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Messaggi del 15/07/2011

Juve, Incontro con Bozzo per Juan. Bastos vicinissimo...

Post n°5099 pubblicato il 15 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Non solo Giuseppe Rossi nelle menti bianconere sul mercato, secondo la redazione sportiva di Mediaset la Juventus sarebbe sempre attenta e attiva su un terzetto per completare l'undici che dovrebbe essere a disposizione ad inizio campionato dell'allenatore Antonio Conte. Partendo dall'esterno sinistro d'attacco sarebbe ormai ad un passo l'approdo in bianconero di Michel Bastos, ventottenne brasiliano del Lione. Ieri Beppe Marotta avrebbe incontrato l'agente del giocatore Emmanuel De Kerchove trovando l'accordo tra giocatore e Juventus, tra francesi e bianconeri invece la distanza sarebbe solo di 3 milioni, ovvero 15 di domanda e 12 d'offerta. Si allontana così l'ipotesi Vucinic mentre resta come principale opzione della difesa il nome di Juan. Fabio Paratici ha a lungo parlato con l'agente del brasiliano Beppe Bozzo e si sarebbero discusse le intenzioni della Roma che dovrebbe cedere il giocatore subito dopo l'acquisto di un nuovo centrale, le condizioni fisiche del giocatore che al momento è infortunato però dovrebbero accelerare il tutto. Infine la situazione Vidal, il giocatore sta mandando segnali alla Juventus, il matrimonio è ad un passo.

 
 
 

Farsopoli, il momento della sostanza...

Post n°5098 pubblicato il 15 Luglio 2011 da nadir63l
 


Immagine IPB

di M. Vighi

Come si dice in gergo, Andrea Agnelli ha sbroccato: “Questo non è il tempo della burocrazia, questo è il momento della sostanza”.
Che turbine impetuoso! In tempi non sospetti, una simile dichiarazione sarebbe stata senza dubbio accolta a furor di popolo, juventino ovviamente, come l’urlo di battaglia lanciato da Braveheart al quale andrebbero a far seguito schiere di esagitati.

Peccato però che, in sostanza, GiulemanidallaJuve, e non solo ovviamente, si sia resa conto che Farsopoli era una buffonata già cinque anni fa, mica ieri in seguito alle indiscrezioni su eventuali comportamenti pilateschi della FIGC, in merito all’assegnazione del titolo di campione d’Italia 2006. Le telefonate degli altri, che smontavano la teoria del rapporto in via esclusiva di Moggi, caposaldo del teorema accusatorio fondante sulla famosa cupola, si conoscevano già ai tempi. Insomma, senza farla troppo lunga, che in sostanza il popolo juventino (ed in generale tutto il popolo italiano e gli sportivi nel loro complesso) sia stato preso in giro per tutto questo tempo, e lo sia tutt’ora, è lampante ormai da un lustro.

Se non che, ed anche questo è lapalissiano, che l’inquisizione guidata da Rossi cinque anni fa abbia agito in maniera un tantino ingiusta, comincia ad essere evidenziato anche su tutti gli organi di stampa. I quali, è bene sottolinearlo, continuano comunque imperterriti a raccontarci improbabili frottole, circa la non competenza del Consiglio Federale di decidere in merito alla revoca dello scudetto 2006 (e non è vero!), o riguardo la prescrizione in merito ai reati commessi dalla seconda squadra di Milano (e anche questo non è vero!).
A prendere con le pinze quello che riportano i media (prendere con le pinze, ribaltare, anagrammare le parole, conoscere la storia del giornalista, indagare le sue amicizie, non trascurare quali azionisti siano di riferimento nella proprietà del mezzo stampa o televisivo) ormai siamo avvezzi. Siamo immuni da false illusioni, non crediamo più ad una parola di ciò che veicolano senza prima documentarci. E soprattutto siamo stanchi, esausti dalle parole.

In sostanza, se alle parole seguiranno i fatti allora crederemo, e forse gioiremo, e all’occorrenza non ci tireremo indietro dal condividere.
In sostanza però, ad oggi, di parole ne abbiamo sentite tante. Mentre ai fatti, da parte della Juventus e dei suoi azionisti di maggioranza, stiamo a zero.
In sostanza, tutti si difesero nel 2006 dalle accuse dell’inquisizione, ed oggi proseguono a difendersi. L’unica a "patteggiare", fu la Juventus. Che tutt’oggi, nelle arringhe difensive, si premura di specificare che in caso di eventuali accuse provate su Moggi, lei non centra.
In sostanza il giornale sportivo poco pulito, rosa, corsera e l’altro giornale rosa di economia fanno parte del gruppo R.c.s., dove gli uomini Exor contano non poco. La Stampa è di proprietà di John Elkann. Il gruppo L’Espresso di De Benedetti, uomo da sempre vicino alla real casa.
Questi sono stati gli organi di stampa autori di una furiosa campagna mediatica denigratoria della Vecchia Signora, iniziata due mesi prima del giugno 2006, preparando il sentimento popolare, e mai conclusa. E questi sono gli organi di stampa che stanno cavalcando argomentazioni ben diverse in questi giorni.

Viene pertanto da chiedersi se Andrea Agnelli sia consapevole che le sue parole siano macigni. Perché è proprio la sostanza che attendiamo con ansia: dell’apparenza siamo stracolmi oltre il limite della sopportazione.
La domanda che ci poniamo è: ma queste parole di Andrea Agnelli, e questo cambio (parziale) di rotta dei mezzi di comunicazione, è apparenza o sostanza?

Il timore enorme è che possa essere solo apparenza. Che sia tutto un teatrino montato ad arte: le mezze verità suggerite, Moratti che finge di essere indignato, la famiglia Agnelli/Elkann che recita il copione dei valorosi disposti ad ogni mezzo per riavere l’onore, e tutto che termina con la revocazione (o magari neanche, con la non revoca e sculacciatina morale) per i beneficiari (calcisticamente parlando) della farsa del 2006. Altro che sostanza: sono anni che fanno leva sul motto popolare “homo de panza, homo de sostanza” . Non pare per nulla ridicolo ritenere che tanti juventini, ragionando di pura emotività, sarebbero capaci di accontentarsi della revoca di un qualcosa di mai vinto, e ritenerla giustizia.

La sostanza deve essere vera, e non stupefacente. Drogare i cervelli delle persone con concetti etici, morali, e lavaggi del cervello per accettare compromessi e chiudere definitivamente la vicenda del 2006, come avvenuto fino a ieri l’altro, è un qualcosa che potrebbe far tracimare il livello di indignazione raggiunto ormai non solo dagli juventini, ma da chiunque si sia in parte avvicinato alle vicende farsopolesche.

E la sostanza ci spaventa: può Andrea Agnelli muoversi in autonomia senza l’appoggio di John Elkann? E se così non fosse, il popolo juventino dovrà augurarsi che quello che alcuni hanno indicato come carnefice si trasformi nel paladino per riportare giustizia? Forse. E se dovesse così essere, lo perdonerà? L’idea fa impallidire. Ma non escluderei nemmeno di vederlo, in quel caso, addirittura acclamato.

Si possono vedere, immaginare, intuire tanti possibili scenari dai nuovi sviluppi di farsopoli.
Noi concordiamo solo con il fatto che sia arrivato il momento della sostanza.
Se davvero il Consiglio Federale si laverà le mani dalla decisione della non assegnazione sullo scudetto 2006, il re sarà nudo.
E allora, in sostanza, cosa farà la proprietà ed il presidente della Juventus?

Questa dichiarazione di Andrea Agnelli peserà come un macigno. La sostanza. La sostanza di cui siamo fatti noi, diceva Shakespeare, è la stessa dei sogni. E come diceva Lisandro (il generale spartano del 400 a.C., non l’attaccante argentino) “Una vita senza sogni è banale sopravvivere, tacita resa agli eventi, lento volgere all’imbrunire.
“E’ noto che di arrendersi agli eventi, per quanto ci riguarda, non se ne parla.
Oggi siamo attenti osservatori, smaniosi e speranzosi che sia tutto vero; ovvero che le parole di Andrea siano l’inizio della sostanza. Ma rimaniamo con i piedi per terra: siamo sempre stati indipendenti, da tutti, più dei suonatori del consorzio, che cantavano di forma e di sostanza.

La revoca del cartone è solo forma.
Se il presidente parla di sostanza, essa deve essere altro, e allora saremo con lui.
Altrimenti, per noi, non rappresenterà nulla.
E tra gli stolti juventini che eventualmente festeggiassero revoche o sculacciate, statene pur certi, NOI NON CI SAREMO!

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1735


 
 
 

La Juve parte col piede giusto...

Post n°5097 pubblicato il 15 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it

Silenzio in sala, va in scena la Vecchia Signora. A Bardonecchia prima uscita stagionale della nuova Juventus di Antonio Conte contro una rappresentativa locale. Di nuovo non c'è ancora molto: i tre acquisti che giocano dal primo minuto sono Pirlo, Pazienza e Lichtsteiner, ma la scena è tutta per il nuovo mister dei bianconeri, che si sgola e richiama i suoi come fosse una partita ufficiale. Lo spirito Juve è una prerogativa indispensabile come preannunciato dal tecnico leccese. E ai numerosi tifosi accorsi sulle tribune sarà sicuramente piaciuto questo atteggiamento grintoso, smarrito nelle due ultime tribolate stagioni. Il gioco invece è, come previsto, ancora da rodare, così come gli automatismi della squadra. Si parte col 4-2-4 marchio di fabbrica dell'ex capitano, ma l'esterno alto di sinistra lo fa Claudio Marchisio, in attesa di novità dal fronte mercato. Grygera a sorpresa occupa la zona bassa della stessa fascia al posto di De Ceglie, mentre Reto Ziegler parte in panchina. Le assenze sono quelle di Iaquinta, fermo per un mese, Amauri, alla ricerca di una sistemazione e Alex Del Piero, a riposo dopo un pesante lavoro fisico in palestra. L'inizio mostra quello che sarà probabilmente il leit-motiv della stagione juventina: Pirlo è il fulcro della manovra, mentre gli esterni corrono e creano la superiorità offensiva. Dopo qualche spunto, a passare in vantaggio è però la selezione della Val di Susa, sugli sviluppi di un corner al 13' nel quale Sorensen si fa sorprendere da Barocco, che insacca di testa. La rete punge l'orgoglio dei bianconeri, che per ben due volte sono però fermati dal guardalinee che annulla le marcature di Krasic prima e Matri poi, entrambe per fuorigioco. Pirlo continua ad illuminare con giocate di classe, Krasic spinge come sempre, mentre Pazienza e Chiellini non lesinano grinta e sacrificio. Gli sforzi sono premiati: Marchisio conclude in diagonale una combinazione tra Krasic e Quagliarella. E' il pareggio, al 22'. Il principino è fondamentale anche nelle due successive reti di Matri al 23' e Quagliarella un minuto più tardi, che portano la Juventus in vantaggio. La fascia destra è quella più pericolosa, con la freccia Krasic e le sovraposizioni di Lichtsteiner che mettono in costante difficoltà gli avversari. A sinistra Grygera è come al solito molto statico, ma Marchisio, forse gasato dai recenti complimenti del mister, svolge al meglio il proprio compito. Il portiere Losacco evita più volte che i bianconeri dilaghino, ma non può nulla sul colpo di testa di Sorensen che, al 31' sigla il quarto gol. Subito dopo assistiamo all'azione più bella della partita: lancio in profondità di Pirlo per Quagliarella, col bomber di Castellamare che non ci pensa su e al volo tenta uno spettacolare pallonetto che va a finire sulla base del palo prima di uscire lentamente. Il primo tempo si conclude con la doppietta personale di Matri, dopo una percussione offensiva di Chiellini. Si va al riposo sul 5-1 e la ripresa inizia con le compagini rivoluzionate dai rispettivi allenatori. Il solo Matri resta in campo nelle file bianconere. Luca Toni, va subito in gol al 52' e si rende più volte pericoloso dalle parti di Losacco. Molto cercata l'ariete di Tavullo, che catalizza tutti i lanci lunghi, ricorrenti dopo l'uscita di Pirlo. Al 58' Pepe, molto mobile, si conquista un rigore che Matri trasforma, firmando la tripletta, e uscendo subito dopo per far posto al rientrante Quagliarella. Senza la regia di Pirlo la Juve punta sul pressing e sulla corsa degli esterni, dove si distingue il giovane Elio De Silvestro, classe 1993, che mostra una gran personalità e va persino a segno al minuto 61', con una bella girata di sinistro. Ziegler prova più volte il tiro da fuori, confermando le sue buone potenzialità di calcio, ma non centrando lo specchio. Il nono gol è un colpo di testa di Toni su angolo dello stesso De Silvestro al 70', mentre ancora Losacco si mette in mostra con alcuni interventi prodigiosi che limitano il passivo per i suoi. Anche Felipe Melo vuol dire la sua e all'81' firma il 10-1 con un bel tiro a giro rasoterra che fulmina il portiere locale e consente alla Juve di andare in doppia cifra. Il match si chiude con la doppietta di Simone Pepe, il primo su rigore da lui stesso conquistao all'87' ed il secondo con un pregevole esterno allo scadere. Il risultato finale è 12 a 1. Buona sgambata dunque per la nuova Juve di mister Conte, che mostra già una discreta condizione fisica e dei pregevoli spunti soprattutto in fase offensiva. La difesa ha subito un gol evitabile all'inizio, ma si è poi compattata bene e anche la coppia Bonucci-Barzagli ha svolto bene il compitino nella seconda parte del match. Da segnalare indubbiamente la prestazione di Andrea Pirlo, vero fulcro del gioco dei bianconeri. Matri è la solita sicurezza, Quagliarella il solito fenomeno. Sul fronte esterni Krasic corre e Pepe non si risparmia. I nuovi Ziegler, Lichtsteiner e Pazienza sembrano inserirsi sempre meglio col passare del tempo, mentre i portieri non sono giudicabili certo in partite come questa. Il prossimo test coi messicani del Club America, in diretta su Sportitalia il 27 luglio, sarà sicuramente più attendibile. Per ora Conte può segnare i progressi dei suoi uomini e lavorare al meglio con gli effettivi a disposizione, in attesa che il mercato completi l'organico, sia in entrata che in uscita. Che sia la prima di una lunga serie di vittorie... in bocca al lupo Vecchia Signora!

 
 
 

Il Consiglio federale č competente...

Post n°5096 pubblicato il 15 Luglio 2011 da nadir63l
 


Immagine IPB

di E. Loffredo


Perché vari componenti del Consiglio federale della FIGC vogliano sottrarsi dal prendere la sola decisione possibile sullo scudetto del 2006 è facilmente intuibile: il timore. Il timore di revocare quel titolo per alcuni è di fare uno sgarbo all'amico Moratti (Cellino e Tavecchio), per altri è dovuto all'incertezza su cui molti hanno volutamente gettato l'organo federale (che ne possono sapere Baggio, Grosso e C. di procedure, codici e codicilli federali?).

All'interno del Consiglio il più strenuo sostenitore della tesi della non revoca è il consigliere Tavecchio. Ovviamente la sua dichiarata fede interista non influenza la sua posizione... In pratica Tavecchio sostiene che senza una sentenza di condanna dell'inter non si può procedere alla revoca del cartone assegnato nel post calciopoli: «Il Consiglio Federale non è l'organo competente. Non esiste nel diritto una sentenza che si prenda solo sulla base della requisitoria di un pm: se così fosse, si aprirebbe un pericoloso precedente, un vero e proprio vulnus». Il tentativo è apprezzabile, ma non è convincente.

Questa teoria dell'incompetenza non convince per una ragione almeno: il Consiglio federale non è chiamato a “sentenziare” come vorrebbe farci credere Tavecchio. I consiglieri devono avere bene a mente che si deve decidere su un provvedimento di imperio che l'allora commissario Guido Rossi prese con una forma irrituale. Provvedimento di assegnazione che, secondo una avanzante opinione, neanche esisterebbe, essendo il comunicato ufficiale non idoneo all'assegnazione di quel titolo. Il Consiglio federale dovrebbe solo prendere atto della insussistenza dei motivi che portarono Guido Rossi ad assegnare quel titolo e, nel pieno delle proprie competenze -che all'epoca aveva il commissario straordinario e oggi ricadono sull'organo federale-, procedere in autotutela a revocare l'assegnazione alla squadra di Moratti. Il consiglio federale agirebbe alla stregua di una pubblica amministrazione che revoca un proprio atto.

Comunque sia, c'è poco da fare i cavillosi nascondendosi dietro pareri e «approfondimenti tecnici» delle ultime ore, si deve avere il coraggio di guardare nella sua evidenza la questione, e agire come rettitudine impone. E pazienza se a Milano qualcuno potrebbe rimanerci male.

Poi se il consiglio federale davvero volesse prendere in considerazione tutta la vicenda, e anche la sentenza del 2006, non dovrebbe fare altro che avvedersi della mostruosità della stessa e, magari solo per quanto riguarda la dichiarata (e smentita) “esclusività dei rapporti” addebitata a Moggi, attivarsi per approdare finalmente alla revisione delle sentenze sportive che cinque anni fa colpirono solo la Juve.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1731


 
 
 

Tommasi: ''Calciopoli ormai appartiene al passato''

Post n°5095 pubblicato il 15 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Image Photo Agency

Il presidente dell'AssoCalciatori Damiano Tommasi, attraverso i microfoni di Radio Sportiva, è intervenuto per parlare di calciopoli e dell'argomento che sta più tenendo banco in questi giorni: la revoca dello scudetto 2006.
Di ieri infatti l'ammissione degli organi della Figc di ''incompetenza'' in materia, l'argomento evidentemente è troppo scottante e Abete con i suoi colleghi non si ritengono in grado di prendere una decisione lucida ed imparziale.
Tommasi tornando sulla questione ha dichiarato: ''Ieri era un confronto sullo stato dei fatti in previsione del Consiglio Federale, che lunedì dovrà decidere e pronunciarsi. Semplicemente, c'è stato un confronto e non è stato deciso nulla. La sensazione è che ci sia condivisione sulla decisione di lunedì. Comunque stiamo parlando di fatti di 5 anni fa, a mio avviso è meglio parlare dell'attualità e del futuro, dato che ci sono altre situazioni aperte, immediate e ben più urgenti". Un commento poi anche sulle dichiarazioni rilasciate dal presidente Andrea Agnelli, che aveva messo in dubbio la credibilità del sistema: "La credibilità di tutto il sistema è parecchio in discussione, d'altronde il calcio muove interessi molto allettanti anche per chi si vuol comportare in modo illecito. Purtroppo il calcio è continuamente minato da questi comportamenti''.

 
 
 

LIVE BARDONECCHIA - Scontri tra tifosi bianconeri

Post n°5094 pubblicato il 15 Luglio 2011 da nadir63l
 

 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La violenza non dovrebbe nulla a che fare con il mondo del calcio, ma la notizia proveniente da Bardonecchia lascia tutti a bocca aperta. Nella località piemontese, sede del ritiro della Juventus, tifosi bianconeri si sono scontrati. Secondo indiscrezioni, ci sarebbe un accoltellato. Un episodio assolutamente da condannare senza nessuna esitazione.

 
 
 

LIVE BARDONECCHIA - JUVENTUS- SEL. VAL SUSA 0-0

Post n°5093 pubblicato il 15 Luglio 2011 da nadir63l
 

 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

10' - Malinteso Quagliarella-Krasic, palla sul fondo. Si riparte con una rimessa dal fondo per la selezione locale.

9' - Buona chiusura difensiva di Lichtsteiner.

8' - Corner per la Juve: Chiellini ci riprova di testa, ma la palla è ancora alta.

7' - Marchisio mette una bella palla in area per Quagliarella che però viene pescato in posizione di fuorigioco.

6' - Bianconeri costantemente in avanti.

5' - Grande affondo sulla destra di Krasic che brucia due avversari ed effettua il cross in mezzo, che però è troppo lungo per tutti.

3' -
Colpo di testa di Chiellini, alto di poco.

2' - Quagliarella manda alto da buona posizione.

2' - Gran tiro di Marchisio, alzato in angolo

1' - Cross di Lichtsteiner, Matri anticipato. 

1' - Cross di Lichtsteiner, Matri anticipato.

1' - Inizia la partita.


17:01 - Inizia la partita.

17:00 - FORMAZIONI UFFICIALI

J
UVENTUS (4-2-4): Buffon; Lichtsteiner, Sorensen, Chiellini, De Ceglie; Pazienza, Pirlo; Krasic, Marchisio, Quagliarella, Matri. 
VAL DI SUSA (4-4-2): Losacco; Serpa, Senor, Barocco, Caputo; Piano, Di Blasi, Ferraris, Di Sanza; Carretta, Squillace. All. Ollio.

17:00 - Juventus e Rappresentativa in campo.

16.43 - Tutto pronto a Bardonecchia per la prima uscita stagionale della Juventus. I bianconeri affrontano in amichevole una Rappresentativa della Val di Susa (diretta Sportitalia e TuttoJuve.tv). Le formazioni non sono ancora state ufficializzate, ma i giocatori stanno effettuando il riscaldamento e siamo già in grado di dirvi quali sono le scelte iniziali di mister Conte, che naturalmente schiera i suoi uomini con il nuovissimo 4-2-4: in difesa giocheranno Lichtsteiner a destra, Sorensen e Chiellini in mezzo e De Ceglie a sinistra; in mediana Pirlo e Pazienza; poi largo a destra Krasic, largo a sinistra Marchisio e le due punte Quagliarella e Matri. 

 
 
 

CLAMOROSO: CARRARO ALLA FISI... MA NON ERA NELLA CUPOLA?

Post n°5092 pubblicato il 15 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

A quasi 72 anni Franco Carraro torna a guidare una Federazione: sarà il commissario della Fisi, azzerata dopo l'annullamento delle elezioni. Una scelta clamorosa che forse fa discutere. Carraro era stato indicato da molti nella cupola di Luciano Moggi. Cupola che 5 anni dopo non esiste più, o meglio esiste solo per chi non vuole revocare uno scudetto all'Inter con scuse inutili.

Carraro l'8 maggio 2006 si dimise, pur avendo sempre proclamato la sua estraneità agli illeciti contestati alla "cupola", e la vicenda gli diede ragione perchè tre anni più tardi fu la terza sezione della Corte di Cassazione a dichiararlo completamente pulito rispetto a quelle vicende.  Strano che oggi Carraro riappaia, mentre non è concesso di riapparire a chi come Carraro non è stato artefice della famosa Cupola. Mistero italiano... aspettiamo giustizia per gli altri e notiamo che qualcuno è stato riabilitato dopo la gogna mediatica del 2006.

 
 
 

Pastorello: "Con la Juve siamo a buon punto"

Post n°5091 pubblicato il 15 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Marco Iorio/Image Sport

Juventus e Villarreal stanno trattando, siamo fiduciosi. Il calciatore gradisce la destinazione". Parole di Federico Pastorello, agente del talento ex Parma, intervenuto questo mattina ai microfoni di Radio Manà Manà. La trattativa continua, ieri incontro in Spagna con i dirigenti del Villarreal: "Le due parti stanno parlando - ha detto Pastorello - questo è un segnale assolutamente positivo. Contiamo di chiudere presto, ma al momento è meglio non sbilanciarsi". Il Sottomarino Giallo non vorrebbe vendere il calciatore, ma la volontà dello stesso conta più di ogni altra cosa: "E' chiaro che stiamo parlando di un calciatore importante, ma il pressing della Juventus è forte e Rossi è contentissimo di questa possibilità. Aspettiamo fiduciosi" ha concluso Pastorello

 
 
 

The Sun - Juve, 45 milioni per Tevez

Post n°5090 pubblicato il 15 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Nicolo' Zangirolami/Image Sport

Ennesima puntata della caccia bianconera a un top player. Dall'Inghilterra arriva la notizia di un'offerta da 45 milioni, di sterline, della Juventus per Carlos Tevez. Lo afferma il presidente del Corinthias Andres Sanchez: "Non è cambiato nulla. Devono decidere se venderlo o meno. Hanno tra le mani una proposta di 45 milioni dalla Juventus, ma il giocatore non vuole restare in Europa. Ora dipende dal Manchester City: quando un giocatore non vuole restare in una squadra, alla fine viene accontentato". Il club brasiliano ha infatti presentato un'offerta da 35 milioni di sterline, una cifra considerevole che però non è stata accettata dal culb di Roberto Mancini.

 
 
 

     

 

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