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Messaggi del 20/12/2012

Cellino: Juve indisponibile per giocare la gara a Quartu

Post n°6807 pubblicato il 20 Dicembre 2012 da nadir63l
 

un'altro imbecille

Il presidente del Cagliari attacca il club bianconero: «Se loro avessero dato la disponibilità si sarebbe giocato in Sardegna. In poche ore hanno organizzato la partita fuori, a Parma. Loro potevano rimettere in piedi una trasferta già pronta»

Cellino: Juve indisponibile per giocare la gara a Quartu
ROMA - Massimo Cellino attacca la Juventus. Il presidente del Cagliari, ai microfoni di Sky Sport, rimprovera ai bianconeri di non aver dato la disponibilità per giocare in Sardegna, a Cagliari, la sfida di campionato tra rossoblù e bianconeri: «Perché giochiamo a Parma? Se la Juve avesse dato la disponibilità si sarebbe giocato a Quartu. In poche ore organizzata la partita fuori. La Juventus poteva rimettere in piedi una trasferta già pronta».

«AUGURO ALLA JUVE LA GIUSTIZIA DEL CALCIO» - Cellino poi rincara la dose e i suoi riferimenti sono chiarissimi. L'obiettivo è il club di Agnelli: «Sto provando un profondo senso di vergogna ed imbarazzo, pur avendo fatto l'impossibile per dare lo stadio a questa squadra, a questa terra. C'è stata l'autorizzazione del comune, se la Juventus avesse dato la propria disponibilità si sarebbe giocato a Cagliari. È un loro diritto, legittimo, hanno dimostrato che gli fa piacere di più giocare a Parma. Abbiamo organizzato una gara a Parma in ventiquattro ore. Gli auguriamo la giustizia del calcio, se esiste. Noi pensavamo fosse un privilegio non essere coinvolti, con giocatori o allenatori, in nessun scandalo, con i bilanci a posto nonostante il fatto che non abbiamo le stelle sulla magliette. Siamo orgogliosi di avere una stella nel cuore, il difetto dei sardi è di rispettare le leggi e di non farle a nostro piacimento».

A MAGGIO LO SCUDETTO A TRIESTE - Il presidente del Cagliari chiosa ricordano quanto avvenuto sul finire della passata stagione: «L'anno scorso con venti ore di preavviso abbiamo giocato a Trieste, rimborsando seimila biglietti e annullando voli charter senza battere ciglio. Ora ci sono state tre ore di differenza, la Juventus non ha dato l'ok ed è un suo diritto».

 
 
 

Clamoroso, Cellino tenta il colpo di teatro in Lega: Cagliari-Juve a Is Arenas?

Post n°6806 pubblicato il 20 Dicembre 2012 da nadir63l
 

© foto di Andrea Ninni/Image Sport

A Cagliari sperano ancora di disputare la sfida contro la Juventus allo stadio Is Arenas. E' quanto è emerso dall'ultima edizione del telegiornale di Videolina, seguito poco fa in diretta dagli inviati di TuttoJuve.com. Secondo quanto riportato dall'emittente sarda, oggi pomeriggio, a margine della riunione di Lega in programma alle 16 a Milano, Massimo Cellino tenterà il colpo di teatro, cercando di convincere la stessa Lega e la società bianconera a giocare la gara nell'impianto di Quartu Sant'Elena, dopo che ieri pomeriggio il sindaco del Comune sardo, Mauro Contini, aveva firmato tardivamente il nulla osta per la disputa della partita. TuttoJuve.com ha trascritto le parole del giornalista di Videolina, Fabrizio Serra:
"Arrivano indizi contradditori dalla Juventus e dalla Lega. La società bianconera ha fatto sapere di volersi attenere al comunicato ufficiale e di non avere problemi a giocare a Quartu. Oggi alle 16:30 è prevista l'elezione del nuovo presidente di Lega. Anche in via Rosellini a Milano ci si aspetta - sottovoce - il colpo di teatro: il numero del Cagliari, Massimo Cellino, è vice presidente in carica e tutto lascia presupporre qualche manovra di avvicinamento con la società bianconera. A complicare la situazione, le condizioni meteo, che parlano di Parma avvolta dalla nebbia proprio in occasione del match. Si gioca al Tardini, ma sarà comunque un'altra giornata lunghissima"

 
 
 

CONTE: "Caso Is Arenas? Noi parte colpita. Ko Chiellini pesante, ma non cambia la strategia sul mercato.

Post n°6805 pubblicato il 20 Dicembre 2012 da nadir63l
 

 Vucinic ha qualche problemino. Lucio? Vi dico la storia. In bocca al lupo a Vilanova"

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Antonio Conte si è materializzato nella sala stampa del Media Center di Vinovo per presentare la sfida di domani sera contro il Cagliari, in programma alle 20:45 allo stadio Tardini. TuttoJuve.com sta riportando integralmente ed in tempo reale le sue dichiarazioni:

"Buongiorno a tutti. Prima di iniziare, volevo comunque fare un augurio e mandare un grosso in bocca al lupo a Tito Vilanova, l'allenatore del Barcellona, perchè ho saputo che comunque dovrà affrontare un'altra battaglia molto più impegnativa rispetto a quella calcistica. E il mio augurio è quello di rivederlo quanto prima sulla panchina del Barça".

Intanto si gioca, ed è già importante dopo tutto quello che è successo dietro a questa partita. Però non pensi che sia un capitolo abbastanza brutto del calcio italiano? Prima Cagliari, poi Parma, poi non si sa, poi sembra che il sindaco abbia dato l'autorizzazione in ritardo...
"Noi, ieri, fino al pomeriggio, non sapevamo dove andare a giocare, come preparare il programma, come preparare l'allenamento di oggi e la partenza, quindi siamo la parte colpita. Certo, dispiace che si arrivi sicuramente all'ultimo per prendere delle decisioni. Mi auguro che come per altre situazioni brutte queste cose facciano riflettere e mi auguro che in futuro possano esserci degli accorgimenti e delle migliorie, perchè si può migliorare; noi in Italia possiamo migliorare tanto su tante cose, su tante".

Volevo chiederti se ti dispiace che Lucio abbia rescisso il contratto e capire che cosa è successo? Sembrava un ottimo titolare per la Juventus l'estate scorsa...
"A me dispiace sempre quando un calciatore va via, perchè si instaurano dei rapporti non solo calcistici, anche personali. Io si Lucio non posso che parlare bene, anzi benissimo, perchè lui si è dimostrato un campionissimo sotto tutti i punti di vista, durante la settimana, negli allenamenti, nei comportamenti, nell'inserimento nel gruppo. Sicuramente avrei avuto bisogno di più tempo per cercare di inserire Lucio in un meccanismo collaudato come quello della difesa a tre, dove non aveva mai giocato. Davanti aveva tre giocatori come Barzagli, Bonucci e Chiellini che sono tre titolari della Nazionale e che compongono un reparto che dall'anno scorso dà grande affidamento, grande affidabilità. Da parte sua capisco anche che c'era la voglia, a 34 anni, di rimettersi sempre in discussione e di scendere in campo. Quindi c'è stata questa opportunità del San Paolo e lui, anche se era molto dispiaciuto, era contento per questa richiesta, anche per la sua famiglia, per tornare in Brasile. Questa è la storia".

Per quanto riguarda i difensori, visto che è arrivata questa tegola di Chiellini, volevamo capire se avete già un'idea di quanto dovrà stare fermo più o meno. E poi per la partita di domani se c'è anche qualche altra situazione da valutare, se ci sono giocatori che non stanno bene...
"L'infortunio di Chiellini dispiace, perchè sicuramente Giorgio è un calciatore che tutti vorrebbero avere, per quello che dà in campo e fuori dal campo. E' uno dei leader, quindi sicuramente dispiace molto il suo infortunio. Però sono altrettanto convinto e sicuro che tornerà più forte di prima, cercando di guarire il più in fretta possibile, con l'apporto dello staff medico. Per quanto riguarda il mercato, non cambia assolutamente nessuna strategia questo infortunio, perchè alla fine non sappiamo ancora quanto ci vorrà, però quello che avevamo in mente era già pre-infortunio di Chiellini, cercare di sopperire anche alla partenza di Lucio, guardando con un occhio al fatto che Asamoah vada a giocarsi la Coppa D'Africa per tutto il mese di gennaio. Quindi le idee sono ben chiare. Certo che dispiace perchè Giorgio è un perno importante, ma sono anche convinto che la squadra riuscirà a rispondere nel migliore dei modi a questa assenza, che è pesante. Altri acciacchi...vediamo oggi. C'è sempre il solito Vucinic che ha questo problemino, faremo le necessarie valutazioni, sapendo benissimo che farò scendere in campo la squadra migliore, quindi quella che mi da più garanzie, tenendo conto di questi acciacchi, tenendo conto eventualmente di problematiche dell'ultim'ora, perchè... faccio gli scongiuri, ma mi auguro che non ci siano. Quindi cercheremo di gestire un momento... forse è la prima partita in cui andiamo ad affrontare una serie di problemative dovute all'infortunistica, mi riferisco a Chiellini, a Vucinic, a qualche altro ragazzo che non sta benissimo. Però sono convinto che questa squadra darà delle risposte importanti".

Quanto è stata difficile la preparazione di questa partita dal punto di vista psicologico? E' stata una settimana in cui, anche a causa dei risultati di chi sta dietro di voi, si è parlato di celebrazioni, di titolo d'inverno.... E' una delle classiche trappole che ti spaventano di più e quindi il tuo lavoro in questi giorni è stato martellante sotto questo punto di vista? Oppure ormai la squadra ha quella maturità che ti lascia tranquillo e non credi che domani, anche a causa delle vacanze, possano esserci dei cali di tensione?
"Una domanda molto pertinente per il periodo, visto che subito dopo ci sono le vacanze, quindi magari ci sono delle valigie pronte; e questa è una domanda giusta anche per via del fatto che è una settimana in cui ci sono stati elogi sperticati, sotto tutti i punti di vista, a tutti. Io sicuramente farò il mio, ma mi aspetto una risposta importante da parte della squadra, perchè effettivamente ci sono questi pericoli, inutile nasconderli. Il pericolo dell'appagamento, il pericolo dell'essere elogiati, quindi di essere carichi di prosopopea, di presunzione. C'è il pericolo. Così come c'è il pericolo di essere già con la testa sull'aereo, direzione vacanze. C'è il pericolo. Però in questi momenti che io mi chiedo.... non è che mi chiedo... voglio delle risposte importanti, perchè la crescita passa anche da questi momenti, dal saper gestire questi momenti. Sono convinto che la squadra sia una squadra che... mi ha sempre sorpreso in positivo. Sono convinto che lo farà anche domani, sapendo benissimo che ci sono questi grandi pericoli che io ho appena detto".

Del pericolo Maya si parla nello spogliatoio? Domani la fine del mondo. I Maya come anti-Juve?
"(sorride, ndr) No, lascia stare. Mi piacerebbe rispondere come ha risposto Albanese prima...quindi pensiamo all'oggi, senza porci grandi assilli o grandi ansie particolari. Cerchiamo di allenarci bene oggi per prepararci alla grande per la partita di domani. A casa mia non ci siamo preparati, non abbiamo fatto scorte di vivere e non abbiamo bunker particolari per eventuali cataclismi o qualcosa di particolare (ride, ndr), però mi auguro sinceramente di continuare a vedervi, che è dura, però..".

Questa ti è costata molto...
"Appunto, è dura dire questo, ma mi auguro di continuare a vedervi".

Se però avessero ragione i Maya e finisce tutto, il tuo Oscar di questo anno e mezzo a chi lo daresti?
"(ride, ndr) Non presupponiamo niente, diciamo che questo Oscar per questo anno e mezzo va sicuramente ai miei calciatori e alla mia società, perchè come ho detto prima sono stati speciali e so di avere una società e dei calciatori speciali. Quindi il mio Oscar va alla società e ai miei calciatori perchè hanno fatto qualcosa di bellissimo e di straordinariamente bello. Ed essere io il loro allenatore è un grande onore per me".

Ti volevo chiedere, rispetto all'anno scorso siete campioni d'inverno con due giornate d'anticipo. E' perchè voi state andando ad una velocità maggiore oppure sono le avversarie che sono più scarse?
"No, i numeri parlano chiaro, perchè noi rispetto all'anno scorso abbiamo più punti in classifica, e quindi noi stiamo viaggiando a velocità importante, a velocità straordinaria. Le avversarie ci sono e sono molto forti, quindi basti pensare che l'anno scorso comunquesi è girato a 41 punti... abbiamo girato che eravamo campioni d'inverno noi e il Milan a 41 punti se non sbaglio...eravamo campioni d'inverno a 41 punti tutte e due. Adesso abbiamo già 41 punti, mancano due partite ancora, quindi c'è la possibilità di fare meglio dell'anno scorso, a testimonianza che si sta viaggiando ad un ritmo superiore e si stanno facendo delle cose belle. Detto questo, se poi alla fine non arrivi ad alzare qualcosa, ci sarà il titolo di campione d'inverno che onestamente non so che farmene, se alla fine non dovesse arrivare la vittoria finale".

Domani i giocatori, oltre ai tre punti, si giocano anche qualche giorno di vacanza in più o in meno? Questa partita può determinare un premio o una punizione?
"Io più premi di tutti i giorni che gli ho dato, onestamente non.... penso di essere l'unico allenatore in Italia ad aver dato tanti giorni. Magari ne tolgo qualcuno...no scherzo. Non c'è bisogno di aggiungere o di togliere perchè c'è una maturità tale che bisogna affrontare la partita nella giusta maniera. Ma come ho detto prima, sapendo che ci sono dei pericoli. Il pericolo di pensare a cosa mettere nella valigia, invece di tirare la palla in porta; il pericolo di essere gasati e presuntuosi, quando non si è fatto ancora niente, però lavoriamo tanto su questo e mi aspetto una grande risposta da parte della squadra. Una grande risposta al di là del risultato. E' una questione di mentalità, di approccio alla partita, di prestazione, poi si può vincere o si può perdere, ma l'importante è che ci sia l'atteggiamento giusto, questo è fondamentale".

La sua idea sul Pallone d'Oro: non ci sarebbero dovuto essere posto per Andrea Pirlo almeno alla fine? Tre competizioni ha fatto ed è arrivato sempre alla fine o alla finale. Un primo posto e due secondo. Anche adesso è un trascinatore. Se non a Pirlo a chi lo darebbe?
"Sinceramente, Andrea sul podio ce l'avrei visto benissimo. E' inevitabile che non dare il Pallone d'Oro a Messi, sarà sempre lo stesso...ma se uno ti fa 80-90 gol durante l'anno, cioè è talmente evidente la bravura di questo calciatore e il peso specifico che ha, che diventa difficilmente contestabile questo Pallone d'Oro. Lo dico in maniera molto obiettiva. Detto questo, Andrea è un calciatore che avrei visto bene sul podio e personalmente, fossi stato io il giurato, glielo avrei dato il Pallone d'Oro".

In attesa del commento post-sorteggio, qual è adesso lo stato d'animo adesso? Hai chiesto di essere informato durante l'allenamento o lo saprai dopo?
"E' inutile dirlo, la notizia arriverà durante l'allenamento. Potrei dire anche non me lo dite, non lo dite ai ragazzi, però lo trovo talmente una cosa normale che è giusto che si sappia appena arriva, durante l'allenamento, sapendo benissimo che non intaccherà l'attenzione che dedicheremo all'allenamento di oggi. Detto questo, l'ansia positiva del sorteggio di oggi, fa parte di quel processo di crescita che ci siamo prefissati da quando abbiamo iniziato questo progetto. Quindi siamo tornati a vivere la vigilia del sorteggio con la consapevolezza di essere tornati e di partecipare a queste bellissime vigilie. Poi della squadra che uscirà dall'urna avremo grandissimo rispetto, ma come sempre non ci sarà mai paura nei confronti di nessuno. La squadra che uscirà dall'urna, fa parte comunque del nostro cammino, in questo miglioramento che noi dobbiamo fare, in questo progetto che deve continuare a crescere".

A proposito di Maya, di Oscar, sta veramente arrivando la fine del mondo, perchè non vi tirano più nelle polemiche, quindi senti un'aria nuova? Oppure è cambiato qualcosa nei confronti della Juve?
"Sai, io penso che la Juventus stia dimostrando da più di un anno a questa parte di essere una squadra che sta meritando nettamente sul campo quello che sta facendo, la vittoria del campionato, la vittoria della Supercoppa, la partita persa in Coppa Italia, il superamento del turno in Champions League, essere primi. Io penso che sia una cosa talmente evidente che diventa difficile comunque anche architettare una polemica o un qualcosa. Noi quello che vogliamo far parlare sempre è il campo. Penso che la Juventus stia facendo parlare il campo, anche il più cieco penso cominci ad accorgersi che comunque ci sono delle fondamenta solide in quello che stiamo facendo, che le polemiche sono futili e sterili e servono solamente a creare negatività intorno al calcio, che ce n'è già tanta. Quindi cerchiamo di pensare al calcio giocato e che vinca il migliore. Questo è il mio augurio a fine anno e per l'anno nuovo".(redazione TuttoJuve.com)

 
 
 

Champions League: Celtic-Juve e Milan-Barça!

Post n°6804 pubblicato il 20 Dicembre 2012 da nadir63l
 

I bianconeri pescano gli scozzesi, sorteggio benevolo per i bianconeri. Supersfida Real Madrid-Manchester United

Champions League: Celtic-Juve e Milan-Barça!© Action Images/Lee Smith
NYON - Celtic-Juventus. La Juve pesca bene dall'urna di Nyon. Non così il Milan che trova il Barcellona. Spicca la supersfida tra Real Madrid e Manchester United e il duello tra Arsenal e Bayern Monaco e quello tra Shakhtar Donetsk e Borussia Dortmund.

CELTIC, IMPRESA COL BARCELLONA - Tra le opzioni possibili, gli scozzesi sono la squadra sicuramente meno quotata di tutte le seconde. Resta negli occhi però l'impresa che all'Ibrox Park il Celtic ha compiuto nel girone, superando 2-1 il super Barcellona. Che ritrova, ancora una volta, il Milan.

NEDVED: «POTEVA ANDARE PEGGIO» - A Mediaset Premium parla la Furia Ceca:
«Si potrebbe parlare di un sorteggio facile ma l'avversario è di tutto rispetto: conosco l'ambiente, ci ho giocato, è difficile giocare in casa loro. E questa stagione sono stati gli unici a battere il Barcellona. Certo ci poteva andare molto peggio. Non dobbiamo dimenticare che abbiamo tanti giocatori che non hanno mai giocato in Champions League, dobbiamo dare il tempo alla squadra di maturare».

IL SORTEGGIO LIVE


OTTAVA COPPIA: MALAGA-PORTO

SETTIMA COPPIA: VALENCIA-PSG

SESTA COPPIA: REAL MADRID-MANCHESTER UNITED

QUINTA COPPIA: MILAN-BARCELLONA

QUARTO
SHAKHTAR-BORUSSIA DORTMUND

TERZO ACCOPPIAMENTO: ARSENAL-BAYERN

SECONDA COPPIA: CELTIC-JUVE

PRIMA COPPIA: GALATASARAY-SCHALKE
Galatasaray-Schalke 04 prima combinazione

11.40 DATE POSSIBILI. JUVE IN CASA AL RITORNO
Gara di ritorno in casa per la Juventus, che ha vinto il suo girone. Il Milan invece giocherà l'andata a San Siro. Date possibili: 12-13 e 19-20 febbraio date possibili per il primo duello, 5-6 e 12-13 marzo per il ritorno.

11.35 INFANTINO PRESENTA MCMANAMAN. NEDVED IN PLATEA
Il Segretario Generale dell'Uefa accoglie l'ex centrocampista e trionfatore due volte della Champions League. Sarà lui a estrarre dall'urna. Nedved in platea se lo ricorda bene: su di lui commise il fallo a due minuti dalla fine che gli negò la finale di Manchester contro il Milan.

 
 
 

Juve, Agnelli da il via libera al primo assalto per Drogba

Post n°6803 pubblicato il 20 Dicembre 2012 da nadir63l
 

Fonte: Tuttosport
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Secondo quanto riporta Tuttosport, il presidente della Juve Andrea Agnelli ha dato il via libera a Beppe Marotta per sferrare il primo deciso attacco al centravanti ivoriano Didier Drogba. L'ad bianconero sembra essere il più avanti di tutti nella trattativa che potrebbe portare l'ex Chelsea a Torino, con continui contatti con l'entourage del giocatore che sembrano premiare il dirigente della Vecchia Signora. La Champions da poter disputare quest'anno e sicuramente anche il prossimo è il miglior biglietto da visita della Juventus, con il Milan che intanto si defila lasciando campo libero all'assalto bianconero.

 
 
 

Capriccio napoletano..

Post n°6802 pubblicato il 20 Dicembre 2012 da nadir63l
 

glmdj

Immagine IPB

di G. Fiorito


Il 19 aprile 2010 l'Avv. Eduardo Chiacchio , esperto di diritto sportivo, affermava: "Nel 2001 ci fu lo scandalo dei passaporti falsi, su tutti quello di Recoba. Da regolamento l'Inter doveva avere un punto di penalizzazione per ogni gara disputata con in campo il giocatore uruguaiano. Ferlaino mi chiese di attivarmi perché all'Inter di Moratti potevano essere comminati 23 punti di penalità e così a retrocedere era l'Inter e non il Napoli. Carraro, presidente della Lega di quegli anni, non se la sentì di rinviare a giudizio il club milanese. Era lui che doveva decidere visto che il campionato era terminato".
A Napoli non ci fu nessuna rivolta. Il Corriere dello Sport non tuonò in prima pagina che il campionato era falsato, come ha fatto all’indomani delle sanzioni decretate per la società partenopea da Palazzi riprendendo le parole di De Laurentiis. L’indignazione era tutta per la Juventus. Occorre infatti ricordare che il patteggiamento dei signori Oriali e Recoba avvenne il 25 maggio 2006, in pieno scandalo calciopoli, con le intercettazioni fatte col cuci e scuci che riguardavano la Triade su tutte le prime pagine, l’Espresso che pubblicava in tutta fretta libri basati su informazioni incomplete e parziali, la Gazzetta dello Sport che anticipava le sentenze sportive che avrebbero penalizzato la Juventus.

Gli stessi tifosi napoletani che zitti e buoni scivolarono nella serie cadetta attaccano adesso Pepe e Bonucci, che sono stati assolti, a loro giudizio perché in attività presso la stessa squadra tanto bene ammanicata politicamente che l’avvocato di Paolo Cannavaro si lagna non aver fatto tirare dentro anche Quagliarella. Vogliono giustizia, l’hanno scoperto adesso che quella della FIGC si vanta di essere una giustizia sommaria.
La lettura della motivazioni del TNAS della squalifica di Conte mette i brividi, non esigendo prove certe, ma hanno fatto orecchie da mercante, consapevoli che l’assenza dell’allenatore bianconero avrebbe potuto agevolare le sorti della loro squadra del cuore. Senza rendersi conto che la giustizia deve essere uguale per tutti e non è fatta per soddisfare le esigenze di parte. Senza considerare neanche per un secondo che la FIGC non dovrebbe fare leggi ad personam, come l’illecito strutturato, inserito ad hoc nel CGS per condannare la Juventus in assenza di illeciti conclamati. O come l’introduzione del patteggiamento e del pentimento per salvare le squadre che si erano macchiate di falso in bilancio, prime fra tutte entrambe le milanesi. Senza scandalizzarsi se la Federazione si arroga persino il diritto all’incompetenza.

Il Napoli nella persona del suo presidente e i napoletani tacquero quando l’affaire passaporti di Recoba avrebbe potuto risparmiare loro la serie B. Oggi si lamentano che non vinceranno il campionato a causa di 2 punti di penalizzazione. In estate hanno fatto il diavolo a 4 senza presentarsi alla premiazione della Supercoppa Italiana. Questo atteggiamento non appartiene a chi pretende giustizia, ma a chi intende gestire una giustizia di comodo.
Solo un anno fa a Napoli hanno sospeso una partita di campionato con la Juve al fine di assicurare un rinvio in ottica Europa, con la complicità delle autorità partenopee. De Laurentiis si lamenta sempre del calendario di serie A. Ma anche altri illustri esponenti del calcio italiano non sono da meno, a partire da Moratti, che sparge veleno e fa la vittima dall’inizio del campionato, istillando l’idea di una nuova calciopoli tutta da dimostrare, come quella vecchia. Moratti che sa bene che calciopoli coprì l’affaire passaporti che non fu neppure preso in considerazione da Carraro, che pure suggeriva al telefono al designatore Bergamo di comandare agli arbitri di non favorire la Juventus nel match contro la squadra nerazzurra. Moratti al quale hanno archiviato nonostante prove dettagliate (celebre l’intervista a Beccantini per Stampa nella quale ammise che Tavaroli si era occupato di certe indagini fuorilegge) l’affare dei dossieraggi illegali e prescritto di tutto e di più. Al quale nemmeno un pezzo di cartone riescono a rimuovere, del quale vergognosamente i calciatori che sono veramente degni di giocare al suo soldo osano gloriarsi senza dignità. Così come i tifosi.
Non è da meno Galliani, che già graziato da calciopoli, non la finisce di lagnarsi di una svista arbitrale dello scorso campionato sul gol fantasma di Muntari, attribuendo a quel singolo episodio la vittoria bianconera dello scudetto, quando sa benissimo che quella vittoria è stata ottenuta senza perdere una sola partita in tutto il campionato. E come dice Conte è un record che al massimo può essere eguagliato, ma non superato.

Gli italiani sono sempre più un popolo che non sa guardare alla giustizia, allo sport, alla legalità, all’uguaglianza dei diritti di tutti, ma al proprio tornaconto, godendo delle disgrazie altrui senza capire che, per citare ancora una volta Conte, un giorno potrebbe capitare anche a loro.
Se non saranno i tifosi napoletani, interisti, milanisti… a svegliarsi e prendere atto che la cosa comune si chiama così perché appartiene a tutti, prima o poi tutti ne pagheranno le conseguenze. Noi Juventini abbiamo speso tutto il nostro impegno e la nostra passione perché la lotta di calciopoli fosse una battaglia civile. E avesse il significato di una resistenza agli errori che quotidianamente vengono compiuti da dirigenti sportivi e politici dello sport che per aggrapparsi alle loro poltrone e ai loro interessi di parte sono disposti a uccidere il calcio, lo sport e il tifo.
Fino a quando la differenza tra noi e loro continuerà a essere quella che c’è tra un sito di persone che usano la testa, la cultura e il cuore e certi figli di dei minori che rispondono ai nomi di Travaglio, Mensurati, Monti Andrea e Fabio, Palombo, Bufi, De Paola, Verdelli ecc. continueremo a sprofondare sempre più in basso nella classifica dei paesi civili. Trovate per es. le differenze tra GLMDJ e questa
e questo sito di prescritti.

Si parla tanto di cambiare le regole riguardo alla responsabilità oggettiva della società, che si ritiene nei casi di calcio scommesse parte lesa. Si discute dell’equità di condurre avanti un campionato con sanzioni in corso d’opera. Persino se sia corretto infliggere penalizzazioni che allontanano dalla possibile lotta per lo scudetto o un posto in Europa. Quando toccò alla Juventus furono tutti felici di togliersela di torno. Con un processo sommario monco di un grado di giudizio e definito aborto giuridico dall’eminente giurista Corrado De Biase. Non pensarono che il campionato avrebbe perso valore e che la l’UEFA avrebbe scalato il ranking. Le sentenze bisogna accettarle, ci ripetono da anni. Oggi eminenti giuristi si sollevano dalla stessa procura napoletana che si pasce delle lettere di Lepore e dei “piaccia o non piaccia” di Narducci, che non pago di aver tentato di ricusare diverse volte la giudice del processo di calciopoli, si vede crollare addosso un castello accusatorio fatto di deduzioni, o piuttosto di induzioni ricavate da indagini illegali e viene denunciato da Dondarini, arbitro assolto, per le bugie pubblicate nel suo libro sul suo conto.

Quando Preziosi patteggiava e evitava la radiazione mentre Giraudo e Moggi venivano estromessi per sempre dal mondo del calcio, nessuno provava indignazione per non riuscire a trovare sul sito della FIGC la documentazione che dovrebbe essere resa pubblica. Quando Moggi subiva il processo GEA si dicevano tutti soddisfatti. Adesso che Moratti calca la mano con Sneijder né i media, né tantomeno l’acquiescente AIC trova da ridire e anzi invita ad abbassare i toni e trovare l’accordo.

Scegliere è possibile. Semplicemente esigere che le regole siano uguali per tutti si può. Partire dal calcio. Perché no? Lo sport lo pretende. Noi di Giulemanidallajuve lo abbiamo fatto. Ogni giorno cerchiamo di cambiare uno status quo iniquo. Adesso tocca a tutti gli altri. Ma se è necessario, che imparino a loro spese.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2710

 
 
 

Champions, la Juve nelle mani di Mcmanaman

Post n°6801 pubblicato il 20 Dicembre 2012 da nadir63l
 

sarà l’inglese a pescare nelle urne di Nyon l'avversaria della Juve negli ottavi di finale

Champions, la Juve nelle mani di Mcmanaman© LaPresse
NYON. L’ultimo sorteggio dell’anno per le Coppe europee, inizialmente previsto il 14 dicembre, è stato posticipato a oggi per «problemi amministrativi», secondo quanto afferma l’Uefa. In Champions League sarà l’inglese Steve McManaman (ex centrocampista del Real Madrid) ad estrarre i bussolotti nel rispetto del suo ruolo di ambasciatore della finale del prossimo maggio a Wembley. A guidarlo due dirigenti italiani trapiantati in Svizzera che sono rispettivamente il braccio destro e sinistro dell’europresidente Michel Platini: ci riferiamo a Gianni Infantino, segretario generale Uefa, e Giorgio Marchetti, direttore delle competizioni Uefa. Il programma degli ottavi di Champions sarà spalmato, come già in passato per espresso volere di Platini, su quattro settimane: gare di andata il 12-13 e 19-20 febbraio, incontri di ritorno il 6-7 e 12-13 marzo. Sky, Mediaset Premium ed Eurosport trasmetteranno in diretta le operazioni di sorteggio con il consueto corollario di commenti e interviste dalla Casa del Calcio Europeo.

REGOLAMENTO Il sorteggio di Champions League vedrà le vincitrici dei gironi sfidare le seconde classificate, con queste ultime che giocheranno l’andata in casa. In questa fase non possono incrociarsi squadre qualificate dallo stesso girone e anche club della stessa federazione non potranno incontrarsi agli ottavi. Alle 14 si svolgerà anche il sorteggio per i sedicesimi di Europa League cui farà seguito quello per gli ottavi di finale, con le vincitrici dei sedicesimi indicate come le “vincenti” da 1 a 16. La prima squadra sorteggiata giocherà l’andata in casa.

 
 
 

     

 

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