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Messaggi del 19/02/2012

Allegri. Messaggi in bottiglia?

Post n°5764 pubblicato il 19 Febbraio 2012 da nadir63l
 


Immagine IPB

di E. Loffredo

«Dico solo che mi sarei molto divertito se quando Chiellini ha segnato il gol schiacciando il suo avversario, l'arbitro avesse annullato il gol: invece, per fortuna, lo ha convalidato». Firmato Massimiliano Allegri.

Non è giusto ciò che è giusto, ma quello che piace all'allenatore rossonero? Speriamo proprio di no, perché oltre a voler gettare nel computo della discussione aperta da Conte dopo Parma-Juventus qualche molto presunta decisione arbitrale a favore della Juve, non vorremmo che ciò che ad egli sarebbe piaciuto diventasse involontario condizionamento per esaudirlo da qui a breve...

Le dichiarazioni di Allegri

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2141


 
 
 

Petrucci ha fallito ancora!

Post n°5763 pubblicato il 19 Febbraio 2012 da nadir63l
 

glmdj


Immagine IPB

Il 10 febbraio scorso, l’assemblea di Lega convocata per discutere le problematiche relative ai diritti in chiaro, ha creato una «notevole irritazione» al Coni, dovuta alla presenza di Lotito che in base alle nuove norme etiche, non poteva partecipare a quell’incontro. Proprio in quell’occasione il Coni aveva fatto sapere che avrebbe parlato «nei modi e nei tempi opportuni».
La lega si è limitata a spiegare che Lotito era presente all’assemblea in qualità di consigliere federale e che aveva delegato un’altra società, il Genoa, a votare per lui.
La risposta del Coni è arrivata dalle pagine della gazzetta, direttamente dall’amareggiato Petrucci:
«La situazione del calcio di serie A è diventata insopportabile. Il rispetto dell’autonomia è una cosa, ma quando l’immagine che ne deriva diventa nocumento all’interno sport italiano, il Coni non può tollerarlo e restare con le mani in mano. Abete governa un mondo fatto di 15mila società, di quattro leghe, tre delle quali si comportano rispettando le regole. Quella di A fa il contrario e la situazione non può più andare avanti in questo modo. Glielo ho detto, questa ingovernabilità deve finire.
Non è possibile che il Coni, unico ente che può deliberare sullo sport, faccia regole chiare e una successiva assemblea di Lega con mezzi surrettizi fa partecipare persone che incorrono nei divieti del codice etico recentemente varato. »

Petrucci, da buon politico, sa usare bene le parole ma si rivolge anche ad una platea di tifosi (come lo siamo noi) che conoscono bene gli abusi di potere del Coni e di come il loro uso maldestro abbia contribuito fortemente a danneggiare l’immagine dello sport italiano.
Inutile continuare a scaricare le responsabilità quando i fatti parlano chiaramente!
Perché ora il ritornello di Petrucci è questo: «Siamo stufi di “pagare pegno”, come ho scritto anche nella lettera aperta inviata allo sport italiano. Il Coni con la pista di Bob di Torino 2006 costruita nel posto sbagliato e con le piscine sorte come funghi intorno a Roma 2009 non c’entra nulla».
Vuole farci credere che il Coni non è responsabile di niente. Consapevole del potere che ha in mano, Petrucci è però certo di avere i giusti appoggi per poterlo affermare senza che nessuno chieda spiegazioni o opponga una qualsiasi resistenza. Queste le sue parole: «Quanto alla politica interna, siamo talmente forti come Coni che nessuno può strumentalizzare questo “no” . A chi intendesse farlo risponderemo punto per punto».
E’ vero che nessuno chiede conto a Petrucci del suo maldestro modo di governare il calcio, ma è anche vero che non è più sufficiente l’indottrinamento a mezzo stampa amica per nascondere il reale stato di degrado del nostro sport.
Riteniamo infatti che non c’è nulla da strumentalizzare. Quando l’organizzazione sportiva italiana per tre volte (Europei e Olimpiadi) viene sfiduciata, non c’è nulla da aggiungere se non ammettere che di fallimento si è trattato. Ha fallito soprattutto Petrucci, ed è inutile continuare a nascondere le responsabilità dietro le parole.

Buffa anche l’accusa del ricorso ai “mezzi surrettizi” da parte della Lega per permettere a Lotito di partecipare all’assemblea. Soprattutto perché la norma “etica” introdotta dal Coni è stata emanata ah hoc per mettere alla porta i condannati in primo grado dalla sentenza penale di calciopoli (mezzo surrettizio anche questo?).
Insomma, non solo la Figc e il Coni si arrabattono con cambiamenti di norme in corso, con modi e tempi che fanno sorgere più di un dubbio sul loro reale scopo, ma visto che questo modus operanti sembra portare buoni risultati, anche la Lega di seria A ha pensato bene di adeguarsi utilizzando lo stesso escamotage.

Ancora più buffa è l’altra recriminazione di Petrucci: «No, ma non mi è mai piaciuto sapere tutto sapere tutto all’ultimo giorno». Il presidente del Coni, come successo per il tavolo della pace e pochi giorni fa con la candidatura per le Olimpiadi, all’ultimo minuto non ha potuto incassare quel “si” che gli avrebbe conferito un po’ di autorità. Illuso in entrambe le circostanze da tentati accordi sottobanco, ha dovuto incassare l’ennesimo fallimento.

E per finire conclude indirizzando un messaggio chiaro ad Abete: «Mi fido e sarò al suo fianco per gli interventi che mi auguro faccia al più presto nei confronti di tutto ciò che ho denunciato». Abete insomma, non provare a sgarrare che Petrucci non ha intenzione di essere deluso un’altra volta…

Il Presidente della Figc dal canto suo sta pensando a cosa deve fare. Poche le dichiarazioni seguite dopo il mancato accordo del tavolo della pace e tutte di circostanza. Cosa si inventerà questa volta per giustificare l’ennesima brutta figura?

Diventa inutile, davanti a circostanze tanto palesi, chiedersi il perché questi personaggi non possono essere credibili!

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2140


 
 
 

Il popolo bianconero sostiene Conte: "Non ci fermeremo fino a che non avremo avuto risposte"

Post n°5762 pubblicato il 19 Febbraio 2012 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Ultras, Club, siti internet e forum, tutti i rappresentanti delle varie anime del tifo bianconero hanno deciso di scendere in campo per sostenere e sottoscrivere con un comunicato congiunto i forti messaggi lanciati dal tecnico juventino Antonio Conte, dopo i gravi torti arbitrali subiti dalla sua squadra al Tardini di Parma. Ecco la nota diramata dai sostenitori bianconeri e sottoscritta anche da TuttoJuve.com:

 

Nella conferenza stampa successiva a Parma-Juventus, il nostro allenatore Antonio Conte ha esternato ai giornalisti presenti in conferenza stampa il suo disappunto per una situazione che rischia alla lunga di condizionare il campionato dei bianconeri e, di conseguenza, l’enorme lavoro quotidiano che c’è dietro. Secondo il mister, gli arbitri non sono sereni quando arbitrano la Juventus, poiché hanno notato – ed è in realtà evidente – come se si sbaglia contro la Juventus comunque va bene, mentre in caso contrario si viene sottoposti a gogna mediatica e a punizioni esemplari dai “vertici arbitrali”.

Unendoci a quanto già fatto con nota ufficiale dalla Società, anche noi tifosi bianconeri, (popolo del web, tifosi e ultras) sottoscriviamo dalla prima all’ultima parola quanto espresso in maniera chiara ed inequivocabile (nonostante i tentativi di strumentalizzazioni varie) in quel di Parma.

Riteniamo, probabilmente in contrasto con quanto pensa una fetta rilevante di giornalisti e dirigenti federali, che la nostra dignità non sia calpestabile e che, al contrario, siamo proprio noi tifosi la benzina che fa muovere l’intero motore del gioco del calcio. Siamo noi che lo alimentiamo con i nostri soldi, con la nostra passione e con i nostri sacrifici, e non può più starci bene questa situazione che in realtà va avanti dal 2006 in poi.

Già l’ex presidente Cobolli Gigli (quello che chiede più gol e meno polemiche) e Didier Deschamps, nel purgatorio della B, iniziarono a denunciare una situazione insostenibile e resa palese dai numeri (3 soli rigori fischiati in 42 partite: nessuno peggio di noi, nonostante i 94 punti e gli 83 gol messi a segno), proseguita poi col ritorno in A con Claudio Ranieri, ( lo stesso tecnico che vuole dare lezioni di stile), nell’ottobre del 2007, denunciò come «nel dubbio ci penalizzano. Forse stiamo pagando noi lo scandalo di calciopoli. Non vogliamo aiuti, ma essere trattati come tutti gli altri». Fu un campionato, il primo in A, talmente compromesso da errori arbitrali a nostro sfavore da spingere Cobolli Gigli (sempre quello che chiede piu’ gol e meno polemiche) e Jean-Claude Blanc a scrivere una lettera aperta di protesta a FIGC ed AIA nella quale si denunciava come «alcune decisioni dei direttori di gara stanno confermando un dubbio sollevato da più parti: e cioè, che nei confronti della Juventus non vi sia un atteggiamento sereno e adeguato alla serietà con la quale la Società e la squadra affrontano i propri impegni. [..] La Juventus non può continuare a pagare colpe per le quali ha già scontato una pena estremamente severa e dalla quale si sta risollevando anche grazie alla passione dei propri tifosi, che legittimamente chiedono rispetto». Sospetti che sono tornati fortissimi, guarda caso, dopo che da Napoli uscivano fuori le intercettazioni “irrilevanti” e dove la Juventus cominciava con forza a rivendicare – grazie alla presidenza Andrea Agnelli – la vittoria di 29 Scudetti, regolarmente vinti sul campo. Si arrivò allo sfogo di mister Delneri il 2 febbraio 2011, quando davanti alle telecamere Mediaset disse che «Vogliamo rispetto, vogliamo che ci venga dato quello che ci va dato. Perchè Calciopoli è finita. Cinque anni fa. Se c’era, poi». Un attacco diretto «perchè a stare zitti non si ottiene nulla», cui fecero seguito le parole dell’amministratore delegato Marotta: «Non sono qui ad accampare delle scuse ma voglio esprimere una critica molto decisa nei confronti della classe arbitrale e dell’atteggiamento verso la Juventus. Non vorrei che le nostre valutazioni su Calciopoli siano intervenute in questo tipo di comportamenti. Non vorrei che quella che prima si definiva sudditanza ora diventi arroganza, che superi l’oggettività degli episodi in questione».

Condanniamo in maniera netta e ferma le istituzioni che dal 2006 ad oggi non sono state in grado di garantire – forse perché controparti in tribunale contro la Juventus? – quella necessaria e fondamentale serenità nei giudizi e trasparenza nelle scelte che è alla base della credibilità dell’intero gioco del calcio.

Vogliamo sapere perché dal 2006 ad oggi siamo la squadra – tra quelle sempre presenti da allora in A più Napoli e Genoa che salirono assieme a noi dalla B – che si è vista fischiare meno rigori di tutti (26) e con un saldo di +1 assolutamente statisticamente irrituale per una “big” (basta controllare qualche statistica).

Vogliamo sapere perché se Doveri assegna un rigore alla Juventus all’88° di una partita già sull’1-0, viene assalito dai media, si sollevano sospetti di combine sui rigori e l’arbitro viene fermato per quattro turni, senza essere difeso da nessuno, ma anzi venendo dato in pasto a chi altro non aspettava per aprire bocca.

Vogliamo sapere perché uguale trattamento non viene riservato a chi sbaglia, anche molto più clamorosamente, a favore di altre squadre (che casualmente sono divise da pochi punti in classifica da noi).

Vogliamo sapere perché se un arbitro sbaglia danneggiando la Juventus, la sua prestazione viene giudicata “positiva” e nessuno si sogna minimamente di riservargli lo stesso trattamento ricevuto da Doveri.

Siamo 14 milioni, con tutto quello che ciò rappresenta, (e qualche media, visto i cali d’ascolto e delle vendite se ne è già accorto) e pretendiamo – visto che come detto siamo la benzina di questo calcio – che si chiariscano questi sospetti che riteniamo ormai inaccettabili, perché durano da troppo tempo e non si riferiscono ad una singola partita, ma ormai a sei lunghi anni.

Antonio Conte ha detto di non riuscire a spiegare a noi e ai suoi giocatori il perché tutto questo accada. Chiediamo a chi di dovere di farlo per lui, in maniera chiara e non superficiale, perché siamo stanchi di essere trattati come se nulla fosse.

Nel 2006, chi ha messo in piedi la farsa di calciopoli, lo ha inteso fare – parole sue – per “ripulire il calcio da ogni sospetto”. Oggi, nel 2012, ci pare che si sia solamente ottenuto l’effetto contrario, in quanto i sospetti sono solo raddoppiati da parte di tutti i protagonisti del sistema calcio, senza in realta’ dare una vera idea di trasparenza. E gli scandali che riempiono i giornali, ne solo l’esempio. In compenso si e’ ottenuto l’effetto di penalizzare la Juventus e i noi tifosi, che continuamo a pagare e ad essere trattati senza rispetto. Non e’ che forse il vero obbiettivo fosse solo quest’ultimo?

Noi pretendiamo rispetto e pretendiamo delle risposte da chi rappresenta il sistema calcio, e abbiamo il diritto di averle. Da oggi non ci fermeremo fino a quando queste risposte non ci verranno date. Con civiltà ma con fermezza, noi diciamo basta. Non siamo più disposti ad accettare questa disparità di trattamento evidente a tutti gli uomini e le donne che abbiano un minimo di onestà intellettuale (merce rara ormai) e attueremo ogni forma di protesta percorribile che la legge ci concede.

 
 
 

     

 

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