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Messaggi del 16/10/2012

Di Livio risponde a Cassano: "Orgoglioso di essere stato un soldatino"

Post n°6578 pubblicato il 16 Ottobre 2012 da nadir63l
 

Di Livio risponde a Cassano: "Orgoglioso di essere stato un soldatino"

© foto di Alberto Fornasari

Angelo Di Livio, il mitico soldatino della Juventus di Lippi, ha risposto, interpellato da tuttomercatoweb.com, alle dichiarazioni di Cassano, che ha ammesso di aver rifiutato di indossare la maglia bianconera perchè "Lì vogliono solo i soldatini, io sono uno che un giorno va da una parte e un giorno da un'altra". Ecco le parole di Di Livio in merito "Io sono orgoglioso di essere stato un soldatino e di aver giocato in un grande club come la Juventus, un club glorioso che ha vinto davvero tanto. Non voglio fare polemica perché non mi interessa, ma un giocatore dovrebbe far parlare di sé quando è in campo e non fuori. Bisognerebbe chiedere a Cassano a cosa si devono queste dichiarazioni".

 
 
 

Scommessopoli. Non solo, ma anche l'Inter..

Post n°6577 pubblicato il 16 Ottobre 2012 da nadir63l
 


Immagine IPB

di G. Fiorito


"Ritengo che la Giustizia Sportiva sia oberata di lavoro, anche perché ogni giorno c'è un problema serio e nuovo da affrontare. Credo sia difficile giudicarla negativamente". (M. Moratti)
Così il presidente dell'Inter ai microfoni della RAI esprimeva un paio di giorni fa la sua solidarietà a Palazzi e alla FIGC, approvandone in toto l'operato in contrapposizione netta al bisogno di riforme espresso da Andrea Agnelli dopo la squalifica di Antonio Conte: "Le istituzioni devono provvedere a una riforma profonda del sistema della Giustizia Sportiva che eviti le pericolose asimetrie e le ingiustizie verificate negli ultimi anni. Spero che questo appello sia accolto presto".
Nelle intenzioni di Massimo Moratti c'era la volontà di spostare l'attenzione dal processo Telecom di Milano, dove le deposizioni di Tavaroli e Cipriani hanno riportato d'attualità il tema della matrice illegale meneghina di calciopoli, alle vicende che riguardano scommessopoli. Confidiamo nella sua soddisfazione, dal momento che con tempestività esemplare si è ripreso a parlare di combine e omesse denunce.

Già da una settimana il capo della polizia Manganelli aveva preannunciato che dalle inchieste delle procure sarebbero venuti nuovi risvolti. Il 27 giugno Repubblica aveva dato notizia dell'interesse degli uomini di Palazzi per due casi archiviati in quanto privi di rilevanza penale e riguardanti le partite Lecce-Napoli e Napoli-Inter del 2011.
Il 10 ottobre La Gazzetta dello Sport si occupava di Ranocchia, sulla base delle dichiarazioni che Micolucci avrebbe fornito al procuratore federale Palazzi e il pentito Masiello al pm Angelillis. L'abitudine di indirizzare i risultati risalirebbe a Bari-Treviso del 2008, che nonostante l'opposizione di Stellini terminò con i veneti che si portarono a casa l'agognato bottino pieno. L'anno dopo fu la Salernitana ad avere bisogno di punti in ottica salvezza. Le tifoserie erano gemellate e il Bari già promosso. Ganci prevedeva il solito diniego di Stellini, ma si risolse tutto con un incontro in autostrada e la partita "fu comprata" per 160mila euro, che i soli giocatori, staff escluso, si spartirono, escluso Gazzi, che si tirò fuori e ricevette un computer in dono come incentivo all'omessa denuncia. E Ranocchia? Secondo la testimonianza di Angelo Iacovelli non si sarebbe intascato i 5/6 mila euro della sua parte, ma glieli avrebbe generosamente girati in un momento di bisogno. Nella faccenda Conte figura come persona informata dei fatti e penalmente non corre rischi, a parte un'altra omessa denuncia sul fronte sportivo.
Eccoci al 16 ottobre e a Inter-Atalanta del 31 maggio 2009: gol di tacco di Ibra e doppietta di Doni. Ne parla Mediaset, citando le fonti Gazzetta dello Sport e Repubblica. Secondo il giornale rosa la partita potrebbe entrare nell'inchiesta condotta a Bari, in un nuovo filone che dovrebbe aprire scenari non da poco, basati su uno "scambio di informazioni da spogliatoio a spogliatoio per alimentare il mercato delle scommesse sicure", su un asse costituito da scommettitori e calciatori.

La procura di Bari indaga sulle dichiarazioni, ancora una volta, del pentito Angelo Iacovelli, ex fac-totum del Bari, dato per attendibile dalla Gazzetta dello Sport: "Dopo la partita con la Salernitana non so da chi arrivò la dritta di scommettere forte sull'Over tra Inter e Atalanta. Giocammo e vincemmo". Si sottolinea che si trattò di un doppio Over: Over nel primo tempo e over 3,5 nel finale, riconducendo a Bergamo la "fonte" dei calciatori del Bari. Per SportMediaset la soffiata su Inter Atalanta sarebbe da intendersi come un risarcimento, un "premio" in cambio di quella arrivata da Bari sulla partita definita la madre di tutte le partite combinate, giocata con la Salernitana. Sia Gazzetta che SportMediaset chiudono mettendo in risalto l'attuale scarsezza di dati certi.

Intanto Mauri è volato in Svizzera, dove sarà ascoltato, presente la mamma signora Maria Rosa Redaelli, dal pm Elena Catenazzi riguardo a quel conto sul quale sarebbero transitate cifre che insospettiscono gli inquirenti, i quali vogliono fare luce sulla possibilità che avessero a che fare con i versamenti dovuti per le combine. Secondo il Corriere dello Sport Mauri è accusato di riciclaggio e Palazzi avrebbe il deferimento in mano per omessa denuncia. Il giornale di De Paola informa inoltre che il procuratore federale cerca prove da Di Martino, ma che Mauri, affettuosamente chiamato Stefano, potrebbe tirare un sospiro di sollievo e vedersi salvata la carriera grazie a una condanna per omessa denuncia, robetta che lo porterebbe fuori dal campi solo per 4 mesi e solo nel 2013.

Fa pensare come le attenzioni di Palazzi sembrino concentrarsi, volente o nolente, su casi di omessa denuncia. Tali o derubricati a tali. Desta non poche perplessità la sostanza della pena, che si presume uguale nei confronti di Mauri e di Conte. Per il primo vale di sicuro la presunzione di innocenza, ma è stato al centro di indagini condotte con notevole dispendio di forze dagli inquirenti, che hanno passato al setaccio movimenti e contatti non solo telefonici tra presunti autori delle combine e appartenenti alle organizzazioni malavitose. Conte non è nemmeno indagato dalla procura di Bari. Ha un sapore amaro che il Capitano sia stato deferito ancora per aver sollevato pubblicamente il problema dell'incongruenza della giustizia sportiva, che dispone la stessa pena per chi non poteva non sapere e per chi è accusato di essersi intascato soldi sporchi. Palazzi è forte con i deboli e debole con i forti, guardandosi con circospezione dal dare indicazioni precise di voler colpire come si deve il crimine organizzato.

Anche Carobbio era diventato affettuosamente Pippo. Conte è il ribelle, anche se voleva costruire la sua credibilità attraverso la sua carriera. E la carriera stanno cercando di portargliela via.
"La Figc e la sua giustizia operano fuori da ogni logica di diritto e di correttezza sostanziale". (Andrea Agnelli)

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2570

 
 
 

Conte doveva abbaiare alla luna?

Post n°6576 pubblicato il 16 Ottobre 2012 da nadir63l
 

glmdj

Immagine IPB

Abbiamo in più occasioni dato risalto ad una giustizia sportiva che troppo spesso agisce utilizzando due pesi e due misure. L’argomento che ha tenuto banco negli ultimi mesi è quello legato al caso Conte per le note vicende sul calcioscommesse, un banco di prova che ha finito per dare una nuova conferma ad un certo modo di condurre le indagini e i processi sportivi.

Siamo in attesa di leggere le motivazioni del Tnas che ha ridotto la squalifica del tecnico juventino a 4 mesi – decisione politica che molti considerano necessaria per salvare la faccia al super confermato Palazzi ed al lanciatissimo Abete in odore di ricandidatura – ma c’è ancora margine per capire la discrezionalità utilizzata nel giudizio di condanna riservato al solo Conte.
Ricordiamo che se per Conte vale il “non poteva non sapere”, tanto da essere l’unico appiglio a giustificare una condanna seppur minima, stessa valutazione non ha colpito Mondonico, allenatore dell’Albinoleffe proprio per la partita oggetto di presunte combine con il Siena, non deferito dal procuratore Palazzi e non toccato da nessuna insinuazione mediatica.

Ricordiamo anche che il tecnico juventino è stato colpito da un nuovo deferimento per aver espresso, nella conferenza stampa post sentenza della Corte Di Appello, "giudizi e rilievi lesivi della reputazione e dell'operato degli Organi di Giustizia Sportiva". Nella stessa conferenza, Conte aveva ben specificato: “Perchè uno dice calcioscommesse...scommesse, scommesse, scommesse...qui di scommesse non c'è niente...non ho mai scommesso io'. Omessa denuncia... se vedevo qualcosa, avrei dovuto denunciare. Ma se non ho visto niente, io che devo denunciare? Ma mi devo inventare una denuncia? Ma di che stiamo parlando?”

Sullo scandalo delle scommesse è stata chiesta
un’opinione a Delio Rossi, che ha affermato: "Sulle combine non ho mai avuto prove, ho avuto delle sensazioni, ho visto molte squadre che andavano il doppio rispetto alla mia, sapendo che io penso di allenare anche educazione fisica. Ma se non hai prove significa abbaiare alla luna".
Forse questa dichiarazione è utile per meglio comprendere la realtà. Antonio Conte è stato accusato dalle parole di un pentito, la cui credibilità è alterna anche per la stessa giustizia sportiva; è stato condannato sulla base di un’accusa da cui è impossibile difendersi (“non poteva non sapere”); un collega racconta che pur avendo avuto sensazioni non ha denunciato perché non aveva prove.
Viene naturale chiedersi: perché le sole parole di Conte possono essere messe in dubbio? Cosa lo rende meno credibile di chiunque altro?

Aspetti questi che mostrano come le evidenze sono tante e tali da non lasciare alcun dubbio. Una sorta di accanimento verso Antonio Conte, la vittima predestinata di questo scandalo, usata per distogliere le attenzioni dal calcioscommesse, quello vero, circoscrivendolo intorno all’omessa denuncia del tecnico juventino. Questa è la giustizia sportiva che vorrebbe anche essere credibile…

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2569

 
 
 

     

 

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