juveland

© foto di www.imagephotoagency.it

E' decisamente soddisfatto Antonio Conte dopo il 3-0 rifilato al Palermo che consente alla Juventus, con una gara in meno, di riportarsi in testa alla classifica a pari merito con la Lazio. Ai microfoni di Sky il tecnico bianconero ha commentato il successo della sua squadra pur non perdendo di vista la realtà del tanto lavoro ancora da svolgere. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.

La Juventus ha ribadito di essere concentrata nonostante il lungo stop riprendendo da dove aveva finito. Quanto c'è del tuo lavoro in tutto questo?

"Io dico bravo ai ragazzi che hanno subito riattaccato la spina tornando dalle nazionali. Abbiamo avuto pochi giorni per preparare tutti una gara molto dura e insidiosa, se non avessimo ripreso bene e concentrati oggi potevamo seriamente incappare in una brutta sorpresa vista la consistenza dell'avversario".

Avevi definito in conferenza stampa questa partita come una finale di coppa del mondo. Quella con la Lazio co-capolista cosa rappresenterà sabato prossimo?

"Il mio esempio era per l'importanza che rivestiva la partita nel riprendere il cammino dopo 22 giorni con i 3 punti visto il ciclo terribile che ci attende. Bene che sia successo, l'abbiamo fatto mandando messaggi chiari a tutti, giocatori e ambiente. Sono felice veramente, oggi i tifosi sono stati il dodicesimo uomo stando vicini ai ragazzi per tutta la durata. Complimenti anche ai ragazzi, hanno fatto veramente molto bene sotto tutti i punti di vista".

Oggi avete concretizzato molto più sotto porta concendendo il giusto dietro, in mediana siete ormai perfetti. E' difficile ora definirla una Juve non da scudetto.

"Come scadenza mi son dato la fine del girone d'andata per tirare le somme, vedremo che situazione potremo portare avanti e che prospettive avremo dopo aver incontrato tutte le 19 squadre del campionato. Dobbiamo renderci conto che ci potranno essere difficoltà, ora non voglio essere noioso e ripetere le stesse cose che ormai dico da dieci domeniche".

Avete riconfermato come nelle precedenti vittorie la qualità per raggiungere la vittoria, cosa rara nel nostro calcio. Con un giocatore più cattivo di Ilicic però dietro forse un gol avreste seriamente rischiato di subirlo nel primo tempo.

"E' inevitabile portando otto uomini nella metà campo avversaria per stanare l'avversario che ci sia il rischio di concedere qualche contropiede, stiamo lavorando per limitare anche questo. Faccio l'esempio del Barcellona, anche loro ogni tanto rischiano. Giocando palla lunga e pedalare rischieremmo ancor meno, ma non è la nostra filosofia. Poi è normale che il Palermo crei qualcosa, è una buona squadra. Noi cerchiamo di creare la superiorità numerica con il possesso, è normale che tirando la coperta si scopre qualcosa dietro ma Buffon oggi è stato strepitoso e ci ha aiutato nel momento di difficoltà".

Quando è entrato Del Piero a dieci dal termine cosa gli avete detto con così tanta concentrazione?

"Gli abbiamo ribadito le posizioni sulla palla inattiva e dettato i temi per essere subito in partita, cerchiamo io e lo staff di stare il più vicino a tutti i giocatori dando le indicazioni necessarie".

Entrate in campo avvelenati all'inizio dei tempi e allargate come nessuno gli avversari con la spinta dei terzini, non è un caso che con questo gioco le difese avversarie si allargano e creiate tante occasioni.

"Stiamo lavorando su tutte le situazioni, noi portiamo più giocatori per creare superiorità nella metà campo avversaria rischiando qualcosa dietro, come detto è inevitabile".

Sono passati 20 anni dal debutto, cosa è rimasto del Conte debuttante?

"Penso di avere la stessa passione di allora, nessuno me la potrà mai togliere per il gioco del calcio".

© foto di www.imagephotoagency.it

Doveva approfittarne, e ci è riuscita in pieno: la Juventus non rallenta, batte 3-0 il Palermo, e guadagna 2 punti su Napoli e Milan, che ieri hanno pareggiato rispettivamente contro Lazio e Fiorentina. Gli uomini di Conte si ritrovano quindi in testa alla classifica di Serie A, con una partita in meno, insieme con la Lazio, e potrebbe tornare ad essere capolista solitaria già la prossima settimana, dal momento che il prossimo turno di campionato vedrà i bianconeri opposti proprio alla squadra di Reja. Antonio Conte schiera la Juventus con un 4-2-3-1, dove Matri fa la prima punta, supportato dal terzetto Pepe-Vidal-Vucinic, mentre il Palermo di Mangia, senza un centravanti di ruolo, schiera l'ex bianconero Miccoli come unica punta, e mette Ilicic e Bertolo sulla trequarti, a cercare di dare fastidio alla difesa juventina. Il match vede subito la squadra bianconera vicina al gol: è il 3' quando Pirlo, dopo una serie di finte su Pisano, mette in mezzo un bel pallone, che Chiellini colpisce male di testa, non trovando la porta. Passano 4 minuti e la Juventus ci riprova con Marchisio, che va al tiro da fuori in seguito a una respinta di Tzorvas su un cross di Lichtsteiner: il pallone calciato dal centrocampista juventino, però, esce a lato. Al 9' il Palermo si rende pericoloso con Ilicic, che impegna severamente Buffon, che è costretto all'uscita disperata per impedire allo sloveno di calciare a rete. La Juve gioca bene, pressa molto alto i portatori di palla del Palermo, e al 18' passa in vantaggio con Simone Pepe, che, su cross dalla sinistra di Chiellini, schiaccia di testa, mettendo il pallone alle spalle di Tzorvas. Il Palermo non riesce a reagire, e, al 30', rischia di capitolare per la seconda volta: Pirlo, imbeccato da Pepe, va al tiro a girare, trovando il palo, con Matri che sulla respinta va al tiro, vedendosi la conclusione respinta da un giocatore del Palermo. Passano 4 minuti e il Palermo va vicinissimo al pari con Ilicic, che, pescato da Miccoli, si trova a tu per tu con Buffon, ma sbaglia tutto, facendosi anticipare dal numero uno bianconero. Il primo tempo si chiude con un'altra occasione per i rosanero, griffata ancora una volta Ilicic, ma anche stavolta Buffon è prontissimo a disinnescare il tiro del centrocampista sloveno. La ripresa si apre nel segno della Juve, che impiega solo 3 minuti per raddoppiare: al 48', infatti, Alessandro Matri sigla il suo quinto gol in campionato, trafiggendo Tzorvas con un bel diagonale da destra, su invito di Lichtsteiner. Il Palermo è in evidente difficoltà, e rischia seriamente di incassare il 3-0 al 51', quando Vucinic, servito da Vidal, prova il tiro a giro, che viene respinto da un difensore, e mette Marchisio in condizione di intervenire, anche se il centrocampista bianconero mette alto sopra la traversa della porta difesa da Tzorvas. Al 55' ancora Vucinic protagonista: il montenegrino va al tiro dal limite, mettendo fuori di pochissimo. il Palermo è alle corde, e gli ingressi di Zahavi e Della Rocca non sembrano giovare alla manovra dei rosanero, che sembrano in balia degli uomini di Conte. A testimonianza del dominio bianconero, arriva il terzo gol della Juve: al 65' è Marchisio che chiude virtualmente il match, mettendo il pallone alla spalle di Tzorvas su assist di Vucinc. Passano due minuti, e Vucinic delizia lo "Juventus Stadium" con un tocco morbido a pallonetto, che esce alto di pochissimo, con Tzorvas che, probabilmente, non sarebbe riuscito a intervenire. Al 67' Vucinic esce tra gli applausi, lasciando il posto a Fabio Quagliarella, che va ad affiancare Matri in attacco. al 71' Quagliarella si rende pericoloso con un bel tiro da fuori, che esce di poco. La Juve in questa fase del match attacca con meno intensità, ma il Palermo non sembra assolutamente in grado di mettere in difficoltà gli uomini di Antonio Conte. Al 77' standing ovation per Claudio Marchisio, migliore in campo tra le fila bianconere, che lascia il posto a Pazienza, che si posiziona a centrocampo accanto a Pirlo. All'80' esce Matri, autore del secondo gol bianconero, ed entra Del Piero, a formare, con Quagliarella, la coppia d'attacco juventina. La partita non offre altre emozioni, e si conclude sul 3-0 per i bianconeri, che hanno giocato senza dubbio un grande match, nonostante il Palermo sia riuscito, nei 20 minuti iniziali, a tenere testa alla squadra di Conte. Il gol di Pepe, e, soprattutto, il 2-0 di Matri, hanno tolto fiato e voglia ai rosanero, che hanno subito il dominio juventino senza riuscire ad abbozzare una reazione degna di tal nome, come accade spesso agli uomini di Mangia in trasferta. Nella Juve tutti molto bene, anche se meritano un elegio particolare Matri, Marchisio, eccezionale ormai da qualche settimana, e Buffon, autore sullo 0-0 e sull'1-0 di alcuni grandi interventi. Proprio Buffon contro la Lazio potrebbe rivelarsi decisivo, dal momento che i biancolesti schiereranno in attacco un certo Miroslav Kolse, uno che qualche golletto in carriera l'ha fatto.

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Secondo l'edizione odierna di Tuttosport, Pavel Nevded avrebbe individuato nel 25enne connazionale Peter Jiracek, uno dei possibili rinforzi giusti per la Juventus. In lui Pavel rivede l'antica grinta. Il giocatore è un mancino di centrocampo che attacca gli spazi e si inserisce con continuità. Pavel Nedved lo ha incontrato recentemente e si è complimentato con lui. La Juventus potrà rivederlo all'opera nella sfida che il Milan giocherà in Repubblica Ceca tra qualche settimana. Prezzo? 3 milioni. Il giocatore nel frattempo si pone timido: "Se mi avessero detto che a giugno avrei giocato in nazionale non ci avrei creduto" E su Nedved, ovviamente mantiene la posizione di tutto il popolo della REpubblica Ceca: " Parliamo di una leggenda. Sono felice che mi si paragoni a lui, voglio interpretare il calcio allo stesso modo. Ancora non so quale sarà il mio futuro".