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Messaggi del 13/01/2013

CONTE A SKY: "Sul gol č colpa mia, ho chiamato il velo a Vucinic.

Post n°6871 pubblicato il 13 Gennaio 2013 da nadir63l
 

Dispiace perdere due punti così, meritavamo di vincere. La condizione fisica è in crescita e sul mercato..."

Parla il tecnico bianconero.
© foto di www.imagephotoagency.it

Intervenuto nel post-gara di Sky, l'allenatore della Juventus Antonio Conte ha analizzato la prova della sua squadra nella trasferta sul campo del Parma. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.

Partiamo dalla prestazione. Una buona Juve nel secondo tempo poi l'ingenuità sul gol, come contro la Samp il gol è nato sul centro sinistra...

"Sul gol è colpa mia che ho chiamato il velo a Vucinic, Paletta è stato bravissimo a intercettare e avviare in verticale Sansone. E' colpa mia che ho chiamato questa giocata. Nessuna ingenuità, è un peccato perchè meritavamo la vittoria. Abbiamo creato tanto contro una squadra imbattuta in casa. C'erano tutte le premesse per i tre punti, diamo anche merito al Parma".

Sei ricorso solo a due cambi. Come mai?

"Perchè abbiamo comandato il gioco, non finalizzando per poco ottime chance. Non volevo stravolgere, Lichtsteiner ha attaccato bene, Matri veniva come Giaccherini da 120 minuti con il Milan. Dispiace per i due punti persi".

Campionato riaperto, te lo aspettavi vista la situazione fino a una settimana fa?

"Non è mai chiuso, ci sono grandi competitor in Italia nonostante senta certi discorsi. Ci sono squadre con valori importanti. Non sarà facile ripetersi. Però se contro la Sampdoria ero contento per la modalità della sconfitta oggi sono soddisfatto della prova sia dal punto di vista fisico e tattico".

Come mai non siete riusciti a costruire le premesse per il 2-0? E' mancata un po' di cattiveria a nostro avviso...

"Contro la Samp abbiamo avuto diverse occasioni, specie con Vucinic. Oggi potevamo sfruttare meglio alcune chance uno contro uno, abbiamo fallito passaggi decisivi. La voglia di fare la partita c'è stata, poi essendo arrembanti possiamo subire qualche ripartenza. Ci prendiamo dei rischi, dispiace per la dinamica del gol. Senza quello staremmo parlando di una vittoria convincente su un campo ancora imbattuto".

Fisicamente come state?

"Si è visto che stiamo bene. Venivamo da centoventi minuto mercoledì, abbiamo attaccato fino alla fine. Non ho preoccupazioni a riguardo".

Vucinic a che punto è nel recupero dal problema al tendine?

"Non è ancora al massimo. Lo stiamo gestendo durante gare e allenamenti. E' a buon punto, i medici e il giocatore hanno detto questo. Però va portato in condizione di allenarsi regolarmente con la capacità di giocare una gara senza ripercussioni fisiche".

Visti i numeri siete dodicesimi nel rapporto tiri/gol. Vi servono otto tiri per un gol...

"Conosco le cifre. Questa situazione la affronto più con i giornalisti che con i dirigenti. Se si può migliorare si fa, altrimenti no. I discorsi sono i soliti, io vi dico che i soldi non ci sono per il top-player però mi parlate di innalzare la qualità, e sono d'accordo. Le situazioni di settimana in settimana difficilmente cambiano...".

Quindi torna uno tra Gabbiadini e Immobile...

"Non parlo di mercato, per adesso non torna nessuno".

 
 
 

Parma - Juventus, le pagelle

Post n°6870 pubblicato il 13 Gennaio 2013 da nadir63l
 



Immagine IPB
di Luca

Il Tardini resta imbattuto

Temutissima e ostica trasferta per la Juventus in casa di un Parma che al Tardini prima di questa sfida ha ottenuto 21 dei 27 punti a disposizione, Conte sceglie la formazione che da maggiori garanzie con Caceres confermato sulla linea difensiva, Padoin a sostituire Asamoah e Quagliarella ad affiancare Giovinco in attacco.
La prima frazione di gioco non è delle migliori per i bianconeri di Conte che faticano a fare gioco e spesso soffrono le ripartenze avversarie con un Parma che diventa molto pericoloso quando attacca uno contro uno i difensori della Juventus, la Juve prova a cambiare metodo d'attacco e si dedica ai tiri dalla distanza ma Quagliarella, Pogba e Bonucci sono imprecisi e le loro conclusioni terminano a lato senza impensierire Mirante.
Dalla mezz'ora in poi la partita, fino a qual momento noiosa, si riempie di adrenalina e vivacità con la Juve che si divora due gol in rapida successione con Lichtsteiner e soprattutto con Quagliarella che spreca un occasione limpidissima e il Parma che sulla ripartenza si rende pericolosissimo dalle parti di Buffon, la difesa juventina è in confusione e davanti l'attacco è impreciso ma prima del finale c'è ancora tempo per una deliziosa punizione di Pirlo parata benissimo da Mirante, la prima frazione di gioco termina a reti inviolate ma visto l'ultimo quarto d'ora di gioco si ha l'impressione che non sarà questo il risultato finale.
Ed infatti la ripresa inizia con una Juventus più vivace capace di trovare subito la rete che sblocca il risultato, Padoin guadagna una punizione dal limite dell'area Pirlo la pennella sul palo alla destra del portiere. Vantaggio Juve!
La partita procede su ritmi non elevatissimi e le occasioni non mancano sia per lo 0-2 che per l'1-1, la Juve è più vivace rispetto al primo tempo anche grazie agli ingressi di Vucinic e De Ceglie ma è proprio quando la Juve spinge di più che arriva la doccia fredda, il pareggio del neoentrato Sansone che sfugge a Caceres e fa 1-1!
Tutto da rifare quindi per i Campioni d'Italia che però non demordono e provano comunque a strappare i tre punti, mancano però le occasioni e il Parma è bravo a chiudersi dietro e ripartire in contropiede, finisce in pareggio con il Tardini che resta imbattuto e la Juve che è ancora in cerca della prima vittoria in campionato nel 2013.

PAGELLE

BUFFON 6 Sicuro nelle uscite, incolpevole sul gol.

BARZAGLI 6,5 Dalla sua parte i gialloblu non sono quasi mai pericolosi, è concentrato e risulta ancora una volta indispensabile nella retroguardia bianconera.

BONUCCI 7 Ottima tutta la gara ma soprattutto il primo tempo. E' lucido e quando davanti ha Pirlo si può concedere spesso di impostare l'azione da dietro e lo fa molto bene.

CACERES 4 Ha grandi responsabilità sul gol del Parma, sbaglia la marcatura su Sansone che gli va via. Anche la prestazione nel complesso non è buona con diversi cali di concentrazione ed errori nel posizionamento.

LICHTSTEINER 6 Molta corsa, atleticamente è uno di quelli che sta meglio ma non riesce mai a mettere in mezzo cross interessanti. Esegue il compitino.

PIRLO 8 Pennella la punizione del vantaggio, gioca con estrema flemma ma la sua precisione è chirurgica ed è sempre concentrato e pronto a coordinare le operazioni.

POGBA 6,5 Veloce e sempre presente nelle azioni, spezza la manovra emiliana e garantisce intensità a quella bianconera. Peccato per qualche imprecisione di troppo nei tiri dalla distanza.

VIDAL 6 Non è certo il miglior Vidal della stagione ma la sua presenza a centrocampo è sempre di grande spessore soprattutto se guardiamo il numero di palloni che ha recuperato.

PADOIN 5 si, è vero è lui che conquista la punizione che ci porta sullo 0-1 ma la prestazione nel complesso non è sufficiente. Concede troppo a Biabiany e non riesce ad essere pericoloso quando prova as offendere.

GIOVINCO 5,5 Ha bisogno di riposo e la prestazione di oggi lo dimostra. Contro la sua ex squadra Seba non riesce ad essere decisivo e sbaglia anche qualche assist di troppo.

QUAGIARELLA 4 Prende palla spalle alla porta si gira e tira regolarmente in bocca al portiere, la sua prestazione si può riassumere con questa frase. Assurdo il gol che divora nel primo tempo.

DE CEGLIE 6 Meglio di Padoin in fase difensiva ma serviva qualche cross in più.

VUCINIC 7 In mezz'ora fa vedere ai compagni di reparto cosa deve fare un attaccante nel gioco di Conte!

CONTE 5,5 Un punto in due partite nel 2013, la squadra non riesce più ad esprimersi come vorrebbe e dovrebbe. Mister fatti sentire e ricominciamo a correre...

COSA VA: Oggi mi vengono in mente poche cose che siano andate bene, rimaniamo lassù!

COSA NON VA: La condizione atletica non è delle migliori, la miglior Juve sembra essere lontana. Urge anche recuperare qualche pedina importante.

IL MIGLIORE Andrea Pirlo!

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2743

 
 
 

Juve, quanto ti mancano gli "assenti"? Il Parma blocca i bianconeri al "Tardini", finisce 1-1

Post n°6869 pubblicato il 13 Gennaio 2013 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it

Chiellini, Marchisio, Asamoah e Vucinic, impiegato con il contagocce, mancano tremendamente: la Juventus, complici anche le assenze sopra citate, non riesce a portare a casa i 3 punti nella sfida del "Tardini" di Parma contro gli uomini di Roberto Donadoni, pareggiando per 1-1, e portando Lazio e Napoli a vedere da vicino la targa del bolide guidato da Antonio Conte. Partita intensa e "maschia" quella giocata dai bianconeri, che riescono anche a portarsi in vantaggio con Pirlo, ma che poi pagano il "solito" errore difensivo, che porta al gol di Sansone. La mancanza della spinta di Asamoah sulla sinistra, e degli inserimenti di Marchisio, uniti alla qualità in difesa di Chiellini, potrebbero anche spiegare il pareggio di oggi, ma gli alibi non possono e non devono esistere, soprattutto quando si sta parlando della squadra campione d'Italia in carica. Occorrerà lavorare, e magari sperare di recuperare al più presto gli assenti di lusso, per tornare a giocare, e vincere, come faceva la Juventus a cavallo tra novembre e dicembre, ovvero in modo netto, perentorio e inconfutabile. La Juventus si presenta al "Tardini" con il consueto 3-5-2, anche se, come spesso accade, Conte manda in campo la squadra con qualche modifica nella formazione iniziale rispetto alla partita precedente: Caceres, autore di una buona prova contro il Milan in Coppa Italia, è titolare in difesa, così come Padoin a centrocampo sulla sinistra, mentre in attacco l'inamovibile Giovinco è affiancato da Fabio Quagliarella. Il Parma, unico club di Serie A ad essere ancora imbattuto in casa, si schiera in modo speculare rispetto ai bianconeri, e si affidano alla voglia di rivalsa di Amauri, ex dal dente avvelenato, e alla qualità del giovane Belfodil. Il Parma interpreta molto bene la gara nel primo tempo, e va vicino al vantaggio in due occasioni, con Paletta al 4' e con Gobbi al 14', mentre la Juve trova il primo spunto degno di nota con Quagliarella, che, al 17', impegna Mirante con un gran tiro da fuori. I parmensi reagiscono subito, costruendo due grosse occasioni da gol con Belfodil al 19' e al 21', giocando in maniera molto organizzata contro una Juve poco pericolosa. A dare una scossa ai bianconeri ci prova Paul Pogba: il francese prova il gran tiro a giro da fuori al 29', mettendo il pallone fuori di pochissimo. La squadra di Conte riesce a migliorare il suo gioco, e costruisce una grossissima occasione con Quagliarella: l'ex attaccante del Napoli si trova libero di calciare all'interno dell'area al 36', ma Mirante esce da campione e anticipa l'attaccante juventino, scongiurando un gol fatto. La Juve si continua a rendere pericolosa nel finale di tempo grazie a Giovinco, Padoin e ancora Quagliarella, ma la difesa del Parma tiene, e il primo tempo si chiude sullo 0-0. Nella ripresa la Juventus passa in vantaggio alla prima occasione: al 52' Pirlo calcia una punizione dal limite, che deviata da Biabiany, si insacca in maniera imparabile alle spalle di Mirante, per l'1-0 bianconero. Galvanizzati dal vantaggio, i bianconeri cominciano ad amministrare al meglio il match, sfruttando anche la delusione degli uomini di Donadoni, e vanno vicini al raddoppio al 64' con una "magia" di Fabio Quagliarella: la punta campana cerca il super gol da centrocampo, e per poco non lo trova, dal momento che la palla esce fuori non di molto. Questo tiro sarà l'ultimo tentativo in zona gol di Quagliarella, dal momento che toglie lo toglie dal campo al 65', inserendo Vucinic, così come fatto poco prima con De Ceglie, entrato in campo al posto di Padoin. Con i cambi effettuati non cambia la sostanza: la Juve gestisce palla e match a proprio piacimento, lasciando Buffon pressochè inoperoso. Quando tutto lascia presagire al permanere dell'1-0 per i bianconeri fino alla fine del match, il Parma giunge a un insperato pareggio: al 78' Sansone, lanciato da Paletta, sfrutta un errore di Caceres per entrare in area, e fare secco Buffon. Bella soddisfazione per l'attaccante ducale, che era entrato in campo al posto di un evanescente Amauri. Negli ultimi minuti del match la Juve si getta in attacco con decisione, cercando la giocata risolutiva, ma il Parma rischia relativamente poco, nonostante non riesca più ad uscire dalla propria metà campo. La partita termina dopo 3 minuti di recupero, senza che il risultato subisca altri scossoni: è un 1-1 che non accontenta certamente la Juve, sempre prima in classifica ma con soli 3 punti di vantaggio sulla Lazio, ma che può andare più che bene al Parma di Donadoni, che mantiene l'imbattibilità casalinga stagionale. La situazione non è ancora allarmante, in virtù della prima posizione in classifica e degli assenti che comunque renderebbero la squadra più forte, ma sabato allo "Stadium" contro l'Udinese, rilanciata dai gol di Muriel e Di Natale, bisognerà soltanto vincere.

 
 
 

Vincere a Parma per non rievocare brutti fantasmi...

Post n°6868 pubblicato il 13 Gennaio 2013 da nadir63l
 

Tredici anni fa, due punti persi al "Tardini" a causa di uno straordinario gol di Crespo a tempo scaduto, permisero a fine anno alla Lazio di Eriksson di conquistare lo scudetto proprio con una lunghezza di vantaggio sui bianconeri
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Arriva gennaio, arriva il freddo e neanche a dirlo la Juventus ritrova il Parma. Quella che la Juve affronterà oggi non sarà una partita semplice. I numeri parlano chiaro: in 20 uscite al “Tardini”, la Vecchia Signora ha ottenuto uno score fatto di: 5 vittorie, 9 pareggi e 6 sconfitte. Ma la curiosità non è legata tanto ai numeri in sé, quanto a una statistica ben precisa: Madama e i ducali negli ultimi 17 anni si sono affrontate nel primo mese dell’anno ben 7 volte (con uno score fatto di: 3 vittorie, due pareggi ed altrettante sconfitte per i bianconeri) e sarebbero state otto se il match dello scorso gennaio (finito 0 a 0) non fosse stato rinviato.
A questo evento, sono legati ricordi più o meno dolci, che poi hanno condotto a meravigliosi trionfi o a brutte batoste. Ad esempio nel 1995, il “Tardini” fu testimone del furore agonistico della prima Juve lippiana, andata sotto per 1 a 0 a causa di un bolide di Dino Baggio e che ha poi recuperato tramite il gol di Paulo Sousa e la doppietta di Fabrizio Ravanelli. Quell’anno terminò poi con lo scontro totale fra le due compagini, che si divisero: Coppa Uefa (vinta dai ragazzi di Nevio Scala) e Coppa Italia e campionato (messi in bacheca dai piemontesi).
Trascorrono due stagioni e i club si incontrano in Emilia, con Mario Stanic a punire i Campioni d’Europa in carica con un colpo di testa che fissò il punteggio sull’1 a 0 per i padroni di casa. Altra amarezza, non tanto per il punteggio, quanto per la prestazione offerta e per il peso che ebbero i punti persi a fine stagione, si concretizzò nei primi giorni del 2000, quando la Juve di Ancelotti, trascinata da un Zidane epico, dominò la partita, andando sull’1 a 0 grazie ad un penalty calciato da Del Piero e creando una decina di altre palle gol; ma a tempo scaduto, dopo aver sprecato l’impossibile, Van Der Sar fu superato dal diagonale di Crespo, straordinario a crearsi da solo il timbro del pari. Quei due punti persi risultarono decisivi all’ultima giornata, quando Madama perse di misura nel pantano di Perugia per mano di Calori e la Lazio di Eriksson trionfò contro la Reggina all’Olimpico per 3 a 0, portando a casa il secondo scudetto della sua storia con una lunghezza di vantaggio sulla società di corso Galileo Ferraris.
Comunque, a prescindere da tutto, la corazzata di Conte farebbe bene a riprendere subito il piglio giusto, sia per l’effetto terapeutico che le vittorie hanno su una squadra, che per tenere a distanza la Lazio, la quale è specializzata nelle rimonte impossibili, soprattutto quando sulla sua panchina siede uno straniero… Historia docet!

 
 
 

     

 

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