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Messaggi del 15/02/2012

Vogliono regalare lo scudetto al Milan!

Post n°5750 pubblicato il 15 Febbraio 2012 da nadir63l
 

di A. Staffieri

Immagine IPB

Non chiedetemi di commentare la partita perchè non ne ho voglia. Parlano le statistiche al posto mio: 63% di possesso palla, 9 tiri in porta fatti, 1 subito, 1 palo e...2 rigori NETTI negati nella ripresa.
Stasera più che mai, da Juventino, mi sento defraudato di una vittoria che sarebbe stata strameritata e che si sarebbe verificata se il solito Killer (chi sarà mai il mandante...?) non avesse fatto finta di non vedere. Per non parlare delle solite punizioni invertite e ammonizioni "generose" (diciamo così) ai danni dei nostri (a proposito, Pirlo e Vidal erano diffidati e salteranno la prossima...).
Vale davvero la pena andare avanti in questo modo?

PAGELLE
- I ragazzi e il Mister meritano tutti 10 e lode. Grazie per il sogno che ci state (stavate...?) regalando. Cercate di resistere.

COSA VA - Se continuano questi arbitraggi, va poco...

COSA NON VA - 1 rigore in 25 partite, nonostante siamo primi in tutte le classifiche di rendimento.

CONCLUSIONI - Non si può andare avanti così.

 
 
 

CONTE A SKY: "Sta passando il messaggio che fischiare a nostro sfavore č sempre giusto, questo č inaccettabile.

Post n°5749 pubblicato il 15 Febbraio 2012 da nadir63l
 

 Meritiamo rispetto da tutti, anche da chi canta certe cose..."

Parla il tecnico bianconero.
© foto di www.imagephotoagency.it

Intervistato dai microfoni di Sky l'allenatore della Juventus Antonio Conte ha parlato del recupero della ventunesima giornata appena conclusosi al Tardini contro il Parma. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.

Non ti aspettavi questo risultato ma la prestazione denota che è mancato solo il guizzo vincente alla fine..

"Abbiamo giocato solo noi e gare dominate come queste senza dubbio le devi vincere. Diciamo bravo Pavarini e meno a noi sotto porta, poi c'è qualcosa da rivedere a livello di immagini...".

Abbiamo visto nervosismo nel finale. Come giudichi l'operato di Mazzoleni?

"Io ho visto le situazioni, il Parma non ha ragione a protestare anzi Giovinco simula. Giaccherini le immagini si commentano da sole. Sembra che si abbia paura di dare rigore alla Juve, un penalty in 22 partite è qualcosa di incredibile vedendo come gioca questa squadra. E' una costatazione, c'è paura nel dare un qualcosa a favore nostro".

E di cosa è figlia questa paura secondo te?

"Di tutto, ma noi andiamo avanti. Questa storia però sta stancando e la statistica parla chiara ed è allarmante, capirei una squadra che non entra mai nell'area avversaria. Noi stiamo il 75% della gara nella metà campo avversaria e siamo ultimi nella graduatoria dei rigori. Penso che ci sia paura nel darci rigore, contro invece non si sbaglia mai, questo mi pare chiaro. Voglio equità e serenità, è ora di finirla con i cori "sapete solo rubare". Ma cosa significano? Che si guardino le statistiche invece di cantare luoghi comuni. Ma non voglio appellarmi a questo, dovevamo segnare e abbiamo perso due punti di fronte alla prestazione che è stata ottima. La squadra sta dando il massimo ma magari anzichè due punti per i singoli episodi in queste due gare avremmo raccolto sei punti. C'è nell'aria il sentore che fischiare contro la Juve è cosa buona e giusta e non si sbaglia mai e questo è inaccettabile. Manca personalità da parte di chi deve fischiare che se c'è il rigore al novantatreesimo deve darlo".

Sei soddisfatto di Vucinic, tanto lavoro ma pochi gol finora...

"Mirko ha grande talento, ha giocato bene, certo se avesse segnato sarebbe stato meglio ma la prestazione in generale è di spessore come di tutta la squadra. Abbiamo dominato e dobbiamo recriminare per non aver segnato, speriamo il vento cambi ma noi continuiamo su questa strada che è ottima".

Avete raccolto tanto apprezzamento per il gioco ma forse non siete decisi sotto porta, per vincere il duello contro il Milan la sensazione è che vi servirà quello...

"Me lo auguro che basti così poco, stiamo facendo una stagione straordinaria ma gare come queste vanno vinte, a volte è colpa nostra ma ora stanno diventando troppe le volte che non ci viene dato ciò che meritiamo. Non voglio attaccarmi a ciò ma c'è paura nel non fischiare a nostro favore ed è lampante".

Perchè questo secondo te?

"Bisogna chiedere a chi di dovere, andiamo indietro di qualche anno e capiamo il perchè. Non voglio regali ma il giusto che ci venga riconosciuto".

Stai facendo riferimenti a calciopoli?

"Assolutamente no ma che sbagliare contro la Juve è giusto è inaccettabile, purtroppo sta passando questo messaggio. Ci alleniamo come animali e non possiamo essere trattati così. C'è amarezza e inizio ad avvertire cose che speravo di non raccontare, che temevo e che purtroppo stiamo vedendo".

 
 
 

La Juve non si riprende la vetta: con il Parma č 0-0

Post n°5748 pubblicato il 15 Febbraio 2012 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it

Una Juventus al di sotto delle aspettative non va oltre lo 0-0 nel recupero della 21 esima giornata di campionato contro il Parma, e vede annullarsi la prima possibilità di riprendersi la vetta della classifica. I bianconeri, apparsi stanchi in alcuni loro interpreti, Marchisio e Vidal su tutti, non riesce nel primo tempo a venire a capo della tattica attendista dei ducali di Donadoni, mentre nella ripresa, soprattutto grazie all'ingresso in campo di Giaccherini, riesce a creare maggiori pericoli alla porta difesa da un Pavarini decisivo in alcune occasioni. Parate del portiere a parte, la prova offerta dagli uomini di Conte non è stata sicuramente delle migliori, e viene accentuata dalla mancanza di gol degli attaccanti, che, al pari delle mezzali, stanno attraversando un periodo di crisi. Da salvare, invece, l'imbattibilità, arrivata a un totale di 26 partite stagionali, e l'ottima tenuta della difesa, che sembra davvero difficile da perforare. La Juventus entra in campo con l'ormai collaudato 3-5-2, che vede Lichtsteiner ed Estigarribia esterni di centrocampo e Matri, preferito a Quagliarella e Vucinic in avanti, mentre Donadoni, tecnico del Parma, si affida a un 3-4-3 nel quale Giovinco rappresenta il periciolo numero uno per i difensori bianconeri. La squadra di Conte ha un'importante occasione da gol già al 3': palla messa in area da Pirlo e Chiellini, di testa, centra in pieno il palo della porta difesa da Pavarini, per lo scoramento dei tifosi juventini presenti al "Tardini". Il match non decolla dal punto di vista del ritmo, e il Parma davanti punge poco, limitandosi a coprire bene il campo per impedire alla Juve di creare grossi pericoli, che i ducali corrono però tra il 20' e il 21', prima con Matri, che colpisce di testa su cross di Vidal, trovando la comoda parata di Pavarini, e poi con Pirlo, che, su punizione dal limite, mette fuori di pochissimo. Passano altri 5 minuti e la Juve ci riprova, stavolta con Mirko Vucinic, che fa fuori Lucarelli e tira da fuori area con il destro, mettendo però alto. Il parma rinuncia praticamente ad attaccare, e, dopo un ventina di minuti di stallo, sono nuovamente i bianconeri a cercare l'1-0 con Matri, che penetra in area di rigore parmense, ma viene stoppato all'ultimo da Pavarini, bravo ad intercettare il pallone in uscita. Il primo tempo, giocato non benissimo dalla Juve, apparsa troppo imballata, si chiude quindi sullo 0-0. Nella ripresa è il Parma ad avere la prima occasione con Giovinco, che, servito da Morrone, va al tiro di sinistro da posizione defilata, costringendo Buffon alla deviazione in corner. L'occasione avuta dai ducali è però una fiammata che non ha molto seguito, dal momento che gli uomini di Donadoni continuano a presidiare gli spazi senza creare nulla, mentre la Juve soffre l'organizzazione degli avversari, nonostante faccia praticamente la partita. Al 57' Conte decide di correre ai ripari, inserendo Giaccherini al posto di Estigarribia, autore di una prova poco convincente, con l'intento di dare maggiore incisività sugli esterni, e creare difficoltà a Biabiany, uomo designato a contenere le iniziative dell'ex giocatore del Cesena. Al 65' è il Parma ad avere una ghiotta occasione da rete: Mariga mette una gran palla in verticale per Giovinco, che sbuca alle spalle dei difensori bianconeri senza riuscire però a trovare la porta dopo essersi defilato per saltare Buffon. Passano 3 minuti e i due tecnici decidono di attingere ancora alla panchina, dal momento che entrano in campo Quagliarella e Jonathan per Matri e Biabiany, con Donadoni che inserisce l'ex giocatore dell'Inter per arginare le folate di un Giaccherini piuttosto ispirato. Al 74' la Juve ci prova con Vucinic, che trova una soluzione da poco fuori l'area, ma il tiro non impensierisce più di tanto Pavarini, che para senza troppi problemi. All'81' è Pirlo a scaldare i guanti al portiere del Parma: fantastico tiro dai 30 metri del centrocampista bianconero, che trova il portiere dei ducali prontissimo alla parata, anche se, in questo momento del match, la Juve pare intenzionata a fare sua l'intera posta in palio, come dimostra l'occasione dell'84, quando Giaccherini, scattato in posizione regolare, si trova a tu per tu con Pavarini, non riuscendo a battere l'esperto portiere, che salva letteralmente lo 0-0. All'88 Conte sfrutta l'ultimo cambio a sua disposizione, inserendo Caceres in luogo di Lichtsteiner, autore di una buona prova, ma visibilmente stanco. La Juve continua a premere alla ricerca del punto dell'1-0, che non arriva neanche nei 4 minuti di recupero concessi dall'arbitro: lo 0-0 di oggi non consente ai bianconeri di riprendersi il primo posto in classifica, anche se la squadra di Conte ha ancora una partita in meno nei confronti del Milan capolista, che mantiene quindi un punto di vantaggio nei confronti dei torinesi, che devono pensare poco al primo posto, e più a cercare di tornare incisivi e "cattivi" sotto porta, a partire da sabato, quando allo "Juventus Stadium" arriverà il Catania di Montella, una delle squadre più in forma di questo periodo.

 
 
 

Olimpiadi. Bambole, non c’č una lira....

Post n°5747 pubblicato il 15 Febbraio 2012 da nadir63l
 

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Immagine IPB

di G. Fiorito

La pañolada sanremese sopraggiunge che è passata mezzanotte. San Valentino. Una giornata stucchevole, fatta di bacetti e fiorellini, ancora buona per il business, forse per un battito nel cuore, segreto e composto come i fidanzatini di Peynet.
Era cominciata male, con Moody che declassava l’Italia e la Spagna. In giornata il governo Monti si opponeva alla candidatura italiana alle Olimpiadi 2020. Niente da eccepire, le due cose vanno d’amore e d’accordo. Meglio dei fidanzatini succitati. E incontrano il favore della gente del web. Viaggio inutile per gli intrepidi Alemanno e Petrucci che ci avevano creduto fino all’ultimo e che il sobrio e tecnico premier ha invece scaricato “senza alcun rispetto” , a detta del n 1 del CONI.
Volenti o nolenti le Olimpiadi sono un evento. Un catalizzatore di denaro e attenzione. Una vetrina sul mondo. Un’occasione. Ma pretendono un grosso investimento e nella logica attuale di cinghie che si stringono, finalmente si è capito che deve corrispondere un ritorno.

Paghiamo ancora lo scotto delle passate esperienze. Appena a un ventennio da Italia ’90 gli stadi sono quello che sono. Il campionato frammentato da una bufera di neve. Le strade insicure, gli spalti scoperti. Gli spogliatoi allagati, a volte anche se non piove.
Mondiali di nuoto 2009. Inchieste, sequestri, can can all’italiana. Cantieri rimasti aperti. Soldi buttati. Scivolati nei soliti rivoli strani. Abusi edilizi, 33 persone rinviate a giudizio dalla Procura di Roma. Europei 2012. Falliti, all’ombra di calciopoli.

E allora Monti dice no. Bambole non c’è una lira. Vediamole le bambole. Leggiamo l’elenco su altreconomia.it, dopo aver considerato che l’investimento avrebbe comportato per lo Stato l’esborso di 8,2 miliardi di euro. “Portafoglio pubblico, ma le decisioni prese dai privati che siedono nel Comitato promotore presieduto da Mario Pescante, vicepresidente del Comitato olimpico internazionale, già commissario straordinario alle Olimpiadi invernali di Torino nel 2006 e ai Giochi del Mediterraneo di Pescara nel 2009 ed ex sottosegretario ai Beni Culturali con delega allo Sport dal 2001 al 2006. A fianco del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in qualità di vicepresidente siede Andrea Mondello, ex presidente della Camera di Commercio (dal 1993 al 2008), ed ex vice di Confindustria. Direttore generale, Ernesto Albanese amministratore delegato di Atahotels (gruppo Ligresti). A fianco dei Membri di diritto (cariche istituzionali e sportive) ecco il Comitato d’Onore. Qui siedono, tra gli altri, Luigi Abete, presidente della Banca nazionale del lavoro ed ex presidente di Confindustria; Azzurra Caltagirone, figlia del costruttore Francesco Gaetano Caltagirone e moglie di Pierferdinando Casini, leader dell’Udc; Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente di Confindustria e presidente della Ferrari. E ancora, l’imprenditore Diego delle Valle, proprietario della Tod’s; John Elkann, presidente di Fiat; Cesare Geronzi, banchiere di lungo corso, ex numero uno di Capitalia e attualmente presidente della Fondazione Generali; Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria; Giovanni Malagò, presidente del circolo Canottieri Aniene e già presidente del Comitato promotore per i Mondiali di nuoto di Roma 2009; Aurelio Regina, presidente di Confindustria Lazio, di Unindustria e della Fondazione per Roma 2020”.

Saltano subito all’occhio i soliti noti. E’ opinione diffusa che stiamo piangendo le conseguenze del governo passato. Giusto, logico. Cosa non hanno fatto per reggersi alle poltrone di comando. Sfiorando sospetti confermati da una videoinchiesta de La 7 dello scorso dicembre in merito alla compravendita di parlamentari.
Ma le bambole non sono tutte Barbie standard. Ce ne sono di diversi colori e spesso riconducono a una famosa cordata. Sempre su la 7 Crozza prende in giro “L’Italia dei i carini”.
Il più carino di tutti ha una certa esperienza, essendo stato direttore generale del comitato organizzatore della Coppa del Mondo di Calcio Italia ’90 tra il 1986 e il 1990. E tra le tante altre cose presidente di Confindustria dal 25 maggio 2004 al 25 maggio 2008. Luca Cordero di Montezemolo, pupillo di Enzo Ferrari, presidente Ferrari, fondatore con Diego Della Valle del fondo finanziario Charme, presente nel consiglio di amministrazione Tod’s fino al luglio 2004 e presidente FIED (federazione italiana editori giornali), Man of the Year 2001 per il prestigioso mensile USA “Automobile Magazine” e 2002 per “Autocar” (il settimanale automobilistico più antico del mondo).
Con qualche ombra. Il calcio, si sa, non è per l’imprenditore rampante foriero di emozioni come la F1. Nel 1990 era vice-presidente esecutivo di una Juventus poco juventusiasmante, le cui sorti furono rilanciate dal ciclo della Triade, voluto da Umberto Agnelli. Nel 1984 fu amministratore delegato di Cinzano International. Dove, secondo la testimonianza resa da Cesare Romiti a “La storia siamo noi” di Giovanni Minoli del 7 ottobre 2010, fu spedito dall’Avvocato dopo aver ammesso che si faceva pagare per fare da intermediario al fine di procacciare incontri con la sua persona. Montezemolo, per qualcuno il nuovo che avanza, anche se Romiti ancora oggi non ha dimenticato e il voto non glielo darebbe. Luca Cordero, pubblicamente ringraziato da Blatter per essersi adoperato affinché fosse ritirato il ricorso al TAR preparato con dovizia di particolari dai legali della Juventus dopo il processo sportivo di calciopoli. Dall’alto del suo scranno ancora caldo non di presidente della Juventus, ma di vice-presidente onorario del Bologna (1993/2005).

Uno la cui immagine si è legata alla solitudine malinconica di un boccale di birra su un tavolino disadorno, sullo sfondo scalcinato di una parete anonima, parco di parole ma non di occasioni perdute, ha detto: ”Il governo ha preso una decisione meditata, che rispettiamo. L’importante adesso è che questa scelta venga letta come segno di responsabilità e non di sfiducia in noi stessi” . Pavidamente, com’è costume tra i suoi, Bersani ha capito che Monti ha sfiduciato tutti. Politici e imprenditori. Che con disinvoltura nel tempo hanno preso senza rimettere niente. Approfittando del denaro pubblico e della fiducia degli italiani.

Come a Sanremo. Dove non è arrivato Monti a fermare lo show. Incartapecorito, fuori tema, sgangherato. Senza nemmeno una primadonna. Tutto è andato in tilt. Anche la macchina tecnologica dei voti, rivelando comunque più di qualche incompetenza.
Su tutto una luce. Nella nenia sbiadita di una “canzone popolare” svenduta e ridotta all’osso. La Nanì meretrice di Lucio Dalla. Un riverbero poetico di Via del Campo. E un uomo innamorato. Cronaca di un 14 febbraio.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2132

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ULTIME DA PARMA

Post n°5746 pubblicato il 15 Febbraio 2012 da nadir63l
 

© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

16:15 - Rispetto al 31 gennaio scorso, quando la partita venne rinviata per neve, sono completamente cambiate le condizioni climatiche.  Oggi pomeriggio sullo stadio Tardini splende un magnifico sole, che ha reso meno rigide anche le temperature.

15:45 - Antonio Conte - riferisce Sky Sport - comunicherà la formazione ai propri giocatori solo poco prima di salire sul pullman per raggiungere lo stadio Tardini.  

15:15 - A poche ore dal fischio d'inizio di Parma-Juventus, permangono ancora alcuni dubbi di formazione, da una parte e dall'altra. Le ultime indiscrezioni filtrate dal ritiro bianconero e riportate anche da Gazzetta e Sky Sport, danno in rialzo le quotazioni di Fabio Quagliarella, che potrebbe essere preferito a Matri come partner d'attacco di Mirko Vucinic. Già, perchè Conte sembra orientato a schierare due punte di ruolo, riproponendo quindi la difesa a 3 ed il folto centrocampo a cinque. A protezione di Buffon, dovrebbero esserci Barzagli, Bonucci e Chiellini. Il difensore viterbese dovrebbe vincere il ballottaggio con Martin Caceres. A destra sicuro l'impiego di Lichtsteiner, mentre a sinistra viene dato in pole Paolo De Ceglie. I tre centrali, ovviamente, saranno Vidal, Pirlo e Marchisio.
Donadoni dovrebbe replicare con un analogo 3-5-2: in porta Pavarini è in vantaggio su Mirante; la linea difensiva, rimasta orfana di Paletta, sarà composta da Zaccardo, Ferrario e Lucarelli; a centrocampo, da destra a sinistra, Valiani (favorito su Jonathan), Morrone, Mariga, Gobbi e Modesto; in avanti Giovinco e Floccari.

PROBABILI FORMAZIONI

Parma (3-5-2): Pavarini; Ferrario, Lucarelli, Zaccardo; Valiani, Mariga, Morrone, Gobbi, Modesto; Giovinco, Floccari.
A disp.: Mirante, Brandao, Jonathan, Valdes, Musacci, Biabiany, Okaka. All.: Donadoni

Juventus(3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Marchisio, Pirlo, Vidal, De Ceglie; Quagliarella, Vucinic.
A disp.: Storari, Caceres, Estigarribia, Giaccherini, Del Piero, Matri, Borriello. All.: Conte

Arbitro: Mazzoleni di Bergamo
Guardalinee: Dobosz e Marzaloni.
Quarto uomo: Orsato.

 
 
 

SEI STATO NOMINATO...

Post n°5745 pubblicato il 15 Febbraio 2012 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Antonio Conte ieri in conferenza stampa era sicuro: "Marchisio e Vidal faranno una grande gara". Noi siamo sicuri che la Juventus stasera cercherà di ripetere le partite che abbiamo fin qui visto, fatte di lotta, abnegazione, voglia di vincere e belle giocate. Vincere? Certo, ci proverà fino alla fine, perchè per l'occhio attento tutte le partite giocate potevano essere delle vittorie. Il filo sottile sta nel pizzico di fortuna, nel giusto giudizio arbitrale e nella forma dei giocatori. Se dovessimo scegliere uno degli uomini copertina per stasera sceglieremmo Andrea Pirlo. Per quale motivo? Beh semplice, Andrea è fino ad ora stato l'uomo ordine e faro della squadra bianconera, ma non è ancora riuscito a prendersi la copertina al 100% con un gol. Memori del suo bellissimo gol dell'anno scorso con la maglia del Milan a  Parma, siamo fiduciosi che prima o poi Andrea debba segnare il primo gol in bianconero e che il suo momento stia arrivando. Del resto la Juventus non ha segnato molto da lontano ultimamente e pochissimo su punizione. E' ora di invertire la rotta e Andrea Pirlo, speriamo ci possa riuscire. Nella città di Verdi, Mozart potrebbe suonare per

 
 
 

     

 

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