Creato da nadir63l il 04/08/2008

juveland

aspettando sulla riva del fiume

 

METEO VENETO

Meteo Veneto

 

LEGGENDA

 

NEWS

Get the Tuttosport widget and many other great free widgets at Widgetbox!
 

 

 
 

 

FACEBOOK

 
 
Classifica di siti - Iscrivete il vostro!
 

JUVENTINITE

 

AREA PERSONALE

 

segnala il tuo blog su blogmap.it Sport Blogs - BlogCatalog Blog Directory Segnalato da Mariorossi.it Hello Directory MigliorBlog.it   Questo è un blog juventino!
juveland
  Sports blogsBlog Directory

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2011 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

BANNER AMICI


Editore di Directory Italia - http://directory-italia.blogspot.com/
 Directory Italia - Sito di qualitą segnalato
TOP 100 by Robj

 
Citazioni nei Blog Amici: 31
 
Creative Commons License
juveland by nadir63l is licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.
Based on a work at blog.libero.it/juveland.
 

Messaggi del 12/08/2011

Conte a Salerno con 21 bianconeri: out Chiellini e gli altri acciaccati.

Post n°5247 pubblicato il 12 Agosto 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Doppia seduta tattica per la Juventus, alla vigilia della sfida amichevole in programma domani sera all'Arechi di Salerno contro il Betis Siviglia. Nella seduta pomeridiana come in quella mattutina, Antonio Conte ha insistito sui meccanismi della squadra, soffermandosi in particolare su calci piazzati e palle in attive.
Per la trasferta campana, il tecnico bianconero ha convocato 21 giocatori. Come previsto restano a Torino Pepe, Quagliarella, Toni e Martinez, che proseguono nel lavoro differenziato per recuperare dai rispettivi infortuni. Non figurano inoltre tra i convocati Zdenek Grygera e Giorgio Chiellini: il primo per scelta tecnica - riporta il sito ufficiale della Juventus - mentre il centrale già oggi è rimasto a riposo per smaltire i postumi di una contusione alla coscia sinistra, rimediata nella partita della Nazionale contro la Spagna.
Questo l’elenco completo:


1 Buffon
2 Motta
5 Pazienza
8 Marchisio
9 Iaquinta
10 Del Piero
13 Manninger
14 Vucinic
15 Barzagli
16 Ziegler
19 Bonucci
21 Pirlo
26 Lichtsteiner
27 Krasic
29 De Ceglie
30 Storari
32 Matri
33 Sorensen
34 Marrone
36 Pasquato
38 Ruggiero

 
 
 

Calciopoli, doppio fronte: due Juventus contro Abete...

Post n°5246 pubblicato il 12 Agosto 2011 da nadir63l
 


Stavolta il club bianconero non arretrerà davanti all’ipotesi del Tar. Tnas o Alta Corte, nessuna differenza in caso di “no” sullo scudetto 2006: si va in tribunale per i danni. L’Inter alla finestra, per ora. Ma il fronte raddoppia, si muove anche Moggi. L’avvocato Prioreschi: «Caso Preziosi, Palazzi indaghi sui segreti della Figc». Un altro verbale sta per essere desecretato dal Tnas: «Nelle carte svelate la prova: due pesi sulle radiazioni»
Abete: «Non guardo al passato»Agnelli: «Pronti a tutto»

VILLAR PEROSA, 12 agosto - Dopo la dichiarazione di guerra, è il giorno delle domande. Dopo che la Juventus mercoledì po­meriggio a Roma ha ufficia­lizzato con 4 esposti e un ri­corso la sua intenzione di non arrendersi da­vanti a nulla pur ria­vere i due scudetti revocati dalle sentenze di Cal­ciopoli, si inizia a riflettere sulle battaglie che attendono i bian­coneri, la Figc ed eventualmente pure l’Inter nei mesi autunna­li. A partire da quella del Tnas, il tribu­nale naziona­le di arbitrato per lo sport presso il quale la Juventus ha impugnato la delibera del Con­siglio Federale che il 18 luglio si è dichiara­to incompetente a decide­re sullo scudetto assegnato al­l’Inter nel 2006. All’interno del Coni, c’è chi ipotizza in­competenza del Tnas e imma­gina che questo stesso possa deviare la questione all’Alta Corte del Coni. D’altra parte i due organi sono il frutto del­la scissione della vecchia ca­mera di conciliazione del Co­ni.

LE PIEGHE La questione di per sé non sembra turbare il campo bianconero. Anche perché lo spirito che sta gui­dando l’azione promossa da Andrea Agnelli non si arresta certo di fronte a un tecnici­smo giuridico: c’è molto più sciabola che fioretto nella filo­sofia che ha ispirato i bianco­neri che si sono riavvicinati alla giustizia sportiva con una certo disincanto, leggibi­le fra le pieghe delle dichiara­zioni di Agnelli (che mercoledì ha fatto riferimento a una fi­ducia della Juventus nella giustizia sportiva, tradita fi­nora da quest’ultima) e dello stesso Elkann, sibillino fino a un certo punto ieri pomerig­gio, quando ha fatto riferi­mento al fatto che qualcuno «ha qualcosa da nascondere».

IL DADO Insomma, se la giustizia sportiva dovesse ter­giversare troppo, la Juventus - come ha d’altronde annun­ciato - non avrebbe troppe esi­tazioni a passare al Tar, var­cando decisa il Rubicone del­la clausola compromissoria e alzando il livello dello scontro alla giustizia ordinaria. An­che se per il momento si at­tende che passi il Ferragosto e dai palazzi romani arrivino i primi segnali. E una possibi­lità è proprio che il Tnas ri­metta la pratica nelle mani dell’Alta Corte, in virtù del fatto che lo scudetto 2006 e tutto quello che comporta è una questione che interessa tutto il calcio italiano e, quin­di, rientrerebbe nelle compe­tenze dell’Alta Corte il cui co­dice (articolo 1, punto 3) par­la proprio di «notevole rile­vanza della controversia per l’ordinamento sportivo nazio­nale ». Tutto ciò potrebbe far slittare di qualche settimana e il trascorrere del tempo po­trebbe non essere indifferen­te alla giustizia sportiva, per­ché a ottobre è attesa la sen­tenza di Napoli, un punto di riferimento importante, forse troppo importante, per la­sciarselo sfuggire. La Juven­tus, invece, ha piuttosto fret­ta, ma non ha ancora deciso cosa fare in caso di cambio di programma.

I DETTAGLI Se il Tnas si considerasse competente, la grande curiosità sarebbe la presenza dell’Inter, parte in­teressata alla quale la Juven­tus ha fatto pervenire la noti­fica del ricorso. Non sembra che i nerazzurri abbiano tut­ta questa voglia di presentar­si davanti a un tribunale, sep­pure “di arbitrato”, per discu­tere di Calciopoli e delle te­lefonate dimenticate. Proba­bile, quindi, che Moratti di­serti il Tnas. C’è infine il rischio che la legge 49 del 2011 della Corte Costituzio­nale limiti il campo del ricor­so al Tar al semplice risarci­mento danni e lasciando fuo­ri l’atto di assegnazione dello scudetto ai nerazzurri. Altro capitolo che non sembra spa­ventare la Juventus, anche perché di spaventoso potreb­be esserci la cifra di quel risarcimento.

LE MOSSE DI MOGGI
Un’istanza al gior­no toglie il segreto di torno. Gli avvocati di Luciano Moggi, Flavia Tortorella e Maurilio Prioreschi, hanno inviato un’altra richiesta per cercare di chiarire il giallo della radia­zione mai intervenuta per En­rico Preziosi. Adesso il Tnas sta per dissecretare anche i verbali relativi ad un’altra conciliazione, quella dell’otto­bre 2005 con cui Preziosi ri­nunciava ai ricorsi al Tar con­tro le sentenze su Genoa-Ve­nezia e ad eventuali richieste di danni. Dopo aver ottenuto il via libera alla riesumazione ufficiale dei verbali di conci­liazione su Sabatini e Prezio­si (casi Milito-Motta e Falli­mento Como) i legali di Lucia­no Moggi vanno all’attacco del vero mistero che riguarda la fine fatta fare alla proposta di radiazione partorita dalla Caf Figc il 27 luglio 2005 per l’ille­cito sportivo sanzionato alla luce del passaggio della famo­sa valigetta nel caso Genoa-Venezia. Perché nei documen­ti della Camera di Conciliazio­ne già ottenuti per la difesa Moggi, c’è ancora altro di inte­ressante anche se - probabil­mente - non ancora tutto quanto serve a far luce sul perché la radiazione che au­tomatica per i protagonisti di Calciopoli non lo fosse per Preziosi, sotto squalifica fino al 27 luglio 2010.

LA VICENDA Il Genoa da pochi mesi, in quel drammati­co 2005, aveva cominciato il campionato di C1 con penaliz­zazione, ma forte era la pole­mica con la Figc per il caso dei bigliettini durante il pro­cesso d’appello. In ogni caso da quanto emergerebbe dai documenti, Pre­ziosi si sarebbe ritirato in buon ordine: perché? E in ogni caso re­sta inesplora­ta la doman­da delle do­mande: perché il pronuncia­mento della Corte di Giustizia Figc sulle radiazione auto­matiche e quindi la norma sui “radiandi” non toccava il presidente del Genoa, sanzio­nato coi cinque anni e propo­sta di radiazione i cui effetti ­in realtà - spiravano un anno prima di quelli della sanzione irrogata a Moggi & C.

PRIORESCHI ATTACK Maurilio Prioreschi è duro: «Mi meraviglia la reazione del presidente Abete sulla circo­stanza che il Tnas abbia tolto il segreto sulle conciliazioni di Sabatini e Preziosi. Mi mera­viglia perché Luciano Moggi con le sue richieste sta eserci­tando il suo diritto di difesa per verificare se c’è stata tra lui e gli altri disparità di trat­tamento sul tema radiazioni. E quello alla difesa è un dirit­to garantito anche dalle nor­me federali, ma che viene ta­lora ignorato dai suoi organi. Dopo aver letto il contenuto di quei verbali di Preziosi e Sa­batini, però, capisco perfetta­mente perché la Figc preferis­se che rimanessero segreti. Attraverso la conoscenza di quei verbali, abbiamo avuto conferma della nostra intui­zione: ancora una volta la Figc quando si tratta di Moggi usa due pesi e due misure. Da un lato vengono cancellate o spa­riscono delle preclusioni a ca­rico di un soggetto recidivo per fatti gravi, dall’altro viene coniata una norma ad perso­nam per radiare Moggi (Gi­raudo e Mazzini, ndr). Noi ab­biamo ora la prova che c’è sta­ta disparità di trattamento, che ovviamente faremo valere in tutte le sedi competenti. Non solo la Juve, infatti, ma anche Moggi ha subìto danni ingentissimi dei quali chie­derà certamente il ristoro. Tra l’altro non è vero quanto det­to da Abete alla Gazzetta del­lo Sport: la clausola di riser­vatezza non è stata richiesta dal solo Preziosi e le concilia­zioni con lui non riguardano solo un ultimo periodo della sua squalifica. Non serve fare i conti, basta leggere quei ver­bali. Mi auguro che quanto di­chiarato da Abete sia dovuto a difetto di informazioni sulla vicenda. Anche se due delle tre conciliazioni sono state fat­te sotto la sua presidenza, e quindi... Se così non fosse sa­rebbe molto grave questa uscita del presidente».


DOPPIA SFIDA «Se Abete ritiene che in questa vicenda non sia stato nascosto nulla ­prosegue nell’affondo, il lega­le -, tolga egli stesso il segreto su quei verbali e li renda pub­blici. Così tutti potranno veri­ficare la legittimità di quanto fatto: a mio giudizio trattare in modo diverso degli associa­ti e tenere nascosto tutto que­sto contrasta con l’articolo 1 del codice di giustizia sporti­va. E il procuratore Palazzi ha il dovere di indagare».

http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/j...us+contro+Abete


 
 
 

LA JUVENTUS DEGLI AGNELLI RIPARTE DA VILLAR PEROSA...

Post n°5245 pubblicato il 12 Agosto 2011 da nadir63l
 

di thomas bertacchini
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Ha visto la nuova Juventus per la prima volta. Che giudizio può darne? E Del Piero? Può essere l’erede di Baggio, che lei paragonò a Raffaello?". Sino a questo punto, nulla di particolare: la domanda che l’intervistatore pose all’Avvocato Agnelli nel lontano 10 agosto 1995 era del tutto simile ad altre migliaia alle quali aveva già risposto in precedenza. Fu la sua replica a passare alla storia del calcio: "Eh, Del Piero: è come il Pinturicchio".
La tradizionale amichevole in famiglia disputata dalla Juventus a Villar Perosa continuò a far parte della storia bianconera proprio per volontà dello stesso Avvocato, nonostante la Triade (così venne denominata la dirigenza scelta dal fratello Umberto per guidare la Vecchia Signora) avesse mostrato l’intenzione di cancellarla dall’elenco delle gare da programmare per l’estate.
Quello fu il giorno nel quale l’Avvocato ammise candidamente ai cronisti il passaggio di Michael Schumacher alla Ferrari ("Penso sia già preso"), per poi divertirsi a scherzare in pubblico con Marcello Lippi, l’allenatore che era riuscito nell’intento di guidare Madama al successo in campionato (al suo primo tentativo) dopo molte stagioni di digiuno. Indicando il petto, gli  disse: "Mi ha fatto molto piacere rivedere lo scudetto, grazie". Proseguì, usando un tono volutamente ironico, svelandogli un dubbio che lo aveva assalito: "Senta, Lippi: quando era arrivato alla Juventus, Vialli era grasso come un tacchino, tutto gonfio. Adesso è magro, bello, corre e segna. Come avete fatto?".

Una decina d’anni dopo la località piemontese abbracciò l’ultima creatura che concluse quello straordinario ciclo di conquiste: era il 17 agosto 2005, le luci della ribalta andarono tutte su Luciano Moggi, direttore generale al comando di una truppa che a fine campionato collezionò la bellezza di 91 punti, (stra)vincendo il ventinovesimo tricolore della propria storia.
Nell’occasione si lasciò scappare qualche confessione di mercato (l’accordo siglato con Balzaretti e l’arrivo di Abbiati - via Milan - come rimborso dei rossoneri per l’infortunio alla spalla occorso a Buffon durante il trofeo "L. Berlusconi") per poi tirare una stilettata ai cugini granata: "La città di Torino non può sostenere due squadre: basta vedere quanta gente va allo stadio. Comunque l’immagine del Toro è grande". Un goal realizzato dal giovane Zammuto permise ai ragazzini della Primavera di battere i più famosi (e celebrati) campioni della prima squadra.
A distanza di pochi giorni (il 27 agosto) proprio a Villar Perosa Andrea Agnelli si unì in matrimonio con Emma Winter, alla presenza della piccola Baya, la loro bambina venuta al mondo da appena tre mesi.

Dopo lo scoppio del terremoto calcistico avvenuto nella primavera del 2006 Madama disputò il 16 agosto una partita contro il Piacenza nel consueto vernissage estivo. Non mancò neanche quella volta il bagno di folla dei giocatori bianconeri in mezzo a quei tifosi che non li avevano mai (mai) abbandonati. Nel corso della gara si udì un sostenitore riprendere un altro con queste parole: "Non applaudire l’arbitro, se ti beccano ci mandano in C".
I fratelli Elkann (John e Lapo) arrivarono al campo a bordo di un’Alfa Gta con tanto di cuore bianconero sulla carrozzeria. Una volta scesi dal mezzo, toccò a Lapo lanciare il grido di battaglia: "I campioni che hanno deciso di rimanere? Samurai. Penso che la fedeltà sia la parte più importante e in un momento come questo la dimostrazione di lealtà rende questi giocatori dei samurai". A ruota, lo seguì John: "Ricominciamo dal carattere, è la nostra arma principale".

E così, mentre la squadra pareggiava 0-0 con gli ospiti ed il presidente onorario Franzo Grande Stevens si preoccupava di tranquillizzare gli amanti della Vecchia Signora ("Come si è visto in questi giorni la nostra è una squadra molto competitiva. Abbiamo vinto il trofeo Moretti e abbiamo battuto anche l’Inter"),  il presidente Cobolli Gigli mostrava ancora qualche certezza sulla possibilità di evitare la discesa nell’inferno della serie B ("Siamo convinti di avere ragione a chiederlo, sarebbe una scelta di equità e giustizia").
Il successivo 31 agosto il consiglio di amministrazione della Juventus decise di ritirare il ricorso presentato al Tar del Lazio.

Riconquistata la serie maggiore, il 22 agosto 2007 Madama tornò nuovamente a Villar Perosa per giocare l’amichevole contro la Biellese (vinta 4-0). John Elkann stavolta scelse una Cinquecento come mezzo per presentarsi all’appuntamento, indossando la maglia bianconera numero 10: "Me l’hanno regalata. Non prenderò il posto di Del Piero. Siamo tornati dove ci compete, abbiamo la potenzialità per vincere".
A discutere del resto, a raccontare sogni che divennero ben presto progetti, pensò Jean Claude Blanc: "Noi vogliamo diventare un modello per tutti, a ogni livello. Vogliamo raggiungere il massimo nella gestione, nell’organizzazione, nell’informazione, essere un esempio con i nostri tifosi, con le nostre strategie commerciali, con i metodi di allenamento, con tutto".

Sei reti del giovane Pasquato, in forza (temporaneamente) alla prima squadra, aiutarono la formazione di Claudio Ranieri (fresca vincitrice della gara d’andata del preliminare di Champions League contro l’Artmedia Bratislava) a sconfiggere i ragazzi della Primavera (col risultato finale di 8-0) nell’appuntamento previsto per il 23 agosto del 2008.
Ancora Blanc, a distanza di un campionato: "Questa è una Juventus  con grandi campioni e tanti giovani ed è esattamente il progetto sul quale stiamo lavorando da due anni". Dalla parte dei "grandi" giocò Giuseppe Giovinco, il fratello del già conosciuto Sebastian, mentre insieme ai ragazzi allenati da Maddaloni fece la sua comparsa Filippo Boniperti, nipote di Giampiero.

La Vecchia Signora in versione "brasiliana" guidata da Ciro Ferrara realizzò tre reti nella partitella in famiglia dell’11 agosto 2009, nel bel mezzo di un’estate trascorsa all'insegna della speranza per i tifosi juventini di aver ridotto ulteriormente il "gap" che separava Madama dall’Inter. Nel merito, ad una domanda rivoltagli dai giornalisti John Elkann rispose: "Parlatene con la Lazio" (i biancazzurri avevano appena sconfitto i nerazzurri nella finale di Supercoppa italiana disputata a Pechino).

Niente di eclatante, soprattutto se paragonato a quanto disse a proposito del club nerazzurro a distanza di un anno (il 24 agosto 2010), pochi mesi dopo la nomina di Andrea Agnelli come Presidente della società: "Non hanno mai saputo perdere, ma soprattutto non hanno ancora imparato a vincere". Rincarò la dose il cugino: "Moratti dovrebbe imparare a gioire dei suoi successi, le sue parole sono state assolutamente inutili". Il patron interista,  che i giorni precedenti si era lasciato scappare una frase che aveva irritato i massimi vertici bianconeri ("Meglio essere multietnici che comprare le partite"), una volta ascoltato le parole provenienti da Villar Perosa si mostrò meravigliato dal tono e dalla durezza di quelle risposte, sostenendo di non aver mai citato la Juventus.
Mentre Libertazzi segnava due delle cinque reti con le quali la squadra di Del Neri sconfiggeva i giovani di Bucaro, il neoacquisto Krasic aveva raggiunto i nuovi compagni pagando di tasca propria un volo privato. Nel corso della festa in famiglia, intanto, si era sparsa la voce di un possibile acquisto del friulano Di Natale.

Il resto è storia recente, che non va in prescrizione: come il palmarès, il desiderio di ottenere finalmente giustizia, di tornare a vincere, di riabbracciare gli ultimi due scudetti conquistati sul campo, come il piacere di riprovare la sensazione di sentirsi guidati da chi ha veramente a cuore le sorti della Juventus.
Quella di non spezzare definitivamente il legame che unisce la Vecchia Signora a Villar Perosa rappresentò, da parte dell’Avvocato, una scelta condivisibile, anche alla luce del fatto che oggi rimane ancora un esponente di quella dinastia alla guida del club: Andrea, l’attuale Presidente, così come chiede di essere chiamato dai tifosi bianconeri.
Piaccia o non piaccia, per gli avversari resta, semplicemente, un Agnelli.

 
 
 

Qui non č la FIGC...

Post n°5244 pubblicato il 12 Agosto 2011 da nadir63l
 


Immagine IPB

di Francejuve

Il principio di uguaglianza costituisce uno dei cardini di ogni ordinamento giuridico moderno mediamente civilizzato.
Nel nostro Paese, ogni volta che si entra in un’aula di Giustizia, ce lo ricorda la scritta: “La Legge è uguale per tutti”; parole che - per dirla con
Calamandrei - “tante speranze suscitano, ma anche tante perplessità”(qui).
E sarà stato forse per le perplessità suscitate dalla (in)decisione del Consiglio Federale della FIGC che, finalmente, il nostro Presidente ha rotto gli indugi, avanzando una sacrosanta e perentoria istanza di giustizia, posto che non è più tollerabile la disparità di trattamento a cui si assiste dalla gogna giacobina del 2006 ad oggi.
Nessuno potrà mai riparare i danni subiti dalla Società di calcio più blasonata d’Italia e (soprattutto) dai suoi milioni di tifosi, costretti a subire – peggio del settimo cavalleggeri - l’affondamento in serie B di uno squadrone che proprio nel 2006 aveva polverizzato sul campo ogni record (vincendo pure la coppa del mondo di calcio per nazioni senza bisogno di Moggi che telefonasse a Sep Blatter tra il primo e il secondo tempo delle partire con le sim svizzere).
Ma ciò che rende tutto intollerabile, nei termini di paragone, è vedere come squadre implicate oggi in fatti di certo non meno gravi (per usare un eufemismo) siano sanzionate con penalizzazioni ridicole (che non si ricordano nemmeno ai tempi dell’oratorio) e trattate con ogni riguardo e meticoloso garantismo; per non parlare degli onesti che sono intoccabili per grazia ricevuta, ovvero, in termini più profani, per intervenuta prescrizione.
Ed era ora che qualcuno ricordasse come nel diritto la prescrizione serve solo a non punire i colpevoli a distanza di tempo, ma non può essere mai la scusa per non agire in autotutela di fronte ad evidenti errori di cui si sia accertata l’esistenza a posteriori (cioè dopo che si è adottata una decisione sbagliata).
Ragionare diversamente significa azzerare il senso della giustizia e calpestare l’intelligenza delle persone.
Le parole ascoltate ieri dal Prof. Landi sul punto sono sacrosante e chiarissime; ed è sconcertante che in FIGC non ci sia nessuno che si ponga sulla medesima lunghezza d’onda ad ascoltarle (forse, a proposito di onde, aspettano uno tsunami).
E' estremamente interessante l’idea di sollevare la questione anche dinanzi all’UEFA, così come di rivolgersi alle Corti europee di giustizia dopo avere esaurito le vie interne di ricorso.
In effetti, negli ultimi anni l’Europa ha indicato principi di diritto innovativi anche in materia di diritto sportivo, confermando il triste assunto che l’Italia, da culla del diritto, è diventata il dormitorio dei prescritti.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1798


 
 
 

Conferenza Agnelli: un tifoso fra i giornalisti...

Post n°5243 pubblicato il 12 Agosto 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

Voglio cominciare dalla fine.
La conferenza stampa indetta dal Presidente della squadra italiana più blasonata e famosa al mondo era appena terminata.
Per uscire dalla sala all’ottavo piano del Regina Baglioni Hotel di Roma, dove era appena terminato l’incontro con il dott. Andrea Agnelli, c’era solo un piccolo corridoio per accedere agli ascensori che avrebbero permesso di scendere al piano terra.
In quel piccolo spazio davanti a me confabulavano il dott. Albanese (addetto stampa della Juventus) e un omino in completo blu chiaro, che sembrava avere una maschera al posto del viso. Una maschera con un ghigno, stile Jocker di Batman, e che sembrava lasciar uscire la voce senza bisogno di muovere le labbra.
Quello stesso ghigno aveva accompagnato le domande fatte in conferenza dall’omino sui motivi per cui la Juventus intendesse chiedere un risarcimento danni in seguito alla non decisione del Consiglio Federale del 18 luglio.
L’omino col ghigno continuava a spiegare al dott. Albanese quanto fosse rimasto deluso dalle risposte (per lui) non soddisfacenti dei legali della Juve.
Ruggiero Palombo, è lui l’omino con il ghigno, ha sempre goduto della mia massima disistima. Qualunque cosa lui abbia detto o scritto in questi anni mi ha sempre fatto pensare ad uno dei principali artefici della farsa perpetrata ai danni della Juventus.
Solo un mese fa, in corrispondenza della relazione di Palazzi sull’Inter, è sembrato a qualcuno che avesse abbandonato il suo ruolo di massimo accusatore della Juve per ergersi a garantista al di sopra delle parti, pronto a richiedere a gran voce che venisse cancellato quello scudetto, rubato, dalla bacheca ( a me verrebbe da chiamarlo ripostiglio ) della SARAS.
A questa sua “presa di coscienza” io mai ho creduto. E ieri ho avuto la riprova della sua reale essenza……..di una pochezza imbarazzante.

Non ho potuto fare a meno di chiedergli qualcosa. In molti avrebbero voluto essere al posto mio per vomitargli in faccia quello che realmente pensano di lui. Io invece mi sono trattenuto.
Mentre rivolgevo le mie domande in conferenza stampa lui mi osservava, e non è una di quelle persone a cui sfuggono le cose, né uno di quelli che hanno bisogno di andare a consultare internet per ricordare chi sia GLMDJ…...
E quando mi sono rivolto a lui davanti l’ascensore ho avuto infatti la certezza che lui sapesse perfettamente chi io fossi e chi rappresentassi.
L’ho guardato per qualche attimo, e credo si aspettasse un mio “attacco”. Invece gli ho semplicemente detto che avevo capito perfettamente il senso della sua domanda ad Andrea.
“Lei intendeva dire che non c’è un motivo valido e logico per cui la Juventus possa chiedere dei danni in conseguenza della non decisione del CF, giusto?”
“Esatto – mi ha risposto lui, con enfasi e quasi sorpreso dalla mia compiacente osservazione – è una cosa che non sta né in cielo né in terra”.
A quel punto gli ho domandato “Mi dica una cosa, dott. Palombo, lei come pensa finirà il processo di Napoli, dopo tutto quello che è emerso?”
“Con una condanna, sicuramente con una condanna….”
“Anche per l’associazione a delinquere?” ho aggiunto io.
“Certo….già nelle richieste delle pene sono stati molto buoni….sono state anche basse per quello che hanno commesso….ma sicuramente li condanneranno, per tutto”

In quel momento è arrivato l’ascensore, e con un movimento degno di un’anguilla il buon Palombo mi ha lasciato da solo infilandosi nell’unico spazio vuoto.
Mentre le porte si chiudevano mi ha guardato, ed io ho guardato lui……e ho anche capito il motivo di quel continuo ghigno che lo aveva accompagnato per tutta la conferenza al Baglioni.
La finta certezza delle sue parole, la sfacciataggine con cui era riuscito a dire cose che neanche più un Assessore a Napoli riuscirebbe a dire, avevano lo stesso arrogante e stucchevole sapore che resta nell’aria dopo che il cialtrone di turno ci ricorda il sequestro di Paparesta a Reggio.
Se fossimo stati i protagonisti di un giallo degli anni ’40 lui avrebbe senz’altro impersonato la spia infiltrata dietro le linee nemiche, una spia ben conosciuta ma lasciata libera di tornare a riferire ai suoi capi quale brutta piega avesse preso per loro quella storia.

Una volta che le porte dell’ascensore hanno interrotto quell’intenso scambio di sguardi fra la “verità e la menzogna”, i miei occhi sono caduti sulla gentile Donatella Scarnati, che aveva assistito alle mie spalle, con ancora il microfono RAI in mano, al breve colloquio con il Jocker Rosa.
“Meno male che non ho visto prima quel microfono, signora Scarnati….magari mi sarebbe venuta voglia di fare come fece il suo direttore Del Noce con il povero Staffelli….tanto poi lo hanno assolto” . Donatella Scarnati mi ha sorriso.

Ruggero Palombo è un uomo che potrebbe essere il protagonista di quella barzelletta in cui il marito trovato dalla moglie a letto con l’amante non trova di meglio da dire se non “Non è come tu pensi..ti posso spiegare tutto”. .
Ieri il suo ghigno forzato era la faccia nervosa di tutte quelle persone, interiste e non, che hanno perfettamente capito che l’ombrello impenetrabile sotto cui si sono riparati per anni comincia a non proteggere più. Era il sorriso forzato di chi si sforza di mostrarsi tranquillo quando tutto sta per franare intorno, di chi ha capito che da adesso dovrà fare i conti con la verità e le responsabilità che qualcuno si è finalmente deciso a mettere in chiaro.

La mia giornata da non giornalista, in una conferenza stampa convocata per…i giornalisti, era iniziata con lo stupore nel vedere ben undici telecamere che riprendevano l’evento e con la perplessità che, a fianco di rappresentanti delle maggiori testate di informazione italiane (c’erano veramente tutte…), potesse esserci un semplice rappresentante di una associazione di tifosi che, a leggere “Conferenza stampa Juve – ottavo piano”, tanto diritto di stare lì non aveva.
In realtà mi accompagnava in quei pensieri il conforto di un mio fratello juventino che il giorno prima mi aveva scritto “Sei più giornalista tu di tutti quegli altri….”.
Ed in effetti la verità la rincorriamo da anni noi di GLMDJ molto più di chi invece nel taschino ha quella tessera che dovrebbe fare di quella ricerca un dovere morale, prima ancora che professionale.
In ogni caso, giornalista o non giornalista, sentivo effettivamente che a stare lì avevo diritto quanto se non più degli altri.
Poi a un certo punto, a pochi minuti dall’inizio, mi si è avvicinato il dott. Albanese insieme ad una elegante signorina in tailleur blu.
“Buongiorno, sono Claudio Albanese, responsabile stampa della Juventus, posso chiederle chi è e quale giornale rappresenta?”
Inutile dire che per un attimo mi sono passati per la testa due pensieri: non sono un giornalista e mi invita ad uscire…
“Piacere di conoscerla dott. Albanese, sono Domenico Barbato dell’associazione GLMDJ”
“Piacere mio…le dispiacerebbe andare con la signorina e lasciare i suoi dati per l’accredito?”.
Ho lasciato i miei dati (cellulare della Kapa e indirizzo di posta elettronica di Ivan….ancora non ero certo come di come mi sarei comportato) e mi sono riseduto al mio posto.

Nell’attesa dell’inizio ho sentito confabulare a lungo dietro di me Valerio Piccioni, della Rosea, con un altro giornalista a proposito di chi avesse tenuto nascoste le telefonate dell’Inter…..e ovviamente parlavano del capro espiatorio per eccellenza: Attilio Auricchio.
Verso la fine della conferenza, su cui non mi dilungo……la avete ascoltata tutti, ho cercato di fare anche io una domanda.

In realtà Claudio Albanese aveva già da qualche minuto fatto segno alle due signorine deputate a portare il microfono ai giornalisti che il tempo delle domande era esaurito, e diverse persone ancora provavano ad alzare la mano per chiedere la parola….la fortuna ha voluto che una di quelle due fanciulle fosse esattamente in piedi al mio fianco, e io mi sono permesso di insistere diverse volte per chiederle l’opportunità di farne una anche io.
Sarà che era lì vicina con il microfono in mano, sarà che magari le stavo simpatico, ma ha fatto un gesto all’addetto stampa della Juve e mi hanno dato il microfono.
“Buonasera dott. Agnelli, sono Domenico Barbato per l’associazione GLMDJ……”.
Forse, aldilà delle domande (ne ho approfittato e ne ho fatte due, anzi quasi tre….), quello è stato il momento più importante.
A prendere la parola non è stato un altro giornalista o un altro inviato di qualche radio o televisione, è stato un tifoso, mi permetto di dire un “vero tifoso , di un’associazione di veri tifosi ”.
Non lo dico perché Andrea Agnelli si è visto davanti agli occhi ancora una volta un rappresentante di questa associazione, e peraltro non mi è parso di cogliere nel suo sguardo né sorpresa né fastidio, ma lo dico perché la conferenza di ieri è stata la presa di posizione ufficiale della nostra Juventus che ha finalmente cominciato a dare un seguito concreto alle parole dette nei mesi scorsi.
Ed è inutile sottolineare che tutti ci auguriamo che anche i fatti faranno seguito a questa forte presa di posizione.
I ricorsi e gli esposti annunciati ieri possono semplicemente essere racchiusi in quella frase detta da Andrea Agnelli, quando ha avvertito il mondo che lui si fermerà solo quando quegli scudetti torneranno nella nostra bacheca.
Questo è quello che i giornalisti presenti ieri speravano di sentire per poter vendere qualche copia in più dei loro giornali, ma quello era soprattutto quello che chi ama la Juventus veramente voleva sentir dire da chi porta quel nome ed ha il dovere supremo di difendere i nostri colori.
Io ieri rappresentavo proprio quei tifosi…..e mi piace pensare che quanto detto ieri dal nostro Presidente fosse diretto soprattutto a chi, come noi di GLMDJ, non ha mai smesso un attimo di cercare la verità e restituire, anche a chi mai si è adoperato per farlo pur avendone titolo e dovere, la dignità e l’onore rubatici nel 2006.
E mi piace credere che anche a lui abbia fatto piacere vedere che c’è qualcuno, noi di GLMDJ, che quelle parole ha voluto sentirle di persona.

Di tutto quello che è stato detto in conferenza già sapete, …..sapete della violenza silenziosa con cui l’avvocato Chiappero ha dispensato messaggi a FIGC ed Inter, sapete della chiarezza con cui l’avvocato Briamonte ha detto al Jocker Rosa di stare tranquillo perché tanto chi ha barato verrà scoperto, e sapete anche della chiarezza con cui il prof. Landi ha spiegato perché qualcuno, che si illude di essere ancora protetto da un ombrello sempre più bucherellato, dovrà pagare.

Io e Zorba, rappresentanti “volontari” della nostra associazione, abbiamo avuto il privilegio di essere presenti e guardare in faccia Andrea Agnelli e i suoi consulenti, mentre emettevano la dichiarazione di guerra che la Juventus ha rivolto a chi ha distrutto il nostro recente passato.
Era giusto che in mezzo a tanti giornalisti ci fossimo anche noi di GLMDJ, che esattamente come il nostro Presidente non molleremo di un solo centimetro fino a quando non verrà ristabilita la verità, non ci verranno riconsegnato titoli ed onore rubati, e non verranno individuati e puniti i colpevoli di questa ignobile farsa.

Aggiungo per finire solo due ringraziamenti.
Il primo al Jocker Rosa col ghigno, Ruggiero Palombo…..era giusto che ieri a sentire con le proprie orecchie ci fosse anche un rappresentante così eminente di chi ha contribuito a costruire questa farsa; il secondo al nostro amico Zorba, che ha “simbolicamente” fatto firmare ad Andrea Agnelli il comunicato stampa di ieri, in cui si dava conto dei ricorsi ed esposti ufficiali presentati dalla Juventus, primo passo di una guerra che sarà lunga e difficile, ma che solo combattendo veramente potrà essere vinta.

E noi di GIU’leMANIdallaJUVE ci saremo sempre.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1797

questo è il documento fatto firmare da Zorba come promessa:


File Allegato  AA.pdf ( 509.26k ) Numero di download: 106

 
 
 

Tmw lancia l'allarme: i conti non tornano e Vucinic si scopre un affare

Post n°5242 pubblicato il 12 Agosto 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Domande a voce alta. Ma una risposta non ci sarà mai, allora, la Redazione di TuttoMercatoweb lancia una riflessione da fare a tutti gli addetti ai lavori: perchè il compito giornalistico, verso il lettore, è di informare ma anche di vigilare; visto che gli altri non lo fanno. Si parla di Osvaldo alla Roma. Ma quell'Osvaldo? Si, ex Lecce e Fiorentina. Valore? 17 milioni di euro! Mah... Poi pensiamo che la Roma ha ceduto Menez a 8 mln al Psg e Vucinic per 15 milioni e ci chiediamo: ma Osvaldo vale davvero più di Vucinic e più di Lavezzi che l'Inter valuta 15 milioni? Il Napoli ne chiede 20 ma, anche qui, ci sembrano pochini se Pastore al Psg è stato ceduto per la modica cifra di 43 milioni di euro. In sostanza, Pastore vale il doppio di Lavezzi. Aquilani, conteso da Milan e Juventus,oggi viene valutato 6 milioni di euro, per riscattarlo ce ne volevano 13, un mese fa. Conti che non tornano, la domanda è un'altra: le valutazioni sono giuste o vengono fatte in base a come la torta deve essere divisa, prima che mangiata?
Lo scopriremo solo "morendo"... (di questo passo, molto in fretta)

 
 
 

CONFESSIONE di Aquilani ai compagni azzurri: "Penso di tornare alla Juve

Post n°5241 pubblicato il 12 Agosto 2011 da nadir63l
 

 

© foto di Alberto Fornasari

Ovviamente in questi casi occorrono cento condizionali e cinquanta probabilmente. Da quel che è emerso dai corridoi di Coverciano, Alberto Aquilani, avrebbe confessato ai compagni di Nazionale di voler tornare alla Juventus, eventualità sempre più probabile. Il passaggio deve avvenire, però, a titolo definitivo ed entro il 25 Agosto. Alberto sta spingendo per un ritorno sotto la Mole Antonelliana, convinto anche da un nuovo gruppo che appare più solido. Inoltre Aquilani avrebbe detto che resterebbe volentieri a Liverpool ma il suo unico desiderio è quello di tornare in Italia; attenzione sempre al Milan, anche se Allegri ha manifestato più volte, con Galliani, la volontà di ingaggiare Montolivo, come sostituto di Pirlo.

 
 
 

PRIMO ALLENAMENTO PER KING ARTUR

Post n°5240 pubblicato il 12 Agosto 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Primo allenamento assoluto in maglia bianconera per Arturo Vidal. Il centrocampista cileno, che ieri  ha giocato un paio di minuti contro la Primavera, nel vernissage di Villar Perosa, stamattina ha lavorato sul campo assieme ai suoi nuovi compagni della Juventus. Un allenamento che ha permesso a Vidal di cominciare a prendere contatto con il gioco di Antonio Conte. Il tecnico ha infatti lavorato sulla tattica e, dopo il riscaldamento, ha messo sotto i giocatori, con esercizi di circolazione palla e attacco alla porta.
Nel pomeriggio seconda lezione, con l’allenamento in programma alle 17.30. Prima, alle 16.30, Conte incontrerà i giornalisti in conferenza stampa presso il Media Center di Vinovo.

 
 
 

     

 

http://www.wikio.it

Iscritto su Social Sport.net – aggregatore di sport

 

BENVENUTO

 

 
 
 
I made this widget at MyFlashFetish.com.
 

STADIO OLIMPICO

 

 

ale seba

 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

bellessosncalzacknadir63lvolusturinstarasdbalestrategeorgatosscosapensimarcotavolacciivog19810ahf.martinengQuivisunusdepopulolacky.procinocescandrea
 
 

 

PRIMA PAGINA

 
Votami su Mr.Webmaster! PageRankTop.com
 

Statistiche gratis

Contatori visite gratuiti
 
 

Registra il tuo sito nei motori di ricerca

Submit Your Site To The Web's Top 50 Search Engines for Free!

 

contatore sito web Blog Directory BlogItalia.it - La directory italiana dei blog Contatti msnFeed XML offerto da BlogItalia.it

juveland    Web Directory Italiana

Scambio Link Ricercasiti.net directory segnala il tuo sito gratisTop Italia

 

 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963