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Messaggi del 10/09/2012

Vialli contro Zeman: "E' un parac..., non lo perdono"

Post n°6442 pubblicato il 10 Settembre 2012 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Gianluca Vialli, attualmente opinionista Sky Sport, entra a piedi uniti su Zdeněk Zeman dalle frequenze di "Radio 24":

"Zeman è una persona molto intelligente ma è anche un grandissimo paraculo, combatte le battaglie che gli convengono e le altre se le dimentica. Io, tra l'altro, non l'ho mai perdonato quando ha gettato un'ombra sulla carriera mia e di Del Piero e non mi ha ancora chiesto scusa". Tutti ricordano le accuse, ovviamente mai provate, di doping (la zemaniana "farmacia della Juventus") che il boemo lanciò neanche troppo velatamente all'indirizzo dell'ex doriano. Vialli aveva a sua volta, lo scorso inverno, sollevato dubbi sulle grandi energie del Pescara, che l'attuale allenatore della Roma allenava in B.

Poi, sulla Juventus:

"Giovinco, Asamoah, Isla nel rapporto qualità-prezzo sono i tre colpi migliori del calciomercato. Il top player? Con l'Inter che sta ricostruendo e il Milan meno forte dello scorso, è giusto che la Juve aspetti l'anno prossimo per il grande colpo. La rosa attuale può bastare".

 
 
 

Conte ascoltato a Monopoli dal procuratore Laudati

Post n°6441 pubblicato il 10 Settembre 2012 da nadir63l
 

© foto di Luigi Gasia

Giovedì scorso Antonio Conte sarebbe stato ascoltato per circa 4 ore dal procuratore capo di Bari, Antonio Laudati, nell'ambito di un altro filone barese dell'inchiesta sul calcio scommesse. L'audizione - si legge su Repubblica.it - sarebbe avvenuta presso la caserma dei carabinieri di Monopoli, ad una quarantina di chilometri dal capoluogo. Antonio Conte - già squalificato per 10 mesi per omessa denuncia -, nella circostanza non era accompagnato da legali ed è stato ascoltato come persona informata sui fatti. Oggetto dell'audizione due partite (Bari-Treviso 0-1 del 2008 e Salernitana - Bari 3-2 del 2009).

 
 
 

Zuliani fa la morale all'Inter: "Nel mondo reale l'etica non va in prescrizione"

Post n°6440 pubblicato il 10 Settembre 2012 da nadir63l
 

Dalle sua pagina facebook ufficiale, il telecronista Mediaset, Claudio Zuliani, punzecchia l'Inter con il suo solito sarcasmo. Ecco il suo post:

Buenas Dias a todos!
Oggi ci abbeveriamo alla fonte della cultura e cerchiamo di capire il significato della parola "Etica":
dal greco antico εθος (o ήθος)[1], èthos, "carattere", "comportamento", "costume", "consuetudine"....
è un ramo della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico ovvero distinguerli in buo
ni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati.
Questo nel mondo antico.

Nel mondo virtualmente moderno pare che sia etico e quindi moralmente giusto e lecito,tramite una figura mitologica detta prescrizione , il seguente metodo comportamentale :
1- pedinare , controllare il traffico telefonico di un proprio dipendente
2- effettuare controlli bancari , pedinare, intercettare i dipendenti degli altri .
3- intercettare, pedinare e controllare la concorrenza.
4- accelerare le pratiche di consegna documenti identificativi per i propri dipendenti stranieri che devono al più presto svolgere il lavoro sul campo.
5- effettuare comunicazioni tramite telefono per essere messi a conoscenza delle designazioni degli assistenti riguardanti le proprie partite.
6- cercare , con metodi non previsti dalla federazione di appartenenza , di influenzare a parole il sorteggio per avere un referente di fiducia sportiva in campo.
7- reiterare comportamenti contrari ad art 1 e 6 del codice di giustizia della federazione di appartenenza con il fine di essere agevolati durante la competizioni con tanto di relazione del procuratore che lo certifica.
8- scambiarsi con i rivali di naviglio dipendenti con il fine di ottenere i requisiti per iscriversi al torneo sportivo di appartenenza
9-Offrire un posto di lavoro ad un giudice del torneo a cui si e' iscritti in cambio di confessioni clamorose su fatti riguardanti il torneo stesso nati dai " si dice" dei bar.
10- nascondersi, ogni volta che si e' tirati in ballo, dietro la figura mitologica della prescrizione per non essere giudicati come gli altri.
Fratelli e sorelle , piaccia o non piaccia, come dice il presidente della FIGC(10+)
" l'etica non va in prescrizione"... nel mondo reale ..
In quello virtuale si.

UN DUE, TRE, STELLA, IL LIBRO DI CLAUDIO ZULIANI E MASSIMO PAVAN CHE PARLA ANCHE DI FARSOPOLI E MOLTO ALTRO...

Se volete potete trovarlo in tutte le librerie oppure averlo online cliccando qui di seguito

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Cari Travaglio e Narducci, la giustizia non è come la vorreste voi…

Post n°6439 pubblicato il 10 Settembre 2012 da nadir63l
 

glmdj


Immagine IPB

di N. Rondoni

È passato qualche giorno dall’assoluzione di Bonucci e Pepe dalle accuse formulate dal superprocuratore Palazzi. E non erano accuse da nulla, come sappiamo: per Bonucci le richieste erano di 3,5 anni di squalifica. Come dire, fine della carriera. O quasi.
Sulle accuse in queste pagine si è detto tutto. Basta rileggersi gli articoli e i commenti nel forum. E basterebbe aggiungere “GLMDJ aveva ragione”, così come tanti altri forum e bloggers e pagine Facebook di tifosi bianconeri che non si fermano alle apparenze.
Vale però la pena ricordarci di qualche dichiarazione di personaggi illustri, o così ce li vorrebbero descrivere. In particolare, vorrei soffermarmi su Marco Travaglio, ovvero colui che s’è così tanto pentito di essere stato un tifoso Juventino da voler espiare le colpe attraverso sproloqui che ogni giorno appaiono più come un’arrampicata sugli specchi, con tanto di stridore di unghie strisciate.

Il giorno 01/07/2012 il “nostro” scrisse sul suo giornale un articolo in cui affermava di voler sapere come mai Buffon ha versato 1,5 milioni di euro in conti correnti di una tabaccheria di Parma. E questo nonostante Buffon non sia stato MAI indagato per quella circostanza (
Travaglio: "ecco perchè non tiferò per l'Italia")..
Beh, qui la risposta è stata facile fin dall’inizio: caro Sig. Travaglio, ognuno coi soldi suoi ci fa quel che diavolo gli pare, e come noi non abbiamo alcuna bramosia di conoscere i dettagli del suo conto corrente così Lei deve rispettare i danari degli altri. Pure di quelli famosissimi. Chiaro?
Il tutto è stato confermato dalle acque passate sotto i ponti di “scommessopoli”, in cui Buffon non è entrato in alcuna maniera se non nella fuga di notizie, appunto, dei versamenti sopra citati e che ai più è apparsa quasi come una rappresaglia degli organi inquirenti verso le dichiarazioni che Buffon fece proprio a proposito delle indagini. Pertanto, caro Travaglio, la prossima volta si faccia i conti correnti suoi.

Nello stesso articolo, il “nostro” contestava a Capezzone una serie di dichiarazioni (delle quali ci importa un fico secco) nelle quali sosteneva i giocatori della Nazionale. Travaglio disse, in sostanza, che la Nazionale sostenuta da Capezzone aveva tra le proprie fila un certo Bonucci, indagato per il calcio scommesse.
Dopo aver riscontrato il documento con cui la Procura di Bari asseverava che Bonucci non era iscritto nel registro degli indagati, è arrivata anche l’assoluzione nel processo sportivo. Perciò, caro Travaglio, Lei dovrebbe ricordare più spesso che la Giustizia prevede la presunzione di innocenza, e le ghigliottine pubbliche dovrebbero far parte della storia medievale piuttosto che dei giornali tipo il Suo, che contribuiscono a collocare l’Italia al 75° posto mondiale in quanto a libertà di stampa.
Bonucci è ed era innocente, e ha avuto pieno titolo a disputare il torneo Europeo.

Un’opinione simile a quella di Travaglio fu espressa dal
PM di Calciopoli Giuseppe Narducci: colui che in fase istruttoria mise da una parte tutto quel che non serviva all’indagine tesa ad affossare la Juventus (lo stesso Collegio giudicante, in sentenza, ha messo in evidenza gravi violazioni al diritto di difesa… chissà, magari veniva fuori che c’era chi faceva molto peggio di quanto contestato agli imputati e, conseguentemente, forse si sarebbe smontato tutto il teorema accusatorio basato sull’associazione a delinquere…), ha avuto il coraggio di affermare che lui non avrebbe portato Bonucci all’Europeo.
Beh, per fortuna lui non decide le sorti della Nazionale, che quel che ha fatto per il campionato di serie A c’è bastato ed avanzato.
Caro Dott. Narducci, Lei ha uno strano concetto della Giustizia. Eppure Lei, da Pubblico Ministero, dovrebbe ben conoscere i princìpi del Diritto.
Vorrei perciò farle una domanda, che porta la questione a contatto con quanto successo a Pechino in occasione della Finale di Supercoppa di Lega: come mai nulla ha proferito verso Paolo Cannavaro, tirato in ballo in scommessopoli da un sedicente pentito ma regolarmente impiegato come titolare nella partita?
La Legge non dovrebbe essere uguale per tutti, caro ex-PM?

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2490

 
 
 

Figc: ‘Io do affinché tu dia’

Post n°6438 pubblicato il 10 Settembre 2012 da nadir63l
 

glmdj

Immagine IPB

di M. Giacomini

Do ut des. “Io do affinché tu dia”. Nasce come una formula giuridica della tarda epoca romana che indicava il trasferimento reciproco di proprietà. Oggi si cita per indicare un comportamento interessato, di chi fa qualcosa perché ha già intravisto un tornaconto.
Vi starete chiedendo: cosa centra questo “latinorum” di Manzoniana memoria o per dirla simpaticamente di lotitiana memoria, con Radio Roma? Forse nulla, ma lasceremo a voi lettori l’ardua sentenza dopo avervi esposto come buoni cronisti un fatto che, ai più, era ed è stata tenuta nascosta.

Sapete tutti che in Federcalcio c’è un presidente federale e un direttore generale, ma quanti di voi sanno che c’è anche una sorta di vice direttore generale? Nessuno? Beh, crediamo che neanche Carlo Tavecchio e Mario Macalli (giusto per citare due vice presidenti) non ne sapessero nulla. Eppure, sembrerebbe (usiamo il condizionale perché la carica ufficiale è nascosta ai più ma fonti certe all’interno del Palazzo ci hanno confermato che il personaggio in questione si comporti come un vero e proprio vice direttore generale), che in Federcalcio sia stato assunto Michele Acampora, già responsabile iniziative speciali per Digitalia 08.
Notizie certe non se ne hanno ma basta chiamare al centralino di Via Allegri e chiedere del dottor Acampora che la telefonata verrà dirottata nel suo ufficio in Via Po. Possibile che un esterno abbia un ufficio privato con tanto di numero di interno privato?“No non è possibile – ci spiega un alto dirigente in orbita Federcalcio – quindi è certo che Acampora lavori per la FIGC”.

Le domande sono numerose, ma su tutte ne facciamo una al “non legato alle logiche della poltrona” Giancarlo Abete e al diggì Antonello Valentini: Come mai nessuno sapeva e sa di Michele Acampora in Federcalcio? Cosa centra il do ut des, vi starete chiedendo, forse nulla ma uno dei figli di un dirigente della Federcalcio lavorava in Digitalia 08 prima di passare al CONI. A voi le risposte di rito. Faber est quisque fortunae suae. “Ciascuno è artefice del proprio destino”, ai tempi di Appio Claudio (si dice che il politico romano fu il primo a pronunciare questa frase) forse era così.
Ora il destino ed il proprio futuro è questione di Do ut des.

Ringraziamo per la collaborazione:


http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2489
 
 
 

Tuttosport - Conte: se vince può chiedere i danni

Post n°6437 pubblicato il 10 Settembre 2012 da nadir63l
 

© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Secondo Tuttosport se Conte venisse riconosciuto innocente potrebbe procedere attraverso i tribunali civili per chiedere un risarcimento danni e insieme a lui potrebbe esserci la Juventus, che dalla squalifica ha avuto un danno ancora più grave. Attualmente decisioni non ne sono state prese

 
 
 

     

 

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