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Intervenuto nel post-partita di Sky, l'allenatore della Juventus Antonio Conte ha analizzato la prestazione della sua squadra nell'andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Celtic. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.

E' un risultato che dà autostima per il proseguio della stagione?

"E' stata una vittoria molto importante e sofferta. Il Celtic è un'ottima squadra, specie a Glasgow. Da giocatore ho giocato un bel po' di anni in Champions e raramente ho trovato bolgie del genere. Bravi i ragazzi, specie nel primo tempo che hanno retto con il Celtic che ha dato più del massimo. Loro pressavano in maniera esagerata, poi c'è stato il calo e abbiamo creato le occasioni giuste".

Ieri hai detto che state lavorando per una nuova mentalità. Possiamo definire che l'esame in tal senso è superato?

"Non era semplice, ho già giocato in campi caldi ma Celtic Park è impressionante, non si riesce a comunicare quasi, tanto che dovevo far passa parola per dare indicazioni. Faccio i complimenti ai ragazzi, non era facile. Questo gruppo sta crescendo sia in valori calcistici che umani e morali".

Matri cresce anche nella partecipazione al gioco...

"Si, assolutamente. Nel secondo gol la giocata è stata provata più volte. Alessandro, come me da giocatore, ha lavorato tanto per essere da Juventus e lui sta facendo molto bene. Sono contento dei gol degli attaccanti, poi chi segna segna anche Buffon mi sta bene. Conta vincere...".

A chi hai tirato le orecchie nel primo tempo, vista la sofferenza?

"Ho cercato di far capire che non dovevamo abbassarci troppo. Erano importanti i movimenti di Marchisio e Vidal per stare alti e uscire con la palla. Ho poi ripassato le varie giocate studiate per far male loro ed è andata bene".

Anche sugli angoli avrai ripassato le marcature...

"Si abbiamo cambiato qualcosa portando la marcatura a uomo, perchè il 40% dei loro gol in Champions è arrivato così. Solo una volta siamo rimasti sorpresi su un'occasione di Ambrose. Li abbiamo sbagliato".

Avete difeso con coraggio e attenzione, cosa alla quale in campionato non siete abituati. E' un test importante per il futuro?

"Abbiamo fatto bene difensivamente, anche se ci siamo abbassati troppo visto che non aggiravamo la loro pressione e anche gli esterni stavano bassi rispetto al solito. Nel secondo tempo è andata meglio. Loro sono una buonissima squadra, non vengono annoverati tra le big europee ma il Barcellona qui ha perso e al Camp Nou ha vinto solo al novantaquattresimo. Hanno eliminato il Benfica e lo Spartak Mosca. Loro si aspettavano di fare qualcosa in più in casa probabilmente e li abbiamo sorpresi. Difensivamente abbiamo provato situazioni importanti ci saranno momenti nuovi che lo richiederanno, dovremo migliorare l'attenzione anche in campionato in tal senso".

Per il ritorno di Ambrose hai pagato te il biglietto aereo?

"No, no (ride ndr.). Per noi era importante che tornasse Asamoah, nonostante le assenze questa squadra sta facendo grandi cose e ci tengo a sottolinearlo".

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La Juventus torna in Europa a vivere le emozioni degli ottavi di finale in uno stadio bellissimo con una cornice da finale.
Antonio Conte sceglie Matri-Vucinic e concede fiducia a Peluso.

PARTENZA FORTE MA...: Il Celtic parte forte e colleziona subito qualche palla alta, ma la Juventus segna subito. Bellissimo lancio lungo di Peluso per Matri che salta Forster approfittando di Ambrose ancora sul volo dall'Africa. La palla supera la linea ma per evitare problemi Marchisio con calma olimpica la mette dentro di giustezza dopo il tentativo di salvataggio scozzese.

REAZIONE VERDE: il Celtic non ci sta spinto da un caldissimo pubblico. La trama e' sempre la stessa, o la palla alta o l'inserimento veloce e il tiro da fuori. Buffon deve state attento e parere in modo sicuro perché il Celtic si fa pericoloso. L'occasione migliore della squadra di Lennon arriva al minuto ventisette con Commons abile a girare al volo, ma la palla esce a lato. La partita si incattivisce. Lichtsteiner e Hooper vivono un corpo a corpo duro con ammonizione per entrambi.
Il primo tempo si chiude con la grande pressione della squadra di casa, tante mischie e tanto gioco fisico.

La ripresa vede il Celtic sempre molto aggressivo e la Juventus in controllo pronta a ripartire, senza però riuscire a creare pericoli alla retroguardia della squadra di Glasgow.

OCCASIONE CELTIC: il Celtic prende coraggio e va vicinissimo al gol con Ambrose lasciato solo da Peluso che colpisce male e facendo imbestialire Lennon in panchina. La Juve nel secondo tempo però soffre anche se quando riparte può fare male, ci prova infatti Vucinic ma Wilson respinge. Conte decide di cambiare e toglie Peluso colpito dai crampi inserendo Padoin. Il Celtic inserisce il killer del Barcellona Watt, togliendo il buon Commons. Il Celtic continua nella sua tattica

ANCORA JUVE: PRINCIPESCA. La Juventus raddoppia. Ci pensa Marchisio a sfruttare un passaggio di Matri, mettere a sedere Brown e battere Forster. Conte toglie Matri e mette Pogba e la Juve segna ancora. Ci pensa Vucinic a sfruttare un assist di Marchisio con palla rubata ad Ambrose e donata al montenegrino che non perdona.
La partita scivola via tranquilla con il sussulto di Anelka che ci mostra la sua corsa.

Per la Juventus una vittoria importantissima su un campo difficile contro un avversario che giocava la partita della vita. Antonio Conte trova la prima vittoria Europea della stagione dalla panchina. Per la Juve ora un ritorno da vivere con attenzione per volare ai quarti.