LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 19/01/2013
C'è chi lavora per sparare giudizi superficiali e creare problemi, ma io sono sereno con questi ragazzi. E sul Napoli..." Parla il tecnico bianconero. Intervenuto nel post-partita di Sky, l'allenatore della Juventus Antonio Conte ha analizzato la prestazione interna della sua squadra contro l'Udinese. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com. Se la Juve aveva piccoli problemi di rendimento e di infortuni ora ne cominciano altri. Come farai a mettere in panchina Pogba dopo stasera? "Fossero tutti così i problemi sarei tranquillo. Questa è stata la dimostrazione che il talento si esalta nell'organizzazione. Oggi abbiamo giocato senza tanti giocatori, le cosiddette riserve lavorano tanto e lo fanno nell'organizzazione di gioco stabilita. Quando poi devi togliere Giovinco, sostituito a fine primo tempo, e dai risposte davanti così è veramente buono. Sono molto contento, tutti lavorano con grande intensità e nonostante i tanti assenti tutti suonano lo stesso spartito e tutti hanno la stessa idea di squadra". E' la dimostrazione che per esaltarvi dovete essere sotto pressione? "Quando sento parlare di crisi io sono sereno. Abbiamo letteralmente regalato i punti nelle ultime due gare. Con la Samp è successo qualcosa di incredibile e che non si ripeterà, a Parma avevamo la gara in mano gol e abbiamo subito un gol rocambolesco. Noi sempre abbiamo avuto in mano queste gara. Noi ascoltiamo tutto ma lavoriamo ancora più con mentalità e voglia. Ho dei ragazzi straordinari, che mostranto voglia e danno soddisfrazioni". Alla luce delle dichiarazioni su Cannavaro e Grava come hai accolto le loro assoluzioni come i punti restituiti al Napoli? "Giusto in entrambi i casi, così come è stato giusto annullare la penalità al Napoli. Così come sarebbbe stata giusta qualche squalifca in meno...". Pogba, facendo un paragone, somiglia a Frank Rijkaard? "Ha caratteristiche e potenzialità importanti. Paul ha 19 anni, deve fare esperienza e va stimolato e sa che non deve rilassarsi. Lo stimolo di continuo e mi dedico a chi deve crescere come lui, dovremo essere bravi in questo. Nel suo ruolo è uno dei migliori, sta a lui crescere. Come diceva Mazzone, bisogna usare bastone e carota...". Caceres può entrare nel giro dei titolari fissi? Oggi ha dimostrato di esserne all'altezza... "Se torniamo alle critiche del gol di Parma è un concorso di colpe, analizzato e rivisto. Anche con la Samp i gol sono arrivati in quella zona. Prima si è data la colpa a Peluso e a Parma a Caceres. Sono valutazioni superficiali fatte da chi giustamente le fa per professione e per creare problemi. Martin ha grande affidabilità, ha fatto bene. Oggi tutti ci attendevano al varco e la squadra ha risposto bene". Lichtsteiner invece l'hai bacchettato dopo il primo gol. Che gli hai detto? "Era una situazione tattica. Il ruolo di esterno non è facile perchè chiedo in fase di possesso chiedo a loro la conclusione e in non possesso la difesa sulla linea a cinque. Uno ci riesce o meno e se non ce la fa mi arrabbio (ride ndr.)". Devi essere contento per quanto hanno dato oggi le seconde linee... "Non esistono seconde linee. Sono tutti calciatori trattati e allenati da titolari, poi ovviamente faccio delle scelte per mettere in campo la squadra che ritengo migliore. La rosa è composta da 24 titolari, la soddisfazione di oggi è questa, come con il Milan dove non si è considerato i 7/11 cambiati. Quando cambi tanto ma gli equilibri e la percolosità sono gli stessi vuol dire che sei sulla strada giusta. Lo sapevo ed ero sereno". Causio sostiene di esser stato il miglior leccese juventino della storia... "Ha ragione (ride ndr.) Ho esordito con lui a Lecce, Franco era il mio capitano e il mio idolo". Manca Chiellini, pensi di tornare alla difesa a quattro? "Sì, ma abbiamo organizzazione di gioco importante basata sul 3-5-2 e tutti sanno questo spartito a memoria. Possiamo cambiare in corso, ma avrei difficoltà davanti a trovare un terzo non avendo giocatore a destra mancando Pepe". Isla può fare l'esterno alto? "Mauricio non lo vedo estern alto, lo vedo più interno di centrocampo". |
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La sfida con l'Udinese si presentava come una sfida verità. Lazio a due punti e Napoli potenzialmente a tiro. Antonio Conte deve rinunciare a Pirlo e Marchisio, presenta sulle fasce Lichtsteiner e De Ceglie con centrocampo completato da Giaccherini, Pogba e Vidal. INTRAPRENDENZA: I bianconeri iniziano con il piglio giusto e pressano per tutta la fase iniziale l'Udinese. La Juventus va più volte vicina al gol con Vucinic e Giovinco in contropiede con Padelli assoluto protagonista. I bianconeri giocano bene, ordinati, ma manca l'assolo, la stoccata e in molte occasione Vucinic e' troppo lezioso. SUPERPOLPO ATTO I: minuto quarantuno, una palla che sembra innocua arriva fuori dall'area a Paul Pogba che la controlla e lascia partire un tiro bellissimo che finisce sotto la traversa alle spalle di un incolpevole Padelli. Un primo tempo che si conclude con la Juventus meritatamente in vantaggio. REAZIONE FRIULANA: nella ripresa parte meglio l'Udinese, approfittando di errori di costruzione della Juventus. A Muriel arriva la palla buona, ma il colpo resta in canna e Buffon blocca. La Juventus vive un momento di difficoltà e gli uomini in maglia blu cercano di approfittarne. Dopo una breve reazione bianconera e' ancora Muriel che schiaccia un'altra grande palla gol. SUPERPOLPO ATTO II: la Juventus spinge, ma la palla sembra non voler entrare, allora ci pensa ancora Paul Pogba, palla fuori area ancora e rasoterra chirurgico, altro gol bellissimo che batte nuovamente Padelli. IL SEGNO DI ZORRO: Dopo una partita a corrente alternata, arriva il quinto gol in campionato di Vucinic, che segna alla sua vittima preferita: l'Udinese. Per Zorro un gol importante dopo un periodo difficile per via della tendinite. Per Vucinic un bel tocco ravvicinato. ALE - ALEJANDRO: e come l'anno scorso... Alessandro Matri timbra il cartellino contro l'Udinese. Per lui quarto gol in campionato e tanta voglia di recuperare, assist sontuoso del montenegrino e per Matri e' impossibile sbagliare. La Juventus vince e scaccia i fantasmi, domani tocca ai miracolati dei punti recuperati. |
Il Sydney vince 7-1 contro il Wellington. Prova superba dell'ex capitano della Juventus © REUTERS/TIM WIMBORNE TORINO - Storica impresa di Alessandro Del Piero, che realizza il suo primo poker di gol in carriera e trascina il Sydney alla vittoria per 7-1 contro il Wellington Phoenix. L'ex capitano della Juventus, che in 19 anni in bianconero non era mai riuscito a segnare quattro reti, sale a quota nove nella classifica marcatori della A-League. Dopo tre gol nel primo tempo, uno dei quali si rigore, Del Piero ha completato l'opera nella ripresa, prima di uscire, a sette minuti dal termine, salutato dalla 'standing ovation' dei 13mila spettatori presenti all'Allianz Stadium di Sydney. Grazie all'impresa di Pinturicchio - che ha illuminato il gioco, segnalandosi anche per un gran numero di assist e pregevoli giocate - gli Sky Blues ottengono, a spese del fanalino di coda, la sesta vittoria in 17 giornate di campionato (che si aggiunge a nove sconfitte e due pareggi) e salgono a 30 punti. "Sono molto felice per la partita ma anche per i miei quattro gol, non capita spesso. 7-1 è come 1-0 -ha detto Del Piero a fine partite- vale sempre 3 punti. Il mio contratto? Sto bene al Sydney e tutto andrà bene". |
Roberto Perrone sul Corriere della Sera ha parlato di Antonio Conte e della mancata conferenza stampa di ieri: "Il silenzio ha almeno tre padri. La decisione della Juventus, o di Antonio Conte, o di entrambi, di rispolverare la vigilia (con l’Udinese in questo caso) a bocca chiusa è arrivata nello stesso venerdì in cui il Napoli ha beneficiato di un’assoluzione di massa, tipo miracolo di San Gennaro, che ha portato a 7 i punti rosicchiati a Madama in due settimane. Ora la squadra di Mazzarri è a -3, come la Lazio, martedì sera avversaria di Coppa Italia a Torino. Una muta protesta per la diversità di trattamento? I tifosi si sono scatenati, il (mini) complotto è stato adombrato. Ma per la Juve e per Conte il discorso è diverso: dopo essersi battuti contro l’omessa denuncia e la responsabilità oggettiva rimangono coerenti. Piuttosto è il «diverso giudicare» (che investe anche squadre come Torino e Sampdoria) che lascia perplessi in corso Galileo Ferraris. Detto questo, la sfida tra Juve e Napoli, dopo un periodo di oblio, è tornata in prima serata. Un’altra teoria su questo silenzio, che a Napoli troverebbero più pertinente, riguarda la scaramanzia. Il periodo di spolvero bianconero, tra novembre e dicembre è coinciso con il sipario quasi sempre abbassato. Angelo Alessio, con Conte nel box, si manifestava solo per la Champions. L’allenatore salentino ha sempre negato di credere a gatti neri, calzini spaiati, fedeltà ai varchi autostradali (specialità di Liedholm). La terza ipotesi è legata al fastidio di Conte per le domande sul mercato, in questi giorni predominante. Comunque sia, Madama ha dilapidato il suo vantaggio e si sente assediata". |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14