LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 18/02/2012
le pagelle di Andrea Finalmente, come da titolo, ci sblocchiamo e riusciamo a rifilare 3 reti ad un Catania mai completamente domo. La partita inizia in salita, dopo che il Catania ottiene il vantaggio a seguito di una ripartenza con una bella conclusione da fuori area di Barrientos al terzo minuto di gara. Ma la Juve, questa Juve, non è squadra da abbattersi alla prima difficoltà; infatti c'è subito un arrembaggio all'area catanese, con le azioni da gol che si susseguono senza che però gli attaccanti bianconeri riescano a violare la porta difesa da Kosicky. Ma il gol è nell'aria... E' Pirlo, con una magia su punizione al minuto 22, a far gridare per la prima volta lo Juventus Stadium e a premiare gli sforzi della squadra bianconera che non meritava lo svantaggio. La Juve no è ancora sazia e subito dopo il gol del pareggio è Quagliarella a sfiorare il raddoppio con una fantastica conclusione dalla distanza che centra in pieno la traversa a portiere battuto. Ma i siciliani non stanno a guardare e pareggiano immediatamente anche il conto dei legni (provvidenziale la deviazione di un concentrato Gigi Buffon) con Bergessio. Nella ripresa continua inarrestabile, ma con un po' di confusione, l'assalto juventino che però pare non sortire gli effetti sperati. L'episodio della svolta si verifica ad una mezz'oretta dal termine con l'ex Marco Motta che si fa buttare fuori per doppia ammonizione. Paradossalmente è il Catania, con l'uomo in meno, a creare subito un'incredibile palla gol disinnescata solo dal monuentale Buffon. Ma al 29esimo è ancora Juve: Pirlo pennella una punizione (ancora) sulla testa di Chiellini ed è vantaggio. 5 minuti dopo è il turno di Quagliarella che sfrutta al massimo un'indecisione di Kosicky e sigla il definitivo 3-1. Siamo in vetta, anche se solo per qualche ora! Sempre Forza Juve! PAGELLE Un po' in ritardo sul tiro di Barrientos che porta in vantaggio gli ospiti, si rifà con due autentici miracoli che, di fatto, salvano il risultato. BARZAGLI 6,5 Soffre un po' la rapidità di Gomez. Vince, comunque, di gran lunga la sfida. CHIELLINI 7 14 milioni di tifosi italiani sono esplosi al suo gol. Un'autentica liberazione! PADOIN 5 Schierato a sorpresa come esterno destro del centrocampo a 5 scelto dal Mister, sbaglia qualche pallone di troppo. Passo indietro rispetto all'esordio con il Milan. PEPE 5,5 Entra nel periodo più delicato della gara, ma non è mai incisivo. Deve ritrovare la forma migliore. MARCHISIO 6 Anche oggi si limita a fare il "compitino". Ancora non è tornato ai livelli della prima parte di stagione. PIRLO 9 Come si fa a non amare un giocatore così? Gioca una quantità enorme di palloni, ne "sbaglia" pochissimi. Prima di questa sera ci aveva fatto vedere quasi tutto il suo repertorio, gli mancava giusto il gol su punizione...e puntualmente è arrivato! GIACCHERINI 6,5 Corre, corre, corre e non si stanca mai. Sempre pronto ad inserirsi, sempre pronto a puntare l'avversario, sempre a sostegno dell'uomo di fascia dalla sua parte! DE CEGLIE 6 Anche stasera è protagonista di una buona prestazione. Buona anche la quantità e qualità di cross in area. Un po' in affanno in fase difensiva nel primo quarto d'ora. LICHTSTEINER S.V. BORRIELLO 5,5 Si innervosisce quasi subito perchè, come al solito, non gli si fischiano falli a favore. Si fa pescare qualche volta di troppo in fuorigioco...ma è bravo a proteggere il pallone e a fare da sponda per i compagni. Sfiora anche il gol con un colpo di testa su cui Kosicky è attento. Prestazione non ancora sufficiente, ma sta migliorando. VUCINIC 6 Quando entra da subito qualcosa in più nelle fase offensiva. Rischia di segnare un gol di cineteca...peccato sbagli il tiro a "tu per tu" con il portiere. QUAGLIARELLA 7 Ci ha provato in tutti i modi a segnare. Ci è riuscito a 9 minuti dal novantesimo chiudendo di fatto la partita, dopo aver preso una clamorosa traversa nel primo tempo. Quagliagol sta ricominciando a provare i suoi colpi... CONTE 7,5 Grazie per aver restituito un gioco e soprattutto un'anima alla Nostra amata Juventus. Questa l'anno scorso non la si vinceva in rimonta... COSA VA Il risultato, il carattere, finalmente i gol (uno per reparto). COSA NON VA Qualche buco difensivo di troppo, stasera. CONCLUSIONI Siamo momentaneamente in vetta. Alla faccia di chi ci vuole male. http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2139
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La Juventus debella la "pareggite" che la ha afflitta in occasione degli ultimi due match di campionato, contro Siena in casa e Parma in trasferta, superando 3-1 il Catania allo "Juventus Stadium". Il risultato finale, abbastanza netto, non deve però trarre in inganno: gli uomini di Montella hanno dato filo da torcere ai bianconeri, soprattutto nel corso della prima frazione di gioco, interpretando il match in maniera aggressiva e priva di timori reverenziali nei confronti di una Juve che, nonostante i 3 gol realizzati, denota ancora difficoltà nel finalizzare al meglio l'enorme mole di gioco prodotta. Antonio Conte decide di apportare qualche piccolo cambiamento rispetto all'undici che ha affrontato il Parma mercoledi scorso, inserendo dal primo minuto Padoin, Giaccherini, De Ceglie, Borriello e Quagliarella, proponendo comunque il consueto 3-5-2, mentre Montella schiera il suo Catania con un aggressivo 4-3-3, nel quale Barrientos, Gomez e Bergessio hanno il compito di portare grattacapi alla difesa bianconera. Il match è subito scoppiettante: dopo una prima occasione capitata sulla testa di Marchisio al 1', il Catania, a sorpresa, passa in vantaggio al 4' con Barrientos, che piazza un gran tiro facendo secco Buffon. L'avvio sprint dei siciliani mette un po' in difficoltà la Juve, che riesce a rispondere ai rossazzurri solamente al 16' con Borriello, che, su cross di De Ceglie, va a colpire di testa, costringendo il portiere del Catania, Kosicky, a parare in due tempi. Al 22' arriva il gol del pareggio bianconero: Pirlo, direttamente su punizione, beffa un incolpevole Kosicky, riportando così la Juve in linea di galleggiamento. Gli uomini di Conte, incitati dal pubblico presente allo "Juventus Stadium", provano a trovare il gol del 2-1, e ci vanno vicinissimi alla mezz'ora con Quagliarella, che calcia da fuori, trovando una traversa clamorosa. Il Catania non sta a guardare e restituisce il "legno" ai bianconeri: al 32' Bergessio, dopo aver triangolato con Barrientos, va al tiro da posizione defilata, centrando la traversa. La partita, davvero bella fino a questo punto, non offre altri grandi spunti nel corso della prima frazione, che termina quindi sull'1-1. La ripresa si apre con la Juventus subito in avanti, che va vicina al gol sempre grazie a Pirlo, autore di una grande conclusione su calcio piazzato al 49', conclusione che finisce di poco alta. Montella decide di tornare a soluzioni tattiche meno sbilanciate, e inserisce Biagianti in luogo di Barrientos, poco felice di abbandonare il campo così presto. Nonostante il cambio, la pressione della Juve nei confronti dei siciliani è sempre più forte, e costringe l'ex tecnico della Roma a ricorrere alle qualità difensive di Spolli, che al 60' entra in campo al posto di un opaco Lodi. Un minuto dopo Conte decide di attuare la contromossa, inserendo Simone Pepe, reduce da un infortunio, al posto di Padoin, autore di una prestazione sufficiente. La Juve fatica a creare occasioni da gol, ma, a partire dal 65' ha il vantaggio di giocare con l'uomo in più, dal momento che Motta, ex dell'incontro, viene espulso dall'arbitro per doppia ammonizione. Nonostante lo svantaggio numerico, è il Catania ad andare nuovamente vicino al gol: al 66' Almiron va al tiro da fuori, trovando la grandissima risposta di Buffon, che riesce a salvarsi in qualche modo. Tra il 68' el il 71' Conte e Montella operano un cambio a testa: entrano Vucinic per De Ceglie e Seymour per Gomez, con la Juve che passa al 3-4-3, con il montenegrino, Quaglirella e Borriello a comporre il tridente. Il cambio di modulo porta subito la Juve sul 2-1: calcio di punizione battuto da Pirlo dalla destra e Chiellini sfrutta un errore di Kosicky, insaccando di testa. Il gol del vantaggio sembra liberare la Juve da un peso, e permette al suo tecnico di rinunciare a una punta, Borriello, per dare spazio a Lichtsteiner, e tornare alla difesa a 4. L'ennesimo cambio di modulo a partita in corso non impedisce ai bianconeri di portarsi sul 3-1 con Fabio Quagliarella, che all'81, servito da Pirlo, insacca senza problemi, mettendo in ghiaccio il match. Gli ultimi minuti della partita, infatti, non cambiano l'esito dell'incontro, che si conclude con il successo degli uomini di Antonio Conte, successo che, in fin dei conti, è da considerarsi meritato. La squadra bianconera continua ad evidenziare i pregi che l'hanno caratterizzata per tutto il campionato, ovvero una certa fluidità di manovra, unita a una grande compattezza di squadra, anche se la stanchezza di qualche giocatore importante, vedi Marchisio, è abbastanza evidente. La vittoria sul Catania, comunque, riporta la Juve in testa alla classifica, con una partita in meno, e arriva alla super sfida di giorno 25 con il Milan con la consapevolezza di poter fare risultato pieno anche a San Siro, a patto però che gli attaccanti a disposizione di Conte riescano a ritrovare la via della rete con facilità: sui 3 gol di stasera, 2 sono arrivati da palla inattiva, e non da attaccanti, e uno, quello di Quagliarella, su errore della difesa del Catania. Un dato sul quale riflettere dunque, perchè per vincere contro il Milan un gol in più degli avversari bisognerà pur farlo. |
Non le manda a dire il noto giornalista David Messina, che in esclusiva per TuttoJuve.com parla a 360° della situazione attuale bianconera: dalla lotta serrata col Milan, alla crisi degli attaccanti. Fino al tema scottante degli arbitri. David Messina, nel giorno in cui la Juve frena a Parma il Milan spaventa con un 4-0 all’Arsenal che non ammette repliche. Fanno bene in casa bianconera a temere i rossoneri? “Il Milan con i 4 gol all’Arsenal ha dato una dimostrazione di forza eccezionale. Ma la prima cosa da dire ai tifosi della Juve è di non lasciarsi impressionare, perché la squadra è virtualmente prima considerata la gara da recuperare col Bologna e se ce la facesse a vincere avrebbe 2 punti di vantaggio sui rossoneri. Per cui l’importante è che in casa Juve si parta da questo presupposto perché il peggior nemico è l’impulsività, la rabbia che deriva da un’esibizione di forza del Milan. Consideriamo che la squadra di Allegri ha avuto l’impennata non solo per aver recuperato Boateng e Robinho, che finalmente ha fatto 2 gol ma perché veniva da una fase negativa che aveva preoccupato. Quindi in questa performance c’è tanta rabbia e tanta voglia di reagire. Però sulla lunga distanza il Milan credo che qualche intoppo potrà averlo pratica un gioco faticosissimo. Ripetere quanto fatto con l’Arsenal contro i prossimi avversari e poi andare avanti così è una cosa che stressa e affatica al limite della resistenza dei giocatori. Attenzione, anche la Juve pratica un gioco estremamente dispendioso e può accusare qualche intoppo, ma li bianconeri hanno una squadra e un ambiente più compatto, i giocatori stessi sono più amici fra loro. Il Milan ha il vantaggio di avere più uomini di classe, soprattutto in attacco: ricordiamoci che hanno fuori ancora Pato uno dei migliori goleador del mondo. La Juve sotto questo profilo è leggermente sottotono, però ha più entusiasmo volontà e un allenatore che è un motivatore strepitoso. Vedo una lotta serrata fino alla fine, senza una favorita e questo è un fattore che rende più entusiasmante il campionato”. |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14