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Messaggi del 06/11/2012

ALESSIO: "Domani Matri titolare con Quagliarella o Giovinco. Polemiche Inter? Bisogna sapere vincere".

Post n°6653 pubblicato il 06 Novembre 2012 da nadir63l
 

 BONUCCI: "Domani in campo la Juve che ha vinto contro tutti. Noi abbiamo uno stile, la società nerazzurra..."

Il vice-allenatore: "Vucinic recuperabile per Pescara. Bendtner si è inserito bene, ci aspettiamo che inizi a fare qualche gol". Leo: "Dobbiamo migliorare quando abbiamo noi la palla. Abbiamo perso un po' di fame".
© foto di Pietro Mazzara/TuttoMercatoWeb.com

Vigilia di Champions per la Juventus. Al Media Center di Vinovo, Angelo Alessio e Leonardo Bonucci, presentano la sfida casalinga di domani sera contro i danesi del Nordsjealland. TuttoJuve.com sta seguendo in diretta la conferenza stampa. Ecco le parole dei protagonisti, riportate integralmente ed in tempo reale dalla nostra redazione:

Un quadro sugli attaccanti, visto che nelle scorse settimane è successo un po' di tutto: Bendtner che non era mai stato utilizzato è diventato la prima scelta dopo la teorica coppia titolare Vucinic-Giovinco. E soprattutto che fine ha fatto Matri, visto che ormai non si vede più in campo...
ALESSIO:
"Matri domani sarà titolare. Poi uno tra Quagliarella e Giovinco lo affiancherà. Siamo contenti comunque di tutti gli attaccanti, crediamo nelle loro qualità".

Quando si parla dell'attacco, c'è stata sempre una grossa difesa: "Fanno quello che chiediamo, non è un problema". Però io ho rianalizzato le tue affermazioni dopo le partite: mettendole in fila: "Poteva legittimare e abbiamo sprecato". Dopo Catania: "La potevamo chiudere prima". Con l'Inter: "Abbiamo fallito il raddoppio". C'è o no un problema gol?
ALESSIO:
"Problema gol, di realizzazione. Ma non ci preoccupiamo affatto perchè costruiamo tanto e quindi quando una squadra costruisce ci sta anche che gli attaccanti sbaglino".

Volevo chiedere a Leo, dopo la prima sconfitta in campionato contro l'Inter, come avete trovato e se avete trovato subito le motivazioni per ripartire.
BONUCCI
: "Sinceramente penso che dopo 49 risultati utili consecutivi e pensando a quella che era la situazione della Juventus un anno e mezzo fa, le motivazioni vengono fuori da sole dopo una sconfitta. Sicuramente scendere in campo domani sera con la voglia di tornare ad essere la Juve che ha vinto contro tutti e che ha imposto il proprio gioco".

Vucinic è recuperabile per Pescara? O dovrà essere valutata di volta in volta?
ALESSIO:
"Speriamo di sì, è una contusione al polpaccio, credo ci siano anche i tempi per poterlo recuperare".

Cosa ha portato Niklas Bendtner in questa squadra. Possiamo vederlo domani in campo?
ALESSIO:
"Come ho detto prima, giocherà Matri, insieme a Quagliarella o a Giovinco. Inizialmente. Poi vedremo durante la gara. Si è inserito bene, ha giocato ultimamente sia a Catania, sia col Bologna; l'altra sera è entrato. Ci aspettiamo sicuramente che migliori, soprattutto che inizi a fare qualche gol".

Cosa vi ha convinto a riportare subito titolare Matri?
ALESSIO:
"Antonio sceglie i giocatori d'attacco di volta in volta, quindi per questa partita ha pensato di far giocare dall'inizio Matri. Non c'è nessuna preclusione verso nessuno dei giocatori che abbiamo a disposizione. Li sceglie in base alla partita e questa volta ha scelto di partire sicuramente con Alessandro".

Leo, una cosa sulla partita con l'Inter. Avete avuto la percezione in campo che la partita vi stesse sfuggendo di mano? Cosa potevate di diverso?
BONUCCI:
"Sicuramente dopo i primi 20 minuti giocati da vera Juve, c'è stata un po' di percezione che non fossimo la vera Juventus, ci siamo un po' abbassati sia con la linea difensiva, sia col centrocampo e non correvamo come avevamo fatto nei primi 20 minuti; poi purtroppo siamo stati penalizzati da episodi, perchè abbiamo perso una palla a centrocampo quando eravamo aperti e sicuramente è lì che dobbiamo migliorare, quando la palla ce l'abbiamo noi, perchè essendo una squadra votata all'attacco e scoprendo alcuni lati del campo, ci possono far male, come è stato contro l'Inter".

Una domanda per entrambi. Ritornando alla partita con l'Inter, l'anno scorso a San Siro avete vinto 2-1 e c'era un rigore su Marchisio con espulsione di Castellazzi e non vi siete lamentati. Da due giorni l'Inter continua a lamentarsi. Volevo citare una frase di John Elkann sull'Inter, che la scorsa estate diceva: "Non hanno mai saputo perdere e non hanno ancora imparato a vincere". Vi sentite di sottoscrivere la frase. Oppure è una considerazione?
ALESSIO: "Sì, bisogna anche saper vincere. Noi l'anno scorso, a questo punto, avremmo dovuto pensare che fosse un errore dovuto quello su Marchisio, steso, falciato da Castellazzi, e non è stato concesso nè il rigore, nè l'espulsione. Però è facile poi parlare sempre di arbitri, che credo vadano difesi e vanno difesi sempre, non soltanto quando si viene data qualcosa a favore. Rimane all'Inter, devo pensare anche ultimamente al calcio di rigore non dato al Catania, oppure al gol di Nagatomo in fuorigioco, dobbiamo pensare al male? Credo di no. Quindi lasciamo stare gli arbitri, pensiamo che non sono sereni a mio avviso, perchè si parla sempre durante la settimana di polemiche, quindi lasciamoli lavorare e tutti ne trarremo sicuramente dei benefici".
BONUCCI: "Posso rispondere anch'io? Io mi rimetto alle parole che ha detto il mister. Premesso che l'arbitro è un essere umano e quindi può sbagliare, credo che quelli italiani siano i migliori a livello europeo. Purtroppo ci sono delle persone, dei tipi di carattere: la Juventus, come società, ha uno stile, e lo ha portato avanti anche quando è stata messa all'angolo negli anni passati senza vere e proprie colpe; non ha mai detto quello che è stato detto dalla società Inter in questi due giorni, quindi credo che il calcio sia bello perchè va goduto come sport e non attraverso polemiche".

Se la Juve perde domani è fuori dalla Champions o c'è ancora speranza?
ALESSIO: "
E' chiaro che dobbiamo vincere per poter cullare ancora speranze di andare avanti. La partita è da vincere e se saremo bravi andremo avanti, se saremo meno bravi, amen".

Posto che avete un problema di realizzazione nel reparto, non nella squadra, sono gli attaccanti che devono cambiare in funzione della squadra, o forse è meglio cambiare il gioco per fare in modo che gli attaccanti realizzino più facilmente?
ALESSIO:
"Come ho detto prima, le occasioni la squadra le crea e ne crea anche tante. Verrà anche il momento che gli attaccanti inizieranno a far gol con una certa frequenza".

Di cosa avete discusso in questi due giorni, visto che è la prima volta che vi trovavate a gestire una sconfitta?
ALESSIO:
"Mah... è chiaro che i primi 20 minuti potevamo stare sul 3-0. Dopo i primi 20 minuti abbiamo avuto delle difficoltà, abbiamo sbagliato tanti passaggi, soprattutto in uscita, e questo ci è costato caro. Però la squadra ha giocato, ha fatto la sua partita. Abbiamo incontrato comunque uina buona squadra; l'Inter entra di diritto, con la rosa che si ritrova, a concorrere per questo Scudetto. Vediamo soltanto l'attacco: Milito, Palacio, Cassano, fuori Coutinho e Sneijder, per non parlare degli altri giocatori".

Quanto è decisiva domani la partita? Che partita vi aspettate?
BONUCCI
: "Sicuramente è una partita da vincere, come tutte quelle in cui la Juventus scende in campo; ovvio che arrivando da tre pareggi, c'è solo quello come obiettivo, perchè non vincere domani significa meritarsi l'Europa League o comunque sia un'esclusione. Noi scenderemo in campo per portare a casa i tre punti, che ci facciano continuare a cullare il sogno di passare agli ottavi".

Dopo tre anni di assenza dalla Champions, eravate pronti a qualsiasi risultato del girone, oppure uscire al primo turno sarebbe un fallimento?
ALESSIO:
"Noi ci teniamo ad andare avanti. E' chiaro che per noi deve essere un percorso di crescita. Se sento delle dichiarazioni di Mancini che ci vogliono tantissimi anni per vincere la Champions, o quelle di Ancelotti, che ci vogliono 4-5 anni per vincere la Champions, noi non dobbiamo dimenticare da dove siamo partiti. Nella nostra squadra ci sono tanti esordienti in questa competizione. E' chiaro che vogliamo andare avanti e domani dobbiamo assolutamente vincere. Però non dimentichiamoci da dove arriviamo".
BONUCCI: "Sicuramente è una cosa che potrebbe pesare sull'andamento, però non ci dimentichiamo che un anno e mezzo fa questa squadra era tutta da costruire, tutta da scoprire, da vedere, invece in un anno abbiamo vinto il campionato, vinto una Supercoppa, arrivati in finale di Coppa Italia. Come ha detto il mister, ci sono dei giocatori - io personalmente - che sono alla prima esperienza europea, ma questo non vuol dire che ci dobbiamo adeguare a quello che ci riserva il futuro. Dobbiamo scendere in campo per vincere e per continuare a cullare quel sogno che si chiama Champions League, passare agli ottavi. Poi se sul campo non ci dimostreremo all'altezza, sarà giusto scendere in Europa League o addirittura andare fuori dai gironi".

Una precisazione sulla risposta di prima: è stato detto: "L'anno scorso pensavo che quello su Marchisio fosse un errore voluto". Se può spiegare meglio questa...
ALESSIO: "No...".

Allora ho capito male io...
ALBANESE
(respnsabile della comunicazione della Juventus, ndr): "Ha detto: 'Se questo è voluto, allora dobbiamo pensare...'. Però ha anche detto che lui non lo pensa".

Restando sulla partita di domani, cosa teme di più del Nordsjealland? I calci piazzati?
ALESSIO:
"Come ho detto prima, è una partita da vincere, in tutti i modi, ma da vincere. Quindi andremo in campo determinati, cattivi, per fare nostro il risultato. Non dobbiamo pensare a niente domani, dobbiamo pensare soltanto ad essere molto determinati per ottenere questa vittoria".

Leo, hai anche tu la percezione che rispetto all'anno scorso si sia persa un po' di fame? Lo hanno fatto notare alcuni tuoi compagni, spiegando che magari è stata compensata con altre qualità. Al mister volevo chiedere se c'è possibilità di vedere Pogba e portare magari maggiore freschezza nel turnover.
BONUCCI
: "Rispetto all'anno scorso, sicuramente, quello che dici tu è vero: abbiamo perso un po' di fame che ci ha permesso di essere la Juventus ammazza-grandi, ammazza-tutti quanti, perchè abbiamo fatto una striscia di 49 risultati utili consecutivi. Quello un po' l'abbiamo perso e ce ne siamo resi conto; forse l'aver perso la partita di sabato, può aver dato dentro ognuno di noi una sorta di riscossa o di rivalsa per poter tornare ad essere grandi come siamo stati".
ALESSIO: "Pogba è un ragazzo di 19 anni, compone un reparto di prim'ordine con Pirlo, Marchisio, Vidal, Giaccherini, Padoin. E' un ragazzo di grande prospettiva, ha davanti a sé questi giocatori che ho elencato prima, ha fatto bene, crediamo in lui, Antonio sa come deve crescere e come farlo crescere".

A Bonucci chiedo se ci sono due-tre nomi del Nordsjealland che hanno le potenzialità per poter giocare nella Serie A...
BONUCCI:
"Non è ancora il mio ruolo quello di scopritore di talenti, però sicuramente, vista la partita dell'andata, i tre davanti, Laudrup, Beckmann e Nordstrand, sicuramente sono dei buonissimi giocatori. Ora dire se possono giocare in Serie A, non sta a me. Ma hanno dimostrato di avere delle buone, ottime qualità".(redazione TuttoJuve.com).

 
 
 

La libertà di Moratti di dire tutto quello che vuole...

Post n°6652 pubblicato il 06 Novembre 2012 da nadir63l
 

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Immagine IPB

di F. Filippin

Dopo la serataccia di sabato, a dire la verità, non avevo molta voglia di seguire le discussioni postpartita che si sarebbero prevedibilmente incentrate tutte sul sollievo nazionale per la caduta dell'”impero del male” (come se una sola sconfitta, per quanto brutta, potesse stravolgere tutte le valutazioni precedenti) e sulla conseguente vittoria del “bene” nonostante tutto.
Domenica mi ero, quindi, ripromesso di spegnere la TV o perlomeno, di dedicarmi ad altro che non fossero le trasmissioni calcistiche, per lo più irritanti anche quando si vince.
Con il trascorrere delle ore non ce l'ho più fatta, giusto in tempo per godermi l'ennesima perla del presidente nerazzurro ai microfoni di Telelombardia: “Il primo (errore) sul gol in fuorigioco è grave, il secondo è voluto, bastava interessarsene e veniva fuori l'espulsione. “
Il “secondo” è la mancata espulsione di Lichtsteiner, ovviamente.
Errore “voluto” da parte di un arbitro significa malafede, volontà scientifica di favorire una squadra in danno di un'altra, in un singolo episodio come nel risultato in generale.
Ora tutti si precipiteranno in sua difesa e ci verrà spiegato che il senso della dichiarazione è un altro, ma non riusciamo a vederlo.
Nemmeno il tempo di pensarlo e a tranquillizzarci, ancora una volta, é intervenuto il suo avvocato difensore, che nel tempo libero fa il presidente FIGC (esattamente come già aveva fatto dopo le sue pesanti frasi sulla Giustizia Sportiva dello scorso anno, di cui abbiamo più volte scritto): "Moratti ha fatto una riflessione, ha espresso un giudizio sull'arbitro che ha deciso male non estraendo il cartellino giallo, tutti hanno concordato che il giallo c'è e l'espulsione era dovuta".
"Errore voluto" una riflessione.
Buono a sapersi per il futuro.
Aspettiamo, comunque, per essere ancora una volta illuminati, le decisioni di Palazzi, il quale, siamo sicuri, dimostrerà la stessa precisione e attenzione con cui è stato deferito nel recente passato chi ha “adombrato dubbi sulla imparzialità delle decisioni rese e sull’operato dell’Ufficio della Procura Federale".
A meno che “adombrare dubbi sull'imparzialità delle decisioni rese da un arbitro a favore della Juventus” non sia considerato comportamento lecito e, quindi, non punibile, rendendo vana l'attesa che queste ennesime dichiarazioni sopra le righe di Moratti non facciano la fine delle precedenti, rimaste incredibilmente impunite.

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Moggi su Libero: "La Juve ha saputo perdere con stile, l'Inter non ha saputo vincere.

Post n°6651 pubblicato il 06 Novembre 2012 da nadir63l
 

 A Stramaccioni dovrebbero far capire che non ha vinto ancora nulla. Moratti spieghi perchè..."

© foto di TuttoMercatoWeb

Luciano Moggi dedica buona parte del suo editoriale del martedì per il quotidano "Libero" al derby d'Italia, senza lesinare critiche a Stramaccioni e Moratti: "'Bisogna saper perdere, non sempre si può vincere', sono le note di una vecchia canzone che non si addicono ai confronti tra juventini e interisti, la riprova si è avuta sabato sera dopo il fischio finale del poco bravo Tagliavento - scrive l'ex dg bianconero -. La Juve ha saputo perdere con stile, riconoscendo addirittura all’Inter di aver vinto con merito, (per Buffon era quasi da plaudire), l’Inter invece non ha saputo “vincere”, forse non era più abituata a tanto. Attenuanti per nessun interista, Stramaccioni era ancora sul terreno dello Juventus Stadium che già sussurrava a tutti che gli scudetti non erano trenta, chissà cosa avrà pensato in quel momento il suo attuale DG Fassone che, nel 2006, da dipendente della Juve diceva dell’Inter di tutto e di più, al ragazzo si dovrebbe far capire che non ha vinto ancora niente e che prima in classifica è ancora la Juve, anziché fargli imparare a memoria le solite “recite dell’Interista”. Men che meno attenuanti per Moratti, irritante, a tratti addirittura un attizza popolo, il pensiero a quell’inizio che combacerebbe «con la storia delle due società», non è niente altro che lo “specchio” dei suoi contorcimenti interni. Rancoroso il suo giudizio sull’arbitraggio, «il fuorigioco sul gol di Vidal, facciamo finta che si potesse non vedere, ma il mancato intervento sul rosso a Lichtsteiner è voluto». Moratti dovrebbe allora spiegare come a suo tempo giudicò il rigore non concesso al Chievo, e il mancato annullamento del gol di Pereira in fuorigioco (arbitro Peruzzo), e nel derby di San Siro il rigore non dato al Milan per fallo su Robinho (arbitro Valeri). Ancora in Catania-Inter sull’1-0 l’arbitro Russo non vide l’atterramento di Gomez, in Bologna-Inter Cambiasso in fuorigioco sul terzo gol, in Inter-Samp offside di Nagatomo sul terzo gol, quello decisivo (arbitro Doveri). La nostra idea è che l’Inter potrebbe essere più simpatica se avesse un presidente meno permaloso. Il clima avvelenato tra i due club si è accentuato con l’at - tuale patron, l’ambizione a ripercorrere le glorie del padre si è sposata però con troppi errori di gestione, le operazioni di mercato senza senso e le iniziative sopra le righe da lui adottate per disarmare gli avversari, come le spiate e i dossier da lui ordinati, verità giudiziali di Tavaroli e Cipriani. Per sua fortuna una prescrizione su misura lo ha salvato da un processo per illecito sportivo, trovando modo intanto di mettere in bacheca uno scudetto immeritato, regalato da un ex componente del suo cda, non revocato da una Federazione più pavida che incompetente, come essa stessa si è dichiarata".

Moggi si sofferma quindi sulla flessione dei bianconeri: "Juve delusa per la prima sconfitta dopo 49 gare da imbattuta. Erano venuti chiari segnali di involuzione dalle ultime gare, la Juve non appariva più la squadra dell’inizio di stagione. In sostanza un calo atletico e sullo sfondo l’identità offensiva non ancora definita. D’altronde il nostro avvertimento partì ancor prima dell’inizio di campionato, per il titolo ci sarebbe stata anche l’Inter".

 
 
 

     

 

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