Creato da nadir63l il 04/08/2008

juveland

aspettando sulla riva del fiume

 

METEO VENETO

Meteo Veneto

 

LEGGENDA

 

NEWS

Get the Tuttosport widget and many other great free widgets at Widgetbox!
 

 

 
 

 

FACEBOOK

 
 
Classifica di siti - Iscrivete il vostro!
 

JUVENTINITE

 

AREA PERSONALE

 

segnala il tuo blog su blogmap.it Sport Blogs - BlogCatalog Blog Directory Segnalato da Mariorossi.it Hello Directory MigliorBlog.it   Questo è un blog juventino!
juveland
  Sports blogsBlog Directory

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Dicembre 2012 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 

BANNER AMICI


Editore di Directory Italia - http://directory-italia.blogspot.com/
 Directory Italia - Sito di qualità segnalato
TOP 100 by Robj

 
Citazioni nei Blog Amici: 31
 
Creative Commons License
juveland by nadir63l is licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.
Based on a work at blog.libero.it/juveland.
 

Messaggi del 07/12/2012

NEDVED: "Domenica torna un fuoriclasse in panchina. In Champions eviterei il Real, e sul top-player..."

Post n°6765 pubblicato il 07 Dicembre 2012 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

A margine dell'evento Jeep a Courmayer, l'ex esterno della Juventus e ora membro del Consiglio d'Amministrazione bianconero Pavel Nedved ha rilasciato alcune brevi dichiarazioni a Sky Sport 24 riguardo il rientro di domenica in panchina di Antonio Conte e non solo: "Domenica torna un fuoriclasse della panchina, torneranno la sua grinta e le sue urla. Non vorrei essere un suo giocatore immaginando come sarà carico. E' finita la festa per chi scenderà in campo... Champions?Faccio i complimenti alla squadra per la qualificazione. In queste competizioni non sempre vincono i più forti. Nel sorteggio eviterei il Real Madrid. Top-player sul mercato? La squadra sta bene così, ha fatto molto bene anche senza Conte in panchina, direi che hanno fatto qualcosa di straordinario. Non vedo motivi per tornare sul mercato".

 
 
 

Moggi: "170,000 telefonate scovate.Le schede svizzere sono state intercettate ma non hanno trovato niente.

Post n°6764 pubblicato il 07 Dicembre 2012 da nadir63l
 

 ", Lanese: "Ho parlato con tutti e pranzato con tutti", Pieri: "Ringrazio Nicola Penta". Gabriele: "Ieri la mia foto non c'era.

Fonte: a cura di MP
© foto di Giuseppe Celeste/Image

A Mattina Sport sono intervenuti Luciano Moggi, Tullio Lanese, Duccio Baglioni, Tiziano Pieri, Gabriele per parlare delle sentenze che in appello hanno visto l'assoluzione di tutti gli arbitri eccetto di Antonio Giraudo, tutto questo con Marco Mazzocchi e Alberto Rimedio.

Alberto Rimedio: "E' un colpo duro all'accusa resta in piedi l'associazione per delinquere. Cadono pezzi per l'associazione, viene escluso il mondo arbitrale come Tiziano Pieri e Tullio Lanese. Restano quelli del rito ordinario, bisognerà capire nel rito ordinario, servono tre persone, al momento ce ne sono sei. Se dovessero cadere meno altre persone e rimanessero solo Moggi e Giraudo cadrebbe tutto il sistema".

Luciano Moggi: "Bisogna stabilire cosa si definisce con associazione per delinquere e sistema in ambito calcistico, così si capisce tutta la situazione, quando si parla di sistema si considera una pluralità di società che tramite la clausola compromissoria sono affiliate alla Figc e devono rispettare i regolamenti. Se invece si vuole in quest'ambito far proiettare un'associazioen a delinquere fatta da tre o più persone che possono fare reati, così come stato fatto è facilissimo, basta togliere una particella dai 360 gradi, come la Juventus e i suoi dirigenti, dire che il sorteggio era taroccato. Faccio una premessa: noi ci siamo portati a controbattere punto per punto le cose contestate e guarda caso il sorteggio si dice regolare, è stato sospeso il filmato del sorteggio e sostituito con fotografie e si vede che il vicedirettore deo gazzettino di Come, indicato come dirigente dell'Aia, guarda caso era un giornalista, abbiamo contestato, per esempio queste cose"

Tullio Lanese: "Ho provato dopo aver sofferto per sette anni più che una gioia una liberazione,ma volevo ricordare perchè la memoria tradisce che non mi sono mai dimesso dall'Aia ma auto sospeso perciò io potrei anche rientrare in ogni momento, sono libero e può rientrare in associazione. Questi sette anni sono vissuti con grande sofferenza. Io sono stato sempre con un accordo fatto in Federazione, ho chiesto personalmente di far si che l'associazione arbitri diventasse la sesta componente del calcio italiano e questo mi ha portato a parlare con le società e ho contattato tutti i presidenti delle squadre di A e di B e ho parlato con tutti".

Moggi: "Quello che dice Tullio è giusto, hanno travisato tutto, dicendo che Lanese veniva da Moggi, andava da tutti".ella s

Lanese: "Ho fatto pranzi e cene con tutte le squadre di seria A: Lazio, Roma, Inter, Milan, Brescia..."

Tiziano Pieri: "Innazitutto è doveroso ringraziare la Rai, voglio ringraziare chi mi è stato vicino in questi anni e chi ha fatto si che questo risultato potesse essere positivo per me e una persona i miei legati Palazzoni e Campo e Nicola Penta che ha trovato le telefonate che da anni sostenevo avvenissero prima e dopo le partite con i designatori, i miei allenatori. Ho sempre parlato con i designatori, prima e dopo le partite e tramite quelle telefonate si è trovata la verità. Nicola Penta ha preso con passione e ha trovato le intercettazioni che chiarivano la posizione, il ringraziamento va a lui, sono cresciuto, un uomo arrivato con dignità e ringrazio il collegio giudicante che ci ha permesso di svolgere una discussione in modo sereno, avrei accettato qualsiasi risultato e sentenza venuta fuori, è stata positiva e mi ha risollevato, rimane l'amarezza per quello che poteva essere e non è successo. Voglio godermi quello che è da due giorni la ritrovata serenità, mai persa in ambito della famiglia. Qualche anno fa quando era il finimondo, io ero solo, con la mia famiglia depresso, davanti a un piatto di pasta che non riuscivo a mandare giù, dovevo apparire sereno. Un bambino di sei anni mi ha guardato e mi ha detto, papà ti voglio bene uguale e sono andato avanti alla vita di tutti i giorni, Avrei dovuto essere superman per evitare un'ingiusta umiliazione, questo è superato, voglio pensare alle cose positive. Io sono arbitro, lo sono sempre stato, ho sempre sognato fin da piccolo, mio papà era un supereroe, il mio primo pensiero è stato per la mia famiglia, chi mi è stato vicino, raccontare le sofferenze fa star male, sono arbitro, ci tanti arbitri che fanno il lavoro con passione e volontariato. Io non so cosa farò domani, sarò più sereno di questi sei anni passati con l'angoscia di subire un'ingiusta punizione che non meritavo".

Gabriele: "Io la prima cosa fatta ieri mattina è stata andare a comprare un giornale sportivo in cui il 13 luglio 2004 c'era la mia foto a grandezza eccessiva, rispetto al capo d'accusa, perchè era la prima volta che un arbitro veniva accusato, su quel giornale la mia foto non c'era. Io stamattina avrei potuto portare il certificato che mia moglie ha avuto un parto da stress perchè il 27 maggio una tv ha detto che l'uomo nero era Marco Gabriele, credo che non esisteranno risarcimenti che potranno dare a me Pieri e Lanese e ai miei figli i sorrisi mancati in questi anni. L'ho detto l'altra sera, credo che noi sia gli altri colleghi coinvolti nell'ordinario sono persone per bene, trovo assurdo che sia stata solo la fortuna a permettere che io fossi assolto, che sia stata la dedizione di una persona che l'ha fatto, probabilmente la giustizia dovrebbe essere tale senza fortuna".

Pieri: "Qui è stata fatta una controindagine, è stato usato un software, c'erano telefonate criptate..."

Moggi: "Non è questione di fortuna, io sono stato interrogato a roma nel 2006 nella caserma in selci, dopo quell'interrogatorio, ho capito che non c'era nulla di sostanziale, bisognava entrare nell'anima delle 170,000 telefonati, ho speso tutto quello che era lecito spendere e ho avuto collaboratori cone Nicola Penta che mi hanno aiutato e sono intercettazioni contrapposte all'accusa, è una corsa di ciclismo a chi arriva prima che non tiene conto dell'articolo penale 358. Il processo sportivo ha detto che il campionato era regolare, l'ordinario ha detto la stessa cosa, ma di cosa parliamo?"

Duccio Baglioni:"Momento di sollievo, di liberazione, ma rimane l'angoscia, a me rimane la rabbia perchè aver vissuto questo processo con una controparte e un'accusa comportata con una colpa inescusabile escludendo intercettazioni che non erano agli atti. Non si può, l'appello è stato rigettato, hanno detto che l'appello non doveva essere fatto, non si fa così. Sono sicuro che senza l'aiuto degli avvocati Galinelli, Bergamasco, ma senza l'aiuto di Nicola Penta che ha riesumato queste telefonate che dovevano essere portare, De Gregorio con questo materiale avrebbe fatto un'assoluzione, nel processo ordinario potranno essere portate le prove. Sapevamo di essere fuori da questa situazione, siamo rimasti sorpresi".

Moggi: "La Juventus non ha abbandonato nessuno, Zaccone non ha aiutato, siamo stati abbandonati prima, perchè erano morti l'Avvocato, il Dottore e l'Avvocato Chiusano. Su Andrea Agnelli bisogna guardare la suddivisione delle quote, aspetta a dire che non c'è sostegno, aspetta l'ordinario, ti convincerai del contrario, qui si tratta di convinzioni, guarda a me, quando si tira fuori un'espressione o convinzione bisogna state attenti, ieri sono stati condannati Monti e Mieli querelati da Dondarini, Ieri condannati, perchè avevano dette cose diverse, se si dicono cose diverse si crea nella mente delle persone qualcosa che non è vero. Abbiamo cercato di portare intercettazioni, il materiale dell'ordinario è impossibile portarlo. Io sono stato addirittura incolpato di commissione della politica con il Ministro Pisano con cui sono amico, mi domandò tu che faresti, io gli dissi, secondo me per evitare di spendere dei soldi, slitterei di una giornata. Questa è stato il sistema Moggi con la politica. Trovo nelle intercettazioni di Galliani che telefona a Meani in cui dice che Moggi e Capello volevano far slittare di un giorno, io l'ho fatta slittare di una settimana per recuperare Kakà per Siena, ecco come si contrappongono certe prove".

Moggi sulle schede svizzere e le 19 schede, attribuite con sistemi informatici.

Pieri: "Per me non era possibile fare verifiche su quei software, secondo me era indispensabile farlo, perche a me l'hanno affibbiata in base all'aperture di celle che i miei legali non hanno potuto fare. Nel rito ordinario, può diventare una chiave di svolta"

Gabriele: "I miei avvocati hanno detto alla mattina, noi chiediamo l'abbreviato perchè non c'erano gli elementi. Sull'attribuzione alla scheda svizzera ci sono errori, scrivono che con un certo grado di probabilità, il possibile utilizzatore. Passare sei anni per un certo grado di probabilità. Le schede svizzere barcollano".

Moggi: "Paparesta faceva la moviola a Rai International, ho dato una scheda perchè tutte le settimane mi faceva la relazione perchè volevo sapere la relazione. I carabinieri dicevano che gli arbitri avevano le schede, non l'hanno fatto perchè loro hanno intercettato una scheda paraguiana, figuriamoci se non potevano intercettare le schede svizzere, hanno certato l'alone del mistero. Le schede svizzere le abbiamo utilizzato nelle contrattazioni e fase commerciale perchè eravamo intercettati da Telecom e nel 2006 Telecom non era ancora assoggetata. C'era uno spionaggio industriale. Le schede svizzere stavano in sede ed erano utilizzate per ragioni commerciali e sportive. C'erano cene conviviali per cementare l'amicizia e le facevano con tutti. A Bergamo a una cena ho dato una scheda svizzera a cena perchè me l'ha chiesta, quando si va a parlare di queste cose, non servivano a colloquiare con noi. La scheda della grigliata era sul telefono italiano e quando parlavano con i designatori, parlavano sulle schede italiano. Io ho parlato con Bergamo su schede italiane, ma mai parlato con lui su quella svizzera. Le schede svizzere sono state intercettate, non hanno trovato nulla e hanno creato l'alone".

 
 
 

Juve-Llorente, ecco il piano per portarlo a gennaio in bianconero

Post n°6763 pubblicato il 07 Dicembre 2012 da nadir63l
 

Fonte: La Gazzetta dello Sport
© foto di Alterphotos/Image Sport

Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, il giocatore dell'Athletic Bilbao Fernando Llorente a giugno sarà un giocatore della Juventus, liberandosi a zero euro percepirà un contratto annuale da 4,5 milioni a stagione più bonus. Intanto però, i bianconeri stanno pensando di portarlo a Torino già a gennaio grazie al gruzzoletto raccimulato grazie al passaggio agli ottavi di Champions. L'offerta si aggirerà tra i 5 e i 6 milioni non trattabili, se i baschi accetteranno bene, altrimenti tutto rimandato a giugno, gratis.

 
 
 

BARZAGLI a Tuttosport: "Non siamo i più forti, ma possiamo arrivare in fondo. Faremo come l'Italia"

Post n°6762 pubblicato il 07 Dicembre 2012 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Andrea Barzagli ha fatto una lunga chiacchierata con la collega di Tuttosport, Marina Salvetti. Ecco le sue dichiarazioni:

"2^ MIGLIOR DIFESA D'EUROPA? NON E' SOLO MERITO DEI DIFENSORI" - "Abbiamo la seconda miglior difesa d’Europa dietro al Psg, che aveva un girone meno difficile? Se ti difendi bene e hai qualità diventa più facile fare risultato, ma il merito non è soltanto nostro: le punte corrono e i centrocampisti coprono. Se si può dire che quella della Juventus sia la difesa migliore d’Europa? No, ce ne sono di più forti, però siamo la migliore come organizzazione".

"IN EUROPA CE LA POSSIAMO GIOCARE CONTRO TUTTI" - "Dove può arrivare questa Juve? Gigi (Buffon, ndr ) ha ragione quando dice che non sempre conta essere più forti, ma basta essere più bravi. Barcellona, Real e Bayern hanno qualcosa in più rispetto a noi, ma noi ce la possiamo giocare contro tutti".

"FAREMO COME L'ITALIA" - "Preferenze nel sorteggio? Non faccio differenze tra gli avversari, certo se evitiamo il Real è meglio, preferisco trovarlo un po’ più avanti, però l’essere arrivati primi nel girone ci fa capire che stiamo lavorando bene. Adesso siamo agli ottavi, può succedere di tutto. Già battendo il Chelsea, avevamo dimostrato di potercela giocare con tutti. Donetsk è stata la riprova. Anche agli Europei l’Italia non era favorita e avete visto fin dove siamo arrivati...Juventus e Milan agli ottavi? E’ un segnale super positivo per il calco italiano. Spero che passino più squadre possibili anche in Europa League: spesso è stata sottovalutata, si tende a puntare di più sul campionato".

"IL RITORNO DI CONTE? UN VANTAGGIO PER NOI E PER LUI" -"Finalmente ritorna Conte? E’ un vantaggio per lui, che non vede l’ora, e per noi: ci preparava alla perfezione in settimana, ma averlo a bordo campo è un’altra cosa. Se ti deve riprendere o hai bisogno di chiedergli qualcosa, è più immediato".

"PIU' CONSAPEVOLI DELLA NOSTRA FORZA" - "Cosa c’è di diverso rispetto a un anno fa? Abbiamo maggiore consapevolezza: nessuno, l’anno scorso, immaginava una Juve da scudetto, adesso conosciamo la nostra forza, abbiamo una rosa più ampia e abbiamo fatto più punti".

"SBOTTATO CONTRO LICHT? CI ABBIAMO SCHERZATO SU'"- "Mercoledì sera ho sbottato contro Lichtsteiner? In genere parlo poco, ogni tanto capita anche a me di alzare i toni, in campo succede. Però mi passa subito e a fine partita ci abbiamo scherzato sù".

"A 31 ANNI STO MEGLIO CHE DA GIOVANE" - "Gli ottavi di Champions completano un lungo percorso personale? Ci sono arrivato a 31 anni e sono contento di essermelo guadagnato. Prima non ho avuto la possibilità anche per mie mancanze. C’è stato un momento in cui mi ero un po’ perso? Già non ero un nome di spicco in Italia, giocavo in un ruolo poco appariscente, poi ho scelto una squadra sconosciuta in Germania. Quando è arrivata l’opportunità Juve, non me la sono lasciata scappare. Aver conquistato il posto in bianconero, dopo il Wolfsburg, mi ha dato sicurezza. Ed essere tornato azzurro dopo due anni, subito titolare, è stato importante: la carriera di un calciatore è fatta di fasi, ci sono momenti buoni e altri negativi. Sembro più forte adesso che da giovane? E’ vero, sto meglio. Soprattutto a livello di concentrazione: adesso che sono più vecchio so gestirla meglio, qualche anno fa avevo alti e bassi. Ma anche fisicamente sono al top: Conte ci allena benissimo".

 
 
 

Immobile piace al Napoli ma c'è di mezzo la Juve

Post n°6761 pubblicato il 07 Dicembre 2012 da nadir63l
 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Piccolo vortice di attaccanti in vista del prossimo mercato di gennaio. Al centro del medesimo, che coinvolge pure Floro Flores di ritorno in Italia al Genoa, secondo l'edizione ligure di "Repubblica" ci sarebbe Ciro Immobile (22), appetito dal Pescara, dove è esploso, e soprattutto dal Napoli, pronto a giocarsi la carta Edu Vargas pur di arrivare all'attaccante campano. C'è però la Juventus da interpellare, essendo i bianconeri proprietari di metà del cartellino ed è assai probabile che non gradiscano affatto l'ipotesi che Immobile vada a rafforzare una diretta concorrente di classifica. Che farà Preziosi?

 
 
 

TROVATO IL RINFORZO PER GLI OTTAVI....

Post n°6760 pubblicato il 07 Dicembre 2012 da nadir63l
 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ci abbiamo pensato un attimo e poi non abbiamo avuto alcun dubbio: il miglior rinforzo per gli ottavi di Champions si chiama Antonio Conte.

I motivi? Sono presto individuabili: rapidità di decisione, reattività, nessuna necessità di comunicare tramite interposta persona, motivazione, carica agonistica, comunicazione diretta con i giocatori per necessità tattiche durante il match e poi tanti piccoli particolari che rendono unico e speciale il rapporto tra Antonio Conte e i suoi ragazzi. Ovviamente Alessio e Carrera hanno fatto più che bene, ma il rapporto tra Conte e la squadra è qualcosa di diverso. L'avere Conte in panchina sarà, in ogni caso, un importante valore aggiunto, determinante, almeno a livello di motivazione, cosa che abbiamo visto un pò mancare in un paio di partite di campionato. In Europa tutto è filato liscio, il girone di ritorno di Champions con nove punti è stato addirittura entusiasmante e la squadra ha recipito al 100% i dettami dello staff tecnico, dopo un passo sfortunato in Danimarca.

In definitiva possiamo parlare di grande regalo della squadra al mister che avrà la possibilita di iniziare da febbraio la sua Champions League. In questo caso conterà tutto: determinazione, voglia e soprattutto quella dote che ha Conte più degli altri, il saper mettere i calciatori nella condizione di dare tutto sul terreno di gioco. Per questo il principale rinforzo Champions sarà lui, poi se Marotta vorrà aggiungere una ciliegina, se non due, nessuno dirà di no.

 
 
 

Calciopoli. Piccoli processi crescono...

Post n°6759 pubblicato il 07 Dicembre 2012 da nadir63l
 

glmdj


Immagine IPB

Ci speravo. Che la sentenza dell’appello di Giraudo non si fermasse al rigore delle carte e alla pedante comparazione delle frasi pronunciate nelle intercettazioni, che osasse oltre l’analisi fredda del materiale a disposizione. E soprattutto tenesse conto del clima nel quale calciopoli è nata e si è sviluppata e dei tanti, troppi errori commessi dagli inquirenti. Forse un giurista arriccerebbe il naso.

Poi ha parlato Antonio Ingroia. Un uomo che stimavo, ma che all’inizio di giugno di quest’anno, ai microfoni di Radio 2, si è messo a dire che l’Inter sarebbe “la squadra della legalità” e la Juventus “parla di terza stella, quando quello scudetto è stato giustamente cancellato”.
Ebbene, l’ex procuratore aggiunto di Palermo si è espresso duramente a proposito della decisione della Corte Costituzionale di accogliere il ricorso del presidente della Repubblica contro la procura di Palermo in merito alle intercettazioni indirette di alcune conversazioni telefoniche con l'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino, all’epoca sotto sorveglianza dei pm siciliani per l'indagine sulla trattativa Stato-mafia. Ingroia ha affermato che è stata presa una decisione politica e ha detto: “Il comunicato emesso dà la sensazione di una sentenza che risente anche del condizionamento del clima politico. Del resto non penso che esistano sentenze che non risentono del clima generale che si respira in un paese”. Ha anche aggiunto: “Forse abbiamo sbagliato a sottovalutare l’impatto mediatico delle strumentalizzazioni…”.

Nel 2006 la sentenza sportiva di calciopoli si è basata su una dozzina, forse una ventina di intercettazioni selezionate ad arte tra circa centosettantamila. Il 10 febbraio 2010, Sandulli, il giudice che aveva emesso la sentenza, definì la condanna etica. Ma si trattò per tanti motivi di una condanna politica, che sicuramente risentì del condizionamento del clima generale di giustizialismo che si respirava, volgarmente detto “diffuso sentimento popolare” e alimentato dai media.
All’indomani della sentenza che su 11 imputati ha condannato il solo Giraudo, si ripropone il tema se anche questa volta non si sia trattato, per motivi diversi, di sentenza politica. Nel 2006 si intese ripulire il calcio cacciando Moggi e Giraudo, responsabili di tutto il marcio a guisa di padrini mafiosi. Oggi quasi tutti riconoscono che si trattò dellapercezione di una realtà distorta e forzata, preconfezionata. Anche se certi commentatori come Beccantini sono ancora fermi alla guerra di bande. Le bande si organizzano più o meno tutte con gli stessi sistemi e le stesse armi. Si reggono sui principi della violenza e dell’omertà e lasciano dietro di sé una scia di sangue.

In sei anni e mezzo di indagini abbiamo scoperto senza l’ombra di un ragionevole dubbio che la “cupola” di Moggi e Giraudo era la più sgarupata dell’universo. Non è una novità quella che tra ieri sera e oggi è apparsa sui giornali. Calciopoli si sgretola passo dopo passo, il problema è che non vuol saperne di venire giù.

Già nel 2007 il tribunale di Reggio Calabria aveva archiviato la questione relativa al sequestro negli spogliatoi di Paparesta, anche se il gup De Gregorio non l’ha forse mai saputo. Nello stesso anno la Corte di Appello del Tribunale di Roma aveva rimosso il macigno dei sorteggi truccati, quando Gianfranco Teotino aveva perso la causa che Bergamo e Pairetto gli avevano intentato contro. A Napoli però se ne è continuato a parlare a lungo, tra colpi di tosse, palline ammaccate e bugie di Manfredi Martino, ma anche video registrati dai carabinieri scomparsi e riapparsi in sequenze di fotografie sballate. Un brutto teleromanzo, come i copia-incolla errati dalla Gazzetta dello Sport e dal Corriere dello Sport ma non di Tuttosport, che era juventino, mentre Mediaset non era milanista. Come le dichiarazioni del carabiniere pentito scomparso dalle scene dopo aver raccontato al Corriere dello Sport che il video dell’incontro di Villa Massa c’era, ma siccome non serviva era sparito anche quello. Non c’erano le ammonizioni mirate, perché i giocatori che comparivano nelle informative dei carabinieri come vittime della pratica, non erano diffidati e giocavano regolarmente le partite. C’era un campionato regolare, come hanno sancito il processo sportivo del 2006 e la sentenza di Napoli. Ma così come per magia il campionato era possibile truccarlo senza truccare le partite secondo l’invenzione dell’illecito strutturato, la sentenza di appello contro Giraudo ci ha dato a bere, per rimanere nel solco tracciato, che le partite si potevano truccare senza che gli arbitri e gli assistenti ne sapessero nulla. Tutti quegli arbitri possessori di sim svizzere che si sentivano decine e centinaia di volte con Moggi per architettare gli inganni più sofisticati.

Solo il 5 dicembre abbiamo perso 6 arbitri: Pieri, Dondarini, Cassarà, Gabriele, Rocchi, Messina, assolti anche in primo grado; 4 assistenti: Rocchi, Foschetti , Griselli, Baglioni, assolti anche in primo grado; il capo dell’Aia Tullio Lanese, per insufficienza di prove. Per non parlare della partita che accusa Giraudo, quella Juventus-Udinese per la quale è stata assolta tutta la terna arbitrale: Rodomonti e Geminiani nel rito ordinario, Foschetti ieri. Partita della quale si farebbe bene a non parlare nemmeno più, dal momento che nelle informative c’era scritto che all’Udinese avevano annullato un gol regolare che non era mai stato messo dentro la rete.

Gli scampoli di cupola che sopravvivono sono, oltre a Giraudo e Moggi, i designatori, Mazzini e 4 arbitri, De Santis, Racabulto, Bertini, Dattilo. Va bene che basta essere in 3 per fare un’associazione, ma allora Galliani, Meani, Bergamo, Collina e tutta la scuderia Milan, che facevano? Forse che a forza di “spinga spinga” e “mi faccia sentire il suo calore” più che cupolare copulavano? E Facchetti + Moratti + Nucini + Tronchetti (a volte i dossieraggi li pagava Pirelli) + Paolillo (che procurava incontri di lavoro al cavallo di Troia) quanto fa?

Qualcuno se l’è legata al dito e sono partite le denunce. Calciopoli è un mostro e come l’Idra ha tante teste. Una di quelle fondamentali era il processo GEA, nel quale l’associazione a delinquere aveva fatto in fretta a svanire e siccome ci avevano raccontato per un paio d’anni che se lì non se ne sarebbe fatto niente, poi veniva giù il castello, hanno pensato bene di lasciarci qualche strascico contro Luciano e Alessandro Moggi. Un po’ di fuliggine, tanto per dire che puliti puliti non erano.
Durante quel processo Moggi minacciò l’attuale direttore generale della Roma Baldini, già ribaltatore di professione e confidente dei carabinieri per il processo di calciopoli, e l’11 novembre 2011 fu condannato a 4 mesi. Nel frattempo Giraudo e l’ex direttore commerciale Romy Gai, insieme con Gianfranco Bianchi venivano assolti dall'accusa di aver fatto fallire la Meister Team, società che per alcuni anni aveva gestito i diritti tv del club bianconero. Il 7 novembre 2012 il gup di Milano ha prosciolto Moggi dalle accuse di aver diffamato Zeman per aver detto del boemo che non sa allenare né farsi capire.

Il 5 dicembre 2012 sono stati condannati dal Tribunale di Milano Fabio Monti e Paolo Mieli per diffamazione aggravata nei confronti di Paolo Dondarini, per la pubblicazione di un articolo il 26 febbraio 2008 dal titolo “Designazione a rischio Collina ha sfidato tutti”, basato su falsità e allusioni alla presunta scorrettezza di Moggi e Dondarini.

I più arrabbiati di tutti sembrano però Vieri e Bergamo, che proprio non ci stanno a digerire di essere stati pedinati e spiati fin dentro quello che avevano di più caro: la famiglia e i conti bancari. Il calciatore ha già ottenuto soddisfazione, essendo stata l’Inter costretta a pagare, pochino, ma a pagare. Bergamo è in lista d’attesa.

Perché piaccia o non piaccia quei dossier illegali c'erano. “E verrà un giorno…”, sosteneva Fra Cristoforo nei “Promessi Sposi”.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2684

 
 
 

     

 

http://www.wikio.it

Iscritto su Social Sport.net – aggregatore di sport

 

BENVENUTO

 

 
 
 
I made this widget at MyFlashFetish.com.
 

STADIO OLIMPICO

 

 

ale seba

 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

bellessosncalzacknadir63lvolusturinstarasdbalestrategeorgatosscosapensimarcotavolacciivog19810ahf.martinengQuivisunusdepopulolacky.procinocescandrea
 
 

 

PRIMA PAGINA

 
Votami su Mr.Webmaster! PageRankTop.com
 

Statistiche gratis

Contatori visite gratuiti
 
 

Registra il tuo sito nei motori di ricerca

Submit Your Site To The Web's Top 50 Search Engines for Free!

 

contatore sito web Blog Directory BlogItalia.it - La directory italiana dei blog Contatti msnFeed XML offerto da BlogItalia.it

juveland    Web Directory Italiana

Scambio Link Ricercasiti.net directory segnala il tuo sito gratisTop Italia

 

 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963