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Messaggi del 05/02/2012

Diritti tv, la Rai in crisi potrebbe cancellare Novantesimo minuto

Post n°5725 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da nadir63l
 


Diritti tv, la Rai in crisi potrebbe cancellare Novantesimo minuto La Rai potrebbe rinunciare al calcio, o quasi. Proprio così, potrebbe decidere di farsi da parte e non acquistare dalla Lega di serie A i diritti per la trasmissione in chiaro degli eventi sportivi che hanno a che fare con il pallone. Tira aria di crisi, il denaro a disposizione è sempre meno e allora meglio puntare su altri servizi e chiudere la serranda di alcuni programmi che hanno fatto la storia del calcio made in Italy. Il primo ad accorgersi del rischio è stato Fulvio Bianchi su Repubblica.it: la Rai senza soldi gioca al ribasso e potrebbe abbandonare al suo destino alcuni contenitori che sono considerati meno importanti di altri. Per capirci, la Rai potrebbe decidere di “tenere” la Domenica sportiva e “lasciare” Novantesimo minuto.

Sono aperte le trattative, meglio, le schermaglie. La Rai tira da una parte, la Lega farà il suo e tirerà dall’altra. In ballo, la copertura dei diritti 2012-15. Non c’è solo la tv, ma anche la radio. Che al momento rimane scoperta e rischia almeno quanto i diritti tv di cambiare casa e di trasferirsi altrove. Si parte da un prezzo minimo, che la Lega di serie A ha definito sulla base di “un’attenta analisi di mercato”. Sopra si può e si deve andare se esistono due o più competitor. Sotto no, perché altrimenti salta il sistema e si manda tutto a carte quarantotto. I numeri parlano chiaro. Per il pacchetto numero 6, quello relativo ai diritti tv in chiaro, si comincia a discutere a partire dai 25 milioni di euro per la prossima stagione e si aumenta di un milione fino alla stagione 2014-15.

La Rai potrebbe rinunciare al calcio, o quasi. Proprio così, potrebbe decidere di farsi da parte e non acquistare dalla Lega di serie A i diritti per la trasmissione in chiaro degli eventi sportivi che hanno a che fare con il pallone. Tira aria di crisi, il denaro a disposizione è sempre meno e allora meglio puntare su altri servizi e chiudere la serranda di alcuni programmi che hanno fatto la storia del calcio made in Italy. Il primo ad accorgersi del rischio è stato Fulvio Bianchi su Repubblica.it: la Rai senza soldi gioca al ribasso e potrebbe abbandonare al suo destino alcuni contenitori che sono considerati meno importanti di altri. Per capirci, la Rai potrebbe decidere di “tenere” la Domenica sportiva e “lasciare” Novantesimo minuto.

Sono aperte le trattative, meglio, le schermaglie. La Rai tira da una parte, la Lega farà il suo e tirerà dall’altra. In ballo, la copertura dei diritti 2012-15. Non c’è solo la tv, ma anche la radio. Che al momento rimane scoperta e rischia almeno quanto i diritti tv di cambiare casa e di trasferirsi altrove. Si parte da un prezzo minimo, che la Lega di serie A ha definito sulla base di “un’attenta analisi di mercato”. Sopra si può e si deve andare se esistono due o più competitor. Sotto no, perché altrimenti salta il sistema e si manda tutto a carte quarantotto. I numeri parlano chiaro. Per il pacchetto numero 6, quello relativo ai diritti tv in chiaro, si comincia a discutere a partire dai 25 milioni di euro per la prossima stagione e si aumenta di un milione fino alla stagione 2014-15.

Per i diritti radiofonici (pacchetto numero 7), invece, basta molto meno. Si parte da 3 milioni e 200 mila euro e si arriva ai 3 milioni e 400 mila del campionato 2014-15. Se per la tv è probabile che la sfida sia a due, Rai e Lega, che pare che non esistano altre antenne interessate a investire sul prodotto calcio in chiaro (Mediaset ci aveva provato anni fa, poi ha lasciato perdere), il discorso si fa più complicato per i diritti radiofonici. Perché potrebbero essere almeno un paio i network (Rtl?) interessati a strappare alla Rai un prodotto storico come “Tutto il calcio minuto per minuto”, un vero totem per gli appassionati del pallone, che ad oggi rischia seriamente di cambiare casa per via di un’offerta non in linea con le attese della Lega.

Il calcio funziona sempre meno e la colpa pare essere di chi gioca o degli appassionati che decidono di spegnere la tv per portare la famiglia al mare oppure in montagna. Il servizio pubblico guarda i numeri e decide di tagliare. Un esempio su tutti. “Quelli che il calcio” era partito con Fazio con una ricetta chiara, precisa, e soprattutto vincente: tanto pallone e un po’ di spettacolo. E oggi con la Cabello ha invertito completamente l’approccio. Lo spazio per il calcio è sempre meno, a vantaggio di tutto il resto, che magari piace, ci mancherebbe, ma risponde con più difficoltà alla richiesta di calcio di chi non ha sottoscritto un abbonamento a Sky o Mediaset e vorrebbe sapere come va la sua squadra del cuore senza accendere la radio.

Del resto, ha già cambiato aria la Champions League, che dal prossimo anno sarà in chiaro soltanto su Mediaset e a pagamento su Sky. Rischia la Coppa Italia, si sono salvati però gli Europei 2012 (esclusiva Rai) e parte dei Mondiali del 2014, che la tv di stato coprirà con la diretta di 25 partite. Ma per il resto è notte fonda.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/28...-minuto/173739/


 
 
 

Holiday on Ice...le pagelle di Morrison...glmdjsport,calcio,juventus

Post n°5724 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da nadir63l
 


Immagine IPB

Grossa chance buttata al vento per i Conte Boys. Un Siena veramente ben messo in campo da Sannino impone un altro pareggio casalingo che in virtù del pareggio di quelli "più forti di noi" rimanda i piani di fuga. Peccato, verrebbe da dire, ma diciamolo, i senesi non rubano nulla e oggi la Juve era al peggio stagionale. Se a questa squadra che fa della velocità d'esecuzione e della precisione togli queste caratteristiche in concomitanza anche con la prestazione inguardabile dei vari Vucinic e Marchisio, cioè quelli oltre Pirlo dotati di maggior tasso tecnico, è inevitabile che la manovra ristagni, involvendosi su stessa dalla 3/4° in su, quando servirebbe il guizzo, la giocata. Nella ripresa vuoi per questione di nervi e vuoi per un Siena che si schiaccia troppo la prestazione lievita ma complessivamente hai la sensazione che senza il colpo di genio non segneremo mai. Per carità, ci sarebbe anche un rigore perchè, mia opinione personale, Vergassola va col braccio verso il cross di Chiellini e circa 5 metri non sono distanza da "tocco involontario", ma come si dice? Siamo Juventini...Nel complesso quindi tra Cagliari e Siena perdiamo 4 punti, non compensati dal colpo di Bergamo. Questo è il tallone d'achille al momento.

PAGELLE

BUFFON 5,5 Difettosa presa sulla lenta girata di Reginaldo, poteva costarci carissimo.

LICHSTEINER 6,5 Macina il solito impressionante numero di Km, anche alcuni cross pericolosi e una girata al volo di sinistro, lui esente da colpe.

BARZAGLI 6,5 Ammonizione totalmente gratuita, lui è in "estirada" ma il Gonzales va di carpiato. Comunque per il resto è un divieto di accesso per chiunque.

CHIELLINI 6 Qualche svirgolo inguardabile, Calaiò nel 1° non la becca mai, avrei cercato più raddoppi sull out di De Ceglie. Dettagli.

DE CEGLIE 6,5 Paolo cresce! Ormai possiamo certificarne l'affidabilità, ed è una buona notizia.

PEPE 5 37 minuti di nulla, esce forse contrariato. Parliamoci chiaro, se sta tirando il fiato ne ha il pieno diritto.

MARCHISIO 5,5 Anche lui 2 gradini indietro rispetto a quello di 1 mese fa, cresce nella ripresa ma la sua qualità nello stretto e i suoi inserimenti sono vitali per questa squadra.

PIRLO 6 Solito metronomo, lasciato anche discretamente solo, oggi forse ha rallentato il gioco in più di un occasione, colpa di automatismi non perfettissimi con gli inserimenti di Marchisio o delle ferie di Vucinic.

VIDAL 6 Recupera tonnellate di palloni e li gestisce tutto sommato bene, vorrei in queste situazioni un pizzico di personalità in più, qualche giocata spaccapartita deve tirarla fuori.

GIACCHERINI 6,5 Personalmente il migliore. Ficcante, sgusciante, personalità ormai acquisita, senza paura nel farsi dare la palla, nel tenerla. Unico che cerca spesso l'1 vs 1 e per poco all ultimo respiro non fa esplodere lo Juventus Stadium.

VUCINIC 4,5 Abulico, svogliato, indisponente. La peggiore da quando è a Torino. Non sta bene e si vede...Mirko è l'ago della bilancia delle trame offensive...il pareggio di oggi passa molto per la sua prestazione.

MATRI 5,5 Si sbatte ma è poco assistito, deve flottare spesso fuori posizione per ritagliarsi spazio. Una sola conclusione, per un gol in girata che sarebbe stato da pazzi.

QUAGLIARELLA S.V.

BORRIELLO 5 Lamenti e poco altro...ah si, lo scarico per il quasi eurogol di Giac.

CONTE 5,5 Personalmente non credo serva a granchè portare 3 punte su 7 panchinari, non avrei rinunciato ad Esti per un cambio modulo che poteva essere la chiave di volta. Troppe volte ci siamo imbottigliati per vie centrali; oltretutto sembrerà "specioso" ma le qualità tecniche di Del Piero negli ultimi 15 minuti o addirittura una chance per Elia in queste situazioni andrebbero valutate bene...ma naturalmente è senno di poi. Auguriamoci che il Mister abbia il polso della squadra che oggi m'è sembrata spenta in troppi uomini cardine.

CONCLUSIONE Campionato a rilento per tutti...e se essere primi a +1 con 1 match da recuperare fa piacere bisogna riconoscere che i punti interni persi con le piccole cominciano a esser tanti.

COSA VA Mah...oggi non saprei...forse il fatto che la media punti di questo campionato è talmente bassa che unita al fatto che dietro di noi nessuno sembra scoppiare di salute, ci permette di assorbire questi stop al minimo danno sindacale.

COSA NON VA Poco reattivi, poco ispirati, Marchisio e Vucinic ombre di loro stessi. Serve più personalità la davanti. Cerchiamo poco la giocata spezza equilibrio.

scaricate il pdf

File name: GLMDJ_NEWS_n_6_del 30.01.12.pdf
File size:1.31 MB


 
 
 

CONTE A MP: "Partita difficile, ma dovevamo vincere. Sul mercato abbiamo fatto il possibile"

Post n°5723 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it

Voleva vincere, Antonio Conte, come sempre, del resto. Oggi la sua Juve non c'è riuscita, ma l'allenatore non rimprovera nulla ai suoi ragazzi, che sotto il punto di vista dell'impegno sono stati "perfetti". Seguono le parole dell'allenatore salentino, trascritte integralmente da TuttoJuve.com.

Conte, andiamo un po’ oltre questa partita, c’è rammarico per quello che è successo anche su un altro campo, per quella che poteva essere una grande occasione?
“No, guardiamo in casa nostra. Noi dobbiamo pensare a quello che facciamo noi, quotidianamente, di partita in partita, senza guardare gli altri, anche perché quello che conta è quello che facciamo noi, e non quello che fanno gli altri”.

Cosa correggeresti, aldilà del risultato, nella partita di oggi?
“E’ stata una partita difficile, molto dura per noi, perché abbiamo affrontato una squadra come il Siena che ha difeso con tutti gli effettivi, riuscendo a stare molto stretta, chiudendo tutti i reparti. Noi abbiamo cercato di allargare il gioco, di portare la palla da una parte all’altra anche se nel primo tempo siamo stati un po’ lenti, e in queste partite a volte serve anche l’invenzione del singolo, perché ti permette poi di avere la strada in discesa, riuscendo a trovare più spazi. Oggi gli spazi erano molto, molto pochi, e il Siena è stato molto bravo a fare quello che doveva fare. Io, sinceramente, mi rammarico solo del risultato perché dovevamo vincere”.

Quali giocatori del Milan, che secondo te è la favorita, tu potresti portare alla Juventus, senza che questo tuo meccanismo perfetto venisse penalizzato?
“Ribadisco intanto il discorso sul Milan, che secondo me resta la favorita. Non dimentichiamo che il Milan l’anno scorso ha vinto, porta lo scudetto sulla maglia, e già questo ti porta ad essere tra i favoriti. Detto questo, vado a valutare quello che il Milan ha fatto anche quest’anno, e dico che nonostante le difficoltà che il Milan ha incontrato, perdendo tre partite in più rispetto a noi, ha solo un punto di distanza da noi, ha fatto un’ottima Champions, è con noi in semifinale di Coppa Italia, nonostante ci sono stati dei periodi, soprattutto a inizio campionato dove il Milan è mancato, ma poi ha recuperato tantissimi punti. Io dico che tante volte la differenza tra noi e loro la fanno queste partite, perché loro riescono a vincerle in maniera molto più semplice, mentre noi ogni partita ce la dobbiamo sudare, ce la dobbiamo guadagnare sul campo, e tante volte, come oggi, non basta. Oggi non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi dal punto di vista dell’impegno, però, così come col Cagliari, col Bologna in casa, col Genoa, è andata male. Noi ogni partita dobbiamo andare, come si dice, a manetta, magari altri vincono in maniera più facile, poi, ripeto, a me non piace parlare dei giocatori delle altre squadre, per loro ho un grandissimo rispetto però parlo sempre dei miei calciatori. Io ho una squadra a disposizione, ognuno di noi deve cercare di inseguire la propria strada per cercare di ottenere il massimo. Noi, quindi, lavoriamo molto su un concetto di squadra, di collettivo, sul tutto, perché loro sono i giocatori adatti a questo tipo di gioco. Magari in futuro mi capiteranno dei giocatori che sono dei fuoriclasse stratosferici, e imparerò a convivere anche con loro, a gestirli, e a cercare di farli entrare dentro un contesto di gioco“.

La Juventus, per vincere deve faticare, proprio perché ha meno individualità di altri. Ma se c’è un progetto giusto, e un’idea di gioco giusta, si può compiere il miracolo. Anche se, come nel tuo caso, ci sono dei talenti in mezzo, che non sono però dei solisti, perché questi ti danno dei vantaggi ma ti impongono anche dei limiti, di avere una squadra meno organica, meno intonata di quanto può essere la tua Juventus.
“Hai perfettamente ragione, anche perché hai parlato di miracolo, ed io parlo proprio di questo. Perché noi non ci dobbiamo mai dimenticare da dove veniamo, da due settimi posti, e da una situazione dove nessuno ci metteva tra i favoriti, anzi. Mi ricordo, c’era anche chi scherzava dicendo arriva sesta, arriva settima, addirittura peggiora perché è stato fatto un mercato di basso profilo, non è arrivato il top player, l’allenatore è un pazzo scatenato a livello tattico, è addirittura un talebano (ride, ndr). Io queste cose me le ricordo, però, vedere che in sei mesi le opinioni su di noi son cambiate totalmente, mi fa capire che tramite il lavoro straordinario che stanno facendo i miei ragazzi, stiamo facendo parlare di noi, però non dimentico quello che dicevano di noi. Nel giro di sei mesi siamo stati in grado di ribaltare tutti i pronostici e i dubbi che sorgevano da parte di tutti”.

Tre o quattro giocatori buoni, ma manca un talento. Non un solista, ma un talento. Non era meglio prendere un talento, che è l’unica cosa che manca alla tua squadra per alzare ancora di più il livello?
“Noi ci siamo preoccupati, in questo mercato di gennaio, di puntellare la rosa, cosa di cui avevamo estremamente bisogno avendo solo cinque difensori in rosa, e quindi abbiamo preso Caceres, che può fare tutti i ruoli della difesa, poi un altro centrocampista come Padoin, poi abbiamo cercato di migliorare il livello offensivo con l’arrivo di Borriello. Ripeto, si è fatto quello che si poteva fare, in un momento molto difficile, soprattutto a livello economico”.

 
 
 

Gelo allo "Juventus Stadium": il Siena toglie due punti alla Juve, č 0-0

Post n°5722 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it

Gelo sullo "Juventus Stadium": non ci riferiamo tanto alle temperature polari che imperversano in questi giorni in tutta Italia, ma alla mancata vittoria della Juventus nel match casalingo di campionato contro il Siena. Uno 0-0 che impedisce di fatto agli uomini di Conte di allungare in maniera decisa sul Milan (0-0 contro il Napoli) e l'Udinese (2-3 a Firenze contro la Fiorentina), nonostante il primo posto in classifica sia ancora ad appannaggio dei bianconeri, che devono recuperare il match di Parma. La Juve, apparsa oggi lenta nel corso del primo tempo, ritrova grinta e aggressività nella ripresa, mettendo sotto torchio l'undici di Sannino, che, grazie soprattutto a Pegolo, riesce a tenere il risultato di parità. Tra i bianconeri, senza dubbio da sottolineare la prova di Giaccherini, mentre Vucinic è incappato in una delle sue "giornate no", dando uno scarso contributo alla causa juventina. La Juventus torna al 4-3-3, con i rientri di Vucinic e Pepe a supporto di Matri, e l'inserimento di De Ceglie in difesa sulla corsia di sinistra, con Chiellini spostato al centro della retroguardia al fianco di Barzagli. Nel Siena di Sannino, invece, tutte le attenzioni sono riservate a Mattia Destro, attaccante che allo "Juventus Stadium" sarà osservato speciale dei dirigenti del club torinese che lo seguono con attenzione in chiave mercato. Il match non ha grandi sussulti nei primi minuti di gioco, e la prima occasione da gol arriva al 16' con Vidal, che lascia partire un gran tiro da fuori, sul quale Pegolo, portiere del Siena, va alla respinta con i pugni, non fidandosi della presa. La Juve mantiene una certa supremazia territoriale nei confronti dei toscani, ma riesce a rendersi nuovamente pericolosa al 33' con Lichtsteiner, che, su lancio di Pirlo, va al tiro al volo da dentro l'area, trovando la deviazione di Pegolo in calcio d'angolo. Al 35' Conte sostituisce un Pepe non al meglio con Giaccherini, ma i bianconeri non riescono a costruire altre occasioni di rilievo nel corso della prima frazione di gioco, che si conclude sullo 0-0. Nella ripresa la Juventus alza decisamente il ritmo del proprio gioco, e le occasioni da gol aumentano sensibilmente: al 54', sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Chiellini va di testa a botta sicura, trovando la grande risposta di Pegolo, che salva lo 0-0, cosa che il portiere del Siena fa anche al 60', quando toglie dall'incrocio dei pali un pallone calciato magistralmente da Pirlo su punizione. Passa un minuto, ed è Matri a impegnare ancora una volta Pegolo: colpo di testa dell'attaccante juventino sugli sviluppi di un corner, e altra parata decisiva del portiere dei toscani, che tiene la propria squadra in partita. A questo punto Conte decide di dare più peso all'attacco, e getta nella mischia Borriello, che entra in campo al posto di un evanescente Vucinic. I bianconeri passano quindi al 4-4-2, con Marchisio e Giaccherini esterni, e Matri-Borriello coppia d'attacco. La Juve domina il match, e al 68' ha un'altra occasione da gol con Vidal, che trova il tiro dal limite dell'area, tiro che viene bloccato in due tempi dall'ottimo Pegolo. Il Siena cerca di correre ai ripari, e mister Sannino, dopo aver sostituito Calaiò con Gonzales, mette in campo Reginaldo al posto di Giorgi, e, al 72', Parravicini al posto di Destro. Al 75' entra in campo Fabio Quagliarella, che prende il posto di uno stanco Matri, nel tentativo di dare freschezza e maggiore incisività alla manovra juventina, che sembra infrangersi sul muro eretto dal Siena, tenuto in piedi dal proprio portiere. Con il passare del tempo il match diventa sempre più spigoloso per gli uomini di Conte, che attaccano senza sosta, ma anche senza profitto: ad andare a un passo dal clamoroso 0-1, anzi, è il Siena, con Gazzi che si fionda su un pallone calciato verso la porta di Buffon, respinto non benissimo dal portiere della nazionale: il giocatore senese, però, mette fuori da pochi passi. La Juve ha un'ultima occasione da rete con Giaccherini, che, con una perfetta conclusione a giro, mette alto di pochissimo, mettendo praticamente la parola fine al match, che dopo 4 minuti di recupero si conclude sullo 0-0. Due punti potenzialmente persi per gli uomini di Conte, che, comunque possono essere soddisfatti in considerazione dei risultati provenienti dagli altri campi, che lasciano i bianconeri primi in classifica con una partita in meno. La Juventus continua ad essere imbattuta, anche se, a voler cercare il pelo nell'uovo, quello di oggi è il quarto pareggio casalingo, dal momento che anche Bologna, Genoa e Cagliari sono riusciti a rubare un punto a Torino: non squadre di prmissima fascia quindi, dato sul quale Conte e i suoi giocatori dovranno lavorare per puntare alla conquista del titolo.

 
 
 

JUVENTUS-SIENA: LE ULTIME SULLE FORMAZIONI

Post n°5721 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

12:58 - Troverebbero conferma le indiscrezioni circolate stamane sulla formazione scelta da Antonio Conte per la sfida casalinga contro il Siena. In difesa dovrebbe trovare spazio Paolo De Ceglie, con conseguente spostamento al centro di Chiellini. In avanti Matri avrebbe vinto il ballottaggio con Borriello.

10:50 - A poche ore dal fischio d'inizio di Juventus-Siena restano ancora da sciogliere alcuni dubbi nella formazione della squadra di Conte. Permangono ancora due ballottaggi: Bonucci-De Ceglie in difesa e Matri-Borriello in attacco. Secondo Sky Sport, nel 4-3-3 approntato dal tecnico salentino troveranno spazio dall'inizio il terzino valdostano e l'attaccante lombardo. Quindi si dovrebbe partire con Buffon in porta; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini e De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchio; Pepe, Matri, Vucinic.

Il Siena si presenta a Torino con la pericolosa coppia d'attacco Destro-Calaiò. A centrocampo Vergassola e Angelo sono favoriti su D'Agostino e Reginaldo.


Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic
A disp.: Storari, Caceres, Bonucci, Giaccherini, Padoin, Del Piero, Borriello. All.: Conte
Squalificati: nessuno
Indisponibili: nessuno

Siena (4-4-2): Pegolo; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Angelo, Vergassola, Gazzi, Brienza; Destro, Calaiò
A disp.: Farelli, Pesoli, Contini, Giorgi, D'Agostino, Reginaldo, Gonzalez. All.: Sannino
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Brkic, Bolzoni, Bogdani

 
 
 

Moggi su Libero: "Ringrazio Andrea Agnelli"

Post n°5720 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da nadir63l
 

Fonte: Libero
© foto di TuttoMercatoWeb
Sull'edizione odierna di Libero, il consueto editoriale di Luciano Moggi, che si sofferma sulle parole di Andrea Agnelli rilasciate a Mediaset: " In un mondo che dimentica troppo facilmente c'è chi mantiene chiari concetti e convinzioni. Ringrazio Andrea Agnelli per il ricordo che ha di me, l'apprezzamento immutato che esprime per il lavoro fatto alla Juventus. Non ho tempo per commuovermi, ma stavolta ho dovuto frenare le mie emozioni. Grazie Andrea, non è da tutti. Quando si ha coraggio e si supera senza esitazione il muro dei silenzi di facciata significa che buon sangue non mente. La Juve è in buone mani. I paradossi degli eventi. Il gelo e la neve restituiscono quasi interamente un campionato di uguale partenza, out solo Cesena-Catania, alle 12,30 GenoaLazio, tutte le altre alle 15. Stavolta si è arresa anche Sky, e alla buonora la Lega ha fatto la sua parte. La giornata è importante al vertice della classifica, grande occasione per la Juve e gara spartiacque per il Milan. Se Allegri dovesse cedere al Napoli, che già vinse all'andata e anche a San Siro con l'Inter, il Milan dovrebbe riprogrammare il futuro. La Juve con il punto di vantaggio che ha, il recupero da fare con il Parma, e il successo che dovesse raggiungere oggi con il Siena, metterebbe praterie tra sé e i rossoneri, ma è tutto da realizzare, per questo Conte vola basso e insiste sul Milan favorito, sullo sfondo l'antica prudenza. È evidente il grado di difficoltà minore della Juve con il Siena rispetto al Milan contro il Napoli. In più la differenza a favore dei bianconeri sembra confermata dalla condizione attuale, alla vigilia anche della prima sfida di semifinale per la Coppa Italia, bianconeri in forma crescente e convinti di sé, rossoneri incerti, caduti malamente all'Olimpico. C'è addirittura chi ricomincia a fare le pulci a Ibra, perché poco determinante con le grandi, questo tipo di dati viene rapportato solo allo svedese invece di andare altrove a individuare le lacune della squadra: in questo momento il Milan soffre di un'involuzione di gioco, che lo rende lento e macchinoso, effetto anche delle assenze di Boateng e Pato. Torti e non torti Il Napoli arriva a San Siro con la lista, un po' pro domo sua, dei torti arbitrali, Braschi ha rimbeccato per vie traverse (e il rigore negato all'Inter che ha aperto a Mazzarri le semifinali di Coppa Italia?), bisogna stare attenti a far di conto, l'unica cosa che ne deriva è quella di sempre, gli errori ci sono sempre stati, la differenza è solo nella valutazione. Napoli comunque in crisi di risultati, tre punti nelle ultime quattro giornate, azzurri con i titolarissimi, e Dzemaili preferito a Inler, Mazzarri vacilla nelle sue certezze, Allegri con molti dubbi (Seedorf o Robinho, Nesta o Mexes, Van Bommel o Ambrosini?). Juve al completo contro il Siena, con Caceres che parte dalla panchina. Il Siena si affida a Destro e Calaiò e pensa al sogno Coppa Italia (semifinale con il Napoli): di qui probabilmente il calo in campionato. La classifica però piange e il Lecce di Bojinov (entrerà a partita in corso) si avvicina.

 
 
 

     

 

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