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Messaggi del 02/02/2013

Esonerato Zeman: oh nooo!

Post n°6944 pubblicato il 02 Febbraio 2013 da nadir63l
 

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Immagine IPB

di L. Basso

Come spesso ormai avviene, è un post su Facebook a darmi la notizia. Grazie al celebre social network veniamo infatti a sapere notizie, fatti, disgrazie, ultimi gossip, decessi... una nuova forma di TG dove i redattori siamo, in un certo senso, tutti noi. Noi che facciamo rimbalzare sulle nostre bacheche il link all'ultima notizia del giorno, all'ultima indiscrezione...
La voce era nell'aria da un po', tutti ce l'aspettavamo anche se nessuno osava azzardare il “quando” e il “come”.
Il Profeta, il Gran Santone, il Maestro Zdenek Zeman è stato esonerato dalla guida tecnica della Roma, lasciando la squadra a 34 punti in ottava posizione. Il timone passa ora a Aurelio Andreazzoli, con tutti i convenevoli di rito: si saluta e si ringrazia chi se ne va e si accoglie coi migliori auspici chi arriva al suo posto.
Eppure ricordo come se fosse ieri le dirette radio da Trigoria: è arrivato, ha firmato, no, non ancora, stanno decidendo, limando le clausole... nemmeno Tito Stagno con l'allunaggio dell'Apollo.
E poi la celebrazione... Il ritorno di Zemanlandia, finalmente il Boemo alla guida di una “Big”, visioni da sogno per i romanisti e i simpatizzanti (dove simpatizzante si traduce con “persona che tifa per una squadra che non ha mai vinto manco la Coppa del Dopolavoro per cui si esalta per le gioie degli altri, specie se legate ai dispiaceri dei suoi rivali, che di solito hanno colori bianconeri”) e la materializzazione dei peggiori incubi per gli avversari.

Nella grande kermesse non poteva mancare il “colpo di mercato”: Mattia Destro che, si racconta, ha passato la sua “Veglia in armi” prima di firmare il contratto che lo mette a disposizione del Boemo: “Ho scelto Roma per fare tanti goal, Zeman è il tecnico ideale per una giovane punta”.
Ah, tra parentesi, il bottino della “giovane punta” al momento parla di 16 presenze raffazzonate e 4 goal, ma in compenso un posto stabile in panca. Complimenti per la scelta oculata.

Ciononostante, Zeman è uno degli allenatori che, in questo scorcio di Campionato, ha fatto riempire più pagine ai giornali sportivi e non, facendolo ovviamente alla “sua” maniera. Il che significa farsi fotografare mentre sigla una maglietta con su scritto “Odio la Juve” (ma dai, non lo sospettavo), rilasciare dichiarazioni nemmeno troppo sibilline sui famosi processi per Doping innescati da lui stesso, su Calciopoli... insomma, pagine e pagine di allusioni, battute, frecciate verso la squadra che da sempre è stata da lui identificata come l'Azatoth del calcio, una sorta di Divinità blasfema che dal centro dell'universo irradia da se stessa ogni male.

A dir la verità tutti tutti i torti Zeman non li doveva avere, se è vero, com'è vero, che proprio tra le mura dello Juventus Stadium si consuma per lui “l'inizio della fine”.
I giallorossi vengono presi a pallonate senza che nemmeno capiscano come abbozzare una qualsiasi reazione.
Bim-bum-bam e “prima di pensare a quel che stava a fare” la Roma è già sotto di tre, e solo il caso evita che il risultato finale sia più pesante del 4-1 conclusivo.
Parafrasando il celebre Bollettino del Generale Diaz ”I resti di quella che avrebbe dovuto essere una delle più potenti squadre del mondo risalgono in disordine e senza speranza la Via Aurelia che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.”.

Proprio dopo quella partita, per la prima volta, qualcuno osa sussurrare che magari il Re non è proprio “nudo”, ma che comunque non è vestito di tutto punto come ce lo si immaginava.
Per anni Zeman ha vissuto della luce riflessa da stagioni fenomenali: ricordiamo il celebre Foggia e recente ripetersi del miracolo col Pescara.
E, allo stesso modo, ha sempre potuto giustificare gli eventuali insuccessi o il non essere mai arrivato ai traguardi che avrebbe meritato con i soliti “Poteri Forti” che tramavano nell'ombra e che avevano, manco a dirlo, i colori della Juve.

Ma ora è tempo di fare chiarezza, Signor Zeman. Il tempo è galantuomo, se lo ricordi sempre.

Il Foggia dei miracoli aveva fior di giocatori come Baiano, Signori e Rambaudi. E così pure il Pescara, oggi smembrato, poteva contare su ragazzi come Insigne, Immobile, Verratti... E' una storia come quella del Milan di Sacchi: con Van Basten, Rjikaard, Gullit, Maldini e Baresi avrebbe potuto allenarlo anche mio figlio che porta ancora il pannolone, ed avrebbe vinto ugualmente.
E se può essere vero che i ripetuti esoneri da Lazio, Roma, Fenerbahce (??) Salernitana, Avellino, Lecce e Brescia sono stati voluti dal Grande Burattinaio, il Nyarlathothep strisciante che tutto governa e tutto corrompe (al secolo Moggi Luciano, se non si fosse capito), come spiegare il secondo “flop” a Lecce e quello sulla panchina della Stella Rossa (entrambi esperienze con bilanci fallimentari) quando ormai il ferroviere di Monticiano era già da tempo ritirato a vita privata?
Ah, per la cronaca: non è che le annate pre-Calciopoli fossero andate meglio, in quanto a risultati.

E oggi la porta che si chiude alle sue spalle, Signor Zeman, è quella di Trigoria. Non se ne faccia un cruccio, di sicuro troverà ancora un microfono per raccontare di quella volta che Moggi la chiuse in uno spogliatoio o per insinuare che quel tale giocatore bianconero è “sospettamente veloce”, perchè queste cose piacciono alla gente di basso livello.
Ma sarà sempre più difficile utilizzarle come riparo per giustificare i suoi insuccessi. E' una coperta ormai troppo, troppo corta.

Accenda una delle sue sigarette, e non ci pensi tanto più su.
Alla fine, questa è la realtà da accettare serenamente.
Qualcuno tempo fa disse “da stasera il mondo del calcio non è più il mio mondo”.
Anche lei, Signor Zeman, potrebbe accorgersi che è più onorevole far sue queste parole del suo grande, storico Nemico.

Isn't it Ironic, don't you think?

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2781

 
 
 

LIVE VINOVO - CONTE: "Anelka in discrete condizioni, ma domani non sarà titolare.

Post n°6943 pubblicato il 02 Febbraio 2013 da nadir63l
 

 Mancato ricorso? Io rispetto le regole. Il Napoli è l'anti-Juve. Mercato? Si poteva fare meglio e peggio, non c'erano risorse. Ai tifosi dico che...."

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Alla vigilia della sfida del Bentegodi contro il Chievo Verona, Antonio Conte si è presentato nella sala stampa del Media Center di Vinovo per rispondere alle tante domande dei cronisti. Tuttojuve.com sta seguendo come sempre l'evento, riportanto integralmente e in tempo reale le sue dichiarazioni:

"Ciao, buongiorno. Ci siamo tutti, altrimenti c'è la multa oggi (ride, ndr). Non potete contestare neanche l'orario perchè sono già le 10. Oggi è un po' tardi?".

Volevo chiederti se dal punto di vista esclusivamente tecnico questo è il momento più difficile della tua Juve da un anno e mezzo...
"Mah...Sai è un momento in cui se guardo la classifica dico di no; se guardo il turno di qualificazione di Champions dico di no; se guardo la Coppa Italia dico di no, perchè non dimentichiamo che anche quest'anno per la seconda volta consecutiva abbiamo sfiorato la finale. E ribadisco che rivedendo tante altre volte le partite con la Lazio, sia di andata che di ritorno, penso che meritassimo qualcosa di più, nonostante anche l'anno scorso abbiamo approfittato della Coppa Italia per fare esperienza, per cercare di provare in un certo meccanismo giocatori che magari giocano di meno. E l'anno scorso con questo criterio siamo andati in finale, quest'anno abbiamo risfiorato la finale. Quindi se vuoi mi chiedete se è un momento particolare, io rispondo assolutamente di no, perchè un allenatore non deve guardare assolutamente.... cioè, il risultato viene sempre dopo, ci può stare un periodo come c'è stato anche l'anno scorso in cui abbiamo fatto tantissimi pareggi; ci può stare un periodo in cui cerchi di fare tutto al massimo, poi la palla arriva due volte in area e prendi due volte gol. In questo periodo ci sta accadendo questo, quindi da questo punto di vista sono molto sereno, perchè la squadra a me non è mai dispiaciuta, tranne la parentesi contro la Sampdoria, dove - ripet - è successo qualcosa di incredibile e penso a quei tre punti.... con quei tre punti saremmo a più sei sul Napoli e più nove sulla Lazio. Quella penso sia stata l'unica partita in cui ci deve essere grande rammarico per un'occasione buttata. Poi per il resto abbiamo sempre fatto il massimo ed è un periodo in cui sicuramente non ci gira benissimo. Non mi piace mai parlare di fortuna-sfortuna, però debbo anche essere obiettivo e quando sono obiettivo faccio analisi tecnico tattico e quando faccio analisi tecnic-tattiche sono molto sereno".

Non presentare ricorso sulla squalifica è stata una tua decisione. E' perchè ti sei pentito o faresti e diresti le stesse cose?
"Guarda, ci sono dei regolamenti e io penso che i regolamenti debbano essere rispettati. Io posso contestare le regole ed è nel mio diritto contestare le regole, però i regolamenti ci sono e devono essere rispettati, quindi io li rispetto".

Sei soddisfatto della campagna acquisti? La Juve resta ancora la favorita per questo campionato?
"Mah...abbiamo cercato di fare quello che potevamo fare e quello che ci hanno permesso di fare, quindi.... io sono sempre stato chiaro con voi fin dall'inizio, fin dai primi giorni del calciomercato: io ho detto che non c'erano le risorse economiche, quindi quando sentivo fare i nomi altisonanti, ve li smentivo, anche se capivo che a voi poteva dar fastidio perchè per un mese non mettere Drogba affiancato alla Juventus magari creava qualche problema. Però a me piace essere sempre molto sincero, in tutte le cose che faccio e in tutte le cose che dico. Abbiamo fatto quello che si poteva fare, si poteva fare meglio, peggio. Non mi considero e non mi consideravo favorito per lo Scudetto prima del mercato, non mi considero tutt'ora favorito per lo Scudetto neanche dopo il mercato. Penso che questo Scudetto lo vincerà la squadra migliore, così come è stato l'anno scorso e così sarà anche quest'anno, sapendo che il campionato italiano è molto molto difficile e che ci sono squadre molto attrezzate, una su tutte il Napoli, perchè secondo me l'antagonista diretta per la vittoria è sicuramente il Napoli: quella più attrezzata, quella che da diversi anni che sta costruendo qualcosa di importante, ha agito in maniera forte sul mercato, sia quest'estate che adesso, sicuramente ha tutti i mezzi per vincere lo Scudetto. Quindi questo lo posso dire in maniera chiara. Se mi chiedete anche del Milan, il Milan ha fatto delle operazioni giovani, però importanti, quindi complimenti anche a loro; anche l'Inter si è rinforzata. Bel campionato fino alla fine, sarà avvincente in modo che nessuno si sieda, nè noi, nè voi a commentare il campionato".

Come sta Anelka e se è escluso che vada in campo dall'inizio....
"Nicolas debbo dire che si è presentato comunque in condizioni fisiche discrete; calcolando che l'ultima partita di Anelka in Cina l'ha giocata ad ottobre, sicuramente ha dimostrato di essere un grande professionista, perchè è arrivato in una condizione fisica, sia da un punto di vista di peso che di massa corporea... bene, bene, anche da un punto di vista metabolico è in discrete condizioni. Deve entrare in determinati meccanismi. Voi sapete l'importanza degli attaccanti nel nostro gioco, stiamo cercando di fare una full immersion sia sul campo che vis-à-vis, quindi ci vediamo nello spogliatoio spesso e parliamo di situazioni tattiche perchè per noi è importante che lui capisca ed entri quanto prima in determinati meccanismi. Escluso sicuramente l'utilizzo all'inizio per domani contro il Chievo; se è tutto a posto a livello regolamentare, così come sembra verrà in panchina. E vedremo durante la partita, però ha iniziato a lavorare con noi, quindi è giusto che ci sia quel tempo di ambientamento. Mi auguro che non ci sia bisogno, ma dovesse esserci bisogno potremo ricorrere eventualmente anche ad Anelka, sapendo che in questo momento per una questione di esperienza e di aver lavorato con me da più tempo, sicuramente, parte un po' più sfavorito. Ma il tempo gioca dalla parte di Anelka e quindi ci auguriamo che quanto prima possa essere a disposizione a 360°".

In questo periodo c'è una costante non da Juventus: in queste sette partite ufficiali, tranne una volta, avete subito sempre gol; e quasi sempre per distrazioni, per mancanza di cattiveria come con la Lazio in occasione del secondo gol. Questa è una riflessione giusta che Conte sta valutando in maniera approfondita?
"Guardate che io con la squadra parlo esclusivamente di calcio, che sia chiaro questo. Possono accadere mille situazioni, ma con la squadra si parla esclusivamente di calcio, di quello che facciamo bene e di quello che facciamo male, perchè quello che conta alla fine è quello che facciamo noi sul campo, al di là di quello che poi succede. Tutte le analisi, quindi, sono state fatte, e questa è un'analisi giusta, approfondita, nel senso che ci siamo fatti rimontare quattro volte e questo è un dato che deve far riflettere. Noi ci stiamo riflettendo, ma nessuno mette la testa sotto la sabbia, anzi, noi affrontiamo il problema, non abbiamo alibi, non ci creiamo alibi, nè io do tantomeno alibi alla squadra, cerchiamo sempre di lavorare sul problema, sulla disattenzione, sul gol preso, su tutto ciò che non è andato e su quello che è andato bene. Quindi è un'analisi giusta, una considerazione giusta, che io avevo comunque già fatto (ride, ndr).

Antonio, i tifosi su internet sembrano molto delusi - per non dire peggio - per il mercato. E la conclusione di tutti loro è: ci affidiamo a Conte anche quest'anno. Tu pensi che questa possa diventare una cosa pesante anche per te? L'operazione Balotelli ha dimostrato che con formule particolare, rate a basso costo, si poteva fare qualcosa. Voi non ci avete pensato perchè non avete individuato nessuno? Era una strada che non vi interessava? Non parlo solo di Balotelli...
"Sul primo discorso sai benissimo che noi facciamo del nostro lavoro la nostra arma migliore, perchè quello che abbiamo fatto l'anno scorso e quello che stiamo facendo quest'anno è frutto esclusivamente del grandissimo lavoro che stiamo facendo tutti quanti, società, io, calciatori; a volte, a volte, mi sembra di essere molto ripetitivo, a volte mi sembra di essere scocciante quando ribadisco che sento parlare tutti gli altri di progetto, di crescita, di giovani; io poi mi guardo indietro e dico: ma io da quanto tempo sono alla Juventus? Sei-sette anni? Abbiamo sei-sette anni di esperienza alle spalle? No, noi abbiamo un anno e mezzo di lavoro, cioè chi sta costruendo, siamo noi, insieme anche ad altri, però a volte leggo e sento dire che la Juventus è una squadra già fatta, una squadra già formata, ma una squadra che sta lavorando insieme da un anno e mezzo, compreso il mezzo anno quest'anno. Quindi quando sento dire che la Juventus è la squadra di riferimento, se siamo diventati di riferimento dopo un anno e mezzo significa che siamo messi male tutti quanti. Questa è la verità. Noi per primi sappiamo di aver iniziato un percorso e questo non ce lo dobbiamo mai dimenticare, ma mai. E noi non ce lo dimentichiamo, la società non se lo dimentica, l'allenatore non se lo dimentica, i calciatori non se lo devono dimenticare, i tifosi non se lo devono dimenticare. Perchè non si può avere tutto e subito. Noi penso che in un anno abbiamo fatto un qualcosa che... forse ci vorrebbero 4-5 anni perchè abbiamo vinto uno Scudetto partendo da due settimi posti. Abbiamo bruciato le tappe, frutto di cosa? Frutto di grandissimo lavoro, di grandissima disponibilità da parte dei calciatori, di grandissima sintonia e sinergia tra me e la società, questo è il frutto. Però ogni tanto ci si dimentica che è un anno e mezzo che stiamo lavorando insieme. E siamo diventati il punto di riferimento. Dicono: la Juventus è una squadra già fatta, lavora da tanti anni... Da tanti anni? E' un anno e mezzo che stiamo insieme. Allora dico anche a tutti quanti, compresi i tifosi, che c'è un percorso. Se ci illudiamo e parliamo di triplete, sbagliamo, sbagliamo, perchè è da pazzi dire una cosa del genere. Cerchiamo di rivincere in Italia che sarebbe già una grandissima cosa, perchè rivincere in Italia sarà molto ma molto difficile. Confermimoci in Italia, per poi prepararci per l'Europa e per altri traguardi, ma non si possono inventare le vittorie. Noi l'anno scorso abbiamo inventato la vittoria, l'abbiamo inventata, questa è la verità. Quest'anno non c'è nessuna squadra che ha un obiettivo, l'unica squadra che ha l'obiettivo di vincere è la Juventus. Io dico, scusate, ma le altre? Il Napoli non ha obiettivi? L'Inter non ha obiettivi? Il Milan non ha obiettivi? l'unico obiettivo ce l'abbiamo noi, quello di vincere. Se noi non vinciamo abbiamo fallito. Fatemi capire? E' un anno e mezzo che stiamo lavorando. Poi se è anche un modo per caricarci di pressioni, questo va bene, anche perchè noi nelle pressioni ci esaltiamo, questo è fuori dubbio; chi gioca per vincere si deve esaltare nelle pressioni e sa che la Juventus deve giocare per vincere, come lo sa il Milan, come lo sa l'Inter, come lo sa il Napoli. Ma tutte giochiamo per vincere. Se poi iniziamo ad accontentarci della qualificazione in Champions League, allora... Noi abbiamo l'obiettivo di cercare di vincere, poi vediamo se ci saranno altre squadre più forti. Ma nessuno si deve nascondere dietro la Juventus".

Balotelli?
"Sai... Balotelli... il Milan ha messo in preventivo di spendere 20 milioni più bonus. Non dimentichiamo che erano entrati soldi nelle casse del Milan. Noi sinceramente forse non abbiamo trovato l'obiettivo giusto magari per fare questo tipo discorso, non abbiamo trovato il giocatore giusto per impegnarci con tutti quei soldi per gli anni avvenire. Magari questa è la ragione, anche perchè tranne Balotelli, come top player... faccio dei nomi: Aguero non si muove, Suarez non si muove, i giocatori forti nessuno li dava. Ora ho fatto due nomi per dire ...Tevez, Drogba, che costava tantissimo,quindi non c'è stata la possibilità e amen. Io ho grande fiducia in questo gruppo di lavoro, ho grandissima fiducia e la fiducia la dimostro facendoli giocare sempre, questo che sia chiaro. Poi se ci saranno squadre più forti, più brave di noi, tanto di cappello; ripeto, il campionato italiano è un campionato molto difficile, sarà molto difficile rivincere, noi dobbiamo cercare di essere sul pezzo, di arrivare fino alla fine, possibilmente riconfermandoci, altrimenti l'importante è aver lavorato bene e aver costruito qualcosa anche quest'anno, perchè non dimentichiamo che non bisogna solo vincere per costruire, che sia chiara questa cosa. Uno può continuare a costruire bene anche non vincendo, così come uno vincendo non costruisce niente, perchè l'anno dopo magari non si qualifica nemmeno per la Champions o viene eliminato subito in Champions League".

 
 
 

Juve, sotto osservazione anche Icardi e Belfodil

Post n°6942 pubblicato il 02 Febbraio 2013 da nadir63l
 

In estate la società bianconera sceglierà una giovane punta: ne sta seguendo cinque

Juve, sotto osservazione anche Icardi e Belfodil© Foto Pegaso
TORINO - Ha preparato il terreno, la Juventus. Ha apparecchiato la tavola per quella che potrebbe essere una abbuffata di gol “freschi”, a tempo debito. Una volta preso atto delle difficoltà d’arrivare a un top player d’attacco in questa sessione di mercato, l’ad Giuseppe Marotta e il ds Fabio Paratici hanno deciso di far di necessità virtù, dunque di risparmiare gruzzoli e non cedere a richieste fuori mercato ( Lisandro Lopez per 8-9 milioni, ad esempio), gettando piuttosto le basi per portare in bianconero, tra qualche mese, i gioiellini più interessanti e promettenti, anche e soprattutto in ottica futura. [...]

TORINO-GENOVA -Marotta e il ds della Sampdoria, Carlo Osti , hanno affrontato a fondo l’argomento. Dopo aver abbozzata l’intesa per il centrocampista Poli (che proprio il duo Paratici-Marotta aveva lasciato in dote in blucerchiato, ora lo riprenderanno in comproprietà per 3,5 milioni di euro), i dirigenti sono appunto passati “all’attacco”. Riscontrando una certa disponibilità a discutere, ragionare, valutare. Quella che, invece, i vertici del Napoli non hanno avuto modo di apprezzare in pieno: la loro offerta di 5 milioni per la compartecipazione o 12 per l’acquisto definitivo è stata infatti rispedita al mittente. Con somma gioia dei bianconeri, forti invece di una “opzione morale”. Pur di arrivare all’argentino, la Juventus potrebbe decidere di cedere alle pressioni blucerchiate per giocatori come Simone Padoin o Paolo De Ceglie , finora bloccati.

TORINO-PARMA - E un discorso analogo potrà essere fatto anche per un altro talento: Ishak Belfodil . Pure in questo caso il discorso è stato ampiamente affrontato nei giorni scorsi. Addirittura s’era ipotizzato un trasferimento immediato (scambio di prestiti con Fabio Quagliarella , per cominciare). Ma l’operazione s’è arenata. Quantomeno momentaneamente: la storia calcistica di Sebastian Giovinco dimostra come Juventus e Parma siano disposte a collaborare, condividere la gestione di un calciatore.

 
 
 

     

 

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