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Marotta: «Juve perfetta. Conte č molto felice»

L'ad bianconero: «Siamo stati impeccabili sul piano tattico e agonistico»

© Action Images / Reuters/ANATOLII STEPANOV

ROMA - Beppe Marotta esalta la Juve dopo il passaggio del turno in Champions: «Siamo stati impeccabili sul piano tattico e agonistico, entrati in campo determinati, per vincere, nonostante la trepidazione della vigilia conoscendo la forza dell'avversario». Immancabile l'accenno a Conte: «Sono felice che possa tornare a guidare la squadra in questa grande competizione. Era felice, molto felice». Si sottrae invece al pronostico limitandosi a dire che è soddisfatto che il ritorno verrà giocato in casa dalla Juventus.

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Il sogno continua!...Shakhtar Donetsk-Juventus Pagelle

di Luca





Continua l'avventura della Juventus in Champions League, la squadra di Conte batte lo Shakhtar in terra Ucraina e vince il girone E.
Ma veniamo alla partita, la Juventus si schiera in campo con la formazione tipo e ripropone il 3-5-2 dopo la parentesi del derby che ha visto la difesa a quattro; l'unico cambio riguarda l'esclusione forzata dello squalificato Marchisio costretto a lasciare il campo a Pogba.
I primi dieci minuti sono di dominio territoriale degli ucraini ma col passare dei minuti i bianconeri dimostrano di essere brillanti pur con qualche sbavatura di troppo che però non viene sfruttata dallo Shakhtar.
Al ventesimo minuto alla Juve viene negato clamorosamente un rigore NETTO per fallo di mano in area di un giocatore in maglia arancio-nera ma dopo qualche pacata protesta i ragazzi ripartono a testa bassa e cominciano a macinare gioco mentre gli avversari preferiscono sventolare bandiere davanti al box di Conte per impedirgli la visuale, vabbè questione di priorità.
La Juve continua a crescere e correre, e alla mezz'ora Giovinco si divora un gol con un pallone che esce di pochissimo alla sinistra del portiere della formazione ucraina. La partita non è delle più belle da vedere e le squadre sembrano annullarsi a vicenda anche se è la Juve a fare la partita e a rendersi pericolosa in zona gol. La prima frazione di gioco si chiude a reti inviolate.
Il secondo tempo parte senza cambi da parte di Conte che così ripropone lo stesso undici della prima frazione di gioco. Nei primi minuti è però la squadra di casa a rendersi pericolosa anche se l'occasione più ghiotta capita sui piedi di Pirlo che dopo un dribbling secco colpisce il palo. La Juventus corre un rischio enorme in contropiede ma al minuto 55 Sebastian Giovinco sfrutta benissimo un cross di Lichtsteiner e batte Pyatov (complice anche una decisiva deviazione di un difensore avversario). E' 0 a 1, è un gol che vale tantissimo, liberatorio, che ci consente di giocare con maggiore tranquillità i minuti rimanenti.
La Juve cerca di addormantare la partita ma lo Shakhtar non ci sta, e prova a rendersi pericolosa anche se la Juve chiude molto bene ed è attentissima in difesa salvo qualche disattenzione. La partita finisce così con la squadra di Conte che non solo si qualifica, ma va a prendersi il primo posto in classifica.
Andiamo agli ottavi ragazzi, il sogno continua...

PAGELLE

BUFFON 6 Concentrato nell'unica parata che ha fatto in novanta minuti, per il resto brina sui guanti.

BARZAGLI 5,5 Un po sotto gli abituali standard, qualche sbavatura di troppo nei passaggi e nelle chiusure negli uno contro uno.

BONUCCI 6,5 Gioca con grande eleganza limitando le azioni offensive degli ucraini e facendo ripartire da dietro l'azione bianconera. Sbaglia poco o nulla.

CHIELLINI 7,5 La sua presenza è stata in dubbio fino all'ultimo ma Giorgio ha voluto esserci a tutti i costi ed ha disputato una partita da incorniciare. Dalle sue parti tale Texeira non ha toccato boccia.

LICHTSTEINER 7 Una furia sulla destra! Corre come un treno avanti e indietro sulla fascia di sua competenza ed è pericolosissimo quando si propone in avanti. E' suo l'assist fondamentale per il gol ci porta in vantaggio.

PIRLO 5 Sbaglia tantissimi palloni e non è da lui. Prova ad impostare ma spesso chiede aiuto a Pogba.

POGBA 6,5 Prima partita da titolare in Europa per il giovane francese che gioca con straordinaria intelligenza e garantisce grande qualità in mezzo al campo. Supporta Pirlo e si propone in attacco con degli ottimi inserimenti. La sua serata ha solo un difetto, l'eccessivo altruismo che è risultato dannoso in qualche occasione.

VIDAL 6,5 E' lui a fare legna in mezzo al campo; spezza l'azione degli avversari e fa ripartire la nostra. Corre tantissimo ma le sue energie sembrano inesauribili.

ASAMOAH 6 Buona la fase della corsa ma i suoi movimenti sono diventati un po prevedibili e spesso non riesce a saltare l'uomo o a mettere in mezzo la palla.

VUCINIC 7,5 Classe ed estro dell'attacco bianconero. Quando decide che deve fare la giocata la fa e crea la superiorità numerica. In questa competizione Mirko è davvero indispensabile.

GIOVINCO 7 Contributo sul gol qualificazione. Partita di grande voglia e intensità. Nel primo tempo si mangia un paio di gol facili (uno per colpa dell egoismo) ma alla fine si fa perdonare chiudendo anticipatamente il discorso qualificazione.

MATRI S.V.

GIACCHERINI S.V.


CONTE-ALESSIO 8 Il Mister sceglie di tornare al 3-5-2 senza grosse sorprese di formazione. La scelta paga perchè la Juve tiene benissimo il campo e non concede nulla allo Shakhtar. Andiamo agli ottavi, Mister, insieme a Te!

COSA VA: Passiamo il girone da primi in classifica, un girone davvero difficile! Tutti agli ottavi!

COSA NON VA: Pirlo da rivedere, e ormai è da qualche partita che non è al top .

IL MIGLIORE: Chiellini!

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2680

ALTRO CHE BISCOTTO !!!

Giraudo, sconto in appello: un anno e otto mesi

In primo grado l'ex ad della Juve era stato condannato a tre anni di reclusione

© LaPresse

TORINO - Un anno e 8 mesi è la condanna inflitta dalla Corte di appello di Napoli all'ex ad della Juve Antonio Giraudo che in primo grado era stato condannato a tre anni di reclusione. Giraudo è stato condannato per associazione per delinquere e un unico episodio di frode sportiva relativo alla partita Juve-Udinese (2-1). La Corte ha rigettato l'impugnazione del procuratore generale nei confronti di altri imputati che erano stati assolti in primo grado. "La Corte - ha spiegato il pg Carmine Esposito - ha riconosciuto la sussistenza del reato associativo". Sono stati assolti l'ex presidente dell'Aia Tullio Lanese e gli ex arbitri Tiziano Pieri e Paolo Dondarini che erano stati condanni in primo grado dal gup con rito abbreviato. Così ha deciso la IV sezione della Corte di appello di Napoli.

Ucraina, stasera la Juve si gioca la Champions

Ai bianconeri basta il pareggio contro lo Shakhtar Donetsk per passare il turno, ma è vietato accontentarsi

© LaPresse

DONETSK - Per frequentare la nobile Europa, che resta il palcoscenico più stimolante e gratificante. Per Antonio Conte, che fin qui ha visto la Champions sempre dall’alto e non è solo una questione di prospettive. Per il presidente Andrea Agnelli, che domani spegnerà le 37 candeline più bianconere di sempre. Per i tifosi tutti, una ventina davanti all’hotel e quattrocento attesi alla Donbass Arena, che amano la squadra senza confini. «Per continuare il grande sogno», l’urlo della truppa a occhi aperti. Juventus versus Shakhtar, stasera vietato congelare.

CROCEVIA La Juve si gioca una fetta di futuro, quello con implicazioni molteplici, varie ed eventuali. Basta un pari per fare festa, basta mollare la tensione per rovinare la festa. E allora, tutti uniti, a testuggine, sul campo e fuori. «Testa, cuore, gambe», l’input del tecnico al culmine del ciclo. Per lui è una svolta, per la Vecchia Signora pure. Da agosto in avanti, ha frequentato box discreti e tribune discretamente ostili, ha fatto il pieno di amarezza, ha assistito ad attacchi monotematici spesso senza (poter) replicare. Poche eccezioni, tanta applicazione. E la squalifica, i quattro mesi ridefiniti dal Tnas, scadranno sabato: poi, da domenica, al Barbera di Palermo, sarà tutto - o quasi - come prima. Conte a bordocampo, Conte che urla, Conte che dà indicazioni sbracciandosi, Conte che riassaggia il dialogo con i direttori di gara, Conte che si prende il boato della folla e anche qualche epiteto, Conte che torna in gioco. Completamente.

UCRAINI INFIDI Prima, però, c’è lo Shakhtar che non sarà la madre di tutte le partite, ma resta una bella prova del nove, calcisticamente, moralmente. «Testa, cuore, gambe», gli ingredienti per una serata perfetta. Con avvicinamento non casuale, curato nei minimo dettagli, anche dal punto di vista psicologico. C’è il discorso che dà la carica, c’è la valvola di sfogo. Mai esagerare, ponderare per bene. Nella tarda mattinata del martedì, gruppo completo in avanscoperta, per le vie di Donetsk. Una passeggiata salutare, con l’aria bella frizzante a svegliare la truppa. Capitan Gigi Buffon l’uomo di punta, pur essendo un portiere, quello riconosciuto dal popolo della strada. Antonio Conte il più acclamato al rientro. Un conto alla rovescia in apparenza normale, in sostanza senza eguale. L’importanza del match è tale che nessun aspetto va tralasciato. Così, si analizza la piantina della Donbass Arena, si mette a punto il piano strategico e di sicurezza, logistico e tattico. Il meccanismo non deve avere una pecca.

IN COPPIA Anche l’approdo anticipato a lunedì è un segno della determinazione Juve. Il volo aereo nel pomeriggio, il tecnico sereno a dialogare con il ds Fabio Paratici, la presa di contatto con la città. Infine, ieri sera, con il campo da gioco. Un allenamento in tinta. Con il cappellino in testa, con tuta e piumino, per ripararsi dal primo grande freddo in arrivo da queste parti, proprio in coincidenza con l’ultimo match del girone Champions. Il grande freddo per la grande carica. Pavel Nedved, che riscuote infinito successo, osserva e commenta. Lui sa come si fa, nel 2003 in finale si era qualificato, anche se la squalifica gli aveva tolto la gioia di mettere a terra la voglia matta di affermarsi. Conte pure sa come si fa: era tra quelli del ‘96, i magnifici cavalieri di Marcello Lippi che fecero l’impresa, in finale con l’Ajax. E allora ecco il mix di esperienze da trasmettere, ai debuttanti come ai veterani. Indicazioni per l’uso. L’ad Beppe Marotta, giunto ieri, è un “novizio” sul fronte Champions. Anche lui a seguire la seduta nell’arena neroarancio che tanto impressiona. Un’emozione da assaporare minuto dopo minuto, nel dialogo, nell’immagine, nel suono, nel confronto, nell’incoraggiamento.

AFFAMATI Dal biscotto al borsh, dal dolce alla... zuppa di barbabietola. Qui, per la Juve, è un menu variegato. C’è solo la discussione sugli ingredienti. E non c’è nessuna intenzione di scherzarci troppo su. Anche il calcio sa diventare argomento serio, da maneggiare seriamente. La squadra contiana ha un imperativo: deve essere sempre intensa. «La Juve ha il destino nelle sue mani», la molla. L’ultimo atteso è il presidente Andrea Agnelli, che non vuole mancare. Assolutamente. La (ri)salita è continua. «Perché per storia e tradizione è qui che deve stare la Juve, in alto. E questo ci riempie di orgoglio e soddisfazione. E’ chiaro che quella di Donetsk è una gara importantissima. Dovremo affrontarla con determinazione, rabbia e cattiveria perché potrebbero arrivare due risultati diametralmente opposti, dalla vetta del girone all’eliminazione. Quindi massima concentrazione, perché intendiamo continuare a sognare in Europa». Conte sente il feeling giusto. E gira lo sguardo verso i suoi, che gli vogliono davvero confezionare un regalo, stasera. Un regalo speciale. Un regalo Champions. Direttamente sul campo. «Ricordatevi da dove arriviamo», il monito. Non è importante il viaggio, è importante la destinazione. Wembley.

Libero -In arrivo la sentenza su Giraudo...