decisione del procuratore Palazzi così come ora condanniamo queste ma­novrucce di basso profilo. «L’etica non va in prescri­zione » aveva detto con orgoglio Abete. Se questo è il risultato: complimenti! E’ però giunto il momento di ribellarsi. Basta con questa politica di in­fimo livello fatta di conventicole, clan, amici degli ami­ci. Irrorarata da squallido presenzialismo e assoluto vuoto decisionale e progettuale. Pensavamo che quel­la federazione che aveva consentito a tutti di fare tut­to negli anni antecedenti al 2006 fosse stato il livello più basso di amministrazione del calcio, invece vediamo che si può fare di peggio. Purtroppo i fatti sono sotto gli occhi di tutti. La relazione consegnata da Palazzi non ammette equivoci. L’Inter è stata accusata di aver infranto gli articoli 1 e 6 del codice di giustizia sporti­va. All’Inter era stato consegnato uno scudetto non per un mero depennamento di squadre in classifica, ma nel nome dell’etica e di un’indagine clamorosa­mente incompleta e parziale come ha avuto il corag­gio di denunciare ieri a gran voce Diego Della Valle. Ricordate: era stato definito lo “scu­detto degli onesti”. E adesso che quell’etica così trionfalmente esposta dalla società nerazzurra è stata chiaramente messa sotto accusa da Palaz­zi che cosa accade? Un bel nulla. Questo è il senso vero della giu­stizia in un campo co­me quello dello sport che dovrebbe essere la prima frontiera della lealtà? Ribadiamo che la nostra non è una crociata contro qual­cuno, ma un ragiona­mento di equità e di giustizia vera. Ora, caro presidente fede­rale e cari consiglieri federali, andatelo a ri­badire ai 14 milioni di tifosi della Juve e a quelli della Fiorenti­na che questa si chia­ma giustizia. Se senti­rete un rumorino dal fondo quando si par­lerà di Figc andate con la mente a quello spettacolare film con Eduardo De Filippo che insegnava l’arte della pernacchia. L’immenso Eduardo ne prescriveva un’au­tentica cura: due volte al giorno. E’ una ricet­ta utile per lenire il senso della beffa. Ov­viamente “se”.

 
 
 

SCUDETTO 2006, ANDREA AGNELLI reagisce: "In gioco la credibilità del sistema. Pronti a ogni azione legale"

Post n°5088 pubblicato il 14 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, reagisce immediatamente alle indiscrezioni emerse in giornata secondo cui il Consiglio federale, nella riunione del 18 luglio, si dichiarerà incompetente in relazione allo scudetto 2005-2006.
"La Fiorentina e i suoi principali azionisti hanno correttamente sottolineato la disparità di trattamento subita da alcune società calcistiche nel 2006. Una disparità che rischia di perpetuarsi se le indiscrezioni di questi giorni dovessero essere confermate da Consiglio Federale di lunedì 18 - ha spiegato a Juventus.com il presidente bianconero, contattato telefonicamente negli U.S.A, dove sta per prendere parte ai lavori del Global Sports Summit. "Il dialogo tra gli attori principali del mondo del calcio è certamente auspicabile, ma le condizioni di parità tra questi soggetti devono ancora essere garantite, anzi ristabilite, dopo 5 anni di doppiopesismo - ha proseguito Andrea Agnelli -. Ribadisco che ogni azione legale sarà esperita a tutela della Juventus, se l'ordinamento sportivo dimostrerà di non essere in grado di garantire ai suoi membri pari dignità ed eguale trattamento. Questo non è il tempo della burocrazia, questo è il momento della sostanza. Il dialogo potrà stabilirsi solamente quando queste condizioni saranno garantite. Qui non è in gioco l'onorabilità delle persone, che in taluni casi non sono in condizione di argomentare, qui è in gioco la credibilità del sistema"

 
 
 

Manca copertura giuridica: censura con biasimo?

Post n°5087 pubblicato il 14 Luglio 2011 da nadir63l
 


Immagine IPB

La Gazzetta di oggi, a gran completo (Valerio Piccioni e Andrea Monti), propone la solita anticipazione-sentenza, questa volta sulla decisione relativa al conteso scudetto 2006: “Gli avvocati di via Allegri hanno scavato fra le norme e hanno scelto per la mancanza di copertura giuridica di un’eventuale decisione di revoca del titolo assegnato all’Inter”. Stessa linea di pensiero proposta anche da Tuttosport.
Come abbiamo indicato nel nostro articolo di
ieri, e come conferma il quotidiano rosa oggi, il commissario Guido Rossi non esercitò nel 2006 il potere di «non assegnazione per comportamenti poco limpidi». Avrebbe preso atto che non era necessario prendere decisioni (unica eventuale decisione che avrebbe potuto prendere quella di non assegnare il titolo). E questo non aver preso alcuna decisione, ma aver lasciato che venissero applicate le norme vigenti, spiegherebbe anche la mancanza di un documento ufficiale. .

Sono stati valutati i rischi ed è stata trovata la soluzione che “sotto il profilo del rischio di risarcimento, la «non decisione» non esporrebbe la Figc a grandissimi rischi” (garantito da chi e da cosa?). Viene confermata l’idea “di una censura morale, di una sottolineatura etica forte che sia condivisa dal governo del calcio e non dia un’impressione di reticenza o di fuga dal problema, amplificato dal fatto che siamo a 14 mesi dall’apertura dell’inchiesta di Palazzi su calciopoli bis”. Il solito obrobrio, scappatoia, non decisione che è il marchio di fabbrica delle nostre istituzioni sportive. Non danno nessun tipo di garanzia e ogni giorno che passa si coprono di ridicolo!

Andrea Monti (in un altro articolo) scrive che è “Difficile pensare che Moratti digerisca il rospo. Altrettanto improbabile che la Juve e le altre società penalizzate nel processo sportivo accolgano di buon grado il non luogo a procedere sebbene accompagnato da una bacchettata.” Ma finiamola con questa storia di preoccuparci della reazione di Moratti. La relazione di Palazzi è chiara: «L’Inter risulta essere l’unica società nei cui confronti possano, in ipotesi, derivare concrete conseguenze sul piano sportivo, anche se via indiretta rispetto agli esiti del procedimento disciplinare».
Solo il loro potere, oggi è chiaro, gli ha permesso di non subire una penalizzazione ancora più pesante di quella della Juventus. Se pensiamo che sono stati anche premiati con uno scudetto dopo aver commesso illeciti, fa ancora più paura prendere atto della totale inadeguatezza della giustizia sportiva.

Siamo davanti, se questa sarà la decisione definitiva, al fallimento totale di questo sport.

Abete si dice «molto soddisfatto dell’iter che stiamo completando per la vicenda dello scudetto 2006. Abbiamo fatto tutti gli approfondimenti tecnici senza avvalerci di saggi esterni e ora, grazie alle carte della Procura federale e alle motivazioni inviateci dalle parti coinvolte possiamo dirci nelle condizioni di agire». In poche parole, ha trovato l’ennesimo aiutino per non prendere decisioni in prima persona (e tenersi la poltrona) che gli da anche soddisfazione a quanto sembra…

Penalizzano ancora chi dal 2006 ha deciso di non difendersi e salvano chi minaccia (non solo per far star buoni i tifosi e lo sanno bene).
Ci sarà una reazione da parte della Juventus o si incasserà anche questa ennesima presa in giro?

Andrea Monti, si sbilancia e propone questo finale : ”E vissero tutti infelici e scontenti...” , come se questa decisione sancirà veramente la fine di calciopoli…
L’amletico dubbio è: sarà un’altra anticipazione?

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1732


 
 
 

Gazzetta - Calciopoli, ripartire a viso aperto

Post n°5086 pubblicato il 14 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

E vissero tutti infelici e scontenti… La favola nera di Calciopoli e dello scudetto 2006 rischia di chiudersi così, con una morale che non accontenta nessuno. Si va verso la «soluzione» (parola grossa) che la Gazzetta ha anticipato unasettimana fa: oggi Abete annuncerà
alle componenti della Figc che, secondo i pareri prevalenti dei legali, il consiglio federale non ha la competenza per revocare il titolo all’Inter. Ma proporrà di accompagnare la delibera con una censura - quanto forte si vedrà il 18 luglio - nei confronti della società nerazzurra. Come dire, il procuratore Palazzi ha ragione però non possiamo più farci nulla. Difficile pensare che Moratti digerisca il rospo. Altrettanto improbabile che la Juve e le altre società penalizzate nel processo sportivo accolgano di buon grado il non luogo a procedere sebbene accompagnato da una bacchettata. E’ invece assolutamente sicuro che i tifosi delle opposte fazioni non accetteranno una conclusione, magari fondata sul piano giuridico, ma che ha il sapore amaro di una non-decisione. Il clima con cui inizierà il prossimo campionato ve lo lascio immaginare. Alla luce dei fatti, lo scudetto della discordia sarebbe stato meglio non assegnarlo affatto. O no? Nel mezzo di questo acquitrino piomba un comunicato della Fiorentina, certamente ispirato da Diego Della Valle, destinato a sollevare parecchie onde. Anzitutto la viola  chiede al colonnello Auricchio, autore dell’inchiesta, di spiegare «storture e lacune» ovvero perché certe intercettazioni siano state consegnate ai magistrati di Napoli e altre no. E se il commissario straordinario Guido Rossi fosse informato della «trasmissionesolo parziale» di atti sicuramente rilevanti, almeno per la giustizia sportiva. Poi una proposta che vale la pena di considerare con attenzione: «I presidenti delle società interessate si siedano attorno a un tavolo, si confrontino a viso aperto e chiudano definitivamente la questione conchiarezza e onestà reciproca». L’invito è rivolto a tutti: «Bisogna fermarsi e riflettere. E’ arrivato il momento di compiere, prima dell'inizio del campionato, un'opera di pacificazione fra società e tifoserie che stemperi le tensioni e aiuti a recuperare i valori di etica sportiva e sana competizione». Qualcuno dirà che Della Valle è molto furbo o molto ingenuo, e noi con lui visto che è azionista della Rcs. Che mai e poi mai Moratti e Agnelli accetteranno di sedere allo stesso tavolo. Sarà pure così, ma non è una buona ragione per bocciare una proposta sensata o per non lavorarci sopra. La dolorosa epopea di Calciopoli merita una morale limpida che guardi al futuro. Se non altro per dire a milioni di appassionati che da questo pasticciaccio brutto il calcio italiano ha davvero imparato qualcosa.

 
 
 

Studio Sport, Bastos è della Juve!

Post n°5085 pubblicato il 14 Luglio 2011 da nadir63l
 

 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Anticipato in mattinata dal sito Sportmediaset.it, la notizia è stata ribadita anche nella prima edizione di Studio Sport, nella quale l'inviato all'Ata Hotel Executive Claudio Raimondi ha confermato l'incontro tra i due uomini mercato della Juventus, Beppe Marotta e Fabio Paratici, e l'agente dell'esterno brasiliano del Lione Michel Bastos (27), Emmanuel de Kerchove. L'incontro, avvenuto a Milano, avrebbe portato alla definizione degli ultimi dettagli relativi al passaggio di Bastos in bianconero, tanto che secondo i colleghi di Sportmediaset, già in giornata dovrebbe arrivare l'ufficializzazione dell'affare, dopo una lunga trattativa.

 
 
 

Buffon si confessa: ''Vicino all'addio''

Post n°5084 pubblicato il 14 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Sul finale delle ultime stagioni il suo nome è stato sempre uno dei più chiaccherati. Gigi Buffon da qualche anno a questa parte a cadenza fissa è sempre stato vicino, secondo voci e rumors, ad un addio dalla Juventus.
Manchester United, Arsenal, Roma i club che si mormorava fossero interessati al numero uno della Nazionale, ogni anno però immancabilmente Buffon ha deciso di rimanere nel club che lo ha reso grande, per tornare a vincere quegli scudetti che si è visto strappare dalla maglia.
Interrogato su quante possibilità ci siano state negli ultimi tempi di un congedo dalla Juve, Buffon dichiara: ''C'è stato un minuto in cui ci ho riflettuto? Ci sono stati dei momenti non proprio semplici e limpidi. Poi, alla fine, quando la società ha deciso nuovamente di puntare in maniera decisa su di me, penso anche dopo le prestazioni degli ultimi due mesi, da parte mia c'è stata la massima disponibilità a sposare questo progetto'' le parole riportate da La Stampa.
Poi il portierone esterna le personali sensazioni circa la stagione che sta per ricominciare, la decima in bianconero per lui: ''Come in tutte le squadre che puntano a essere competitive, credo che l'equilibrio sia essenziale, anche attaccando in tanti. Gli altri reparti devono lavorare molto, sopperendo alla mancanza di un giocatore di quelli che fanno legna. C'è molta curiosità e voglia di riscatto, ma è anche vero che dobbiamo guardare i dati di fatto: negli ultimi due anni, ci sono sei squadre più forti di noi. Questa è la prima molla per poter trovare dentro di noi quel carattere e quel desiderio per tornare competitivi, dimostrando che le ultime due annate sono solo state sfortunate''.

 
 
 

CARLO NESTI A TJ: "La Figc cerca l''istigazione a delinquere'?"

Post n°5083 pubblicato il 14 Luglio 2011 da nadir63l
 

Il noto giornalista torinese, Carlo Nesti, dice la sua in merito all'annosa questione dello scudetto del 2006: "Si scopre, a distanza di 5 anni, che lo scudetto 'di carta', assegnato all'Inter (stra-meritevole, per 4 volte, di vincere 'sul campo'), fu la conseguenza di un semplice comunicato-stampa di Guido Rossi - spiega Nesti a TuttoJuve.com -. Pazzesco: una realtà da brividi. Ma scoprire che, a distanza di 5 anni, il Consiglio Federale non può modificare nulla, salvo un rimbrotto etico, forse, è anche peggio. Mi chiedo: la Figc si rende conto di rischiare l''istigazione a delinquere', nei confronti degli 'ultras'? Chi, fra i bianconeri avvelenati dalla 'non decisione', e i nerazzurri avvelenati dalla 'censura morale', reagirà al verdetto con serenità?", conclude il giornalista. 

 
 
 

REVOCA SCUDETTO: LA MISTERIOSA MEDIA PUNTI NERAZZURRA E IL REGALINO...

Post n°5082 pubblicato il 14 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Qualche anno fa un cantante di nome Drupi aveva scritto una canzone che faceva: "Regalami un sorriso per i miei giorni tristi per quando fara' buio se tu non ci sarai regalami se vuoi i giochi della sera....."

Chissà se Guido Rossi ci ha pensato quando ha regalato il titolo, definito, cartonato, all'Inter nel lontano 2006. Chissà se oggi si sta pentendo alla luce dei fatti emersi di quella decisione. Quel parere dei saggi non è poi stato così "saggio". Oggi come oggi i tifosi bianconeri vorrebbero anche loro che qualcuno "gli regalasse un sorriso" e quel sorriso glielo può regalare la Federazione Italia Gioco Calcio, decidendo di togliere lo scudetto dal petto di chi non l'ha mai vinto sul campo, ma solo in segreteria e pure senza meriti. In ogni caso, qualora qualcuno avesse dei dubbi sul togliere lo scudetto all'Inter vi segnaliamo un curioso caso frutto di statistica e analisi numerica, che già in passato avevamo evidenziato ma che costituisce la ragione numero 6 e 7 per cui lo scudetto va revocato assolutamente. Ci siamo basati sulle parole dell'ex-designatore in alcune intercettazioni che parlando con Facchetti dice che l'Inter in quel campionato non aveva a dicembre una classifica consona, "una situazione che vorrei proprio anch'io aiutarvi a raddrizzare".

Andatevi a vedere la media punti pre e post telefonata in cui si parla di regalino (parole di Facchetti) anche se Bergamo dice di non averlo ritirato e guardate che differenza c'e'.
Se l'Inter avesse mantenuto la media punti di 1,5 per 38 partite avrebbe chiuso il campionato a 57 punti e non sarebbe nemmeno andata in Champions League...la media dopo la telefonata passa incredibilmente a 2,18
Semplice caso? Semplice cavalcata post panettone? Aspettiamo risposte concrete dai soloni accusatori della Juventus. Ci chiediamo se qualcuno al processo o in federazione puo' spiegare questi numeri e questi fatti... eh si questi sono fatti e non SUPPOSIZIONI, come le teorie dell'accusa in cui gli arbitri presunti amici di Moggi facevano fare meno punti alla Juventus di quelli individuati come nemici. Qui la matematica parla chiaro e purtroppo per qualcuno non è un'opinione.
 

Pre regalo punti 24 in 16 partite, media 1,51

1a andata Chievo - Inter 2 - 2 punti 1
2a andata Inter - Palermo 1 - 1 punti 1
3a andata Atalanta - Inter 2 - 3 punti 3
4a andata Inter - Parma 2 - 2 punti 1
5a andata Roma - Inter 3 - 3 punti 1
6a andata Inter - Udinese 3 - 1 punti 3
7a andata Milan - Inter 0 - 0 punti 1
8a andata Lecce - Inter 2 - 2 punti 1
9a andata Inter - Lazio 1 - 1 punti 1
10a andata Fiorentina - Inter 1 - 1 punti 1
11a andata Inter - Bologna 2 - 2 punti 1
12a andata Cagliari - Inter 3 - 3 punti 1
13a andata Inter - Juventus 2 - 2 punti 1
14a andata Inter - Messina 5 - 0 punti 3
15a andata Siena - Inter 2 - 2 punti 1
16a andata Inter - Brescia 1 - 0 punti 3

Post regalo Partite 22. punti 48, media punti 2,18

17a andata Livorno - Inter 0 - 2 punti 3
18a andata Inter - Sampdoria 3 - 2 punti 3
19a andata Reggina - Inter 0 - 0 punti 1
1a ritorno Inter - Chievo 1 - 1 punti 1
2a ritorno Palermo - Inter 0 - 2 punti 3
3a ritorno Inter - Atalanta 1 - 0 punti 3
4a ritorno Parma - Inter 2 - 2 punti 1
5a ritorno Inter - Roma 2 - 0 punti 3
6a ritorno Udinese - Inter 1 - 1 punti 1
7a ritorno Inter - Milan 0 - 1 punti 0
8a ritorno Inter - Lecce 2 - 1 punti 3
9a ritorno Lazio - Inter 1 - 1 punti 1
10a ritorno Inter - Fiorentina 3 - 2 punti 3
11a ritorno Bologna - Inter 0 - 1 punti 3
12a ritorno Inter - Cagliari 2 - 0 punti 3
13a ritorno Juventus - Inter 0 - 1 punti 3
14a ritorno Messina - Inter 2 - 1 punti 0
15a ritorno Inter - Siena 2 - 0 punti 3
16a ritorno Brescia - Inter 0 - 3 punti 3
17a ritorno Inter - Livorno 1 - 0 punti 3
18a ritorno Sampdoria - Inter 0 - 1 punti 3
19a ritorno Inter - Reggina 0 - 0 punti 1

 
 
 

ESCLUSIVA TJ - CHRISTIAN ROCCA:

Post n°5081 pubblicato il 14 Luglio 2011 da nadir63l
 

 "Conte? Sa come si vince, ma mancano i campioni che fanno la differenza. Marotta? Pessimo. Ecco cosa dovrebbe fare la Juve per Farsopoli..."

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

La redazione di Tuttojuve.com ha interpellato in esclusiva Christian Rocca, inviato per il Il Sole 24 Ore e una delle firme del giornalismo italiano maggiormente apprezzate dai tifosi bianconeri, autore del seguitissmo blog "Camillo".

Innanzitutto Christian benvenuto su Tuttojuve.com. La Juventus, si riparte da Antonio Conte, scelta giusta? Come ti è sembrato l'impatto del nuovo Mister?
"Ancora presto per dare un giudizio, ma l'impatto mi pare buono. Conte ha voglia, determinazione e idee. Sa come si vince".

Squadra da rifondare, i tifosi chiedono un esterno una punta un centrale e un difensore, secondo te cosa manca a questa Juve per tornare ai livelli di quella storica?
"Mancano giocatori capaci di fare la differenza. Pirlo è uno di questi, ma ha 32 anni. Avremmo avuto bisogno di Sanchez e Aguero in avanti, da affiancare a Matri e a Krasic. Oppure Nani e Aguero. Mancano giocatori con i piedi buoni e con la mentalità vincente".


Ad un anno dal suo insediamento, come giudichi l'operato di Marotta?
"Direi che è stato pessimo, più per l'atteggiamento da direttore di una squadra provinciale che per le operazioni. L'anno scorso è stato comunque disastroso, visti i risultati. Del Neri non era palesemente da Juventus. Gli acquisti sono stati da squadra di terza fascia, e i risultati sono stati di conseguenza. Non mi dispiacciono Matri e Krasic. Aveva funzionato anche Quagliarella, un giocatore che non mi è mai piaciuto e che mi ha sorpreso. Bonucci non ha funzionato, ma è un buon giocatore. Barzagli è stato un ottimo ripiego. Sorensen una scoperta. Gli altri movimenti, in entrata e in uscita, meglio lasciar perdere. Quest'anno gli acquisti a parametro zero sono decenti, ma non da prima squadra. Lichsteiner non è male, ma forse è stato pagato troppo. Avrebbe potuto prendere Aguero, vero erede di Del Piero, ma l'ha perso. I soldi per i campioni ci sono, ma Marotta tentenna troppo. Se non vogliono venire loro, almeno prenda dei giovani di prospettiva. Invece, per ora, niente. Arriverà Rossi? A questo punto non è detto. In ogni caso è un ottimo giocatore, ma non un campione che cambia le squadre".

Andrea Agnelli e Marotta riusciranno un giorno a entrare nel cuore dei  tifosi come la precedente dirigenza?
"Se Marotta fallisse anche questo mercato forse entrerà nel cuore dei tifosi di un'altra squadra, perché non sarebbe confermato. Andrea Agnelli invece sì. Sotto la sua presidenza, e grazie al sostegno di John Elkann, la Juventus ha rialzato la testa, ha ripreso a farsi rispettare, a chiedere giustizia sugli scudetti e calciopoli. Ricordatevi che prima di lui c'era Cobolli Gigli, l'uomo che alle mie domande su quanti scudetti avesse vinto la Juventus non voleva rispondere. Andrea Agnelli, invece, parla del prossimo scudetto come dello scudetto della Terza Stella. Difficile riuscire a vincerlo nel breve, mi accontenterei di riconquistare legalmente quei due sottratti da una manovra di palazzo e vinti meritatamente sul campo".


Inevitabile uno sguardo al passato: sei prima linea come molti tifosi su Calciopoli, previsioni per il 18 luglio?
Ho appena letto su Repubblica che decideranno di non decidere. Mi pare surreale. La Federazione può assegnare uno scudetto a una società arrivata terza che telefonava come le altre, ma non può toglierlo quando le telefonate degli indossatori di scudetti altrui vengono riesumate nel corso di un processo ordinario, cioè di un processo vero. Qui più che Giuseppe Rossi ci serve Guido Rossi.

La stragrande maggioranza dei tifosi bianconeri non si accontenterebbe di un'eventuale revoca dello scudetto assegnato a tavolino all'Inter. Se dal  processo di Napoli dovessero arrivare piene assoluzioni crollerebbe definitivamente  anche ciò che rimane del castello accusatorio costruito nel 2006. Credi che in questo caso
Agnelli debba dare battaglia anche al di fuori della giustizia sportiva per ottenere  titoli e risarcimenti?

"Certo che sì. Deve dare battaglia e credo che la farà, anche per riscattare l'onore di suo padre. Il castello accusatorio costruito nel 2006 è già crollato nel 2006, non c'è bisogno di attendere le sentenze penali di Napoli, dove peraltro i pm se la sono data a gambe dopo aver tentato invano di cacciare il giudice Teresa Casoria. Già le sentenze sportive dissero che non ci furono partite truccate, arbitri comprati o sorteggi manipolati. Era solo chiacchiera da bar. In appello le squadre che si sono difese sono state assolte, non essendoci più i giudici scelti un minuto prima da Guido Rossi. Il Milan ha addirittura vinto la Champions. Purtroppo la Juventus non si è difesa. Durante calciopoli è stata complice dei suoi carnefici. Spero che un giorno Andrea Agnelli, che su questo non ha nessuna responsabilità, spieghi perché".

Quali azioni dovrebbe mettere in atto la proprietà/società bianconera?
"Io chiederei da subito un risarcimento alla Federcalcio perché ha consentito la devastazione frettolosa e di fatto della Juventus senza avere a disposizione tutti i tasselli necessari a giudicare con correttezza i fatti di calciopoli. I danni economici e sportivi sono stati ingenti e la responsabilità degli organi della Federcalcio è evidente".


Se dovessi definire Calciopoli o meglio Farsopoli in due parole per raccontare la vicenda a uno straniero che parole utilizzeresti?
"Farsopoli, mi pare sufficiente. Oppure calciopulitopoli, perché lo scandalo non fu quello del calcio taroccato, ma del taroccamento del calcio avvenuto grazie a una campagna mediatica sul calcio pulito".

Domanda facile o forse no: chi è stata realmente salvata da Calciopoli e chi aveva le telefonate peggiori: Inter(Facchetti(Moratti) o Milan(Galliani/Meani)?
"Premetto che, secondo me, erano tutte violazioni del principio di slealtà sportiva, ma aggiungo che erano diffuse dalla Juve al Chievo. Certo con diversa intensità ed efficacia. Ma così facevan tutti. Comportamenti deprecabili, ma con i gol di Del Piero e la mediocrità di Cauet non c'entrano niente. Detto questo, i pm sportivi contestano a Facchetti e a Meani anche violazioni dell'articolo 6 (ora 7), ovvero illeciti sportivi diretti. Meani si salvò perché il Milan riuscì a farlo passare per collaboratore esterno, non come dipendente. Facchetti e l'Inter si sono salvati perché allora le loro telefonate furono occultate e ora perché è intervenuta la prescrizione. La Juve non è stata condannata per illeciti diretti, ma è per un illecito strutturale, una figura giuridica che non esiste nei codici e che è stata creata appositamente da Borrelli e Palazzi, e poi confermata dalle sentenze. Non c'erano prove di illeciti, ma molti indizi di comportamenti sleali, quindi hanno deciso che sei o sette comportamenti sleali equivalgono a un illecito sportivo. Come se condannassero per omicidio un imputato che ha diffamato sei volte una persona".

Come può la Juventus recuperare i ricavi che aveva prima del 2006? Basterà il nuovo stadio o vedi altre linee di ricavo?
"Costruendo una squadra di campioni".

Infine, Lodo Mondadori, quanto ci perderà il Milan e quanto ci guadagneranno gli altri?
"
Non ne ho idea".

Caro Christian, ti ringraziamo e speriamo di ritrovarti presto sul nostro sito, in ogni caso .

 
 
 

LIVE BARDONECCHIA

Post n°5080 pubblicato il 14 Luglio 2011 da nadir63l
 

- 8° GIORNO DI RITIRO: seduta mattutina in corso: test atletici per i bianconeri

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

11:58 - La seduta mattutina è terminata. I bianconeri torneranno in campo alle 17:00. 

11:55 -
I giocatori di movimento stanno rientrando negli spogliatoi.

11:52 - I tre portieri, a turno, devono respingere con i pugni i palloni provenienti dalla fascia.

11:47 - Non vediamo però Gigi Buffon. A ridosso della porta più vicina agli spogliatoio sono al lavoro Storari, Manninger  e Kirev.

11:45 - Entrano sul terreno di gioco i portieri, che in precedenza erano verosimilmente impegnati in palestra.

11:40 - Visto il grande lavoro fisico che sta svolgendo in mattinata la squadra, è presumibile che la seduta pomeridiana sia prevalentemente dedicata alla tattica.

11:37- Inizia un'altra serie di allunghi da una parte all'altra del campo. Le distanze, però, sono state leggermente ridotte. Ora i giocatori partono all'altezza del dischetto del rigore e si fermano all'altezza del dischetto del rigore dell'altra area.

11:33 - Altra breve pausa. Tutti a bere.

11:30 - Mister Conte segue da vicino anche il lavoro atletico.

11:26 - Sarà una Juventus inevitabilmente imballata quella che vedremo domani pomeriggio alle 17:00 (diretta su Sportitalia) contro la Rappresentativa della Val di Susa.

11:23 - Terminata anche questa fase. I giocatori, divisi in tre gruppi, riprendono la serie di giri di campo a passo molto sostenuto.

11:21 - Sugli spalti non mancano mai striscioni e rappresentanti dei principali gruppi ultras.

11:18 - Fase massacrante. Solo pochi secondi di pausa per i bianconeri tra un allungo e l'altro.

11:15 - Ora il gruppo si dispone lungo la linea di fondo. Cominciano una serie di allunghi da una parte all'altra del campo.

11:13 - Momento di pausa. I giocatori si dissetano.

11:10 - Non si è ancora visto in campo Alex Del Piero, che probabilmente sta lavorando in palestra.

11:09 - Conte parla con gli attaccanti, Quagliarella, Toni e Matri.

11:06 - Parte il gruppo composta da Barzagli, De Ceglie, Melo, Pirlo, Marchisio e Ziegler.

11:03 - I ragazzi non sono molto fortunati: i test atletici, infatti, cadono sempre nei giorni di maggior caldo.

11:00 - Ora girano Chiellini, Lichtsteiner, Motta, Sorensen e Marrone.

10:58 - Giri di campo a passo molto sostenuti per i piccoli gruppi.

10:57 - Iniziano i test atletici. Bianconeri divisi in gruppi.

10:55 - Tutto il gruppo attorno al preparatore atletico, che illustra il programma di lavoro.

10:53 - I bianconeri proseguono nel riscaldamento. Corsa leggera, esercizi e allunghi.

10:52 - Termina la mini-partitella.

10:51 - In campo non vediamo Amauri. L'italo brasiliano non si allena da due giorni, ufficialmente per una contusione alla caviglia.

10:50 - Bianchi alla riscossa con i centrocampisti: in un minuto Marchisio e Pirlo gonfiano la rete con precise conclusioni dalla distanza.

10:49 - Altra rete di Quagliarella. L'attaccante di Castellammare è già in grande forma.

10:48 - Si gioca con quattro porticine, due posizionate al limite dell'area di rigore e altre due piazzate nella linea di centrocampo.

10:47 - Per i bianchi arriva il gol di Simone Pepe, che centra il bersaglio da posizione defilata.

10:46 - Matri e Quagliarella indossano la pettorina verde.

10:44 - Quagliarella riceve la palla davanti alla porticina e la deposita comodamente in rete.

10:43 - Segna anche Matri con un piattone.

10:42 - Quagliarella mette dentro di petto. Applausi dei tifosi.

10:40 - Si gioca un mini-partitella a campo ridotto con le porticine.

10:38 - Giornata soleggiata a Bardonecchia.

10:34 - Corsa leggera ed esercizi.

10:33 - I bianconeri salutano i tifosi presenti al campo comunale di Bardonecchia e cominciano il riscaldamento.

10:32 - Conte e i suoi collaboratori chiamano a raccolta il gruppo. Il mister spiega ai suoi quale sarà il menù della seduta.

10:31 - Il tecnico bianconero chiama col fischietto la sua squadra ed i giocatori bianconeri entrano in campo alla spicciolata.

10:31- Antonio Conte e i suoi collaboratori Angelo Alessio, Massimo Carrera e Cristian Stellini sono i primi a scendere in campo.

10:30 - Comincia l'ottavo giorno di ritiro a Bardonecchia per la nuova Juventus di Antonio Conte. Il programma di oggi prevede un'altra doppia seduta: alle 10.00 e alle 17.00. L'allenamento mattuttino sta per cominciare.

 
 
 

     

 

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