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© foto di Federico De Luca

Partita da dentro o fuori quella che ha affrontato oggi a Sarzana allo Stadio "Luperi" la Juventus primavera di Mister Baroni.

Una formazione che vantava l'importante assenza di Carfora e quella di Ruggiero, tornati a casa per i rispettivi infortuni e con Schiavone squalificato. Mister Baroni ha schierato la seguente formazione iniziale: Branescu; Untersee, Gouano, Rubin, Liviero; Chibsah, Gabriel; Spinazzaola, Beltrame, De Silvestro; Padovan. Subito in campo, quindi, Gabriel Appelt, mentre in panchina l'olandese Bouy, protagonista delle ultime uscite. La partita si mette dall'inizio sui binari sbagliati quando Postorino segna su rigore l'uno a zero per il Vicenza. La Juventus prova a reagire ma è ancora il Vicenca che va vicino al raddoppio con Bruno. La Juventus ci prova, ma la sfortuna è in agguato e Beltrame costringe quasi all’autogol il Vicenza con Caratelli che devia un cross dalla destra e manda sul palo. Al trentasettesimo arriva fortunatamente il pareggio bianconero, che concretizza la pressione grazie a un gran gol di Beltrame con tiro spettacolare dalla distanza. Il primo tempo si conclude sull'uno a uno con il Vicenza che dopo essere passato in vantaggio ha chiuso gli spazi ma ha dovuto arrendersi alla prodezza di Beltrame. La giornata non è delle migliori e si vede nel cambio obbligato che spinge Baroni a togliere Gabriel Appelt per inserire Bouy. La Juventus continua nel secondo tempo a spingere con continuità costringendo il Vicenza nella sua mediana. Occasioni per De Silvestro, per Spinazzola che colpisce la traversa e per Padovan che a tu per tu con il portiere del Vicenza Cavallari si fa ipnotizzare. Per il Vicenza partita di contenimento e un'emozione provocata dal portiere Branescu che sbaglia lo stop rischiando il clamoroso gol. La Juventus ci prova nel finale con il neo entrato Libertazzi ma finisce ai rigori. Ai rigori la Juventus è infallibile. Nel Vicenza sbaglia Postorino e Beltrame regala la vittoria e si regala la copertina. I rigori si concludono sul 5-3. Ora il sorteggio con avversarie temibili tra cui  Fiorentina, Roma, Lazio e Parma che ha eliminato l'Inter.

Si va ai rigori....ECCO LA SEQUENZA

Padovan Gol Juventus

Sandrini Gol Vicenza

Bouy Gol Juventus

Caratelli Gol Vicenza

Libertazzi Gol Juventus

Graham Gol Vicenza

Chisbah Gol

Pastorino Parato Vicenza

Beltrame Gol Juventus ai Quarti

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Vigilia di Parma-Juventus, recupero della 2ª Giornata di ritorno del Campionato di Serie A. Al Media Center di Vinovo, Antonio Conte presenta in conferenza stampa questa importante sfida che potrebbe restituire il primato in classifica alla sua squadra. TuttoJuve.com ha trascritto integralmente ed in tempo reale le dichiarazioni del tecnico bianconero:

Volevo chiedere subito due cose. Quanto è cambiata e migliorata questa Juve rispetto alla partita d'andata col Parma? E poi se Giovinco è un giocatore che alla fine tu segnalerai per non averlo più avversario ma nella tua rosa.
"C'è stato un percorso da parte nostra e da parte del Parma, dalla prima partita. Me la ricordo bene: fu un'ottima partita da parte nostra, iniziammo alla grande il campionato. Da lì è inevitabile che siano cambiate tantissime cose, che la squadra abbia continuato un processo di crescita, sotto tutti i punti di vista: sia a livello di organizzazione, sia a livello tattico, a livello fisico, di mentalità, di atteggiamento. E quindi siamo cresciuti come penso sia cresciuto il Parma. Per quello che riguarda Giovinco, è un calciatore del Parma a tutti gli effetti e quindi... lo stimo, sicuramente è un ottimo giocatore, però è un avversario. Io parlo dei miei calciatori che - non mi stancherò mai di dire - restano per me i più forti al mondo, questo è fuori dubbio".

A Parma, nella partita che poi è stata rinviata il 31 gennaio, avrebbero giocatoi Borriello e Del Piero. Volevo sapere se in questi casi riproponi la stessa formazione per una questione anche di giustizia nei confronti di chi era già preparato a giocare, oppure, cambia tutto e questa partita di domani sera non ha nulla a che fare con quella di due settimane fa?
"Lo sai, io penso che non siano problemi di giustizia, perchè qua non... (ride, ndr)...la giustizia la otteniamo se vinciamo, questo è fuori dubbio. Vengono fatte delle valutazioni sistematiche, giornaliere, settimanali, e poi viene scelta la formazione migliore, a mio avviso migliore da mandare in campo. Vedremo che tipo di formazione, è questione di poche ore".

Prima di incontrare l'Udinese avevi detto che quella partita valeva sei punti, perchè c'era uno scontro diretto per la Champions League. Ti chiedo se quella di domani vale tre punti o qualcosa di più anche a livello mentale, perchè è un recupero.
"E' una partita che ha la sua valenza dei tre punti, è un recupero, ed è inevitabile che, come per tutte le partite, la nostra mentalità è quella di scendere in campo per ottenere il massimo, per ottenere la vittoria. Sappiamo benissimo di incontrare una squadra che è un'ottima squadra. Si è ulteriormente rafforzata nel mercato di riparazione e quindi sappiamo che incontreremo delle difficoltà. Detto questo, cercheremo di fare il massimo e di ottenere il massimo come sempre".

Volevo sapere se hai spaccato il televisore vedendo Udinese-Milan...
"No, perchè altrimenti mia moglie mi riempie la faccia di schiaffi... prima mia moglie e poi mia figlia (ride, ndr). No, assolutamente. Penso che Udinese-Milan sia la dimostrazione di quello che continuo a dire: che una squadra come il Milan, con 13-14 assenti, è andata a vincere su un campo difficilissimo, dove solamente noi eravamo riusciti a pareggiare e gli altri hanno sempre perso. Quindi questo la dice lunga di quello che è capace il Milan, perchè io continuo a dire alcune cose; ma lo dico in maniera molto serena e quindi io non sono sorpreso di questo".

E' vero che non è mai cambiato il vostro approccio alle partite, perchè cercate sempre di vincere, di imporre il vostro gioco su qualunque campo. Adesso però si entra in una fase delicata che vi porterà nel giro di pochi giorni anche allo scontro diretto. Magari arrivare in vantaggio o quantomeno alla pari potrebbe essere importante. Tu pensi che per la prima volta, magari, la squadra possa avvertire un po' di pressione? Di sentire il bisogno di vincere e non soltanto la voglia di farlo?
"Noi sentiamo il bisogno di vincere dal primo giorno, quindi è questa la mentalità: mia e la mentalità che ho cercato di trasmettere ai ragazzi. E debbo dire che non c'è voluto tanto affinchè penetrasse le loro menti. Noi cerchiamo sempre la vittoria, noi abbiamo bisogno della vittoria perchè vincere ci fa star bene. Detto questo, a volte ci riusciamo, a volte ci riusciamo meno, però il bisogno della vittoria deve essere nel nostro dna, perchè è vincente. Siccome noi stiamo lavorando per tornare ad essere una squadra vincente, un gruppo vincente, non so fra quanto tempo, dobbiamo metabolizzare questo. Però penso che i ragazzi siano molto sintonizzati dal punto di vista della mentalità e questo mi fa molto piacere, perchè è anche una spiegazione perchè noi ci troviamo lì in alto, da protagonisti quest'anno".

Possiamo dire che questo è il mese più importante e difficile della tua carriera?
"Ma sai, la mia carriera non è una carriera lunga, da allenatore, anche se è inevitabile che avendo vinto due campionati su quattro in serie B, mi sono trovato ad affrontare momenti particolari, in cui capisci che ci sono delle situazioni che devono essere sfruttate. Però fa parte della storia di un anno calcistico: ci possono essere dei momento - chi più, chi meno - che possono rivelarsi determinanti. Non so se questo mese potrà rivelarsi determinante. E' inevitabile che essendo al girone di ritorno, dico sempre che ogni occasione è persa, per noi e per gli altri".

La scelta del modulo, 3-5-2 o 4-3-3, dipende più che altro dai giocatori che ha a disposizione lei oppure dall'avversario...
"Dipende da quello che vedo, dipende da quello che mi dà più garanzie.  Poi, come dico sempre, mi fa piacere che lo dicano anche i calciatori... il modulo conta relativamente, conta l'atteggiamento con cui si va in campo, conta l'atteggiamento con cui si fanno le cose, la voglia, la determinazione, e poi si può giocare con 11-0, non cambia niente. Quello che conta è l'atteggiamento".

Se e quanto dà fastidio, a te e al gruppo, il fatto di non essere davanti al Milan in questo momento e quindi scendere in campo, psicologicamente, con il concetto di dover rincorrere, anche se virtualmente, perchè ci sono due partite da recuperare...
"Guarda, io parto da un presupposto: che quello che ci sta accadendo quest'anno ci rende molto felici, perchè è da tanti anni che la Juventus non la viveva da protagonista, non la viveva da essere tornata competitiva. Quindi questo è tutto uno stress positivo. Per noi è eustress, non è distress. Sapete che ci sono due tipi di stress: c'è l'eustress che è quello positivo e il distress che è quello praticamente negativo. Per noi è stress positivo, perchè ci sta capitando qualcosa di bello, un qualcosa che ci deve riempire di soddisfazione e di orgoglio perchè siamo tornati ad essere protagonisti, siamo tornati ad essere competitivi, in pochissimo tempo. Quindi, queste sono situazioni belle, sono situazione da vivere. Quando vivi da protagonista sicuramente le vivi bene. Preferisco vivere queste che vivere quelle da settimo posto, ecco".

Ma c'è una sottile differenze nel vedere il nome Milan o il nome Juventus al primo posto? O non cambia nulla nella preparazione mentale della partita? In relazione alle tabelle che eventualmente vengono fatte...
"Dovessi trovare dello scoramento nei miei, gli fare vedere la classifica dell'anno scorso".

Le non brillantissime condizioni di forma di Vidal e Marchisio ti fanno riflettere sul modulo? Di conseguenza, è questo il momento in cui ti servono i gol degli attaccanti ed in particolare di Vucinic?
"Mah... io onestamente non sono preoccupato delle condizioni di Vidal e di Marchisio, assolutamente, anche perchè stanno facendo bene. E' inevitabile che l'inizio di Vidal e di Marchisio è stato sicuramente strepitoso, però il fatto stesso che la squadra, nonostante magari qualche decelerazione da parte di qualche elemento che è stato straordinario fino a quel momento, rimanga in testa alla classifica o al secondo posto, o comunque rimanga competitiva, questo la dice lunga su quello che stiamo facendo e su quello che dobbiamo fare. Detto questo, sono convinto che Marchisio e Vidal faranno una grandissima prestazione domani".(redazione TuttoJuve.com).