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Messaggi del 03/11/2012

GIUSTO COSÌ....

Post n°6645 pubblicato il 03 Novembre 2012 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it

La partita più sentita vede la Juventus partire fortissimo e trovare dopo diciotto secondi il gol sorprendendo tutti, guardalinee compreso che non vede un fuorigioco. Dopo il gol la Juventus meriterebbe il secondo ma Handanovic para alla grande su Marchisio. Da quel momento l'Inter cresce e la sfida diventa equilibrata con molti errori a destra e sinistra. Cassano prova ad inventare ma la palla va fuori di poco. La Juventus ci prova nelle ripartenze ma l'ultimo passaggio non sorride alla Juve. Al minuto trentasette la Juventus cambia Lichtsteiner che aveva rischiato il doppio giallo inserendo Caceres. Forse il secondo intervento era da giallo, il primo meno. Dopo una pausa con nerazzurri in pressione ma poco pericolosi tocca ad Asamoah impegnare Handanovic con un tiro cross. Al minuto quarantacinque ancora Vidal su dormita della difesa dell'Inter va vicino al raddoppio. Ad inizio ripresa esce Vucinic toccato duro da Samuel già ammonito. Ad inizio ripresa l'arbitro evita il rosso a Cambiasso per fallo terribile su Vidal dopo un fallo inesistente. Al cinquantunesimo la Juventus combina la frittata difensiva ma Palacio tira sull'esterno della rete e un successivo errore di Chiellini permette a Palacio un'occasione grossissima con palla alta. Nella ripresa la Juventus abbassa un po' il ritmo e l'Inter cresce. Al minuto cinquantotto l'arbitro decide di compensare con un rigore generoso, ultra generoso, ma comunque visto il gol in fuorigioco forse giusto per risarcire i lamentosi nerazzurri. Dopo il rigore a Tagliavento spunta il cartellino automatico. L'inerzia passa tutta per i nerazzurri con la Juventus che concede troppo campo nelle ripartenze. Al minuto sessantotto altra topica di Tagliavento che nel secondo tempo decide di applicare il metodo San Siro, dopo un errore pro Juve, tutto pro avversari. La Juventus avrebbe anche la possibilità di far male all'Inter ma manca l'ultimo passaggio. La squadra bianconera sembra troppo molle e soffre l'aggressività dei nerazzurri e arriva il gol di Milito su errore di Arturo Vidal. Dopo il gol l'Inter si chiude giustamente e Bendtner va vicinissimo al pareggio con una veronica in Ravanelli style. Ci prova ancora Quagliarella ma la palla esce. Al minuto quarantaquattro la Juventus si sbilancia e l'Inter la punisce nuovamente. Finisce qui l'imbattibilita' della Juventus, tra poche partite riavremo Conte e giocheremo alla pari. Per ora giusto così, complimenti all'Inter, se la Juventus vorrà confermarsi campione d'Italia dovrà fare meglio.

 
 
 

Gazzetta - Vucinic geniale e unico. Ma da gennaio non segna in casa

Post n°6644 pubblicato il 03 Novembre 2012 da nadir63l
 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ci sono notti, partite, appuntamenti che sembrano fatti apposta per voltare pagina, per cominciare un’altra storia, per passare a un livello superiore. Da tempo Mirko Vucinic aspetta questa notte, questa partita, quest’appuntamento: non per un banale desiderio di gol (a precisa domanda risponderebbe guardando di sottecchi e assicurando che di segnare non gliene frega nulla, perché conta solo vincere, aiutare la squadra eccetera eccetera), ma perché sarebbe la fine del viaggio, la quadratura del cerchio, il definitivo approdo nel porto dei fuoriclasse. Vucinic è già un grande giocatore, è già l’unico insostituibile dell’attacco della Juve. Ma per salire l’ultimo gradino della scala dei campioni deve fare la differenza nelle partite decisive, contro gli avversari più forti. E per riuscirci gli tocca anche banalizzare il suo approccio al calcio e rassegnarsi all’idea di segnare.
Due giorni fa Mirko ha festeggiato il secondo compleanno del figlio Aleksandar: il suo avvicinamento alla grande partita di stasera è stato molto sereno. In settimana ha smaltito gli ultimi postumi dell’intossicazione alimentare che l’aveva fermato prima della gara contro il Napoli e ha lavorato molto per essere al top contro l’Inter. Quest’estate Mirko ha scelto la maglia numero 9: quella dei centravanti, dei bomber, di chi fa gol. E l’inizio è stato in linea con le aspettative grazie a tre reti nelle prime quattro partite ufficiali. Poi, dal 17 settembre a oggi, solo un centro in Champions. In questa stagione Vucinic ha sempre segnato lontano da Torino: a Pechino (Supercoppa col Napoli), a Udine, Genova e Copenaghen (col Nordsjaelland). In bianconero ha realizzato 13 reti, ma in casa appena 3 (2 in campionato). Mirko non festeggia un gol allo Stadium in Serie A dal 15 gennaio (per la Gazzetta è di Bonucci la prima rete di Juve-Napoli 3-0 dell’1 aprile) e quando ha segnato lui a Torino la Juve non ha mai vinto (nemmeno in Coppa Italia: col Milan finì 2-2). Ecco perché serve una notte che spazzi via ogni tabù, che tiri una riga sul passato, che proietti il montenegrino in un’altra dimensione.
L’Inter regala a Vucinic la grande occasione, anche perché contro i nerazzurri Mirko si esalta spesso: cinque gol e solo uno non decisivo. Due volte Vucinic ha segnato dopo il 90′: nella Supercoppa del 2008 (fissò il risultato sul 2-2 prima della sconfitta della sua Roma ai rigori) e il 25 settembre 2010 quando esaltò i tifosi giallorossi con un colpo di testa in tuffo all’ultimo secondo del recupero. Anche con la Juve il montenegrino ha già beffato l’Inter: l’anno scorso a San Siro siglò il primo dei due gol con i quali i bianconeri espugnarono San Siro. Adesso manca l’ultimo acuto: in casa, in una partita che profuma di scudetto anche se il traguardo è lontanissimo.

 
 
 

     

 

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