juveland

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

“Volo SpeciAle Del Piero. Torino-Sydney via Parigi”, Alessandro Del Piero sulla strada per l’Australia. Durante il suo viaggio a Parigi, dove era stato invitato per tenere un discorso all'Università Sorbonne, e prima della partenza per l’Australia, l'ex capitano della Juventus ha fatto entrare con sé in aereo le telecamere di Sky Sport e ha concesso una lunga intervista esclusiva. All'interno dello speciale anche molte immagini inedite, tra le quali quelle dei primi mesi di allenamento, prima della firma con il Sydney.
L’intervista esclusiva a Del Piero andrà in onda in versione integrale domani su Sky Sport 1 HD, alle ore 13 -all’interno del nuovo magazine domenicale “Benedetta Domenica”- e alle ore 19.30.

Chi è oggi Alessandro Del Piero? L’ex capitano della Juventus? L’attuale numero 10 del Sydney Football Club?
E’ un ragazzotto che ha fatto una scelta importante nella sua vita dopo che non era mai stato abituato troppo a cambiare, sia squadre di calcio che città. L’ha fatto in maniera secondo me giusta, al momento giusto e nel posto giusto. Che è da tutt’altra parte del mondo, a 24 ore dall’Italia.

C’è spazio per la nostalgia nei primi mesi senza Juventus?
C’è nostalgia per un mondo che per 19 anni ha fatto parte della mia vita. Che per prima di questi 19 anni, da tifoso, avevo vissuto con affetto. Tutto quello che lascio, che è tantissimo, lo vivo anche con un po’ di nostalgia, perché ci sono mille riferimenti che possono portare ai miei anni, al tempo passato. Soprattutto l’atteggiamento di tantissimi tifosi, che anche alle gare ufficiali della Juventus stessa citano o cantano il mio nome e non mi fanno mancare il loro affetto nei social network o tramite ogni altro canale. Indubbiamente c’è nostalgia, ma piano piano sta lasciando sempre più spazio all’eccitazione per la nuova avventura e mi sembra giusto così.

Hai più sentito Agnelli?
No, non ci siamo più sentiti.

Giampiero Boniperti è rimasto fuori dalla sede della Juventus, dopo il cambio di dirigenza, dal 1994 al 2005. Pensi che possa succederti qualcosa del genere?
Non lo so. Ogni persona, ogni dirigente, ha la sua storia, i suoi pensieri. Le scelte fatte vanno rispettate, come ho sempre detto. La mia testa, e fra un po’ anche il mio corpo, presto saranno totalmente da un’altra parte e vivranno pagine a loro modo altrettanto memorabili, pagine nuove che avranno un sapore diverso. Il legame che c’è tra me e la Juventus prescinde da chi sarà Presidente, da chi lo è, da dirigenti e allenatore. E’ stato troppo forte e troppo importante.

Hai salutato i tifosi della Juve il 30 giugno, giorno della tua scadenza contrattuale, con un messaggio sul tuo sito che si concludeva con la parola arrivederci. Prima o poi tornerai?
Può darsi. Col mio arrivederci non intendevo dire che tornerò nel mondo Juventus. Io e la Juventus siamo comunque legati, ed è giusto così. Legati per quello che è stato il nostro passato. Quindi l’affetto che ho nei confronti dei tifosi della Juventus rimane invariato. Non è un addio. E’ più quello che non ho detto, cioè non ho pronunciato la parola addio, che non quello che ho detto, cioè arrivederci.

E cosa dici ai tifosi del Sydney F.C.?
Non vedo l’ora di arrivare e di essere totalmente a mio agio con città, campo, struttura, compagni, fuso orario. E di potere iniziare questa avventura in maniera spensierata, libera, con grande entusiasmo e coltivando passo per passo un’esperienza nuova, diversa. Ma che mi auguro possa essere vincente.

Su Sydney F.C.
Sono stato convinto principalmente dall’entusiasmo, dalla voglia e da “come” mi hanno voluto. Tutto questo va poi inserito in un progetto, perché il calcio lì ha ampi margini di miglioramento. Quindi il mio coinvolgimento diventa totale. Per progetto noi pensiamo a tutte le idee che si posso avere per far sì che questo movimento diventi più grande. La collaborazione intensa fra le parti è fondamentale, di conseguenza avere così tanta voglia di avermi non fa altro che agevolare questo.

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'avvocato Paco D'Onofrio, a Sportitalia ospite della trasmissione Calcio€Mercato ha parlato della decisione della Fifa di squalificare Antonio Conte anche per le gare internazionali e dell'ormai prossimo giudizio del Tnas. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com:

Conte colpevole o innocente?
"Conte è innocente per insufficienza di prove che possano dirsi tali".

Il provvedimento della Fifa è scontato. Ovvio che la Fifa non possa andare contro la Federazione del Paese. Però la vera prova è quella del Tnas. Può dare una svolta a tutta questa vicenda...
"Certo. E' vera sia la prima che la seconda affermazione. La prima perchè la Fifa - così facciamo chiarezza, perchè mi sembra che oggi sia sorto qualche equivoco - ha reso semplicemente esecutivo fuori dal confine italiano una pronuncia che come per qualsiasi altro condannato da qualsiasi Federazione è naturale che avvenga. Quindi non si tratta di un aggravamento della posizione di Conte, nè di un'altra contestazione, nè di un giudizio sovrannazionale; semplicemente un calciatore, un tesserato squalificato, anche se temporaneamente, non può esercitare la propria professione anche in ambiti extra-nazionali. Questo è evidente perchè altrimenti ci sarebbe una facile elusione, si potrebbe violare la norma sapendo che si giocherà il prossimo anno presso altri campionati e presso altre Federazioni. Per quanto riguarda il giudizio al Tnas, siamo ovviamente al momento cruciale più che altro perchè è l'ultimo. Nel senso che da un anno, un anno e mezzo, non si può più andare davanti alla giustizia statale per questioni disciplinari. Quindi la giustizia sportiva, il terzo grado costituisce la pietra tombale - giusta o ingiusta che sia la pronuncia - sulla vicenda Conte, come qualsiasi altra vicenda. Come è noto ci sarà un'unica udienza, che è quella del 21 settembre. Questa udienza, visto che il tentativo di conciliazione è ovviamente fallito, perchè non mi sembra che le parti abbiano trovato un accordo, sarà una sorta di rimessione agli atti, cioè il Tnas sarà chiamato ad esprimersi sulla effettiva attendibilità di Carobbio, perchè il punto è questo: cioè, dovrà giudicare se la Federazione ha ben operato nel recepire l'impostazione di Palazzi, perchè sappiamo che poi lo stesso Carobbio è stato ritenuto attendibile un po' ad intermittenza, quindi non è un pentito che la Federazione ha considerato assolutamente meritevole di attenzione. Dunque credo che l'udienza sarà una riproposizione davanti al Tnas di quello che è avvenuto questa estate, con una differenza: cioè che la Federazione, da giudice, da inquirente, diventa parte".

Quindi adesso diventa Conte contro la Federazione...
"Esattamente. La Federazione è parte. E' stata inquirente con Palazzi, è stata giudicante con i due organi di giustizia sportiva ed ora è da quest'altra parte dello scrigno del collegio arbitrale. Quindi saranno tre le persone che decideranno, perchè Conte ha nominato il proprio arbitro, la Federazione ha nominato il proprio arbitro e questi due arbitri hanno nominato il terzo arbitro. Questi tre dovranno valutare il lavoro della Federazione. Le designazioni ci sono già state e credo che entro la prima settimana di ottobre verrà depositata il lodo che riguarda la sentenza, perchè il Tnas ha concesso il procedimento d'urgenza, questo perchè ogni settimana che si perde è una settimana di esclusione dell'allenatore dalla propria attività".