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Messaggi del 19/10/2012

Processo Calciopoli, chiesti 4 anni a Giraudo

Post n°6586 pubblicato il 19 Ottobre 2012 da nadir63l
 

Secondo l'accusa è stato l'ex amministratore delegato bianconero il promotore della frode

Processo Calciopoli, chiesti 4 anni a Giraudo© LaPresse
TORINO - Gli avvocati Massimo Krogh e Michele Galasso, difensori di Antonio Giraudo, sono "soddisfatti dell'ammissione di nuove prove documentali introdotte dalla difesa" nel processo d'appello di calciopoli. "Le conclusioni del Procuratore Generale - sostengono i due legali - appartengono alla dialettica processuale. L'accusa prosegue nel suo percorso, poi sarà il turno della difesa e confidiamo - concludono - in un equo giudizio". Quattro anni di reclusione, uno in più della pena inflitta in primo grado, e 30mila euro di multa per Antonio Giraudo, ex amministratore delegato della Juventus. È la richiesta di condanna al processo di appello di Calciopoli formulata oggi in aula al termine della requisitoria dal sostituto procuratore generale Carmine Esposito. Per il pg Giraudo non è un semplice partecipe della associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, bensì uno dei promotori. Il processo riprenderà venerdì prossimo.

LE ALTRE RICHIESTE - Esposito ha chiesto inoltre 3 anni per l'ex arbitro Tiziano Pieri (2 anni e 4 mesi la condanna in primo grado), mentre ha chiesto la conferma delle condanne a 2 anni per l'ex presidente dell'Aia Tullio Lanese e l'ex arbitro Paolo Dondarini. Il pg ha chiesto altresì la condanna per gli imputati che erano stati assolti in primo grado: 2 per l'ex assistente Duccio Baglioni, un anno e 4 mesi per l'arbitro Gianluca Rocchi, un anno e 6 mesi per l'ex arbitro Stefano Cassarà, un anno e 4 mesi per l'ex assistente Giuseppe Foschetti, un anno e 6 mesi per l'ex arbitro Marco Gabriele, un anno e 4 mesi per l'ex assistente Alessandro Griselli, un anno e 4 mesi per l'ex arbitro Domenico Messina. La sentenza è prevista per l'11 novembre.

 
 
 

Conte ne convoca 22, out Buffon, Vucinic e De Ceglie

Post n°6585 pubblicato il 19 Ottobre 2012 da nadir63l
 

Fonte: juventus.com
© foto di Federico De Luca

Sono 22 i giocatori convocati da Antonio Conte per la sfida contro il Napoli. Nella lista diramata dal tecnico al termine dell’allenamento di rifinitura, rispetto alle ultime uscite, non figurano Gigi Buffon, Paolo De Ceglie e Mirko Vucinic, mentre rientra Leonardo Bonucci, che ha scontato contro il Siena la giornata di squalifica inflittagli dopo il giallo rimediato con la Roma. Simone Pepe non tra i convocati in quanto sta svolgendo un lavoro personalizzato per recuperare la migliore condizione.

Questo l’elenco completo dei giocatori a disposizione:


2 Lucio
3 Chiellini
4 Caceres
6 Pogba
8 Marchisio
12 Giovinco
15 Barzagli
17 Bendtner
19 Bonucci
20 Padoin
21 Pirlo
22 Asamoah
23 Vidal
24 Giaccherini
26 Lichtsteiner
27 Quagliarella
30 Storari
31 Branescu
32 Matri
33 Isla
34 Rubinho
39 Marrone

 
 
 

CARRERA: "Buffon e Vucinic? Gigi sta un po' meglio rispetto a Mirko. Moduli uguali, ma nostro calcio propositivo.

Post n°6584 pubblicato il 19 Ottobre 2012 da nadir63l
 

 Soldatini? No, seri professionisti. Io via? No, sto bene qui"

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Massimo Carrera si è presentato in sala stampa di Vinovo per presentare la gara di domani contro il Napoli. TuttoJuve.com ha seguito la conferenza in diretta:

Siccome non posso chiederti per ovvi motivi come sta Buffon (mi diresti: "vediamo dopo l'allenamento)...

"No, a parte gli scherzi, dopo c'è l'ultima rifinitura e sarà Gigi a dirci se sarà in grado o no di giocare. Aspettiamo, quindi, la sua volontà: è lui che decide"

Vai tu in panchina come allenatore vero. Seconda domanda, se questi chilometri in giro al mondo, naturalmente per tutte e due le squadre, potranno influire domani sera?

"No, la prima è che ci va Alessio, ci sono le gerarchie. Angelo è il secondo del mister Conte e quindi io ritornerò a fare il collaboratore tecnico, sempre con entusiamo, perché quello è il mio ruolo. Poi, per tutti i chilometri, al ritorno dalle Nazionali tutte le squadre hanno dei problemi: noi abbiamo i nostri, ce li teniamo, li valutiamo, sicuramente non piangiamo e non andiamo a sbandierare in giro i nostri problemi"

Vucinic, ci sono possibilità che vada in panchina? Poi, ti voglio chiedere, visto che al ritorno ci sarà Conte in panchina, dal momento in cui in Supercoppa con Mazzarri ci sono state delle polemiche a distanza, se vuoi lanciare un messaggio distensivo?

"No, bha, nessun messaggio. Ci siamo divertiti, abbiamo scherzato, vi siete divertiti voi a raccontare le nostre battute, ma finisce qua. Poi è stata una partita che ha suscitato queste cose, ma finisce tutto qui. E basta. Poi, Vucinic, rispetto a Gigi, è messo un po' peggio, perchè è debilitato, ha avuto una influenza intestinale, adesso valuteremo se convocarlo o no. Quindi, vediamo"

Vidal dice che siete favoriti e ti chiedo se anche tu sei di questo avviso. Poi, stingerai la mano a Mazzarri o a Frustalupi?

"Favoriti... Siamo due ottime squadre che ce la giochiamo a viso aperto, quindi abbiamo i numeri uguali. Vediamo il calcio in maniera diversa, noi faremo la nostra partita come sempre per vincere, quindi, i favoriti o non favoriti lo vedremo a fine partita. Mazzarri? Penso di salutare sia uno che l'altro, non vedo problema."

Quanto ti hanno dato fastidio le voci, e se sono vere, le voci di un litigio con Conte?

"Mi ha dato fastidio, perché non è vero niente e la dimostrazione è che sono qua a parlare. C'è grande stima da parte mia e rispetto da parte di Antonio, so qual è il mio ruolo, ho preso un attimo il suo posto nel momento in cui era squalificato anche Angelo, adesso che torna Alessio torno a fare il mio ruolo, ma ripeto massima stima e rispetto nei confronti di tutte e due."

Questa Juve è ancora più forte del Napoli o questo Napoli è la vera anti-Juve del campionato?

Mha, per me il campionato dice che in questo momento siamo in testa noi e il Napoli, ma è ancora lungo, tante altre squadre potranno inserirsi nella lotta scudetto, perché siamo solo all'ottava giornata ed è presto per dirlo. Poi, è normale che il Napoli punta allo scudetto e ha tutte le carte in regola per farlo tralasciando tra virgolette gli impegni in Europa, cosa che noi siamo ben contenti di farlo giocando ad armi pari anche in Coppa dei Campioni

Massimo mi spiegi perché dici che Juve e Napoli vedono il calcio in maniera diversa

Stiamo parlando di moduli, tutti e due abbiamo il 3-5-2, noi facciamo un calcio propositivo, mentre loro si affidano di più alle ripartenze e alle giocate dei singoli. Noi quest'anno abbiamo fatto sei gol in più, abbiamo portato undici giocatori a far gol rispetto agli otto dell'anno scorso e credo che questa sia la dimostrazione che non siamo poi così tanto prevedibil.

Messa a fuoco la gara di Supercoppa, che gara ti aspetti domani?

Mha, credo che domani sarà uguale a quella, uguale a quella che abbiamo fatto lo scorso anno, quindi sappiamo che il Napoli è forte nelle ripartenze, noi sappiamo che come abitudine facciamo la partita, ma dobbiamo essere bravi a cercare di frenare le loro ripartenze.

Prima parlava dei moduli, si può dire che il Napoli è stato un modello per passare dal 4-3-3 al 3-5-2 o è una valutazione errata?

No, è una valutazione del mister in base ai giocatori che avevamo per sfruttare meglio le caratteristiche di tanti giocatori. Te lo posso dire francamente, non abbiamo copiato nessuno per il modulo. E' una cosa nata così per caso

Massimo, tu sei stato anche giocatore della Juve, ma è vero che in questo club perferiscono i soldatini

No (sorride ndr), soldatini... Ripeto, nella Juve, quando giocavo io, e lo è anche oggi, ci sono seri professionisti, non si tratta di essere soldatini. Quindi, gente che è professionista, sa quello che vuole, sa quello che vuole la Juve prima di tutto, e quindi si comporta per cercare di vincere. Poi, a volte ci si riesce, a volte no, ma non si tratta di essere soldatini, ma di fare il proprio dovere: allenarsi bene, curarsi fuori nella vita privata per rendere al meglio in partita

Più importante domani o martedì in Danimarca? Firmeresti per un pari domani e una vittoria in Champions?

Io penso alla partita di domani, quindi, cerchereremo di affrontarla nel migliore dei modi, a quella di martedì ci penseremo dopo. La prima cosa da pensare è la partita di domani.

Dopo questa esperienza stra-positiva in termini di risultati, dall'esordio fino all'ultima partita, c'è nella sua testa voler provare a guidare una squadra dando l'arrivederci alla Juventus?

Per il momento è una cosa che non mi interessa, sto bene col Mister, con lo staff e quindi sto bene così e non mi pongo altri obiettivi. Per il momento, penso di stare bene qua e sono contento di quello che sto facendo.

Hai parlato numeri positivi, ma l'impressione è che la squadra a volte abbia giocato bene rispetto all'anno scorso. Qual è la tua sensazione?

Rispondono i fatti, giochiamo meno bene, ma vinciamo. Io guardo il campionato alla fine e si ricordano per i punti che hai, non se hai giocato bene o meno. Io sfido chiunque a dire bravo a una squadra che gioca bene, ma che poi non va in Europa e non vince niente, quindi l'importante è che si facciano i punti e si faccia quello che si deve fare.

 
 
 

E SPUNTA IL "NUOVO PENTITO"...

Post n°6583 pubblicato il 19 Ottobre 2012 da nadir63l
 

© foto di Filippo Gabutti

Pagine dei giornali puntuali come orologi svizzeri della miglior marca. Partita importante (non decisiva) ed ecco che tra un intervista a un bianconero, un cappuccino, una polemica, una formazione, compare l'articoletto sul nuovo pentito o presunto tale. Questa volta, per ora, sono solo spifferi, ma siamo sicuri che a breve diventeranno una brezza, un venticello e una tormenta esattamente come per il filone precedente. Antonio Conte tra poco finirà sulle pagine dei giornali, con lo stesso metodo precedente. Questa volta l'accusatore sarebbe Vitali Kutuzov, attaccante bielorusso, secondo cui come riportano alcuni quotidiano "i giocatori si erano già messi d'accordo informando in anticipo Conte su quale fosse stato l'esito della partita". Anche in questo caso l'accusatore è uno e soltanto uno. Un nuovo, uno contro tutti e siamo sicuri che qualcuno dalla procura sportiva presto si muoverà, soprattutto pensando alle situazioni pregresse.

Siamo andati a vedere la carriera di questo giocatore vero viaggiatore.

1997-2001 BATE 99 (55)

2001-2002 Milan 2 (0)

2002-2003 → Sporting CP 24 (3)
2003-2004 → Avellino 42 (15)
2004-2006 Sampdoria 62 (7)
2006-2007 Parma 9 (0)
2007-2008 → Pisa 37 (10)
2008-2009 Parma 11 (0)
2009-2012 Bari 51 (7)

Il 20 gennaio 2009 si trasferisce al Bari con la formula della compartecipazione e la cosa che ci sorprende di più è che in 4 mesi possa entrare così velocemente nel meccanismo, domanda che nessuno che ha pubblicato i presunti spifferi oggi si è fatto.

In ogni caso siamo tutti pronti a una nuova battaglia mediatica, sperando, ovviamente che alla fine, almeno questa volta, la giustizia possa trionfare, purtroppo i presupposti non sono per niente buoni.

 
 
 

Calciopoli. Giustizie in corso...

Post n°6582 pubblicato il 19 Ottobre 2012 da nadir63l
 

glmdj
Immagine IPB

di G. Fiorito

La giustizia deve fare il suo corso. Quante volte abbiamo deglutito rischiando di strozzarci di fronte alle incongruenze plateali alle quali ci ha abituato calciopoli!
In questo tiro incrociato le ragioni dei singoli si deformano inverosimilmente e la ragione sembra quasi impazzire.

La
Corte del Conti del Lazio ha emesso in data 17 ottobre 2012 un verdetto con il quale ha condannato in secondo grado designatori, arbitri e assistenti a risarcire la FIGC per un totale di quasi 4 milioni di euro per aver recato alla Federazione un danno di immagine.
I più colpiti i designatori, Mazzini e De Santis, con cifre da capogiro, anche se sembra sia previsto che almeno per due anni non si arriverà a capo seriamente di nulla. Lo abbiamo già detto, le giustizie devono fare i loro corsi e sono tante, che a definirle inter_dipendenti sembra di fare facile ironia.
Anzi, a prenderla con filosofia si direbbe che a volte le sentenze siano scritte solo per essere impugnate. Se questa della Corte dei Conti è basata sulla sentenza di Napoli, non può essere presa per definitiva per tanti motivi.
1) Nell'aula 216 si è avuto solo un giudizio di primo grado.
2) Una cosa abbiamo capito di sicuro: il campionato 2004/2005 non è stato alterato e la Corte dei Conti contraddice quanto affermato in precedenza, prima della sospensione in attesa delle sentenze della giustizia ordinaria, e cioè che il suo giudizio fosse sottoposto all'accertamento di illeciti finalizzati a falsare il risultato delle gare.
3)L'ex arbitro Paolo Bertini, due volte assolto nei procedimenti sportivi relativi a calciopoli, condannato a Napoli a un anno e cinque mesi e da ieri a risarcire la FIGC per 50 mila euro, ha fatto presente al Corriere dello Sport che Ivan De Musso, firmatario del provvedimento della Corte dei Conti, è anche componente della IV sezione giudicante della Corte Federale della FIGC.
4) Non è nemmeno la prima volta che si incorre in un caso di evidente conflitto di interesse. Il 29 settembre 2011 furono le dimissioni di Giuseppe Scandurra, ufficialmente per motivi personali, a far slittare di una decina di giorni le decisioni del TNAS nel procedimento che vede la Juventus opposta a Inter e FIGC per il caso dello scudetto di cartone. Fu Ruggiero Palombo della Gazzetta dello Sport a svelare che il nome di Scandurra era compreso nella lista dei 72 fra titolari e riserve della Corte di Giustizia federale della Federcalcio.

Frugando nell'elenco dei condannati scopriamo inoltre che le giustizie seguono i loro corsi apparentemente estranee l'una all'altra, in realtà con dei parametri difficilmente individuabili con precisione, dal momento che all'occorrenza si servono l'una dell'altra o evitano accuratamente di sbirciarne gli esiti. A Napoli sono venuti fuori numerosi fatti interessanti. Se nell'elenco di coloro che avrebbero infangato la FIGC c'è quel Mazzini che Baldini scherniva promettendogli salvezza nel giorno del giudizio, quando si sarebbero ribaltate le poltrone, manca Carraro, che notoriamente cade sempre in piedi, nonostante si preoccupasse di intimare ai designatori di suggerire agli arbitri di non favorire la Juventus, bensì l'Inter.

Ci sono Dondarini e Gabriele. Il primo assolto nel 2006 e condannato nel rito abbreviato, dove il gup De Gregorio ha avuto il coraggio di scrivere nelle motivazioni della sentenza che "annullando un gol al Chievo per motivi non chiari ed addirittura nei minuti di recupero, adottò una decisione determinante del risultato favorevole alla Fiorentina e compatibile con la ritenuta sua parzialità", anche se quel gol non fu mai segnato. Il secondo assolto nello stesso dicembre 2009 dalla stessa sentenza.

Ci sono Bergamo e De Santis, sul crocevia che, piaccia o non piaccia, rappresenta la madre di tutte le diramazioni di calciopoli. Si può girare in lungo e in largo, ma alla fine da Milano si parte e a Milano si torna, seppure passando per Roma, dalla sede di via In Selci dove si selezionavano e (im)brogliavano le intercettazioni grazie al computer di Tavaroli benevolmente messo a disposizione dal pm Napoleone, uno dei giudici del processo Telecom.

Secondo la Gazzetta dello Sport dello scorso 27 settembre, il 24 ottobre si terrà la prossima udienza del procedimento con il quale De Santis ha chiesto all'Inter di Massimo Moratti un risarcimento per essere stato illegalmente spiato. Il 10 ottobre 2011 era invece Affari italiani.libero.it a dare notizia dell'intenzione di Paolo Bergamo di portare avanti una causa per ottenere un risarcimento dall'Inter con l'avvocato Silvia Morescanti, che avrebbe dovuto svolgersi a Firenze. Un ottimo precedente è costituito dalla sentenza del 4 settembre scorso, con la quale Vieri ha ottenuto in primo grado un milione di euro per l'attività di intelligence che gli avrebbe causato danni morali e materiali.
Anche Moggi ha annunciato più volte di voler chiedere all'Inter un risarcimento, ma né la Juventus, né la FIGC si sono mai mosse in questa direzione. Eppure, se un danno c'è stato, tutto sarebbe iniziato con le strane frequentazioni di Nucini e Facchetti e con i dossier di Cipriani, quando ad essere posti sotto osservazione dalla security di Telecom e dalla Polis d'Istinto furono, tra gli altri, i dirigenti bianconeri e i massimi esponenti della Federazione.

Nella rincorsa ai risarcimenti la società bianconera, che ha scampato la responsabilità sui comportamenti di Moggi e Giraudo a Napoli e da un anno è pulita né più né meno che il Milan, si è però data da fare con la FIGC, contro la quale sta portando avanti un iter milionario che dovrebbe restituirle, si spera, un giorno gli scudetti revocati e mandare in fallimento la società di mutuo soccorso che sembra essersi costituita nell'ultimo decennio tra la FIGC e l'Inter.
L'uscita da questo labirinto senza che siano le forbici della prescrizione a recidere le speranze è affidata alle Parche. Lunga vita sia concessa a Paolo Bergamo e a Luciano Moggi, che hanno promesso di rinunciare alla sorte prescritta dagli dei dell'incompetenza e dell'onestà.

Ma perché lei che dì e notte fila,
non gli avea tratta ancora la conocchia,
che Cloto impone a ciascuno e compila…

(Dante, Divina Commedia, Purgatorio, Canto XXI, 25-27)

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2574

 
 
 

Criscito: "Juve-Napoli? Non faccio pronostici: se ci prendo, rischio che Palazzi mi venga a citofonare all'alba"

Post n°6581 pubblicato il 19 Ottobre 2012 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Domenico Criscito, esterno difensivo dello Zenit, appena tornato in Nazionale, ha parlato di Juventus-Napoli dalle pagine di Tuttosport, riservandosi pure una battuta ironica nei confronti delle disavventure giudiziarie che lo hanno toccato negli ultimi mesi:

"Juventus-Napoli, per me che sono napoletano di nascita ed ex juventino è una sfida dal sapore speciale. Sono sicuro che sarà un match splendido e divertente dove si affrontano le due squadre più forti del campionato: i bianconeri sono i favoriti per il tricolore, i partenopei giocano benissimo. Non dimentichiamoci poi che lo scorso anno l'unica squadra capace di battere il gruppo di Conte è stata proprio il Napoli. Non vi faccio un pronostico, però: metti mai che l'azzeccassi, domattina mi troverei Palazzi che mi citofona all'alba!".

Criscito ha anche accennato alla vicenda Bonucci, anch'egli finito nel ciclone scommesse alla vigilia degli Europei ma, a differenza sua, non rimandato a casa da Prandelli:

"Non ho mai pensato a una disparità di trattamento nei miei confronti rispetto a qualche compagno di squadra. In cuor mio ho sempre creduto che sia io che Bonucci avremmo meritato di giocare l'Europeo. Sul resto ho smesso di riflettere. Faccio come suggerisce una famosa canzone napoletana: Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto; chi ha dato, ha dato, ha dato: scurdammoce o passato.. Il passato, davvero, non mi interessa più: mi concentro sul presente e sul futuro. Sono ancora indagato a Cremona: mi auguro solo che tutto, anche lì, si chiuda il più presto possibile".

 
 
 

Inter : La casa degli onesti è piena di spifferi

Post n°6580 pubblicato il 19 Ottobre 2012 da nadir63l
 

glmdj

Immagine IPB

di F. Filippin

Alla vista della recente rivelazione giornalistica sull'inchiesta sul calcioscommesse portata avanti dalla Procura di Bari, apparsa martedì 16 ottobre su alcuni giornali italiani e relativa al presunto inserimento di Inter – Atalanta nel novero delle partite sospette, abbiamo avuto una strana sensazione di deja vu.
Trattasi ad oggi, ovviamente, solo uno spiffero tutto da verificare, ma non è certo il primo e qualche domanda sorge spontanea.

Inter – Atalanta 4-3 del giugno 2009 viene, infatti, dopo (non cronologicamente, ma negli aggiornamenti periodici sulle indagini, che ormai da due anni ci accompagnano) Inter – Lecce 1- 0 del marzo 2011 (quella del presunto “over mancato”, di cui abbiamo parlato in passato) e dopo Inter – Chievo 4-3 del maggio 2010, la famosa partita in merito alla quale Massimo Erodiani , durante il suo interrogatorio, parlando delle informazioni che aveva ricevuto da parte di Pirani, a precisa domanda del Pubblico Ministero “Quindi aveva ricevuto il benestare della squadra avversaria?” (l'Inter, ndr), così rispose ”Sì” , senza se e senza ma.
Di quelle due partite oramai si è persa ogni traccia e non se ne parla più e, visto il tempo trascorso, temiamo più si parlerà, né si indagherà da parte della Procura Federale.

A nulla vale dire oggi che le prime due testate a parlare di questa “nuova” partita siano state La Gazzetta dello Sport e Repubblica, da sempre particolarmente interessate più a quello che avviene a circa 150 chilometri ad ovest di Milano.
Anche in passato certe notizie apparvero anche lì, ma la differenza tra i casi giudicati interessanti e quelli considerati trascurabili (con una evidente ed ingiustificata discrezionalità di valutazione) stava tutta nel comportamento e negli “approfondimenti” successivi quanto ai primi, volti all'evidenza ad evitare che certi episodi finissero nel dimenticatoio o che non avessero le conseguenze auspicate, e al prolungato e ostinato silenzio quanto ai secondi.

Già sulle prime pagine del giorno dopo, infatti, tutto sembra essere tornato nella “normalità”.
Vedremo ora se questo argomento diverrà sistematicamente la prima domanda di ogni intervista al dirigente nerazzurro di turno e se ci si accontenterà della prima risposta sdegnata e ovviamente del tutto generica che verrà fornita, come sempre avvenuto in passato.
La chiusa dell'articolo del giornale rosa non ci pare certo di buon auspicio: “Pure sensazioni. Troppo poco.”...
Strano, per chi di “sensazioni” e non certo di “fatti”, sta campando da mesi.

Immaginiamo, comunque, che dalle parti di Via Durini non vedano l'ora che si approfondisca la questione, con indagini ad hoc, questa volta anche da parte degli organi di giustizia sportiva; d'altra parte chi non ha mai nulla da nascondere non può che vedere di buon occhio tutte le verifiche volte a dissipare ogni dubbio, anche minimo, sull'assoluta trasparenza di tutti i propri rappresentanti e tesserati.
Dopo tutto, solo poche ore fa il suo massimo esponente così si esprimeva “La giustizia sportiva è oberata di lavoro, devono affrontare molte cose serie e non mi sento di criticarla “.
Nessuna critica oggi a quella stessa giustizia che, quando gira gli occhi dalle loro parti arriva, però, a conclusioni “gravi, offensive e stupide”, con “attacchi inaccettabili”.
Apettiamo sempre fiduciosi, anche questa volta.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2573

 
 
 

Caso Conte: sempre più ‘sconcertati’

Post n°6579 pubblicato il 19 Ottobre 2012 da nadir63l
 

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di F. Filippin

Mario Sconcerti è stato piuttosto fecondo in questi ultimi tempi con riguardo ad un argomento che pare stargli molto a cuore: la squalifica di Antonio Conte.
L'ultimo intervento, pubblicato il 18 ottobre nel
suo blog sul sito corriere.it è ancora dedicato alla vicenda e porta avanti una teoria singolare.
Nell'articolo si sostiene che la squalifica sarebbe ingiusta non nel merito, ma per il semplice fatto che non si potrebbe pretendere da un tesserato a conoscenza di un illecito di denunciarlo, in quanto un comportamento simile gli costerebbe un forzato esilio a causa dell'ostracismo che mostrerebbero tutti, dirigenti e calciatori, nei suoi confronti, come capitato a Farina del Gubbio, costretto ad appendere le scarpette al chiodo per l'impossibilità di trovare una nuova squadra.
La fondatezza o meno di questa tesi non ci interessa.
Quello che interessa è la premessa: Conte era a conoscenza dell'illecito.
Nessun dubbio.

L'articolo, volutamente provocatorio, ha già suscitato reazioni, soprattutto, curiosamente, da parte di "antijuventini", che al solo sentire attribuire a Conte la qualifica di eroe, a prescindere dal perchè, sono subito trasaliti, senza neppure soffermarsi su quello che avrebbe dovuto, invece, farli contenti: l'ennesima occasione di affermare come certa la colpevolezza del tecnico.
Non sappiamo se fosse davvero questa l'intenzione di Sconcerti, ma il messaggio che passa è fuorviante.
D'altra parte Sconcerti già qualche giorno fa, sulle pagine del Corriere della Sera, aveva espresso chiaramente la sua posizione: "L’illecito di cui è accusato Conte per omessa denuncia è conclamato. E l’ha commesso al Siena. Conte dovrebbe una spiegazione sul perché l’ha commesso e sul perché ha scelto di farsi difendere dalla Juventus."
Conclamato, proprio così.

In un ipotetico confronto, a fronte delle nostre rimostranze, immaginiamo che l'opinionista ci opporrebbe che ora ci sono delle sentenze e che, quindi, sostenere l'innocenza è impossibile.
Non conosciamo ancora le motivazioni del recente lodo arbitrale, come pensiamo non le conosca (o almeno così dovrebbe essere) Sconcerti, ma basandoci sulle precedenti ci pare che tutto si possa dire meno che la colpevolezza di Conte sia conclamata.
Nessuna prova, ma solo teorie e teoremi indimostrati, il famoso "non poteva non sapere", che fuori dalle aule della giustizia sportiva fa rabbrividire anche chi non è esperto di diritto.
Lo stesso Sconcerti, esprimendosi sulla Giustizia sportiva, così scriveva dopo la sentenza di appello: "Il calcio ha dovere di essere sbrigativo, non può dibattere. Non cerca giustizia pura, cerca un modo non scandaloso di risolvere questioni importanti per poter poi ricominciare il campionato. Se si facessero processi giusti non ci sarebbe il tempo di giocare. Con questo tipo di giustizia impossibile, è giusto patteggi chiunque. Non si cerca l'essenza dell'innocenza, si cerca di dimenticare in fretta qualunque cosa sia successa."

Nessun vero dibattimento, nessuna giustizia pura, nessun processo giusto: eppure Conte è colpevole.
Il principio per cui a fronte di una sentenza definitiva viene meno la presunzione di non colpevolezza, non può certo essere invocato in questo caso, perchè non c'è stato un processo secondo i crismi di uno stato di diritto, in cui l'imputato, almeno in astratto, è messo in condizione di potersi difendere da chi deve dimostrare la sua colpevolezza oltre ogni ragionevole dubbio.
Nulla di tutto questo c'è stato per l'allenatore bianconero, ma Sconcerti ora pare, o vuole, dimenticarsene.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2575

 
 
 

     

 

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