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Messaggi del 17/07/2011

Libero - Pierfilippo Capello: "Scudetto '06? Il Consiglio ha sbagliato"

Post n°5115 pubblicato il 17 Luglio 2011 da nadir63l
 

Libero - Pierfilippo Capello: "Scudetto '06? Il Consiglio ha sbagliato"

Fonte: di Silvia Gilioli per "Libero"
© foto di Giacomo Morini

Avvocato Pierfilippo Capello, lei è figlio di Fabio, adesso ct dell’Inghilterra, ma vincitore sul campo dello scudetto 2005-06 con la Juve. Quel titolo meritava di cambiare padrone?
«Come tifoso della squadra bianconera, cinque anni fa, sottolineo quanto fosse forte. Aveva grandi nomi e offriva davvero un bel calcio ».

E da giurista? Ora basterà la semplice censura nei confronti del presidente Moratti?
«L’assegnazione del commissario Guido Rossi fu politica, pressata dall’Uefa, non giudirica. Ugualmente ora il consiglio federale, organo politico, poteva pronunciarsi senza rivolgersi a uomini di legge».

Domani, volendo, il presidente della Figc Giancarlo Abete potrebbe ancora revocare quel tricolore dalle maglie nerazzurre?
«Il parere di almeno tre esperti di diritto sportivo è univoco, per il no. Contraddirlo sarebbe una prova di forza eccessiva».

La Juve si rivolgerà alla giustizia ordinaria, violando la clausola compromissoria?
«Per aggirarla basterebbe l’iniziativa di un azionista danneggiato, di uno Juventus club, persino un semplice tifoso. E ci sarebbe spazio per un pronunciamento diverso».

A quanti punti di penalizzazione corrisponderebbero le 80 pagine del pm Palazzi contro il defunto Giacinto Facchetti?
«Non confondiamo l’accusa con una sentenza, arrivata per Juve, Milan, Lazio e Fiorentina. Dovremmo prevedere una difesa agguerrita dell’Inter. E qualcuno la invita a rinunciare alla prescrizione, a farsi processare».

 
 
 

Tuttosport - Scudetto 2006, a rischio l'iscrizione in Champions dell'Inter...

Post n°5114 pubblicato il 17 Luglio 2011 da nadir63l
 

Fonte: Tuttosport.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Nelle intenzioni della Federcalcio domani il caso del contestatissimo scudetto 2006 assegnato a tavolino all'Inter dopo Calciopoli dovrebbe chiudersi. Ma, invece, difficilmente sarà così e spuntano nuovi dubbi sulla 'prescrizione' e sulla legittimità dell'iscrizione dell'Inter alla Champions. Domani il Consiglio federale sarà chiamato a ratificare una decisione già presa, quella della "non competenza" della Figc sul ricorso inoltrato dalla Juventus, che quello scudetto lo vinse sul campo ma poi fu penalizzata.

REAZIONE JUVE - Ma il club bianconero è già pronto a impugnare la delibera che domani sarà votata a Roma. Dagli ambienti della Juventus si considera la decisione di domani scontata. Il presidente Andrea Agnelli è negli Stati Uniti ma ha già fatto sapere quale sarà la sua prossima mossa dando mandato ai propri legali. Il percorso sembra già scritto: Alta Corte di Giustizia presso il Coni, Tar e Consiglio di Stato. Tempi lunghi, dunque, ma necessari per la Juve in nome della "credibilità del sistema". Tuttavia Abete ha detto e ripetuto di aver agito "secondo le regole" e dopo il "consiglio giuridico" scritto dal pool legale della Figc il presidente è convinto di aver messo la Federazione al riparo da possibili successivi "giudizi extrasportivi".

FORTI DUBBI - Da parte di alcuni consiglieri rimbalzano anche dubbi forti sulla legittimità dell'operato del procuratore federale Stefano Palazzi, il quale non avrebbe titolo per dichiarare la "prescrizione" dell'illecito sportivo riscontrato nell'operato dell'Inter e dell'allora presidente Giacinto Facchetti. E questo in base all'art. 32 del Codice di giustizia sportiva, che al comma 4 prevede il deferimento alla commissione disciplinare da parte della procura quando questa "non adotti un provvedimento di archiviazione per manifesta infondatezza della denuncia o per esito negativo degli accertamenti".

EUROPA A RISCHIO - Non solo, ma per qualcuno spunterebbe anche un rischio sul versante Champions. Perchè quello che ha scritto Palazzi nelle 80 pagine della sua relazione - in base alle risultanze delle ultime intercettazioni trasmesse dalla procura di Napoli, su segnalazione dei legali di Luciano Moggi - inchioderebbe moralmente il club di Moratti, in base all'art. 2/04 comma G dello statuto Champions in cui si dice che "non possono essere iscritte squadre che siano o siano state coinvolte in aggiustamenti di gare nazionali o internazionali". In preparazione del Consiglio federale di domani giovedì scorso Abete aveva convocato al primo piano di via Allegri i capi delle varie componenti (leghe, associazioni giocatori, allenatori e arbitri) illustrando loro i contenuti del parere legale, che non prevede nè la possibilità di revoca da parte del Consiglio federale nè una 'censurà, visto che quello scudetto sarebbe stato assegnato dalla classifica per "scorrimento" dopo la penalizzazione della Juve, e non da un atto amministrativo. Tutti sembrano essersi adeguati, ma i dubbi, in una materia così controversa, restano e non tutti sembrano completamente convinti della linea presa da Abete. La Fiorentina dei Della Valle insiste per chiedere un "tavolo" di confronto per fugare ogni dubbio prima dell'inizio del campionato, e la proposta ha trovato una sponda favorevole da parte del Milan. La votazione di domani, dunque, potrebbe anche riservare sorprese. E anche se passa la delibera, le sorprese arriverebbero dopo. Insomma, una cosa è certa: comunque vada, la 'partità dello scudetto nerazzurro di cinque anni fa potrebbe proseguire ai supplementari, e magari ai rigori.

 
 
 

ANDREA AGNELLI E LA SETTIMANA DECISIVA PER LA JUVENTUS...

Post n°5113 pubblicato il 17 Luglio 2011 da nadir63l
 

di thomas bertacchini
© foto di Daniele Buffa/Image sport

Dai primi test della Juventus targata Antonio Conte sono subito emersi i piedi fatati di Andrea Pirlo e la mano del nuovo allenatore. Nel cuore della linea mediana, ora, la Vecchia Signora ha finalmente inserito il giocatore che le sarebbe servito da anni. Ripensando all’ingente esborso economico per l’acquisto di Felipe Melo, a cui venne chiesto di svolgere le stesse mansioni demandate adesso all’ex rossonero, appare evidente come alcuni settimi posti in classifica collezionati da Madama non sono stati soltanto frutto del destino avverso, ma anche - e soprattutto - di scelte sbagliate sin dal momento del loro concepimento, quando dalle idee di mercato si è passati al "progetto". Per poi finire, inevitabilmente, al "fallimento".

Amichevoli estive come quelle disputate dalla Juventus in questi giorni non possono che lasciare in eredità piccoli spunti di discussione, riservando alle positive impressioni raccolte da Conte ("la disponibilità dei ragazzi è totale") lo stimolo per continuare a lavorare sulla strada appena tracciata. Al resto dovrà pensare il club, immettendo nuovi calciatori di caratura internazionale nella rosa bianconera per evitare di trovarsi di fronte ancora sei squadre al termine del prossimo campionato. In questo senso il nuovo tecnico ha recentemente (e giustamente) messo le mani avanti: "Un grande allenatore lo fa sempre la grande società. Oltre ai grandi giocatori, naturalmente: i protagonisti assoluti sono sempre loro, non si è mai un buon generale se non hai grandi soldati".

Alla ricerca dello "spirito Juve" perso da anni, per ora il popolo di fede bianconera che ha invaso Bardonecchia, acquistato abbonamenti a grappoli per seguire la squadra nel nuovo stadio e che anima il web, si stringe intorno alla voglia di vincere di Conte, sperando si tratti dello specchio fedele dell’intenzione di tornare ai vertici del calcio della società nella stagione dell’ennesima rivoluzione. Quella che, a detta degli interpreti sul campo, dovrà necessariamente essere diversa dalle altre. Così come ha recentemente sostenuto Chiellini: "Stagioni anonime come le ultime due, non voglio riviverle". In realtà, correggendo il tiro delle dichiarazioni del centrale difensivo e considerando che "alla Juventus vincere non è importante, è l’unica cosa che conta", l’anonimato dura da molto più tempo.

All’arrivo di ogni week end, in questo periodo, si finisce sempre - in chiave mercato - per "etichettare" la settimana che verrà col nome di un calciatore, annunciando (salvo poi posticiparli in un secondo momento) blitz improvvisi da parte della dirigenza bianconera per chiudere trattative importanti. E’ stato così sia per Aguero che per (Giuseppe) Rossi. La prossima, piaccia o non piaccia, inizierà invece con un avvenimento "certo" che produrrà effetti "certificabili": il Consiglio Federale della FIGC si esprimerà domani in merito all’eventuale revoca dello scudetto assegnato nel 2006 all’Inter. Se la linea della mancanza di competenza (certificata da tempo) dovesse essere confermata, starà alla Juventus muovere i passi successivi per evitare che siano altri, e non lei stessa, a mettere la parola "fine" a questa storia.

A farlo capire a chiare lettere (comparse sul sito ufficiale del club) è stato Andrea Agnelli: "Ribadisco che ogni azione legale sarà esperita a tutela della Juventus, se l’ordinamento sportivo dimostrerà di non essere in grado di garantire ai suoi membri pari dignità ed eguale trattamento".
Se le azioni dovessero seguire le intenzioni dichiarate, per Madama si tratterebbe di un cambio di atteggiamento epocale, che le farebbe prendere le distanze dagli errori e dai segnali di debolezza più volte mostrati in passato.

Il prossimo fine settembre lascerà definitivamente Torino monsieur Blanc, colui il quale affermava di stare "dalla parte dei giocatori che sentono di aver vinto 29 scudetti e non 27", parlava di "terza stella" per poi andare puntualmente in crisi alle prime domande sull’argomento poste da un qualsiasi giornalista. E per un John Elkann che liquidava la questione con un laconico "noi sappiamo quelli che abbiamo vinto", c’era sempre Cobolli Gigli, abile a dividere e suddividere i tifosi juventini in più categorie e a fare i conti in tasca al popolo bianconero ("Non esistono affatto i retroscena che mettono in giro sul nostro conto, ma che ci volete fare: la Juve ha 13 milioni di tifosi solo in Italia e tra loro esistono tifosi di serie A, B e C. Chiaro che io vorrei fossero tutti di serie A, ma non è possibile" - 27 marzo 2008) .

Tra calciomercato e carte bollate, onestà e prescrizione, illeciti strutturali e reali, la settimana che sta per iniziare vedrà Madama protagonista in più campi. Non c’è soltanto un futuro da costruire, ma anche un passato da riscrivere. Unendoli entrambi, la storia della Vecchia Signora potrebbe ufficialmente ricominciare. Il "buco vuoto" (di successi e significati) iniziato dal 2006 non potrà - comunque - più essere riempito; viceversa, il riconoscimento delle ultime vittorie ottenute sul campo dalla Juventus potrà consentire di rendere il giusto merito ad un team lavorativo con pochi eguali nel calcio. Un gruppo creato da Umberto Agnelli.
Che di Andrea, l’attuale Presidente, era il padre.

 
 
 

Juventus, Amauri apre al Flamengo...

Post n°5112 pubblicato il 17 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

In uscita ormai sicura dalla Juventus, decisione confemata anche dalla recente mancata convocazione alla tourneé americana, l'attaccante italo-brasiliano Amauri (31) annovera ora una nuova corteggiatrice: già accostato a Parma, Palermo, Napoli, Bologna, Udinese, Fiorentina, Genoa, Lione, Siviglia e Schalke 04, sulle sue tracce, secondo le indiscrezioni provenienti dai media verdeoro, si sarebbe posto il Flamengo. Lo stesso Amauri, interrogato in merito da GloboEsporte, ha aperto all'eventualità di approdare nel Brasileirão: "Lunedì parlerò con i miei agenti di questa possibilità: se tutto andrà avanti nel modo giusto, per me sarebbe un grandissimo piacere vestire la maglia rossonera. Da undici anni vivo in Italia, e la possibilità di tornare a casa, per di più con una squadra come il Flamengo, mi riempie di emozione".

 
 
 

Juve, 27 convocati per la tournée americana. I partenti Amauri, Grosso e Melo restano a casa...

Post n°5111 pubblicato il 17 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

La Juventus ha diramato ufficialmente, attraverso il proprio sito web, la lista dei convocati per la tournée che vedrà i bianconeri impegnati tra Stati Uniti e Canada, dal 19 luglio al 1 agosto, nel corso della quale la squadra di Antonio Conte sosterrà anche tre amichevoli contro Sporting Lisbona, Club America e Chivas de Guadalajara, rispettivamente il 23 a Toronto, il 26 a New York e il 28 a Raleigh. Non partiranno col gruppo gli infortunati Iaquinta e Sissoko, che stanno sostenendo a Vinovo un programma di recupero personalizzato, e i giocatori in attesa di sistemazione sul mercato, ovvero Almiron, Amauri, Ekdal, Grosso, Melo e Yago. Questi ultimi, a partire da martedì pomeriggio, continueranno la preparazione a Vinovo seguiti dai dottori Giordano, Valenti e Cravero, dai massaggiatori Prodoni e Caraffini e dal professor Gaudino. I convocati per la tournée oltre oceano sono invece 27: 

Barzagli
Bonucci
Buffon
Chiellini
De Ceglie
De Silvestro
Del Piero
Giandonato
Grygera
Immobile
Krasic
Lichtsteiner
Manninger
Marchisio
Marrone
Martinez
Matri
Motta
Pasquato
Pazienza
Pepe
Pirlo
Quagliarella
Sorensen
Storari
Toni
Ziegler

 
 
 

La Juventus ha lasciato Bardonecchia...

Post n°5110 pubblicato il 17 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

E' ufficialmente terminato il ritiro a Bardonecchia della Juventus. Il pullman della squadra ha lasciato l'hotel poco dopo le 17.00 e si è diretto a Torino. Alcuni giocatori sono andati via con la propria automobile. Mister Conte ha concesso ai suoi ragazzi un giorno di riposo. Martedì mattina, quindi, il gruppo volerà a Philadelphia, quartier generale bianconero per tutta la durata della tournèe americana.

 
 
 

LIVE BARDONECCHIA - JUVENTUS-LUCENTO 4-1: Magia di Pirlo, poi Matri e Quagliarella (2)

Post n°5109 pubblicato il 17 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it

23' - Juventus davvero devastante in attacco. Matri e Quagliarella s'intendono a meraviglia.

20' - Eurogol di Quagliarella! Cross di Lichtsteiner in area e favolosa mezza rovesciata dell'attaccante che fulmina il portiere del Lucente: 4-1!

19' - Tris di Quagliarella! Matri riceve palla sulla destra, passaggio basso al centro dell'area per l'attaccante di Castellammare di Stabia che deve solo spingere la palla in rete.

18' - Pressing molto alto dei bianconeri.

17' - Il Lucento pericoloso: colpo di testa e bella risposta di Buffon, che devia in angolo.

16' - Raddoppio Juve: passaggio filtrante di Quagliarella per Matri che a tu per tu col portiere non sbaglia: 2-1!

15' - Botta di Krasic dal limite, ribatte un difensore.  

12' - Grandissimo gol di Pirlo. Cross di Ziegler, la difesa del Lucento respinge al limite dell'area sui piedi del regista bresciano che disorienta un difensore e fa partire un bellissimo tiro che s'infila sotto l'incrocio dei pali. Juventus-Lucento 1-1.

10' - Colpo di testa di Matri, fuori.

7' - Quagliarella cerca la battuta in area, ma il portiere del Lucento neutralizza.

3' - Lucento in vantaggio con un gran gol di tacco del centravanti con la casacca verde.

1' - Iniziata l'amichevole tra Juventus e Lucento. 

1° TEMPO

14:56' - JUVENTUS (4-2-4: Buffon; Lichtsteiner, Sorensen, Chiellini, Ziegler; Pazienza, Pirlo; Krasic, Marchisio, Quagliarella, Matri;

14:55 - Sta per iniziare l'amichevole tra Juventus e Lucento. 

14:15 - Si chiuderà nel pomeriggio il ritiro della Juventus a Bardonecchia. La squadra di Antonio Conte si congederà dai tifosi valsusini con una partitella amichevole contro il Lucento, formazione piemontese che milita nel campionato di Eccellenza. TuttoJuve.com vi proporrà la diretta testuale dell'incontro a partire dalle 15:00.
 

 
 
 

Gallinelli, difesa De Santis/2

Post n°5108 pubblicato il 17 Luglio 2011 da nadir63l
 


Calciopoli, udienza processo di Napoli del 12.07.11


Immagine IPB

Collina

E il passato di De Santis, il passato che serviva alla Procura di Napoli per arrivare tramite lui a Moggi, era la famosa partita Juventus-Parma, dove si parlò di gol annullato ma fu un gol non convalidato e nato, peraltro, da un errore del segnalinee nell’assegnazione di un calcio d’angolo.
E da quel momento in poi De Santis fu accostato a Moggi e alla Juventus con tutte le conseguenze che vedremo.
Volevo illustrarvi una intercettazione telefonica utilizzata in modo strumentale, parziale ed incompleta dalla pubblica accusa per evidenziare questo capo individuato nell’incipit del capo A dell’imputazione, quindi l’origine di questo contesto associativo, individuato nella partita a cui ho fatto riferimento ed utilizzata dal PM quando Meani racconta a Collina di quanto riferitogli da Ancellotti dopo Siena-Milan riguardo alla cosiddetta “torta già pronta”, in riferimento al campionato 1999/2000, laddove la Juventus perse il titolo a seguito delle polemiche suscitate dall’annullamento del gol in Juventus-Parma.
E Ancellotti è stato definito da Narducci teste non attendibile solo perché si è permesso di dichiarare quelle affermazioni riferite da Meani a Collina come non corrette e vere. Immaginiamoci se al posto ci fossero stati Moggi e De Santis....Meani stava parlando il giorno dopo Siena-Milan con l’arbitro di Siena-Milan.
Parlavano di conversazioni de relato, lontane nel tempo, e riferite ad Ancellotti.
E lo stesso Ancellotti è stato ritenuto teste non attendibile per aver escluso di aver parlato di “torta già pronta”, addirittura aggiungendo che se di torta pronta si doveva parlare ci si doveva riferire non a Torino ma a Perugia, dove ha detto che è successa una cosa strana, quella sì strana, e cioè che la partita è stata sospesa, per impraticabilità del campo, per circa un’ora e mezza. Quel titolo venne vinto dalla Lazio.
Questa è la ragione per cui De Santis, che risiedeva a Roma, e per cui De Santis ebbe conseguenze disastrose e che lo hanno portato, anche, in questo processo.
Poi vedremo come quel discorso dell’impraticabilità del campo venga valutato in modo diverso a seconda di chi sia l’arbitro. Perché Perugia-Juventus è arbitrata da Collina mentre a De Santis e Cennicola viene contestato Lecce-Juventus per non aver sospeso la partita con finalità fraudolente.
Io ho dovuto compendiare alcune telefonate che sono state sottratte dalla Pubblica Accusa ad una valutazione complessiva e contestuale di quelle altre telefonate che invece hanno costituito il teorema accusatorio, con riferimento a telefonate sia relative alle singole frodi contestate ma anche a telefonate a partite non contestate che dovevano costituire oggetto di valutazione. Perché una valutazione di frode sportiva non può prescindere da una valutazione dei fatti nel loro complesso, non solo dei fatti che potevano interessare ai PM per perseguire questa finalità accusatoria mirata, tralasciando fatti e conversazioni che potevano smentire tale impostazione accusatoria.
Questa metodologia investigativa è stata assolutamente una metodologia scorretta.
Quanto sto affermando emerge nella telefonata fra Meani e Collina del 18 aprile 2005 alle ore 12.02.
In questa telefonata si parla del discorso fra Ancellotti e Meani, ma poi si parla di un tentativo di incontro.....ho parlato prima di un altro incontro a modalità illecite, quello fra Moratti, Facchetti e Tavaroli...questo incontro, che non posso definire illecito, ma posso dire che questa telefonata non è stata assolutamente valutata come altre riguardanti gli imputati di questo processo e come altre riguardanti persone che non sono imputate in questo processo, ma che meritava la stessa attenzione investigativa. E parlo anche dell’incontro di cui ha parlato l’avvocato Picca, e riguardante i Della Valle, dove non è stata effettuata attività di captazione ambientale.
Ecco perché mi sono permesso di parlare di metodologia investigativa che lascia parecchi dubbi, non per censurare l’operato del PM ma perché da indagini mirate non possono che discendere delle valutazioni mirate e quindi non integrale e quindi deformante i fatti storici che vi sono stati prospettati.
C’è una lunga conversazione fra Meani e Collina in cui cercano di concordare un incontro a cui dovrebbe partecipare anche Galliani.
Qua si è parlato di incontri riservati, incontri in cui sarebbero stati concordati incontri del campionato, e non si va a investigare sulle ragioni di tale incontro. Non viene estesa una attività captativa telefonica a Collina, l’arbitro al di sopra di ogni sospetto. L’arbitro che lo stesso Nucini disse che era stato graziato dalla Giustizia Sportiva che aveva intrattenuto rapporti con il giornalista Di Tommaso.
Dove nasce questa affermazione di principio su Collina come arbitro al di sopra di ogni sospetto? Come nasce invece la definizione del De Santis dall’alto profilo delinquenziale?
Non quindi indagini che portano a definire un arbitro come corrotto, parziale compiacente...e dove vengono attinti elementi per definire aprioristicamente un altro arbitro come al di sopra di ogni sospetto.
Per quali ragioni De Santis è stato intercettato sulla base del nulla, perché lo stesso Auricchio disse che l’indagine sulla Combriccola Romana non aveva portato a nessun risultato..era solo una ipotesi investigativa.
Ma allora perché questa ipotesi investigativa ha poi portato, sulla base del nulla, a tutto quello che è stato poi contestato al De Santis?
Tornando alla telefonata, si sceglie il ristorante del Meani....ma lì potevano essere riconosciuti....si parla di una suite in un albergo di Milano..ma nessuna attività di intercettazione telefonica viene effettuata su Collina. Collina rimane un arbitro al di sopra di ogni sospetto.
Ed allora emerge, ma non è stata valorizzata nel suo contenuto, una conversazione del 9 febbraio del 2005 fra Moggi e un certo Pino.
Viene letta la trascrizione della telefonata.
Si parla di arbitraggi a favore del Milan e di gli arbitri che commettono errori contro la Juve prendono poi dei bei voti nelle pagelle. E Moggi dice “Gli arbitri fanno bene perché dopo Bologna-Juventus .....perché se vanno contro la Juventus nell’incertezza ci indovinano sempre”.

Gallinelli, difesa De Santis/1


 
 
 

Juve, difficoltà a cedere Martinez: andrà a Firenze in prestito?

Post n°5107 pubblicato il 17 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La Juventus continua a lavorare sul mercato con l'intento di sfoltire il più possibile la rosa a disposizione di Antonio Conte, cedendo i giocatori che, secondo il nuovo tecnico juventino, non sono funzionali al progetto. In questo senso buone notizie vengono da Cesena, dove il club bianconero spera di piazzare Almiron ed Ekdal, mentre restano problemi per trovare una nuova sistemazione a Jorge Martinez, attaccante uruguaiano prelevato un anno fa dal Catania, che ha ampiamente deluso le aspettative nel corso della sua prima stagione in bianconero. Secondo quanto riportato da "Tuttosport", le difficoltà che la Juve sta incontrando nel cedere il giocatore a titolo definitivo, potrebbero convincere Marotta a cedere il giocatore in prestito, magari alla Fiorentina, dove Sinisa Mihajlovic crede fermamente in lui. Questa operazione potrebbe però concludersi soltanto quando la Juve avrà la certezza di non poter piazzare il giocatore, ovvero negli ultimi giorni di mercato.

 
 
 

Gallinelli, difesa De Santis/1..

Post n°5106 pubblicato il 17 Luglio 2011 da nadir63l
 


Immagine IPB

Calciopoli, udienza processo di Napoli del 12.07.11


Genesi di questo processo e combriccolo romana

La difesa del De Santis impone di fare qualche passo indietro per spiegare l’origine e tutto quanto ne è conseguito.
L’origine non è frutto di una valutazione di fatti investigativi, ma deriva da fatti emersi in altre Procure della Repubblica. Questo emerge da quanto dichiarato da Giuliano Tavaroli a Milano, da cui è conseguito il processo Telecom.
In quell’interrogatorio ci sono elementi che sono poi stati copiati nei capi di imputazione che dobbiamo valutare.
In questo procedimento si è parlato della Combriccola Romana, di cui De Santis sarebbe stato il promotore. Io non posso credere al fatto che questa ipotesi accusatoria, questa aggravante, nel corso del dibattimento poi è stata esclusa. Tale presunta associazione, la Combriccola Romana, è servita ad integrare quel segmento arbitrale, ritenuto mancante nell’indagine della Procura di Torino, attraverso l’utilizzo in questa indagine di Napoli di Massimo De Santis.
Utilizzo strumentale qui per arrivare ad accertare responsabilità di Moggi.
Nell’interrogatorio di Tavaroli troverete soprattutto elementi di racconto di quell’incontro avvenuto nel 2002 nella sede della SARAS fra Moratti, Facchetti e Tavaroli, in cui si decide di affidare un incarico illecito e cioè un attività di monitoraggio a carico di De Santis, Moggi ed altri soggetti.
E questo deve far riflettere sulla genesi di questo processo, avendo una rilevanza sostanziale perché dimostra tutte le distorsioni che sono state svolte in questo processo dove le indagini sono state svolte in modo mirato, e questo poi si è riflesso sull’attività di captazione telefonica.
Questi elementi di riferimento emergono anche quando in quell’interrogatorio Tavaroli disse che Nucini riferì di aver incontrato Moggi, e che questi gli chiese di favorire la Juventus negli arbitraggi, anche facendo in modo che le squadre che avessero incontrato la Juventus si presentassero prive di titolari.
Vedete quindi che
questo segmento dell’ipotesi accusatoria, quello delle ammonizioni mirate, esisteva già nel processo Telecom.
Questo contenuti accusatori hanno trovato uno sviluppo, qui a Napoli, attraverso alcune intercettazioni telefoniche che sono state oggetto di questo processo, e mi riferisco in particolare alle telefonate di Meani, laddove si parlava di ammonizioni mirate.
Altro elemento che si è aggiunto che hanno contribuito a sostenere quei contenuti accusatori sono le telefonate intervenute fra alcuni giornalisti, e mi riferisco a Damascelli, e Moggi.
Quindi vedete che tale impostazione accusatoria non trova alcun riscontro in una attività investigativa neutra ed obiettiva.
E la posizione processuale del De Santis era una posizione fondamentale per costituire uno sviluppo all’insuccesso della indagine di Milano e poi quella di Torino, laddove il segmento arbitrale era diventato un elemento insostituibile per poter configurare i reati di frode sportiva e di associazione a delinquere, contestata anche ad alcuni degli imputati di questo processo dalla Procura di Torino,
perché si è ritenuto che non potesse esistere una associazione formata solo da organizzatori e promotori senza che vi fossero coinvolti anche i cosiddetti intranei.
Vorrei far riferimento a quanto dichiarato da Nucini, Nucini che pervade in modo intenso tutto il percorso processuale di cui ci stiamo occupando, a proposito delle ammonizioni mirate, laddove Nucini distingueva fra ammonizioni soggettive (quelle che potevano essere date o non date) ed ammonizioni oggettive. Questo dato lo introdusse con riferimento a una mancata ammonizione, che venne contestata a Nucini dall’osservatore D’Addato e poi dai designatori arbitrali, mancata ammonizione al giocatore Di Biagio dell’Inter. Ricevette i complimenti di Facchetti.
Dopo questa partita, del febbraio 2001, Nucini disse che nacque l’amicizia con Facchetti... e vedremo quante versioni al riguardo in seguito rilascerà Nucini su questo rapporto per certi versi anche non legale. Quella manifestazione di apprezzamento di Facchetti fece nascere l’amicizia, questo raccontato dal Nucini in una intervista su Repubblica nel 2006, poi sappiamo che qui ci ha riferito che questo rapporto sarebbe invece iniziato nell’estate del 2002.
Questo argomento delle ammonizioni mirate verrà poi approfondito quando si parlerà dell’ultima partita, dove si sarebbero verificate una serie di ammonizioni in una catena scientifica o alfabetica, ma lo vedremo anche quando si parlerà di Meani.
Meani, oltre a parlare di ammonizioni mirate nelle sue conversazioni telefoniche, introduce anche un nuovo tipo ti ammonizioni, le ammonizioni strategiche. Ammonizioni che non erano comminate per creare vantaggi per la partita successiva, ma erano ammonizioni che servivano al Milan per evitare che i giocatori in diffida potessero correre il rischio di essere ammoniti, e quindi squalificati, nelle partite precedenti a partite importanti, e mi riferisco a Juventus-Milan. Alcuni giocatori del Milan erano indotti a farsi ammonire apposta (Milan-Parma).
La posizione appare fondamentale nel primo schema accusatorio, è questo è confermato dal primo interrogatorio del colonnello Auricchio.
L’ipotesi accusatoria della combriccola romana nasce nel luglio 2004, e nasce da un indagine sul calcio scommesse nei confronti degli arbitri Palanca e Gabriele, appartenenti alla stessa sezione arbitrale di De Santis che è la figura più rappresentativa dei tre.
In questa indagine si prospetta un collegamento fra i giocatori del Messina, la GEA e un gruppo di arbitri identificato come la Combriccola Romana. Questo sulla base di dichiarazioni rese da Dal Cin, presidente del Venezia, dichiarazioni che lo stesso Giudice De Gregorio ha definito dichiarazioni che non hanno alcuna valenza accusatoria e di significatività probatoria.
E quindi tale delega conferita ai carabinieri di Roma nel luglio 2004 ha prodotto una prima informativa nel settembre del 2004. Informativa a cui sono state allegate solo dichiarazioni testimoniali, quelle di Dal Cin, Cellino, Spinelli, che non hanno prodotto nessun profilo indiziario che potesse giustificare la successiva richiesta di intercettazione telefonica, che poi è stata ovviamente richiesta a Napoli.
Quindi questo fa trasparire la assoluta mancanza di elementi che potessero giustificare una concreta attività di indagine, con un concreto quadro indiziario, di cui parlò inizialmente Auricchio , e utilizzato dallo stesso per la richiesta di intercettazioni telefoniche, che poi lo stesso Auricchio smentì dicendo che non c’era nessun collegamento fra la Combriccola Romana e il sistema Moggi, e dicendo che un’indagine può nascere in un modo ma non è detto che debba morire nella stessa maniera in cui era nata.
E questo lascia veramente perplessi in ordine alla neutralità ed obiettività della attività di indagine e della genesi di questo processo.
Napoli ha integrato le carenze rilevate dalla Procura di Torino, che aveva affermato, come epilogo nella richiesta di archiviazione, che non era possibile svolgere ulteriori indagini in presenza unicamente di un pregiudizio fondato sul suo passato.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1737

 
 
 

Gazzetta - Mercoledì Rossi potrebbe essere un giocatore della Juve. Mancano solo 5 milioni...

Post n°5105 pubblicato il 17 Luglio 2011 da nadir63l
 

© foto di Marco Iorio/Image Sport

Mercoledì Giuseppe Rossi potrebbe essere un giocatore della Juventus. E' quanto riferisce "La Gazzetta dello Sport", in un pezzo a firma di Mirko Graziano. Dopo il viaggio in Spagna di Federico Pastorello, agente dell'attaccante italo-americano, negli ultimi giorni ci sarebbero stati diversi contatti telefonici tra i dirigenti bianconeri e quelli del Villarreal. Su questa trattativa aleggia un certo ottimismo e i 5 milioni che dividono le due società saranno colmano con l'ausilio dei bonus. Il Villarreal chiede 30 milioni in contanti, la Juve non vuole andare oltre i 25: il punto d’incontro - si legge su "La Gazzetta dello Sport" - potrebbe essere trovato attorno ai 22 milioni più otto di bonus, legati a presenze e gol del ragazzo, oltre a eventuali successi della Juve. Martedì mattina è previsto un altro blitz di Federico Pastorello, che sbarcherà a Madrid per incontrare i dirigenti del Sottomarino giallo. Secondo la rosea potrebbe essere l'incontro decisivo, quello in cui verrà limato quasi totalmente il gap di 5 milioni. A quel punto resteranno solo i dettagli da sistemare, e per quelli si muoveranno Beppe Marotta e Fabio Paratici. A metà settimana, dunque, si potrebbe essere davvero a un passo dall’annuncio ufficiale dell’acquisto di Pepito da parte della Juve.

 
 
 

Melo salta il tour negli Usa. Lo vogliono Corinthians, Galatasaray e Psg..

Post n°5104 pubblicato il 17 Luglio 2011 da nadir63l
 

Fonte: di Massimiliano Nerozzi per "La Stampa"
© foto di Federico Gaetano

La Juve ha trovato seri acquirenti per Felipe Melo: Corinthians, Galatasaray e Psg di Leonardo. Le offerte sono talmente serie, e la trattativa fattibile, che il centrocampista brasiliano non dovrebbe partire martedì per la tournée in Usa.

Lo stesso giocatore ha accettato il trasferimento, in particolare nel club brasiliana, anche se pure le altre chance non sono chiuse. Melo, che fu acquistato nel 2009 per 25 milioni, più che carenze tecniche paga incomprensioni caratteriali che ormai ne impediscono la permanenza alla Juve. Dalla gita americana potrebbe essere escluso anche Amauri.

Intanto ieri sera la Juve ha salutato Del Piero, festeggiato sul palco del Summer Village: «Ormai sono al 19º ritiro in bianconero - ha sorriso Alex - e alcuni dei ragazzi che si stanno allenando con me potrebbero essere miei figli». Pensa anche alla Nazionale se, a precisa domanda, dedica qualche parola a Prandelli: «Sono contento che abbia citato me e Totti, il ct è una persona che sa apprezzare e che valuta quello che vede sul campo. Avrà modo di valutare anche ciò che vedrà in questa stagione». Ovazione. Nel finale, punta la macchina fotografica verso i tifosi: «Sorridete, vi metterò su Facebook».

 
 
 

     

 

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