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Messaggi del 07/08/2012

Repubblica non sa più a cosa attaccarsi…

Post n°6272 pubblicato il 07 Agosto 2012 da nadir63l
 

glmdj

Immagine IPB

Andiamo per ordine.

Il 4 agosto,
Mensurati e Foschini pubblicano questo breve trafiletto: “L’avvocato della Juventus, scatenando immediatamente in rete il festeggiamento dei tifosi, ha sostenuto che Leonardo Bonucci non è indagato. A Bari. Hanno esibito anche un documento. Gli avvocati della Juventus giocano evidentemente con le parole. Leonardo Bonucci è indagato. A Cremona. Che ora trasmetterà le carte anche a Bari. Ecco il documento (bonucci-iscrizione). (No, poi sicuramente Bonucci è innocente, Bari sicuramente lo archivierà non appena arriveranno le carte di Cremona, poi archivierà anche Cremona, sicuro. Però è giusto essere precisi)”.
Sono talmente autoreferenziali e "precisi" da voler far passare illegittimo l’intervento di un legale e verità assoluta il loro racconto farlocco. In realtà, Cremona a maggio ha inviato le carte a Bari per competenza. Bari ha sentito Bonucci come persona informata e non come indagato.
Il motivo di questa precisazione da parte di Repubblica? Chissà, magari hanno cercato solo pubblicità per il loro nuovo libro, quello scritto grazie alla talpa della procura che da anni passa materiale in anteprima ai due “giornalisti” che poi ne fanno uso privato, sia per scrivere i libri “scoop” sia per estrapolare materiale selezionato per le solite strumentalizzazioni contro tutto ciò che è bianconero.
E sia chiaro: non sono io a dirlo, sono loro stessi a non nasconderlo!

Finito qui? No. Repubblica non demorde.
Viene pubblicato oggi un articolo dal titolo: “I giorni neri di Conte: Condanna e dimissioni”. Scrive Matteo Pinci: “Domani dovrebbe arrivare la sentenza della Disciplinare: condanna di dieci mesi. Ma il rapporo con Agnelli sembra già compromesso e al ritorno da Pechino ci sarà l'addio”
Bene, l’articolo fa il giro del web fin quando all’improvviso il titolo ed il contenuto vengono editati . Toni meno aggressivi, non più certezze ma dubbi: “I giorni neri di Conte: dieci mesi di squalifica?”“Domani dovrebbe arrivare la sentenza della Disciplinare: possibile un lungo stop. Ma il rapporto con Agnelli sembra già compromesso. La società però smentisce l'ipotesi di un nuovo tecnico: ‘Conte resterà con noi anche in caso di condanna’”.
Ci ha provato! Peccato che il testo sia stato salvato e pur avendo usato lo stesso link editando il titolo ed il contenuto (che fubacchioni!), possiamo comunque vedere la bella figura rimediata!

Articolo originale:
Link allìarticolo: I giorni neri di Conte: condanna e dimissioni.


Articolo corretto
Link allìarticolo: I giorni neri di Conte: dieci mesi di squalifica?



E non è finita qui. Leggete cosa pubblicano in merito alle novità di giornata legate alle indagini della procura di Bari. Titolo: “Fari puntati sulla gestione Conte. Il pm: ‘L'inchiesta è ancora molto lunga’.”
Il solito titolone ad effetto con la solita allusione a Conte. Ma leggendo il contenuto fa ancora più sorridere il maldestro tentativo di sputare sulla Juventus pur non avendo il benché minimo appiglio.
Scrive infatti l’autore rigorosamente anonimo del pezzo a chiusura dello stesso: ’Il mio cliente Micolucci non è indagato a Bari ed è stato sentito solo come persona informata sui fatti’: così si è espresse l'avvocato Daniela Pigotti al termine dell'incontro tra i Pm che coordinano le indagini sul calcio scommesse Ciro Angelillis e Giuseppe Dentamaro con Vittorio Micolucci, ex calciatore del Bari. Già inquisito dalla Procura di Cremona, il difensore è stato sentito circa alcune partite del Bari dell'anno 2008-2009 conclusosi con il passaggio della squadra biancorossa in serie A alla guida di Antonio Conte. ‘Il mio assistito ha fatto solo un riferimento temporale e cronologico dicendo 'nell'anno in cui allenava Conte mi risultano alcune cose'. Ma le sue sono tutte informazioni de relato. Ma di Conte non sa nulla’.
Ma allora cosa vanno cercando? Sicuramente hanno rimediato un'altra brutta figura!

Non c'è nulla da aggiungere, è tutto talmente solare. Preferiscono rendersi ridicoli in questo modo pur di infamare la Juventus attraverso il suo tecnico.
Sapete cosa c’è di positivo in tutto questo? In quanti crederanno ancora al giornalismo di Repubblica dopo aver visto il loro aperto schieramento e la loro disinformazione?
E stiamo attenti alle vendette. Quelli di Repubblica non aspettano altro...

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2413

 
 
 

"Vinceremo più di prima",antonio conte!!!!!

Post n°6271 pubblicato il 07 Agosto 2012 da nadir63l
 

Torino, 7 agosto 2012 - "Mi hanno fatto arrabbiare di brutto, mi sento un toro infuriato e adesso sono cavoli loro nel senso che quest’anno la Juve farà nuovi miracoli e vincerà più della scorsa stagione!".

Antonio Conte, sangue caldo, uomo del sud in tutto e per tutto, si sfoga così in famiglia e con gli amici più cari. Il toro infuriato non parla che di giustizia, una giustizia che grida vendetta al cielo per chi si sente innocente al mille per mille.

Questa doccia fredda è diventata insopportabilmente gelata, gli elogi per la splendida cavalcata di un miracoloso scudetto dove sono andati a finire? Un esempio: avete dimenticato che Paolo Rossi ha sentenziato che quella di Conte è la più divertente Juve degli ultimi trent’anni, superiore a quelle di Trap, Lippi e Capello?

Altro esempio: avete dimenticato che Nevded lo ha definito un fuoriclasse della panchina? Terzo esempio: avete dimenticato che Montero qualche mese fa ha sentenziato che un uomo coraggioso come lui lo trovi sempre in prima linea?

E infatti non ha patteggiato perché "con le porcherie del calcio scommesse c’entro come il cavolo a merenda". Da uomo con la schiena diritta preferisce una dura condanna a un meschino compromesso. Certo lo accompagnano anche umanissimi dubbi, ovvero che la sua immagine, fra equivoci, chiacchiere, accuse vere o presunte venga definitivamente compromessa. Di una cosa è sicuro: con Agnelli non rischia nulla, il presidente che pretende 437 milioni dalla Federazione per danni morali e materiali causati alla Juve non rinuncerebbe al suo allenatore neanche se le dessero cinque anni di squalifica.

Per questo Conte si sente forte anche in un momento di debolezza, per questo è convinto che un briciolo di giustizia al processo non può non venire fuori, per questo pensa, nonostante tutto, che non ci sia solo l’Italia dei Carobbio e degli Schettino. Conte non commenta le parole al cianuro di Vergassola, vecchia bandiera del Siena che proprio a proposito di Carobbio, in questi giorni, ha sparato a zero: "Avevamo una serpe in seno e non ce ne eravamo accorti!".

Invece commenta la partita di Supercoppa col Napoli ("Vinceremo sputando il sangue!"), aspetta quattro rinforzi (un difensore, un fluidificante di sinistra e due attaccanti) e sta pensando ai mesi di prigionia fuori dalla panchina. Un leone in gabbia che soffrirà da matti e che sta affinando l’intesa con l’amico Carrera perché vuole vincere, lo ha detto a chiare note, ancora di più. Per vendicare un’ingiustizia così grossa che più grossa non si può.

http://qn.quotidiano.net/sport/calcio/2012...vinceremo.shtml

 
 
 

Indiscrezioni dalla disciplinare: Bonucci e Pepe assolti, Conte...

Post n°6270 pubblicato il 07 Agosto 2012 da nadir63l
 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Secondo l'edizione odierna del Corriere dello Sport, per Antonio Conte si prospettano dieci mesi di squalifica, cinque in meno rispetto a quanto aveva chiesto l'accusa. Questa secondo il quotidiano, la prima anticipazione che emerge dai lavori della Commissione Disciplinare Nazionale presieduta da Palazzi. Conte resterebbe lontano dalla panchina fino al 9 giugno 2013. Diversa la situazione per Leonardo Bonucci che, stando alle indiscrezioni, va verso il prioscioglimento, stesso destino per Simone Pepe.

 
 
 

Moratti e Agnelli. Trovate il presidente più uguale

Post n°6269 pubblicato il 07 Agosto 2012 da nadir63l
 

glmdj

Immagine IPB

di G. Fiorito

Se c’è una cosa che più di tutte le altre ha fatto pensare da sei anni a questa parte almeno una volta a tutti i tifosi juventini se non fosse giunto il momento di mandare a quel paese il calcio, è il doppiopesismo sfacciato della FIGC. Di casi eclatanti abbiamo dovuto digerirne parecchi. Basti pensare all’unico presidente colto con le mani nel sacco, con il corpo del reato in mano e mai radiato. Quel Preziosi che ha continuato a operare anche da diffidato sia con Secco e Blanc, che per questo sono stati puniti, sia con Moratti, che è sempre riuscito in un modo o nell’altro a farla franca o a limitare i danni al minimo sindacale.
In fondo perché lamentarsi se la FIGC continua a usare lo stesso sistema contro Andrea Agnelli? Non è forse il doppiopesismo la motivazione principe per la quale il Presidente della Juventus ha prima promesso e poi avviato tutti i ricorsi necessari per ottenere un “congruo” risarcimento dalla Federazione a partire dal 10 agosto del 2010?

Di fronte alle assurdità delle decisioni maturate recentemente nel corso dei procedimenti di scommessopoli, Andrea Agnelli ha emesso un comunicato sul sito ufficiale della Juventus dai toni forti, nel quale accusando la FGIC e la giustizia sportiva di aver instaurato un sistema dittatoriale, ha affermato: “Constato che la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la sua giustizia sportiva continuano a operare fuori da ogni logica di diritto e di correttezza sostanziale” . E ancora, in relazione al rifiuto del patteggiamento concordato dai legali di Conte con Palazzi: “La decisione di ieri della Commissione Disciplinare Nazionale della FIGC, che ha opposto un non motivato rifiuto al patteggiamento già ponderato e sottoscritto dal Procuratore Federale, è la testimonianza della totale inadeguatezza del sistema giuridico sportivo e della Federazione in seno a cui opera”.
La risposta non si è fatta attendere sul sito della FIGC: “La FIGC e i suoi organi operano con correttezza nel pieno rispetto delle norme statutarie che garantiscono l’indipendenza e l’autonomia della giustizia sportiva così come disciplinata dall’ordinamento sportivo nazionale” . Tradotto vuol dire che la Federazione fa quello che le pare perchè glielo consente la legge. Ma non finisce qui: “Le valutazioni del presidente Agnelli non sono accettabili e vanno al di là di un legittimo esercizio del diritto di critica”.

Sulla
Gazzetta dello Sport.it del 4 luglio 2011, con la relazione di Palazzi ancora fresca di inchiostro, andiamo a rileggerci le reazioni del presidente dell’Inter: “Un attacco grave e assolutamente inaccettabile”. “Palazzi si sbaglia”. “Considerare Facchetti come nelle accuse della Procura federale è offensivo, grave e s****”. “... mi sembra di essere tornato nel clima, nel bruttissimo clima, che vivevo quando c’era Calciopoli... Questo è un attacco del pm e senza processo ognuno può dire ciò che vuole”. Peccato che il presidente non abbia mai voluto rinunciare alla prescrizione, non permettendo di celebrare il processo del quale lamenta l’assenza. “L’Inter però non accetta questa cosa, e quello che fa di tutto un cattivissimo gusto è il fatto che sia coinvolto Facchetti, una persona che non c’è più...”.
Peccato che dopo nemmeno un anno i legali di Moratti abbiano cercato nel corso del procedimento che ha intentato contro l’Inter De Santis, di riversare sullo scomparso dirigente ogni colpa per evitare l’enorme l’esborso che l’ex arbitro pretende per aver avuta la carriera annientata dai dossieraggi illegali Telecom.
Abete rispose con queste parole all’ira di Moratti: “Abbiamo 13 giorni per decidere il da farsi... Non capisco perché dovrei deferire Moratti, ha solo esposto la sua posizione”.

Il da farsi si concretizzò nella decisione di incompetenza a revocare all’Inter lo scudetto già revocato per molto meno alla Juventus. Mentre Moratti aveva evidentemente diritto a quelle critiche negate ad Andrea Agnelli. Lo so, l’abbiamo citato troppe volte: “Tutti gli animali sono uguali, ma qualcuno è più uguale degli altri”. (G. Orwell, La fattoria degli animali)

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2411

 
 
 

     

 

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