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BOLLETTINO MEDICO - Lesione al tendine per Bendtner. Nulla di serio per Vidal e Giaccherini

Vidal, guai al ginocchio: oggi il responso

Il centrocampista della Juve si è fermato durante la partita contro il Cagliari. La Coppa Italia fa fuori anche Bendtner

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© LaPresse

TORINO - «Maledetta coppa Italia». Sembra si possa leggere questo nello sguardo di Antonio Conte, visibilmente preoccupato guardando uscire i suoi giocatori dal campo. Poco più di 10’ ed ecco la notizia più grave: Arturo Vidal si ferma dopo uno scatto a centrocampo nel tentativo di recuperare palla, un minuto in piedi a stringere i denti e poi lo stop definitivo con il cileno che da terra si tiene il ginocchio destro. Vidal “paga” la botta rimediata domenica a Palermo: già prima di giocare aveva fastidio e dopo gli esami di oggi si potrà valutare l’entità del guaio e i giorni che dovrà stare fermo.

GIACCHERINI FORFAIT E pensare che Vidal non sarebbe nemmeno dovuto scendere in campo. Una soluzione d’emergenza la sua, dettata dai problemi di stomaco accusati da Emanuele Giaccherini durante la fase di riscaldamento: niente Cagliari per lui, per un effetto domino che forse costringerà Vidal a rinunciare all’Atalanta domenica pomeriggio. E che a fine primo tempo ha visto anche Nicklas Bendtner chiedere il cambio per un altro guai muscolare, probabile uno stiramento al flessore. «Maledetta, maledetta coppa Italia», sarà andato ripetendo Conte rientrando negli spogliatoi per l’intervallo.

Il Fatto Quotidiano: Conte, gli alieni e le illazioni

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Marco Travaglio fa un appello per il Natale: “abbonatevi al Fatto Quotidiano” cercando di convincere i lettori che sia la cosa giusta. Non entriamo nel merito dell’appello, ci limitiamo a commentare quello che da tifosi juventini non vorremmo leggere in un giornale che cerca “di mantenere distinti i fatti dalle opinioni” .

L’argomento Conte tiene banco da mesi. In modo positivo per chi lo ha presentato come il tecnico che ha portato la Juventus alla conquista dello scudetto n. 30, in modo negativo per chi lo ha voluto come uomo simbolo dello scandalo del calcioscommesse. Dovrebbero parlare i fatti secondo Travaglio, ma il suo giornale continua a proporre opinioni, spesso arricchite da quel pizzico di odio verso tutto ciò che è juventino che non guasta mai.

E’ di qualche giorno fa un articolo pubblicato sul “Il Fatto Quotidiano” dal titolo: “Conte, come si festeggia un eroe nel Paese dei condannati di ritorno” . Un delirio accecato da un odio che dovrebbe essere improponibile come lettura su un quotidiano nazionale. Il giornalista critica i media che “commossi, lo hanno abbracciato”, ironizza sull’Eroe che “è tornato”, “Uscito vincente da errori giudiziari, storture mediatiche e vili macchine del fango”. Ed ancora forza ironicamente sulla telecamera dedicata: “se questi mesi di Golgota e flagelli lo avessero anche solo minimamente scalfito, non ce lo saremmo perdonati” . Ricorda la grave colpa di cui si sarebbe macchiato: “Nella realtà, che agli alieni interessa (agli umani non sempre), Conte era stato assente – dalle panchine di calcio, non dal mondo libero – perché condannato a 10 mesi (poi scontati a 4) per omessa denuncia” e l’illazione: ” E sempre Conte rischia un nuovo deferimento per Salernitana-Bari del maggio 2009, quando – secondo gli inquirenti – lo spogliatoio dei pugliesi (allenati da Conte) vendette quasi all’unanimità la partita. Ovviamente tutto accadeva senza che lui sospettasse nulla contrariamente alla nomea di tecnico vincente cui nulla sfugge” . E così via…
Come potete leggere, un concentrato di luoghi comuni, gli stessi che in questi mesi hanno aiutato una disgraziata giustizia sportiva nel compito di smentirsi più volte rimanendo credibile per condannare simbolicamente Conte (sarà solo un caso l'uso delle stesse scusanti?). Nessuna ricostruzione della storia legata all’omessa denuncia, anche perchè avrebbero dovuto ammettere che non c’erano gli estremi nemmeno per un deferimento; nessuna critica ad un meccanismo sportivo che giudica in base al colore della maglia (basta vedere i deferimenti del Napoli…); spazio invece alle illazioni e alla morale.

Il fatto quotidiano è solo l’ultimo ad aver seguito la generale linea di condanna legata al clamore per il ritorno del tecnico juventino in panchina. Una linea seguita più o meno da tutti, gli stessi che fin quando la risonanza intorno a Conte era per denigrarlo, ovviamente non la ritenevano eccessiva.
Ma è successo un fatto nuovo che ha portato le varie redazioni a propendere per articoli-illazioni, piuttosto che per articoli-inchiesta: non sono riusciti a convogliare il sentimento popolare nel sentiero che loro avrebbero voluto. Il tifoso ha scelto di rimanere al fianco di Conte; gli esperti di calcio hanno voluto riconoscergli i meriti come allenatore; le televisioni hanno dovuto dare spazio ad un leader anche in fatto di comunicazione.
E’ per questo che l’opera incessante degli sponsor antijuventini non ha potuto far altro che presentarsi con articoli come questi, dove la malafede finisce per essere lo specchio di una politica mediatica che non informa ma incita al linciaggio pubblico di un personaggio scomodo, capace come Conte di catalizzare le attenzioni di chi si vuol condizionare.

Adesso io mi chiedo, da persona pienamente consapevole della situazione addebitata a Conte e quindi conscia della mala informazione del quotidiano di Travaglio nel caso specifico: per quale motivo dovrei abbonarmi a questo giornale? Forse per leggere ancora articoli come questo e magari unirmi alla veglia per invocare il prossimo deferimento del filone barese del tecnico juventino?
Siamo tanti juventini, abbiamo le armi per una protesta civile contro chi ci tratta a pesci in faccia ed è lo stesso Travaglio a suggerirci la via da seguire …

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2697