LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 08/01/2013
Domani in Coppa Italia ha tre obiettivi alla portata..."
Nel suo editoriale odierno pubblicato sul quotidiano "Libero", Luciano Moggi ha analizzato il momento bianconero, pochi giorni dopo la sconfitta casalinga contro la Sampdoria e alla vigilia della gara di Coppa Italia contro il Milan: "Non è certamente da caricare di troppi drammi la caduta della Juve ma non si può neanche fare finta di niente, né è giusto dire che era priva di diversi titolari, quelli scesi in campo dovevanoessere più che sufficienti, visto l’avversario - ha scritto l'ex dirigente bianconero -. L’idea è di un incidente di percorso, ma bruciano il tempo e il modo, la condizione di vantaggio e di superiorità numerica, mettiamoci anche l’avversario: la Samp non faceva paura. Buffon si è dato le sue colpe, è nel suo stile, ma se è vero che si vince tutti insieme, è altrettanto vero il contrario. Nella sconfitta ci stanno infatti anche gli errori di Peluso, lanciato troppo presto nella mischia, ma soprattutto la presunzione della squadra (così Tuttosport), e, se vogliamo, anche un rigore negato. Se Stramaccioni non si rende conto della pochezza della sua squadra e si aggrappa a un rigore non fischiato (che non c’era, rosea dixit), non si può dire che Conte sbagli ad annotare che quando un rigore viene dato in favore della Juve, c’è sempre un can can di proteste, se, al contrario, doveva ma non viene dato, nessuno ne parla. Ripartire subito Di fronte ad una sconfitta, la tecnica d’uso è di bypassare in fretta, meglio se c’è l’occasione di buttarsi subito su altro impegno, e la Juve torna domani in campo, partita secca per i quarti di finale di Coppa Italia contro il Milan, vittorioso di misura sul Siena, il terzo posto a sette punti, il primo a due cifre abbondanti. Su questo punterà Allegri per motivare i suoi. Dal punto di vista dei bianconeri, la gara di coppa può valere come un chiodo che schiaccia chiodo. A portata tre obiettivi: superare la battuta d’arresto con la Samp, passare il turno di Coppa e prendersi una rivincita sul Milan, dopo la sconfitta patita a San Siro in campionato". |
L'attaccante dell'Atletico Madrid: «Il calcio italiano mi piace ma non so quello che mi riserverà il destino» ![]() |
La Juventus pubblica sul proprio sito internet i precedenti tra Juventus e Milan in Coppa Italia: La serie prende inizio il 28 giugno 1942 e le due squadre si contendono proprio il trofeo nella gara di ritorno. All’andata si è verificata una situazione di parità, 1-1. Al ritorno i bianconeri prevalgono 4-1 grazie a una tripletta del bomber Lushta e a una rete di Sentimenti III dal dischetto, mentre per gli ospiti segna Boffi. Per la Juve è questa la seconda Coppa Italia, conquistata dopo quella del 1938. Nel 1967 le due squadre si trovano in semifinale e il Milan prevale ai supplementari per 2-1: sarà questa un’edizione vinta proprio dai rossoneri. Copione quasi identico nel 1972, con gol decisivo di Prati e manifestazione vinta da Rivera e compagni. La Juve torna al successo nel girone conclusivo del 1975, ma le reti di Scirea e Damiani nel 2-1 bianconero non impediscono l’eliminazione. Nel 1978 lo 0-3 è giustificato dalle tantissime assenze in casa Juve: ad andare in campo è la squadra riserve, essendo i titolari quasi tutti impegnati nel Mondiale argentino che si svolge contemporaneamente. Nel 1982 è una doppietta di Paolo Rossi a decidere la sfida, mentre per il Milan accorcia le distanze Joe Jordan, soprannominato Lo Squalo. Nel 1985 Virdis, ex bianconero, si prende la sua rivincita firmando la rete del successo. Nel 1990 Juventus-Milan termina 0-0, nonostante un assedio continuo con molte occasioni. Nella sfida del ritorno sarà Galia a determinare una vittoria che varrà la conquista dell’ottava Coppa Italia per i bianconeri. Nel 1992 al Delle Alpi si gioca la semifinale di ritorno. All’andata, a San Siro, il risultato è stato di 0-0. Al ritorno, la squadra di Trapattoni batte quella di Capello grazie a una rete di Schillaci. Baresi fallisce il rigore che poteva significare pareggio e qualificazione, mentre vengono espulsi Kohler e Tassotti in un finale decisamente convulso. Si arriva poi al 2002: all’andata la Juve espugna il Meazza col punteggio di 1-2. A Torino finisce 1-1, con rete dello spagnolo Josè Mari nel primo tempo e pareggio di Zambrotta nella ripresa ed è un risultato che basta per approdare all’ultimo atto, che vedrà la Juve superata dal Parma nei giorni successivi allo scudetto del 5 maggio. Infine, il precedente della scorsa stagione. La Juve si presenta nel proprio stadio forte del successo per 2-1 guadagnato a Milano, con Martin Caceres assoluto protagonista con una doppietta. A Torino la gara è straordinariamente emozionante. Il primo tempo si chiude con i bianconeri in vantaggio grazie a una magia di Alessandro Del Piero. Nella ripresa, però, Mesbah e Maxi Lopez ribaltano iol risultato e costringono le due formazioni a giocarsi l’accesso alla finale nei tempi supplementari. A decidere la sfida ci pensa Mirko Vucinic, con una conclusione dalla lunga distanza che termina la sua traiettoria all’incrocio dei pali. |
glmdj |
Dopo il ko contro la Samp il club bianconero è ssempre più deciso a tentare il tentabile pur di anticipare i tempi per portare l'attaccante spagnolo alla corte di Conte. Gabbiadini e Immobile i “jolly” fatti in casa ![]() STRATEGIE - Questa la ragione - quantomeno una delle ragioni, e così passiamo al campo strettamente strategico - per la quale l’amministratore delegato Giuseppe Marotta ed il direttore sportivo Fabio Paratici hanno deciso, pronti via, ad inizio gennaio, di comunicare ufficialmente al club basco di aver avviato le trattative per l’attaccante, che si svincolerà a giugno. Il punto è che l’accordo di massima tra il bomber iberico e il club di corso Galileo Ferraris di fatto già c’è. E la Juventus avrebbe già potuto depositarlo, ma “tergiversa” proprio con la speranza di poter stracciare l’accordo con lo svincolato Llorente (valevole, appunto, a partire da giugno 2013) e sostituirlo con un contratto con l’Athletic Bilbao, con decorrenza pressoché immediata. LE CIFRE - Al presidente Josu Urrutia , tramite intermediari, i bianconeri hanno lasciato intendere di potersi spingere a offrire una cifra che si aggira attorno ai 2-3 milioni di euro (quelli offerti per il prestito di Drogba). Ovviamente, in termini assoluti, non è un “grande offrire” per un nazionale spagnolo campione d’Europa e campione del Mondo... Ma in realtà, considerando le dinamiche e i meccanismi del mercato, l’offerta è in linea con i parametri: l’alternativa, per il Bilbao, è quella di prenderne 0 di euro. A complicare una situazione così teoricamente lineare, contribuiscono tuttavia questioni di orgoglio e di principio. L’addio di Llorente è visto come un tradimento della comunità basca (e ha provocato reazioni particolarmente scomposte anche nella tifoseria), a questo punto si procede a suon di “dispettucci”. Poco importa - a quanto pare - se questi dispettucci possano arrivare a costare svariati milioni di euro. |
Ci sarà una rotazione: Marrone gioca, Vucinic va gestito. Gufi? Portiamo lo Scudetto sul petto. Nulla contro Allegri. Su Marchisio e Peluso..."
A due giorni dall'inopinata sconfitta con la Sampdoria, Antonio Conte si ripresenta davanti ai cronisti nella conferenza stampa della vigilia di Juventus-Milan, attesissimo quarto di finale di Coppa Italia, in programma domani sera alle 20:45 in uno Stadium tutto esaurito. TuttoJuve.com sta seguendo in diretta l'evento, riportando integralmente ed in tempo reale le sue dichiarazioni: Ciao Antonio. Come hai ritrovato ieri la squadra? Oggi abbiamo parlato tutti di un Conte che ha dovuto riprendere un po' in mano le redini dal punto di vista della concentrazione. E' vero o non è vero? Ha visto più delusione, più gente affranta oppure più voglia di riscattarsi? Il Milan è il punto di ripartenza migliore che potevate trovare? Rispetto all'anno scorso che avete vinto lo Scudetto sono aumentati i gufi della Juve? Lo scorso anno ogni tanto vi prendevate con Allegri, nel senso buono. Quest'anno lui non parla tanto... Lui ha superato un momento difficile. E' stato bravo, la squadra precipitava giù, si parlava di cambi, invece ha reagito. Gli vuoi dire qualcosa? Per fortuna l'infortunio di Marchisio non è grave, ma volevo sapere se gli avevi parlato e se hai delle sensazioni in più oltre a quelle immediate del dopo partita. Poi domenica avevi detto che non ti era sembrata così negativa la prova di Peluso. Hai avuto modo di riguardare la partite e se confermi che non sia stata una prova negativa... Tu sabato ci hai detto: "Non ho mai chiesto Drogba, nè la società ce lo ha proposto". Ieri il direttore generale ha detto: "Lo abbiamo sondato e ci ha dato una disponibilità". Poi ha parlato Drogna: "Nessun contatto". Il suo agente dice: "Contatto con Juve e Milan". Visto che sei un allenatore-manager dirai anche qualche bugia, come è giusto... Dopo la gara con la Sampdoria avresti potuto lamentarti di un episodio che è stato decisivo per la gara. Non l'hai fatto e invece sei andato molto duro con la squadra. Perchè forse questo è il primo vero campanello d'allarme della tua gestione? La seconda cosa che ti chiedo: se il tuo presidente rispondesse alla domanda, "Conte rimarrà l'anno prossimo", e se lui rispondesse come ha risposto ieri Berlusconi, tu Conte, cosa faresti? Ma questa volta hai sentito un campanello d'allarme particolare? Dopo le modalità di questa sconfitta, la partita col Milan di domani è una partita particolare? Quindi non cambi ail significato, anche se avessi vinto con la Sampdoria, il significato della partita col Milan sarebbe stato lo stesso? Non è che adesso è più importante perchè si è perso con la Samp? L'altra notizia, positiva, è che si sono concluse le indagini a Bari e che la tua posizione sia assolutamente estranea ai fatti. Volevo chiederti un commento su questa situazione... C'è stata ancora una volta una forte imprecisione sotto rete, mancanza di lucidità, occasioni che non sono state sfruttate. Per carità, avete il miglior attacco, si costruisce, ma sta cominciando a diventare un problema visto che succede da tante partite? O è sempre una casualità? C'è il rischio che il Milan così attardato in campionato possa avere più fame ed interpretare diversamente la gara di domani sera? I dati dicono che la Juve sta andando meglio dell'anno scorso: gol, differenza reti, punti. Ma gran parte della critica dice che è la terza sconfitta, non è più la Juve dell'anno scorso. Questa è una Juve migliore dell'anno scorso o no? |
Secondo l'edizione odierna di Gazzetta, in un articolo a firma Ceniti-Galdi, si analizza la situazione post chiusura indagini a Bari. Andrea Ranocchia andrebbe verso l’archiviazione nell’inchiesta penale, ma rischia un’omessa denuncia sul piano sportivo, mentre Antonio Conte (persona informata sui fatti) non avrebbe questa preoccupazione. (...) Sono oltre 20 i tesserati coinvolti e si farebbe delicata la posizione del Bari: dai verbali emergerebbe il nome di un dirigente pugliese. In questo caso il club potrebbe perdere la posizione che lo ha portato al patteggiamento come parte danneggiata. I biancorossi di allora erano allenati da Conte, in difesa giocava un giovanissimo Ranocchia. Il tecnico della Juve era stato sentito il 10 settembre per tre ore. La sua posizione non era cambiata: la versione sulle presunte combine «fatte alle sue spalle» ritenuta credibile dal pm. Ecco perché Conte può guardare con serenità ai prossimi mesi: negli atti non dovrebbe esserci materiale per un deferimento. Certo, l’audizione in Procura federale è scontata. |
La strigliata alla presenza dei dirigenti: il tecnico non ammette altri errori. Il tecnico ha addebitato anche una “mancanza di fame”, caratteristica fondamentale per una squadra non ricchissima di talento. E vuole una reazione immediata contro il Milan ![]() PUNTO PRIMO - L’intensità è l’arma principale della Juve, quella che le ha consentito di tornare a essere la locomotiva del calcio italiano. Quella che gli scout mandati in giro per il mondo cercano di individuare negli juventini di domani. La linea guida di una squadra così simile al proprio condottiero. Nell’intervallo con la Sampdoria l’intensità ha invece lasciato strada al calcolo. Con un gol di vantaggio e i blucerchiati ridotti in dieci è subentrata nei singoli la convinzione di aver già vinto e il pensiero è andato alla successiva sfida con il Milan. Il risultato è che invece di fare dieci metri di corsa per pressare gli avversari, più di un giocatore ha lasciato l’incombenza ai compagni e la Samp ha ripreso coraggio. Un primo errore. PUNTO SECONDO - La poca voglia di sacrificarsi è presto sfociata in una sorta di anarchia tattica. Di norma la Juve è bella a vedersi perché armonica nei movimenti collettivi e, come si dice in gergo calcistico, “corta”. I secondi 45’ con la Sampdoria hanno invece visto la squadra presto spaccata in due, con ampi spazi a disposizione dei centrocampisti blucerchiati per ribaltare l’azione. I vari Obiang, Krsticic, Poli e soprattutto Eder a fare opera di raccordo prima si sono affacciati, poi hanno guadagnato campo per farsi spavaldi, dal momento che i dirimpettai, Pirlo in testa anche se non solo Pirlo, faticavano a seguirli. Forse ha pesato anche la durezza degli allenamenti sostenuti in questo periodo (per mettere benzina fino a maggio, da febbraio gli impegni ravvicinati non lo consentiranno). Ma è un fatto che nella prima mezzora questa sensazione di pesantezza non si era avuta, erano gli juventini ad arrivare primi sul pallone. Il che sta a significare che forse più che le gambe sono state le teste a smettere all’improvviso di funzionare. E su questo tasto ha battuto Conte. |
L'ex direttore di Tuttosport, Giancarlo Padovan, ha detto la sua sull'offensiva della dirigenza juventina per Didier Drogba, durante lo "Speciale caciomercato" di Sportitalia. Marotta ha messo in moto la macchina per Drogba: ci sono i nomi, ci sono gli appuntamenti, ci sono le città... |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
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il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14