LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 20/07/2012
“Il Trofeo Tim è un buon test”. A parlare è l’allenatore della Juventus Antonio Conte in vista del triangolare di domani sera a Bari. Il tecnico, in questi primi giorni di ritiro, ha avuto a disposizione un gruppo ristretto visto che i giocatori che hanno preso parte all’Europeo si aggregheranno soltanto in seguito. La manifestazione, che vedrà i bianconeri affrontare sia il Milan che l’Inter, costituirà quindi un valido banco di prova per valutare il lavoro svolto fino a questo momento a Chatillon. “Sono impegni relativamente impegnativi – ha spiegato ai microfoni del sito internet ufficiale della Juventus – in quanto sono passati solo 9 giorni di allenamento. Stiamo provando tanto e con la rosa piena zeppa di Primavera. Tornei del genere li considero dei buoni test per vedere se il calcio che vogliamo proporre pian piano sta entrando nella nostra testa. Sono però test da prendere come allenamenti. Il ritiro è fatto per lavorare sia dal punto vista atletico che tecnico-tattico. È un momento in cui si sta costruendo qualcosa di importante: il Trofeo Tim capita dopo soli dieci giorni ed è un impegno che va preso con le pinze. Siamo la Juventus e cercheremo comunque di onorarlo nel migliori dei modi". |
glmdj |
Sono alcuni mesi che certa stampa sportiva continua con una litania a molti lettori indigesta: “Per la Procura federale le dichiarazioni di Carobbio e Gervasoni sono credibili e sincere”. Frase ripetuta anche oggi. L’abbinamento Carobbio-Credibile è diventato un leit motiv quasi gergale, come Mercato-Bloccato o tempo addietro Inter-Onesta. Non è il primo cambio di versione, alcune settimane fa riportammo dell’accusa pronunciata davanti ai pm: "Ci fu un accordo per il pareggio e in effetti ne parlammo durante la riunione tecnica con Conte”. Poi “.Non sono certo su chi si accordò per primo, ma Drascek venne nel nostro ritiro e ne parlò con Vitiello. Quello è stato il contatto iniziale, ma poi fu comunicato all'intera squadra e io ne discussi in campo prima del match con Bertani e Gheller, giocatori del Novara" E ancora: “Conte L’ha presa male e mi spiace per lui, ma io ho solo detto la verità: prima di Novara-Siena ci disse di stare tranquilli, in albergo si capiva che la gara sarebbe finita così, da giorni c’era puzza di pareggio e alla fine lo sapevano tutti.” Ma andando a ritroso, nelle dichiarazioni alla Procura e ai quotidiani (non smentite) ci sarebbero più versioni del famoso accordo Siena-Novara, prima senza e poi con Conte. Fornite da un giocatore che, ricordiamolo, già testa di ponte della banda degli Zingari nelle fila del Grosseto, che arriva incredibilmente nel covo di vipere del Siena, dove tutti, dal Presidente al magazzinieri sembrano molto più incalliti di lui. E da un calciatore, ricordiamolo, che grazie alla collaborazione evita la radiazione ottenendo una condanna a "soli" 20 mesi. Carobbio però è Credibile. Qualunque sia la sua, prossima, versione. |
Notizia di ieri: “il TAS, Tribunale arbitrale dello sport di Losanna (Svizzera) ha revocato la squalifica a vita, per qualsiasi attività legata al calcio, inflitta dalla Fifa al dirigente del Qatar, Mohamed Bin Hammam, ex presidente della Confederazione asiatica di calcio. Il Tas ha rilevato in particolare la mancanza di una "prova diretta". Quindi Bin Hammam, ex presidente della Confederazione Asiatica di calcio, accusato di aver comprato voti per l’elezione a Presidente FIFA con buste contenenti 40.000 dollari. L’accusa venne fuori poche settimane prima dell’elezioni, il Qatar ritirò la candidatura di Hammam e Blatter, unico altro candidato, venne confermato Presidente. Ora il Tas, al quale Hammam si era rivolto negando le accuse e denunciando un complotto ai suoi danni da parte dello stesso Blatter, assolve il qatariota con la formula “mancanza di prove dirette”. La FIFA reagisce, esprimendo inquietudine e sottolineando che “l’innocenza di Hamman non è stata provata”. Riepilogo: un dirigente sportivo viene radiato a seguito di accuse pesantissime. Il rivale vince le elzioni. La sua federazione lo radia e infine il TAS lo assolve per “mancanza di prove”, mentre la stessa Federazione dice: “non è provata la sua innocenza!”. Sembra molto da vicino la storia di Calciopoli, sia di Moggi, radiato su accuse ma senza prove, condannato dal tribunale ordinario ma senza prove dirette, e ancor di più della Juventus, addirittura assolta dal tribunale ordinario per estraneità alle vicende e che, a fronte di accuse pesantissime alla diretta rivale (Inter nella relazione Palazzi), non ha ancora visto riconoscere il suo diritto al pari trattamento. Di radiati “salvati” dalla FIGC ne conosciamo invece uno, quel presidente del Genoa, Enrico Preziosi, nuovamente indagato in questi giorni. Preziosi però non si è salvato dalla radiazione per mancanza di prove dirette, ma per motivi che non sapremo mai, vista che l’incartamento FIGC a suo carico è stato secretato. La giustizia sportiva sarebbe più equa e credibile se seguisse un semplice assioma: Soldi/Prove = Radiazione, Niente Prove Dirette/Proscioglimento, o al massimo in caso di prove indirette una multa. In Italia invece abbiamo radiati senza prove dirette (Moggi), radiati con prove dirette che patteggiano e operano tranquillamente (Preziosi), indagati con prove dirette che patteggiano e se la cavano con 20 mesi (Carobbio) e squadre (Juve) senza prove dirette che vengono massacrate. Quale sarà il prossimo scempio della Giustzia Sportiva? |
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Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14