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Messaggi del 21/12/2011

Pareggio e vacanza.....

Post n°5621 pubblicato il 21 Dicembre 2011 da nadir63l
 

Udinese-Juventus Pagelle di glmdj

Immagine IPB

di L. Burzio


L'ultima prima della sosta contro l'avversario più insidioso; Conte sceglie la difesa a tre con due esterni molto larghi e Pepe in una posizione anomala.
Al minuto 7 è subito Juventus con un azione ottima sulla destra che si chiude con un tiro sbilenco vicino al palo, ma la Juve dimostra di essere in partita e poter dare molto fastidio all'Udinese che ha un modo di giocare analogo a noi con molto pressing e possesso di palla.
Nel primo tempo la partita è molto piacevole le squadre si affrontano a viso aperto ma senza lasciare spazi in fase difensiva, la Juve salta spesso il centrocampo per non rimanere nella gabbia friulana e la scelta paga; infatti i bianconeri di Guidolin non vedono mai boccia nella seconda parte di primo tempo ma purtroppo la palla non entra a causa della scarsa lucidità sottoporta e di un Matri un po troppo da solo li davanti, il match si incattivisce e si va a riposo a reti inviolate.
La ripresa inizia con la Juve in calo e l'Udinese che spinge molto finchè i ragazzi ritrovano la concentrazione e iniziano a rigiocare a calcio provando a fare gol soprattutto con tiri dalla distanza, ma l'Udinese difende molto bene e riparte in contropiede. L'ingresso di Quagliarella e Del Piero da brio alla Juventus ma la partita termina 0-0 nonostante le molte occasioni che abbiamo creato.
Ora vacanza, godiamoci il Natale e ritorniamo più carichi che mai, da capolista!

PAGELLE


BUFFON 7 Sempre molto sicuro e tranquillo. Nel primo tempo un'uscita provvidenziale salva il risultato, poi gestisce la gara con attenzione.

LICHTSTEINER 6,5 Molta corsa e intensità ma spreca parecchi palloni che potevano essere gestiti meglio.

BONUCCI 7,5 Di Natale è roba sua e non vede il pallone. Gioca concentrato, attento e sbaglia pochissimi palloni.

BARZAGLI 5,5 A differenza di Bonucci un paio di volte va in difficolta e sbaglia a calciare palloni facili facili, ha bisogno di rifiatare.

CHIELLINI 6 Tanto sacrificio ma l'Udinese dalla sua parte crea i maggiori pericoli; azzecca quasi tutte le diagonali.

PIRLO 6 Oggi così così e mi spiego: quando è attaccato si incolla la palla ai piedi e non la fa vedere a nessuno quando invece può ragionare è troppo lento e spesso gli avversari capiscono le sue intenzioni.

MARCHISIO 5,5 Sbaglia due conclusioni da fuori e si inserisce meno del solito negli spazi, anche lui ha bisogno di ferie che mai come quest'anno arrivano al momento giusto!

VIDAL 7 Recupera palloni e macina kilometri, il lavoro sporco (quello di polmoni per intenderci) è tutto suo.

ESTIGARRIBIA 6 Parte bene ma si perde col passare dei minuti. Salta quasi sempre l'uomo ma non trova mai il giusto tocco finale.

PEPE 6 Molto propositivo mette sempre il piede e corre alla grandem come al solito, ma gli è mancato qualcosa la davanti, non ha aiutato a fare la prima punta.

MATRI 6,5 Mezzo voto in meno per i molti palloni che sbaglia ma li davanti è lasciato a se stesso e deve fare reparto da solo. Sgomita, corre, smista palloni. A me non è dispiaciuto!

QUAGLIARELLA 67 Appena entra l'attacco bianconero cambia passo, crea due palle gol che Handanovic è bravo a respingere in angolo.

DEL PIERO SV Geniale il cross per Lichtsteiner che spreca....

DE CEGLIE S.V.

CONTE 6 Oggi il Mister è stato troppo prudente. Forse per paura di perderla ma non ho apprezzato l'eccesso di copertura anche se la squadra ha proposto buon calcio come al solito.

COSA VA Siamo a 16 giusto?

COSA NON VA Troppi sprechi in certe partite ti fanno lasciare punti per strada.

IL MIGLIORE Bonucci

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2029


 
 
 

Juve, al "Friuli" si va in bianco: 0-0

Post n°5620 pubblicato il 21 Dicembre 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Udinese-Juventus, recupero della prima giornata di campionato, è la sintesi perfetta di quello che i cronisti definirebbero "match equilibrato": le due difese annullano i rispettivi attacchi per uno 0-0 tutto sommato giusto, dal momento che nessuna delle due squadre si è fatta preferire nettamente sull'altra, anche se la Juve ha forse cercato più di fare gioco rispetto ai friulani, che hanno privilegiato le ripartenze.Il pareggio di oggi lascia comunque inalterate le ambizioni delle due squadre, che con 34 e 32 punti in classifica, sono in corsa più che mai per la vittoria del titolo di campione d'Italia. Nella Juventus rientrano Bonucci e Vidal, che hanno scontato il turno di squalifica e vengono regolarmente impiegati dal primo minuto dal tecnico Antonio Conte, che in attacco si affida a Matri, supportato ai lati da Pepe ed Estigarribia, mentre Guidolin punta tutto sull'abilità di Di Natale in fase conclusiva, schierando la sua Udinese con il consueto 3-5-2. Le prime occasioni da gol portano la firma della Juventus: all'8' Marchisio mette fuori di poco un bell'esterno, mentre al 10' Pepe triangola con Matri e tira forte da fuori area, trovando la parata in due tempi di Handanovic. Al 12' gli uomini di Guidolin rispondono alla Juve, costruendo la loro prima occasione da rete: Chiellini sbaglia in fase di impostazione e permette a Isla di lanciarsi verso la porta juventina, anche se Buffon esce in maniera tempestiva e sventa la minaccia. Il match è molto equilibrato, e le squadre in campo fanno fatica a farsi vedere nei pressi delle aree avversarie, tant'è vero che la Juve riesce ad andare nuovamente al tiro soltanto al 36' con Marchisio, che dal limite, complice la deviazione di Danilo, mette fuori di pochissimo. E'questa l'ultima grossa emozione del primo tempo, che si conclude a reti inviolate, nonostante la formazione torinese si sia fatta leggermente preferire all'Udinese. Nella ripresa Juve subito pericolosa e vicina all'1-0 con Chiellini, che, sugli sviluppi di un calcio d'angolo colpisce di testa con forza, anche se centrale: Handanovic riesce a parare con relativa semplicità. Passano 6 minuti e l'Udinese risponde con decisione ai bianconeri, grazie a Danilo, che anticipa Chiellini su cross di Di Natale, e va a colpire di testa, trovando la risposta di Buffon, bravo a mettere in calcio d'angolo. Il match è molto equilibrato, l'Udinese chiude bene gli spazi e riparte, mentre la Juve, più manovriera dei friulani, tiene il pallino del gioco, senza però riuscire a incidere più di tanto. Al 70', per ovviare al problema, Conte decide di inserire in campo Fabio Quagliarella, tornato al gol con il Novara, al posto di Matri, e l'attaccante campano, 2 minuti dopo, si rende subito pericoloso: girata di sinistro che però esce a lato della porta difesa da Handanovic. Un minuto dopo ci prova Di Natale su punizione, ma la conclusione del bomber del club friulano non impensierisce Buffon, che para senza difficoltà. All'80' Conte decide di aumentare il peso specifico in attacco della sua squadra, e getta nella mischia Alex Del Piero, che entra in campo al posto di Pepe, autore, come sempre, di una prova molto generosa. All'84' Quagliarella si rende ancora pericoloso, andando al tiro in corsa su invito in profondità di Marchisio: il tiro dell'attaccante viene però deviato in angolo da Handanovic. Passa soltanto un minuto e Lichtsteiner ha l'occasione buona per portare i suoi sull'1-0: Del Piero serve lo svizzero con un bel cross, ma l'ex difensore della Lazio non è un'ala, e calcia malamente, mandando il pallone molto alto sopra la traversa. Nel finale di match l'Udinese va vicina a vincere la partita grazie a due occasioni da gol firmate Totò Di Natale: il capitano dell'Udinese prova prima il tiro al volo, trovando la facile parata di Buffon, poi va alla conclusione dal limite a coronamento di un bel contropiede, mettendo però fuori. Sono gli ultimi squilli di un match che termina sullo 0-0, dopo i tre minuti di recupero concessi dall'arbitro: una buona partita, in definitiva, quella giocata dagli uomini di Conte, che sono riusciti a bloccare a domicilio una della squadre più in forma del campionato, sempre pericolosissima tra le mura amiche. La Juve  si conferma prima in classifica, anche se a pari punti con il Milan, e da l'arrivederci ai propri tifosi all'anno nuovo da imbattuta: probabilmente nessun tifoso bianconero, neanche il più ottimista, qualche mese fa avrebbe scommesso un euro sulla tenuta di questa squadra, che continua a superare esami su esami, che gioca probabilmente il miglior calcio della Serie A, e che va in vacanza con la consapevolezza, nel 2012, di poter puntare allo scudetto già nel corso di questa stagione, e scusate se è poco.

 
 
 

NEL CENTRO DEL MIRINO

Post n°5619 pubblicato il 21 Dicembre 2011 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Siamo al centro del mirino, siamo tornati e lo saremo, si spera a lungo. Stanno aspettando, stanno gufando. Vogliono tutti battere la Juve, per tutti la partita con la Juventus è la partita dell'anno. Lo abbiamo visto a Napoli, a Roma, ma non solo. Cercheranno di mettercela tutta anche e giustamente stasera a Udine. La squadra di Guidolin vorrà essere la prima quest'anno a battere la Juventus e dopo 7 vittorie consecutive in casa, cercherà l'ottava sinfonia, grazie ai suoi assi: Isla, Di Natale, Armero e Asamoah. La Juventus da parte sua dovrà metterci cuore, impegno, lotta, cercando di bissare la vittoria esterna della scorsa stagione. Ci vorrà questo per riuscire a sconfiggere chi ti mette al centro del mirino e i tanti gufi che aspettano al varco Conte e i suoi ragazzi.

Gli obiettivi sono importanti stasera: almeno un pareggio per passare le vacanze da primi in classifica e soprattutto per andare a Dubai e prepararsi poi al meglio per gli obiettivi importanti di un 2012 che si spera possa continuare sulle orme della parte finale del 2011. I tifosi ci sperano e incrociano le dita. Alle 18,00 la Juventus nel centro del mirino.

 
 
 

Natale in vetta. La Juve vuole vedere l'effetto che fa

Post n°5618 pubblicato il 21 Dicembre 2011 da nadir63l
 

Natale in vetta. La Juve vuole vedere l'effetto che fa

Fonte: di Domenico Latagliata per "Il Giornale"
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Bianconeri contro. L'Udinese per centrare l'ottavo successo casalingo in altrettante partite regalandosi così un Natale nelle parti altissime della classifica: la Juventus per centrare il sedicesimo risultato utile consecutivo sentendosi ancora più grande e pronta per lo scudetto di quanto già non sia. «A Udine c'è gente seria che sa come lavorare e cui nessuno chiede nulla - spiega Conte -. Non si tratta di una squadra rivelazione, visto che l'anno passato è arrivata quarta rimanendo in lizza per il titolo fino a poche settimane dal termine: semplicemente, a loro nessuno chiede lo scudetto e, con un allenatore e una dirigenza capaci, possono programmare il da farsi senza pressioni. Noi invece siamo la Juventus e, anche se abbiamo collezionato due settimi posti consecutivi, ci viene chiesto di vincere il titolo».
Così va il mondo, ma è inutile lamentarsi: per il nome che porta, la Signora deve sopportare pesi che altrove manco sanno cosa siano. E Conte, che vestendo il bianconero di Torino tanto ha vinto e altrettanto vorrebbe vincere, lo sa benissimo al punto da spiegare che «l'obiettivo minimo non fa per noi. Non voglio essere sbruffone, ma lavoriamo per ottenere sempre il massimo. Almeno in partenza, non mi accontento del pareggio: se poi sul campo gli altri si saranno dimostrati più forti, saremo i primi a stringere loro la mano». Da un lato si punta insomma sulla testa dei giocatori per spingersi sempre più in alto, dall'altro si predica calma per non creare troppe aspettative: nascondersi però non è più possibile, visto che ci si avvicina a metà stagione.
Rispetto al 28 agosto, quando il match sarebbe dovuto andare in scena, le due squadre hanno per certi versi percorso lo stesso tragitto: la Juve non pensava di poter essere davanti a tutti e per di più imbattuta («siamo oltre tutte le aspettative»), così come l'Udinese (oggi senza lo squalificato Benatia) non si immaginava in grado di stare lassù dopo le partenze di Sanchez e Inler. «Lo scudetto è un affare che non ci riguarda - ha ribadito ancora ieri Guidolin, poi prodigo di elogi per Conte nel quale ha ammesso di rivedersi -. Per adesso è lotta tra Juve e Milan. Noi dobbiamo solo fare il massimo e tirare fuori quello che ancora ci resta». Il riferimento va alle tre partite in sei giorni, roba tipica del basket Nba: anche in questo caso, però, è inutile lamentarsi. Palla avanti e pedalare, con Di Natale che è stato (parzialmente) risparmiato contro la Lazio proprio per averlo al meglio contro la Signora che due estati fa avrebbe potuto essere sua. Invece arrivò il «no grazie» e a Torino sbarcò Quagliarella, passato lui pure da Udine tempo addietro: oggi il numero 18 juventino contende un posto a Estigarribia - favorito per giocare al posto dell'infortunato Vucinic - e a Matri, pronto al rientro dopo la sosta contro il Novara. «Intanto sono contento che Fabio si sia sbloccato - ha spiegato Conte - visto che il gol per un attaccante è vita. Le mie scelte sono comunque sempre fatte per vincere la partita: i miei occhi e le mie sensazioni difficilmente mi tradiscono. Non penso di non sbagliare mai, ma mi fido di me stesso».
Artefice del proprio destino e plasmatore di una squadra che non a caso fa del possesso palla (più di 28' a partita: dato inferiore solo a quello del Milan) e della pressione nella metà campo avversaria due delle proprie armi vincenti. Possibile anche che oggi la Juve torni alla difesa a tre vista a Napoli, ma alla fine cambierebbe solo la posizione di Lichtsteiner e allora l'interrogativo più grande riguarda le condizioni di Pirlo, uscito malconcio domenica. Al suo numero 21 però la Juve non rinuncerà e comunque già alla vigilia delle partite contro Milan e Lazio c'erano dubbi circa il suo impiego: ovviamente è sempre sceso in campo e la Juve ha vinto entrambe le partite. Succedesse anche oggi, si potrebbe pensare a una sorta di rito scaramantico: Conte ha ammesso di esserlo. 

 
 
 

Il “casto” Giandomenico...

Post n°5617 pubblicato il 21 Dicembre 2011 da nadir63l
 

glmdj


Immagine IPB

Di E. Loffredo

È un uomo la cui storia sembra avere mille pieghe, come le rughe che gli solcano il volto. Giandomenico Lepore ci era pressoché sconosciuto fino a quando una sua iniziativa non fu svelata in un procedimento disciplinare davanti al CSM.

Questo che piaccia o non piaccia è un autentico esempio della magistratura italiana, a giorni va in pensione. Sotto la sua guida la Procura di Napoli ha condotto inchieste che hanno toccato i diversi colori della politica. Presidenti del Consiglio, ministri, assessori locali e imprenditori. Il Procuratore capo però non ha disdegnato di prestare alla politica uno dei suoi sostituti prediletti...

Se politicamente parlando le inchieste di Lepore e figliocci sono state quasi bipartisan, calcisticamente hanno perseguito solo due colori: il bianco e il nero. Infondo noi abbiamo incrociato Giandomenico per il processo calciopoli e su quello vogliamo e possiamo giudicarlo. Il giudizio allora non può essere benevolo se ripensiamo che trasmise gli atti di un'inchiesta (solo una parte) ad un privato cittadino mandato dalla FIGC. Non potremo rimpiangere un capo di Procura che avalla e va fiero di un'inchiesta condotta in una sola direzione.

Soprattutto non possiamo rallegrarci di aver avuto a carico di noi contribuenti un Procuratore capo che, mostrando spregio dei ruoli della magistratura di cui è parte, fa pressioni sul presidente del Tribunale per ottenere un'artificiosa astensione di un giudice che ritiene scomodo e non permeabile ai fantasiosi teoremi dell'ufficio di procura.

Per come abbiamo conosciuto Giandomenico Lepore, mi verrebbe da “prenderlo a male parole”, ma per quello ci pensa il suo italiano affatto impeccabile.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2027


 
 
 

     

 

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