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Messaggi del 27/11/2012

LEGALE CONTE integrale: "Gegic? Parole molto gravi.

Post n°6726 pubblicato il 27 Novembre 2012 da nadir63l
 

Sentimento? Sconcerto, paura, rabbia e tanta voglia di approfondire. La magistratura andrà a fondo. Ci muoveremo per tutelare Antonio"

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Siamo sicuri che la Magistratura andra' fino in fondo in questa vicenda. Quando una persona come Conte legge queste parole (di Gegic, ndr), mi metto nei suoi panni e penso che non sarei stato molto bene e penso che i motivi li comprendano tutti. Sono parole che devono fare riflettere in ogni caso". Lo ha dichiarato ai microfoni di Sky l'avvocato di Antonio Conte, Antonio De Rensis. Il legale ha commentato le parole del latitante dal giugno 2011 Almir Gegic, una delle figure cardine dell'inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse, costituitosi ieri a Milano Malpensa, che in un'intervista esclusiva pubblicata oggi dalla Gazzetta dello Sport ha dichiarato che "una tv mi ha persino offerto 5 mila euro per un'intervista se parlavo anche di Conte. Come se lo conoscessi. Ho rifiutato. Non ho nulla da dire su di lui: mai visto, mai sentito, mai provato a contattarlo, ma soprattutto non ho bisogno di soldi per parlare di quello che so" le sue parole riportate dal quotidiano sportivo. "Noi attendiamo il suo interrogatorio, lo acquisiremo quando potremo e verificheremo cosa avra' detto ed a quel punto ci muoveremo se ci saranno i margini per tutelare la persona di Antonio Conte. In ogni caso, queste parole lasciano un senso profondo nei protagonisti" ha concluso il legale.

TUTTOJUVE.COM HA TRASCRITTO INTEGRALMENTE L'INTERVISTA RILASCIATA DAL LEGALE DI CONTE A SKY SPORT 24. DOMANDE DEL GIORNALISTA SKY SANDRO SABATINI E DEL VICE-DIRETTORE DE "LA GAZZETTA DELLO SPORT" GIANNI VALENTI:

Vi ha sorpreso questa richiesta?
"Mette i brividi. Io vorrei ricordare una frase che ha detto Antonio Conte alla fine di questa vicenda: 'Non mi è piaciuto nulla di questa vicenda', ha detto. Devo dire che leggere le parole di Gegic mi ha provocato, ha provocato in noi e credo anche in Antonio Conte, sconcerto, paura, rabbia e tanta voglia di approfondire, perchè le parole di Gegic sono molto molto gravi.Io non so se sono vere, perchè non c'ero, ma immagino che non abbia nessun motivo per inventare parole di questo genere, per riportarle a un quotidiano serio e importante come La Gazzetta dello Sport. Quindi le ritengo vere".

Le parole sono quelle che ha detto il latitante, vedremo cosa dirà ai magistrati adesso, ase approfondirà questa tematica.
"Sicuramente, dico che l'osservazione è giustissima e dico anche che nel processo sportivo ci sono state condanne basate su parole di persone che non sono degli stinchi di santo. E quindi devo dire che le parole di Gegic devono essere pesate come sono state pesate le parole di Carobbio e di altre persone. Gegic ha fatto delle affermazione e noi siamo sicuri, certi, che la magistratura, nella figura del procuratore Di Martino ed in quella del Giudice Salvini, andranno fino in fondo in questa vicenda, perchè vedete, vero o non vero, la riflessione che dobbiamo fare è un'altra: che quando una persona come Antonio Conte - che non è soltanto il grande allenatore vincente che conosciamo, ma è un essere umano - legge queste parole, ha dei sentimenti e delle emozioni che toccano l'uomo. E io mi sono messo al suo posto stamattina. E se avessi letto queste parole, indipendentemente dall'approfondimento che verrà fatto dalla magistratura e che noi seguiremo con grande attenzione, io comunque non sarei stato molto bene. E penso che i motivi del perchè non sarei stato molto bene li capite e li comprendete anche voi, senza che io dica altro. Sono comunque parole che devono far riflettere, in ogni caso".

Passando dalle parole ai fatti, voi cosa pensate di fare?
"Nei fatti noi pensiamo...siccome siamo ancora formalmente coinvolti in questa indagine, noi attenderemo l'interrogatorio che Gegic renderà, ci aspettiamo che anche per questo aspetto sia esaustivo e compiuto, poi lo acquisiremo, quando potremmo acquisirlo, quindi verificheremo che cosa egli aveva riferito davanti all'autorità giudiziaria - quelle sono le parole che contano - e a quel punto sicuramente ci muoveremo se ci saranno i margini, per tutelare la persona di Antonio Conte. Queste parole lasciano un segno profondo nei protagonisti, nella persona di Antonio Conte, e non si può ignorare questo. Ipotizziamo per un attimo - come ipotesi di laboratorio - che Gegic abbia detto la verità, facciamo finta che Gegic avesse avuto un comportamento diverso: che storia avremmo raccontato adesso? Io sono super-garantista, non garantista, quindi a me va bene tutto, qualsiasi tipo di ragionamento, però gli scenari devono essere fatti a 360°, da una parte e dall'altra, perchè queste parole potrebbero essere non vere, ma potrebbero essere anche vere. E noi dobbiamo analizzare tutti gli scenari e considerare le conseguenze che provocano nelle persone".

Se Gegic avesse fatto un anno fa quella intervista, magari a pagamento, a questo punto Conte sarebbe stato assolutamente inguaiato - probabilmente, se non sicuramente - ingiustamente. C'è stata però un'intervista di Stellini al Corriere della Sera e il giorno dopo è stata rettificata dallo stesso Stellini. E sembrata anche quella una situazione abbastanza ingarbugliata. Lei non pensa?
"Guardi, io non entro nel merito perchè non sono il difensore di Stellini, che è ben difeso, ben assistito, quindi non entro nel campo altrui. Tengo soltanto a precisare che c'è stata una rettifica e quindi del contenuto di quelle parole Stellini e chi lo assiste ne sapranno definire i contorni. Tornando al mio assistito, alla luce di questi episodi, veri o non veri, e alla luce di una mia opinione personale, ingiustizia ricevuta, io penso che il comportamento di Antonio Conte in questi mesi debba essere giorno dopo giorno sempre più apprezzato e rivalutato anche da chi inizialmente, nelle primissime settimane - perchè abbiamo letto tutti determinate cose - aveva già celebrato un funerale. Perchè io vorrei ricordare che c'erano scenari catastrofici dai quali siamo partiti. Adesso anche queste ultime affermazioni che La Gazzetta ha riportato, a me fanno molto pensare. Mi fanno comunque pensare, perchè davanti a questi episodi dobbiamo approfondire un minuto in più e non un minuto in meno, ma sono certo che a Cremona lo faranno, ne sono straconvinto. A Cremona faranno tutti gli approfondimenti anche su questo aspetto".

Non sappiamo neanche cosa ha o cosa avrebbe avuto da dire Gegic di fronte a una richiesta di parlare su Antonio Conte...
"No, lo ha detto. Nell'intervista lui è stato molto chiaro: mai visto, mai conosciuto, mai sentito, mai contattato, mai affermazione è stata più chiara".

No, volevo dire che non si può fare nemmeno un processo alle intenzioni a questa richiesta...
"Assolutamente no, ma deve anche comprendere che Conte è stato un po' soggetto a giudizi, non da tutti, perchè la rete che ci ospita non l'ha mai fatto, il vostro giornale è sempre stato estremamente equilibrato, però qualche giudizio un po' affrettato ed estremamente duro c'è stato. Noi non dobbiamo esaminare le parole di Gegic oggi, le parole di Gegic arrivano dopo mesi nei quali un essere umano ha sofferto. E io le posso dire - se credete alla mia parola - che ha sofferto tanto e con tanta dignità. Quindi noi dobbiamo pensare alle parole di Gegic alla luce dei mesi trascorsi, perchè è chiaro che se le avessimo lette in vacanza, per la prima volta, senza aver passato quello che abbiamo passato, è una cosa; ma alla luce di ciò che abbiamo passato, ecco che l'interpretazione cambia. E sono sicuro che le vostre intelligenze, questo approfondimento lo hanno già fatto. Perchè è alla luce dei mesi trascorsi che bisogna leggere le parole di Gegic".

Aspettiamo la magistratura ordinaria...
"Sicuramente".

Per non ipotizzare complotti o situazioni di cui non vorremmo mai parlare...
"Assolutamente. Noi ci andiamo cauti, ma con gli occhi ben aperti".

Non posso essere io, non ho 5mila euro in banca...
"(ride, ndr) La ringrazio di aver chiuso in questo modo. Era giusto sottolineare con misura gli aspetti e vi ringrazio di questo spazio che con grande correttezza avete messo a disposizione(redazione TuttoJuve.com).

 
 
 

Prioreschi: in appello novità sulle frodi ...

Post n°6725 pubblicato il 27 Novembre 2012 da nadir63l
 


Immagine IPB

In esclusiva per Giulemanidallajuve, l’Avvocato Prioreschi risponde alle domande della nostra redazione.

Che tipo di assistito è Moggi, uno che discute la strategia difensiva o che si affida completamente alle scelte sue e di Paolo Trofino?
Come tutti gli imputati che hanno fiducia nei loro avvocati si informa sulla strategia difensiva e accetta le scelte dei difensori.

Ha mai avuto modo di parlare o, perché no, confrontarsi in tribunale con l'avvocato Vitiello (quando era presente)?
No mai.

Ci sono ancora telefonate inesplorate tra le migliaia dell'inchiesta?
Ci sono ancora telefonate, alcune delle quali sono utilizzate in questi giorni nel processo di appello del giudizio abbreviato.

Possiamo aspettarci novità e sorprese nel processo d'appello?
Le novità sono alcune telefonate sulle frodi, la sorpresa è che il procuratore generale di udienza è lo stesso che da pubblico ministero aveva firmato la prima richiesta di intercettazioni telefoniche di calciopoli nell’ottobre del 2004.

Nel libro c'è un capitolo dedicato anche ai magnifici dodici di via In Selci, può ricordarci quali azioni legali sono in corso o sono previste per far emergere responsabilità o negligenze del nucleo dei carabinieri che hanno indagato?
Alcuni imputati hanno presentato diverse denunce sia alla Procura di Roma che a quella di Napoli sulle modalità con le quali sono state condotte le indagini e su alcune testimonianze rese a dibattimento ritenute non veritiere. I relativi procedimenti sono ancora in fase di indagine. Non escludo la presentazione di altre denunce ma per adesso non posso dire di più.

Prima di lei anche il pm Narducci ha utilizzato il materiale dell'inchiesta per scrivere un libro. Che differenza c'è tra l'avvocato e il pm (pubblico ufficiale) che usano lo stesso materiale per scrivere un libro?
Non abbiamo usato lo stesso materiale, lui ha utilizzato le informative dei carabinieri, io le prove raccolte a dibattimento. La differenza è questa. Se si scrive un libro inchiesta, non si possono ignorare le risultanze dibattimentali perché nel nostro sistema processuale la prova si forma a dibattimento.

Per quanto riguarda la battaglia legale relativa a farsopoli, ha notato differenze tra la dirigenza della Juve attuale e quella precedente, al di là dell'esposizione mediatica? Se sì, quali?
La battaglia legale l’hanno fatta Moggi, i suoi difensori ed i suoi consulenti, tutti gli altri sono stati a rimorchio, utilizzando il nostro lavoro.

Dal momento in cui ha cominciato a seguire direttamente la vicenda farsopoli ad oggi, lei si sente più o meno ottimista riguardo la possibilità di vedere riconosciuta ufficialmente l'ingiustizia subita dalla Juve e dai suoi dirigenti?
Non si tratta di essere ottimisti ma realisti. Dopo quello che noi abbiamo fatto emergere e la relazione Palazzi, la Federazione avrebbe dovuto prenderne atto e farsi carico essa stessa di riparare ad una ingiustizia conclamata, invece tutti sappiamo come è andata a finire. Ignavia allo stato puro da un lato e accanimento nei confronti di alcuni dall’altro. Leggi vicenda radiazioni.

In questi anni, molti tifosi juventini hanno perso la fiducia, non solo nei confronti della giustizia sportiva, ma anche di quella ordinaria. Esiste un motivo per cui dovrebbero ricredersi?
Mai mollare. Questa è una battaglia di civiltà.

Ha letto le motivazioni del caso Conte?
Le ho lette. Sulla giustizia sportiva tutti conoscono il mio pensiero. Non dico altro.


La precedente intervista:
Prioreschi: «L'ascolto delle telefonate continua»

Il libro:
Maurilio Prioreschi: 30 sul campo
“30 sul campo”. Tutta l’altra verità su calciopoli. Ecco perché sono 30
In libreria dal 27 novembre.
Una controinchiesta sullo scandalo che ha cambiato per sempre gli equilibri del calcio italiano, scritta dall’avvocato di Luciano Moggi che si è occupato dello scandalo fin dalla sua esplosione.

 
 
 

Avvocato Moggi: Calciopoli, enciclopedia di ingiustizie

Post n°6724 pubblicato il 27 Novembre 2012 da nadir63l
 

Esce oggi in libreria “30 sul campo: l’altra verità su Calciopoli” (Baldini&Castoldi), volume scritto da Maurilio Prioreschi, l’avvocato dell'ex dirigente bianconero, che in quasi 400 pagine ha raccontato la vicenda processuale, arricchendola di retroscena e una ricchissima documentazione

Avvocato Moggi: Calciopoli, enciclopedia di ingiustizie© LaPresse
TORINO - Esce oggi in libreria “30 sul campo: l’altra verità su Calciopoli” (Baldini&Castoldi), volume scritto da Maurilio Prioreschi, l’avvocato di Luciano Moggi, che in quasi 400 pagine ha raccontato la vicenda processuale, arricchendola di retroscena e una ricchissima documentazione. Ne è uscito un libro fedele al suo titolo nell’esporre quello che l’inchiesta ufficiale non ha esposto: un’altra verità, scritta da chi è dichiaratamente di parte, ma forse è riuscito a dare una visione di quei fatti più completa.

Avvocato Prioreschi, quali sono state le sensazioni provate scrivendo questo libro che le ha permesso di rivivere in modo analitico tutta Calciopoli?
Mi sono reso conto di aver talmente metabolizzato questi fatti che mi è bastato mettermi al computer e scrivere. E’ venuto tutto o quasi di getto. Ho dovuto ricontrollare carte e dati solo per i capitoli più tecnici, il resto è venuto a galla in modo naturale”.

Lei e il pool di avvocati e consulenti che hanno lavorato al processo, avete il merito di aver scoperto l’altra verità di Calciopoli, quella “oscurata”. Riscrivendo questa storia è stata più la soddisfazione per l’indubbia importanza del vostro lavoro o ha prevalso la rabbia per il risultato finale?
La soddisfazione per aver fatto emergere fatti che altrimenti non sarebbero mai stati scoperti è sicuramente grande. Ma lo è di più la rabbia di non aver visto questa verità trionfare in sede processuale”.

A posteriore, rivivendo il processo nelle pagine del suo libro, ci sono errori che avrebbe voluto evitare?
Errori magari no... Diciamo che in tanti hanno creduto nella personalità della giudice Casoria, pensando che sarebbe riuscita a imporre una decisione che forse sarebbe stata quella giusta, mentre alla fine – almeno così si intuisce fra le righe della sua sentenza – si capisce che è capitolata rispetto alle due giudici a latere”.

Molti degli avvocati difensori hanno giudicato nel motivazioni della sentenza suicide. Concorda?
Effettivamente sembrano motivazioni scritte per far annullare la sentenza in appello. Tuttavia bisogna essere prudenti. L’8 novembre di un anno fa, noi tutti ci aspettavamo un altro tipo di sentenza. Per primo, forse, il pubblico ministero”.

Possiamo definire Calciopoli un caso di ingiustizia all’italiana?
Di processi ne ha fatti tanti e di situazioni anomale ne ho viste parecchie, ma tutto quello che ho visto in questa vicenda supera di gran lunga tutta la mia passata esperienza. Per quantità e qualità potremmo definire Calciopoli un’enciclopedia di ingiustizie e anomalie”.

Qual è il fatto più clamoroso di Calciopoli?
Sarebbe facile rispondere l’accantonamento, giusto per usare un termine soft, delle intercettazioni. Ma invece dico il caso del video sul sorteggio che viene pubblicizzato come la prova del fatto che il sorteggio degli arbitri fosse truccato, viene prodotto come prova, poi a dibattimento in corso viene ritirato e sostituito con una sequenza fotografica, per altro taroccata. E’ la prima volta che vedo una prova entrare e uscire da un processo. Leggo che forse ricomparirà nel processo d’appello di Girando... vedremo”.

Consiglierebbe questo libro a un non juventino?
Bisognerebbe avvicinarsi a questo libro senza prevenzione né nei confronti della vicenda di Calciopoli e neppure nei miei. Sono sicuramente e dichiaratamente di parte, ma tutto quello che affermo nel libro è documentato e documentabile. Chi lo dovesse leggere con spirito oggettivo avrebbe modo di scoprire tante cose di quanto accadde nel 2006 e la più importante di tutte è che furono fatti figli e figliastri”.

Qual è la speranza che affida a questo libro?
Innanzitutto che fatti come quelli raccontati non si verifichino più e le modalità con cui sono state svolge quelle indagini non venga più applicata. Buona parte dell’opinione pubblica ha cambiato idea su Calciopoli, rivisitando alcune delle verità iniziali. Noi, ovviamente, speriamo di ribaltare il giudizio di primo grado in appello, ma la sentenza di archiviazione con cui il procuratore federale Stefano Palazzi ha riscritto, pur senza conseguenze, la storia sportiva di Calciopoli rappresenta già una grande rivincita”.

 
 
 

Gazzetta - Rizzoli: "Per me era rigore.."

Post n°6723 pubblicato il 27 Novembre 2012 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Protagonista dell'episodio che ha deciso Milan-Juventus, Nicola Rizzoli ha trascorso un lunedì tranquillo, lontano dalle polemiche, neppure troppo accesse, del post-partita. La "Gazzetta dello Sport" svela lo stato d'animo dell'arbitro che avrebbe rivelato ad alcuni amici di aver preso autonomamente la decisione del rigore in occasione del presunto fallo di mano di Isla (poi rivelatosi inesistente):

"In campo era da fischiare, la realtà televisiva altera le percezioni e non ci sono neppure tutte queste certezze...".

Rizzoli avrebbe poi espresso con il designatore il proprio apprezzamento per la sportività dei giocatori della Juventus in cui atteggiamento positivo, dopo il rigore concesso al Milan, gli avrebbe permesso di non perdere concentrazione:

"Le proteste sono state molto civili e questo mi ha permesso di continuare ad arbitrare (molto bene, ndr) con la massima concentrazione".

 
 
 

C’è violenza (privata) e violenza...

Post n°6722 pubblicato il 27 Novembre 2012 da nadir63l
 

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Immagine IPB


di F. Del Re


Ci informa il sito on line de La Repubblica , e ci perdonerete la citazione di tale fonte, che il DS dell'Inter, Marco Branca, ha affermato perentoriamente che il calciatore Wesley Sneijder non sarà più convocato finchè non si deciderà ad accettare una modifica contrattuale necessaria.

Branca non specifica in cosa consista tale modifica; fossimo figli di Celentano penseremmo ad una decurtazione dell'ingaggio o a questioni sui diritti d'immagine; nè specifica se questa modifica debba essere inserita nel contratto in essere o debba considerarsi necessaria per un eventuale rinnovo dello stesso; nel primo caso la questione avrebbe risvolti persino ricattatori.

Comunque sia, la vicenda ricorda "vagamente" quella di un altro dirigente del calcio italiano: Luciano Moggi, che venne accusato dalla procura di Roma, insieme ai soci della GEA World, di associazione a delinquere finalizzata al controllo del calcio mercato.

Di tale immonda accusa non rimase nulla, se non una misera, meglio: miserabile condanna per violenza privata, attuata nei confronti del calciatore Nicola Amoruso, assunto agli onori della cronaca più per questa storia che non per le sue gesta in campo, in quanto Moggi, nel tentativo di convincerlo ad accettare la cessione dalla sua Juventus al Perugia, gli disse che per lui a Torino ci sarebbe stata solo la tribuna, in quanto l'allenatore aveva fatto legittime scelte tecniche (non indotte dalla società) che escludevano il suo utilizzo.

Quella sentenza, secondo i più maliziosi, venne emessa non tanto perchè un dirigente sportivo non possa tentare di convincere un suo giocatore ad accettare un trasferimento, quanto perchè un'eventuale assoluzione di "quel" dirigente avrebbe clamorosamente sconfessato la teoria del Moggi capo cupola, che faceva gioco nel processo Farsopoli a Napoli, ma non solo; avrebbe screditato anche e soprattutto le teorie accusatorie di tal Luca Palamara, che da lì a breve sarebbe stato eletto presidente dell'ANM; e pareva decisamente brutto che il presidente in pectore dell'ANM rimediasse una tal figura.

Ora: fossimo in America quella sentenza romana avrebbe fatto giurisprudenza e quindi oggi Marco Branca si dovrebbe preoccupare di scegliersi un bravo avvocato per difendersi dall'accusa di violenza privata ai danni di Wesley Sneijder; fortunatamente per Branca, DS dell'Inter, siamo in Italia, dove le sentenze non fanno giurisprudenza, ma solo e semplicemente ridere; o pena, se ti chiami Luciano Moggi e sei DG della Juventus...

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2658

 
 
 

     

 

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