LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 07/09/2012
Lungo intervento di Luciano Moggi ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. L'ex direttore generale della Juventus ha affrontato tanti temi caldi, a cominciare dalla condanna inflitta all'Inter e a Telecom per spionaggio. Ecco le sue dichiarazioni, riprese dal sito dell'emittente radiofonica campana: "Dopo che l’Inter è stata condannata per spionaggio, dopo che io avevo detto prima che venisse fuori lo scandalo Telecom che c’era uno spionaggio industriale, dopo che Tavaroli ha detto sia in Tribunale sotto giuramento sia alla Zanzara di Cruciani che ha seguito, intercettato e pedinato con mezzi illeciti Moggi, oggi cosa si può dire? Qui bisogna saper tornare anche indietro nelle decisioni. Antonio Conte sta facendo una battaglia giusta, perché è una persona perbene penalizzata dalla giustizia sportiva. Vieri veniva spiato? Ma anche Moggi. Quando arriveremo noi, sarà anche peggio. Abbiamo richiesto molto di più di un milione di risarcimento, ma non ricordo la cifra esatta. La vera anti-Juve? Credo proprio sia il Napoli. Se gli azzurri inseguiranno l’Europa League, che non conta niente, possono però riperdere il campionato. Idem la Juventus: se punterà alla Champions, perderà in campionato, nonostante il valore della rosa. Ma a Napoli bisogna dare una sistemata al campo, perché col terreno in quelle condizioni non si va da nessuna parte. E un problema del genere non viene fuori dalla sera alla mattina. La squadra di casa deve impostare la partita e su quel campo non era possibile. Bisogna prestare attenzione anche alla Roma, ma i giallorossi devono dare conferme. Ho visto la Roma a San Siro contro l’Inter, ho visto un Totti strepitoso che ha verticalizzato come non mai. Zeman? Non è vero che ce l’ho sullo stomaco. A Pescara ha fatto un grandissimo lavoro e mi sono divertito lo scorso anno a guardarlo. Il povero Stramaccioni ha guardato la partita con la Roma e non ci ha capito nulla, speriamo che Moratti possa capire ciò che Stramaccioni non ha colto. Il presidente deve insegnare al proprio tecnico dove ha sbagliato. Zeman non ha abusato degli esterni ma approfittato della debolezza dei centrali nerazzurri ed il goal di Osvaldo ne è testimonianza. Se la Roma dovesse ripetere queste prestazioni, con un Totti così, potrà dare fastidio a tutti. Io in Australia con Del Piero? No, l’Australia è troppo lontana. Ma annuncio che il problema della squalifica a breve si risolverà. Se tornerò? Ad oggi, mi diverto a fare il vostro mestiere. Qualcuno dice che comando ancora il calcio italiano? Fuori nomi e cognomi per favore. E’ solo una favola metropolitana che viene raccontata. Insigne? Non è una seconda punta ma un trequartista. Gli darei fiducia facendolo giocare alle spalle di Pandev e Cavani con un centrocampo adatto a fare una cosa del genere. El Kaddouri il nuovo Zidane? Lui come Verratti ha qualità per emergere. Bisogna farli crescere pian piano ma senza aspettare troppo perché i giovani vanno aiutato ed i giovani danno aiuto. Zeman dice che Conte non deve allenare durante la settimana? Siccome non conosco le cose, non do ragione a nessuno. Ma dico che Zeman dovrebbe pensare a fare l’allenatore. La Juventus ha avuto rigori ed espulsione a proprio vantaggio? Allora non ero io! La Juve non è imbattibile come eravamo noi e lasciano correre un po’. La Juve non esagera, sono esagerati gli sbagli degli arbitri. I bianconero vanno a giocare, se gli arbitri sbagliano non è certo colpa di chi scende in campo". |
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e su giustizia sportiva e riforme..." Beppe Marotta ha parlato a Tuttosport di tutt, dal campionato, fino ai temi della giustizia. Sul campionato: "Partiamo con un vantaggio perché quest'anno quel modello abbiamo potuto migliorarlo e non crearlo da zero come altri. Non dobbiamo però sentirci appagati. Ma in questo Conte è un maestro, abbiamo un merito è quello di aver creato un modello, che non dipende dalle star. Ha il grande merito di averci condotto a questi risultalti. De Laurentiis ha detto che Mazzarri è decisivo nelle vittorie del Napoli, lo stesso vale per Conte. Ha trasmesso il suo credo velocemente. E ha anche la virtù di valorizzare la rosa: penso a Vucinic, Vidal,Giaccherini...abbiamo individuato l'allenatore giusto, e di questo bisogna darne atto al presidente, e assemblato un gruppo di giocatori in linea con le sue idee: gente affamata di calcio" Sul mercato: "Con Conte, ci confrontiamo e ogni decisione è condivisa. Come ogni tecnico, ha delle pretese, legittime. Poi sta alla società fornire spiegazioni. Va detto, comunque, che Antonio ha capito perfettamente le situazioni generali in cui un'azienda di calcio è obbligata a muoversi. I tifosi devono tenere presente che la volontà di acquistare spesso si scontra con la volontà di non vendere. Con Isla e Aamoah c'è stata la disponibilità del venditore, per il top player quella volontà è invece mancata. Sarebbe stata una scelta scellerata, per una società come la Juventus, decidere di sborsare 30 milioni per Van Persie, quasi in scadenza di contratto... E' vero, avessimo preso l'attaccante importante, avremmo scalato un ulteriore gradino a livello di competitività, ma già così abbiamo colmato un bel gap. E poi c'è un altro dato da non trascurare: noi abbiamo blindato i nostri campioni come Marchisio e Vidal per i quali ci offrivano 60 milioni. Anche quelli trattenuti vanno considerati come top player a disposizione. Non tutti hanno fatto così, guardate il Milan ad esempio". Sugli acquisti: "Buffon, rinnoverà. Per Giovinco abbiamo ricevuto 4-5 milioni di euro. Dunque, tanto per cominciare, è come se per il riscatto ne avessimo pagati 6. Detto questo: se l'avessimo lasciato al Parma, incassando noi quegli 11 milioni, con quella cifra non avrei potuto acquistare un attaccante forte come Sebastian. Dunque posso dire di esser soddisfatto: la Juventus ha di nuovo Giovinco e Giovinco, nel frattempo, si è valorizzato. Su Bendtner sono fiducioso. Conte lo sta scoprendo ed è molto soddisfatto. Lucio non e' una fregatura, vedrete. Il giocatore ha carisma, diventerà importante per noi Sulle parole di Mourinho e altri possibili acquisti: "Vogliamo recitare un ruolo autorevole. Almeno 4/5 club sono più forti di noi: le due spagnole, lo United, il Bayern. E occhio allo Zenit, con Hulk e Witsel è ancora più forte La squalifica di Conte: "E' un minus , non c'è dubbio. La sua assenza negli spogliatoi, nell'intervallo, altera quel livello motivazionale che solo lui riesce a garantire. Però abbiamo a che fare con professionisti esperti e scafati. E Conte, durante la settimana e alla vigilia, svolge un lavoro immenso a livello didattico e teorico. L'handicap c'è e la mancanza è tangibile, però non è tale da farci presentare alle partite senza l'atteggiamento giusto. Alla fine delle partite è più arrabbiato di prima. Lontano dalla panchina patisce moltissimo, gli manca lo sfogo del campo. L'obiettivo del proscioglimento e' quello che il collegio di difesa si è prefisso. Nel dibattimento non ci sono prove concrete contro il nostro tecnico, che appunto è vittima di un sistema giudiziario molto precario ed è vittima di una iniquità. La sua reazione umana è comprensibile: condannato, sentendosi innocente. Petrucci è stato molto duro dopo la conferenza stampa, ma è nello sport da tanti anni: può intuire cosa possa significare vedersi soffiare una panchina senza prove certe da parte dell'accusa. Il danno che sta patendo Conte è forte, ma quelle sono scelte personali". Sulla Champions: "Vogliamo superare il girone e poi andare avanti senza porci limiti. Siamo molto in crescita e se manteniamo alto il livello di fame calcistica... Però non dimentichiamo che rispetto a certe big, ai nostri giocatori manca un po' di esperienza in Champions, la mentalità propositiva pagherà. Siamo abituati a giocare nella metà campo avversaria e allo stesso tempo, come dimostrano i numeri, limitiamo al massimo i rischi». Sulla Juve antipatica: "Io la differenza l'ho notata tra il primo e il secondo anno: siamo passati dalla dolcezza del sistema nei nostri confronti a convivere con gli attriti seguiti alle questioni di Calciopoli e di Conte. Anche a costo di generare antipatia, comunque, continueremo a farci sentire se riteniamo di essere nel giusto. Quando era la squadra da battere la Juve generava una forma di antipatia, che è poi sinonimo di arroganza sportiva , non un concetto per forza negativo. Per me, in tutti i ruoli del sistema calcio siede un tifoso, però mi auguro che questo non rappresenti un pericolo. Non temo le persone, il problema sono le norme". Le riforme nel calcio: "Il nostro calcio è assente dalla politica, manca un vero ministero dello sport. Tutti però avvertiamo l'esigenza di rivedere diverse cose, in primis noi come Juventus: il nostro presidente è pronto ad essere uno dei protagonisti delle riforme. I punti da affrontare sono diversi: legge sugli stadi, legge Melandri, Giustizia sportiva e format dei campionati. Non bisogna dimenticare che facciamo parte di un fenomeno: e se all'estero l'immagine del calcio italiano non è positiva, i danni li paghiamo anche noi. Ci perdiamo a livello di diritti televisivi, quindi di sponsor, introiti, ranking. Le immagini dei campi di Napoli e Cagliari dovrebbero fare riflettere". Sul fair play finanziario: "Noi restiamo favorevoli al fair play perché garantirebbe quella sana competitività che oggi manca. Poi è evidente che bisogna capire come si applicheranno queste norme. E comunque la storia del calcio insegna che più spendi e più vinci non è una verità assoluta". Sulla Giustizia sportiva: "Prima di tutto bisogna intervenire sulle leggi e le norme: sono obsolete, da rifare. Poi occorre operare affinché, quantomeno per ciò che concerne il calcio di primo livello, l'amministrazione della giustizia sia affidata a persone che vi si dedichino a tempo pieno. Del resto devono prendere decisioni che influiscono su aziende che hanno fatturati da centinaia di milioni di euro. Pensate, ad esempio, alla situazione di Pepe e Bonucci, poi risultati innocenti: se mai fossero stati ingiustamente squalificati per 3 anni, la Juventus avrebbe dovuto segnare a bilancio una perdita di 18 milioni. Per non parlare, ovviamente, delle questioni personali ed emotive». Su Berbatov e derby con il Torino: "A Berbatov auguro che la tua scelta sia sbagliata. A Della Valle: Hai sbagliato obiettivo. A De Laurentiis: Avanti tutta!. A Zeman:... Sì, tre puntini di sospensione possono bastare. Il colpo e' Pirlo, rappresentava un'incognita, si è poi dimostrato un grande professionista sia a livello umano, sia in campo. L'operazione che non rifarei... Martinez". Su Del Piero: "Ha fatto una scelta ponderata da parte sua. Penso possa trattarsi di una avventura stimolante, di grande arricchimento. Quello australiano è un mondo calcisticamente quasi inesplorato, Del Piero può portare un contributo importante |
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Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14