LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 05/09/2012
Una nota canzone diceva: " finisce qua, chi se na va che male fa", credo siano le parole giuste per un giorno come questo, il giorno del vero addio di Alessandro Del Piero alla Juventus e all'Italia del calcio. E' un po' come staccarsi da un qualcosa che è sempre stato tuo, perchè il destino e non solo ha voluto così, oggi Alessandro ha firmato per il Sydney, si legherà ad una nuova maglia e a nuovi tifosi, che lo amano già per tutto quello che è stato con la maglia bianconera. Oggi tutti noi, ci sentiamo orfani di quel Capitano che c'è sempre stato, di quei 19 anni che non verranno mai cancellati, l'amore per Del Piero resterà intatto, puro, immacolato, perchè Alessandro è riuscito ad andare oltre la maglia, la gente della Juve ha amato fin da subito quel ragazzino di Conegliano che nel '93 vestì per la prima volta la casacca bianconera e continua ad amare l'uomo e il campione che è diventato, con umiltà, classe e talento. Adesso c'è solo da dirti: "Good Luck Capitano", non saranno i kilometri a dividerci e paradossalmente non sarà neanche un'altra maglia a farlo, perchè caro Ale, quel 13 Maggio-dove hai salutato la tua e nostra Signora- è ben impresso nella mente di tutti, quel saluto vale più di tante parole. Hai realizzato tutti i nostri sogni, più di ogni altra cosa oggi, riusciamo soltanto a dirti: GRAZIE! |
Intervenendo alla trasmissione radiofonica La Zanzara di Giuseppe Cruciani, in onda ieri sera su Radio 24, Giuliano Tavaroli, ex responsabile della sicurezza di Telecom, ha chiarito alcuni aspetti rigurdanti la vicenda di Christian Vieri, quella che ha portato alla condanna a pagare un milione di euro di risarcimento all'ex centravanti nerazzurro da parte dell'Inter. "L'attività di controllo sulla vita degli atleti era parecchio diffusa all'epoca", ha spiegato Tavaroli, "diversi giocatori nerazzurri furono seguiti in quel periodo, sinceramente non so perché non abbiano intentato anche loro una causa nei confronti della società. I nomi? Non me li ricordo, sono passati troppi anni". "Essendo il calcio un'attività importante con risvolti economici di rilievo", ha proseguito, "è giusto che le squadre sappiano cosa fanno i loro tesserati, ovviamente restando nell'ambito della legalità". Cosa che, sentendo i pareri dei giudici, non è successo con Vieri. Sulla questione Moggi, che per inciso non era un tesserato della "squadra degli onesti", Tavaroli ha negato che ci fosse un dossier però sottolineando, allo stesso tempo, che "ci fu una richiesta da parte dell'Inter di verificare alcune informazioni che erano giunte al presidente Moratti". Ci fu un controllo sui tabulati telefonici, dunque attività illegali, illecite? "Sì, sì, chiaro". "Onore a Zeman icona del calcio |
Questa volta la Figc non potrà fare orecchie da mercante..."
Antonello Angellini, co-conduttore del programma di Radio Radio, "Il Bianco e il Nero", ha interpellato Giovanni Malerba, l'ex membro della CAF ed ex Magistrato di Corte d'appello di Roma, per avere un parere sulla condanna per spionaggio inflitta ieri all'Inter e a Telecom e sulle eventuali ricadute che questa potrebbe avere a livello di giustizia sportiva: "La sentenza del Tribunale di Milano, che ha condannato l’Inter a risarcire Vieri, dovrebbe avere interessanti ricadute sulla questione scudetto 2006, tanto più se sarà seguita da analoga condanna per le indagini svolte sull’arbitro De Sanctis - spiega Malerba -. Ben vero che già in passato l’ineffabile Palazzi archiviò l’istruttoria aperta sul caso; vero altresì che la condotta illecita dell’Inter, sanzionabile quanto meno ex art. 1, è ormai coperta da prescrizione; vero infine che la trasmissione della sentenza alla Procura Federale, preannunziata dall’Avv. Buongiorno, potrà al più dar luogo all’apertura di un nuovo fascicolo, destinato tuttavia a concludersi per prescrizione, o mediante irrituale ed a mio avviso illegittima declaratoria di Palazzi (come già avvenuto sulla denunzia della Juve all’esito dei fatti emersi a Napoli), o mediante un proceduralmente corretto rinvio a giudizio e prescrizione dichiarata dall’organo giudicante. Ma la ricaduta della sentenza milanese (se sarà confermata nei successivi gradi di giudizio) concerne non già una ormai impossibile condanna dell’Inter in sede di giustizia sportiva, bensì la INELUDIBILE revoca dell’assegnazione dello scudetto 2006. Si legge nel parere espresso dalla commissione dei tre saggi: 'La FIGC ha certamente il potere discrezionale di deliberare la non assegnazione del titolo di campione d’Italia alla squadra divenuta prima in classifica a seguito della penalizzazione della squadra o delle squadre che la precedevano se, alla luce di criteri di ragionevolezza e di etica sportiva (ad es. quando ci si renda conto, ancorché senza prove certe, che le irregolarità sono state di numero e portata tali da falsare l’intero campionato, ovvero che anche squadre non sanzionate hanno tenuto comportamenti poco limpidi), le circostanze relative al caso di specie rendono opportuna tale non assegnazione. In questo caso, la squadra prima classificata sarebbe bensì vincitrice del campionato e dunque pienamente legittimata a partecipare alla Champions League, ma non le verrebbe assegnato il titolo di campione d’Italia. Anche in questa ipotesi, come in quella già indicata sopra al punto 18, il titolo di campione d’Italia resterebbe dunque vacante'. Come è noto, la FIGC, in persona del Commissario Straordinario Guido Rossi, decise di non avvalersi del potere discrezionale di non assegnazione (e di conseguenza il titolo andò automaticamente all’Inter) ritenendo evidentemente che l’Inter, campione intergalattico di etica sportiva, non avesse tenuto alcun 'comportamento non limpido'. Ora alla luce non più soltanto di quanto emerso a Napoli, ma altresì della condanna dell’Inter per il caso Vieri, sfido Palazzi, Abete, Petrucci e l’universo mondo a non prendere atto delle plurime condotte…non limpide dell’Inter, e a non trarne le inevitabili conseguenze. Al riguardo va chiarito che la FIGC non dovrà revocare alcun provvedimento, posto che l’assegnazione all’Inter fu automatica; dovrà invece emanare (piaccia o no all’ineffabile Narducci…) il provvedimento di non assegnazione, avvalendosi del potere discrezionale non esercitato all’epoca, potere che, va sottolineato, non è soggetto ad alcuna prescrizione ! Staremo a vedere, ma se anche questa volta faranno orecchie da mercante, si profilerebbe a mio avviso una chiara omissione di atti di ufficio ex art. 328 c.p. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…". |
glmdj |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14