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Messaggi del 22/09/2013

CONTE A SKY: "Meritavamo di vincere con un punteggio più ampio.

Post n°7239 pubblicato il 22 Settembre 2013 da nadir63l
 

 Era difficile con un Verona così chiuso, Jorginho seguiva Pirlo anche in bagno. Llorente? Contenti per il gol, ma c'è ancora da lavorare"

Intervista al tecnico bianconero.
   
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Intervistato nel dopo partita di Sky, l'allenatore della Juventus Antonio Conte ha analizzato la prestazione della sua squadra nel match interno con il Verona appena conclusosi. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.

La gara somigliava a quella di Copenaghen: gol uguale subito con pali...

"E' un momento sfortunato. L'unica volta in cui il Verona è venuto avanti ha segnato, siamo stati bravi a ribaltare subito. Potevamo incrementare, bene per i tre punti. La prestazione è stata discreta e il minutaggio è cresciuto per tutti. Era importante applicare il turnover, non era facile con una squadra raccolta in area a 20 metri con Jorginho che seguiva Pirlo anche in bagno".

Pirlo era arrabbiato per questo?

"Non lo so. Quando giochi e trovi uno appiccicato così per tutto il tempo diventa difficile. Capisco però le esigenze del Verona, però non è bastato per loro".

Non si poteva avanzare Pirlo, a ridosso delle punte, per smarcarlo?

"L'ha fatto per un momento. Però così si creava un buco in mezzo al campo, con gli inserimenti di Pogba e Vidal loro ripartivano con Cacia".

Bonucci può rimpiazzarlo...

"Infatti lui, Ogbonna e Barzagli l'hanno fatto. Loro usavano solo l'uno contro uno con Cacia. Ogbonna ha fatto la mezzala sinistra, Bonucci il Pirlo avanzato e Barzagli il Vidal della situazione. Gli avversari poi cercano di limitarti. Siamo stati bravi, meritando la vittoria che però poteva esser ben più larga".

Bene Tevez e Llorente. Hai trovato la coppia giusta?

"Ho provato la coppia titolare odierna. Carlos è sempre più protagonista, sta diventando per noi importante. Nei momenti di difficoltà, quando c'è smarrimento, prende palla e la tiene creando. Fernando penso abbia fatto bene, può migliorare. Il gol darà morale a lui e a noi che abbiamo lavoranto per portarlo in condizioni ottimali".

Ora come lo chiami Llorente?

"Fernando, visto che mi prendevano in giro che lo chiamavo l'oriente, l'occidente (ride ndr.)....".

Quando hai deciso di farlo giocare?

"Era in programma che questa settimana giocasse. Ho scelto questa perchè giocare in casa dà una spinta emotiva importante. L'ho affiancato a Tevez. C'è da lavorare, ma il gol da fiducia a lui e siamo contenti".

Qual'è la graduatoria davanti?

"Non possiamo permettere di pensare che ci siano inamovibili. Stiamo facendo rotazione, e la faremo davanti. Carlos dovrà riposare facendo allenamento, sennò lo portiamo alla sosta di ottobre in barella. Ora è difficile rinunciare a un giocatore di tale personalità, è un esempio".

 
 
 

Il ruggito del Re Leone!

Post n°7238 pubblicato il 22 Settembre 2013 da nadir63l
 

PAGELLE

 

Llorente.jpg

 



 Dopo due deludenti pareggi consecutivi, la Juve torna alla vittoria, allo Juventus Stadium, contro un Verona inverosimilmente catenacciaro fino all’ultimo secondo grazie ai gol di Tevez, quello grasso e brutto, e Llorente, quello “solo bello” secondo alcune testate giornalistiche…
La squadra di casa inizia subito forte e comincia a prendere di mira, senza fortuna, la porta difesa da Rafael. Lo stesso portiere del Verona si scopre “attore mancato” quando inscena un paio di infortuni guadagnando una manciata di minuti. Clamoroso il secondo caso, quando dopo uno scontro con un compagno di squadra, con Vidal pronto a calciare a rete a porta vuota, “convince” l’arbitro Bergonzi (il solito “protagonista” quando si tratta di sfavorire la formazione bianconera) a fischiare un presunto fallo di Llorente. La Juve continua ad attaccare senza riuscire a trovare la via del gol e, clamorosamente, è il Verona a passare in vantaggio, al 36’, alla prima ed unica occasione della partita: corner, Barzagli perde un duello aereo, la palla carambola sui piedi di Cacciatore, marcato male da Isla, che da due passi non può sbagliare. Le analogie con il gol subito martedì scorso a Copenaghen si sprecano. Assurdo, incredibile. Ma è tutto vero.
Questa volta, però, la reazione della Juve è immediata; infatti non passano neanche 5 minuti che Carlitos Tevez, servito perfettamente da un Grande Bonucci, fulmina Rafael con un potentissimo destro incrociato che sbatte sul palo interno prima di insaccarsi: 1-1.
Il Fuoriclasse argentino non è sazio e ci riprova subito dopo con un tiro dalla distanza con la palla che finisce ancora una volta sul palo, danza sulla linea di porta e sbatte ancora una volta sul palo opposto prima di “uscire” beffardamente dallo specchio della porta.
Ma il Verona non ha le forze per resistere al monologo-Juve, e giusto 30 secondi prima dell’intervallo Vidal mette in area un pallone che “El Rey Leon” Fernando Llorente spedisce in rete di testa!
Nel secondo tempo è sempre e solo la Juve a giocare e a creare numerose occasioni per mettere al sicuro il risultato, ma l’eccessiva leziosità negli ultimi 16 metri non ha consentito alla squadra di Conte di chiudere la partita. Da segnalare anche una sfortunata traversa di Pogba a pochi minuti dal termine.
Insomma, nonostante le difficoltà, nonostante un Bergonzi che ammonisce a casaccio e a senzo unico, nonostante una dannata sfortuna che sembra non voglia lasciarci in pace, la Juve ritrova i 3 punti e il bel gioco, si gode il Fenomeno Tevez e scopre Llorente. Ma non c’è tempo per rilassarsi, mercoledì c’è un’altra Verona il Chievo da affrontare e, possibilmente, affondare: il Chievo.


PAGELLE

STORARI 5,5 Subisce un tiro e un gol. Forse un Buffon avrebbe letto meglio la situazione ed anticipato Cacciatore prima che ricevesse il pallone a due passi dalla linea di porta.

BARZAGLI 7 Anche oggi Sant’Andrea è stato autore di alcuni interventi difensivi decisivi.

BONUCCI 7,5 Non me ne voglia Barzagli, ma oggi il migliore dei 3 dietro è proprio Bonny! Sempre preciso e puntuale in fase difensiva, sempre più preciso e provvidenziale in quella offensiva. Suo l’assist per l’1-1 di Tevez.

OGBONNA 6 Passi avanti rispetto alle sue primissime uscite in maglia bianconera, ma è parso poco reattivo quando il pallone gli rimbalza davanti in occasione del gol avversario.

ISLA 6 Sicuramente un Isla diverso rispetto a quello della passata stagione. Più intraprendente e tonico. Ma è distratto ed immobile quando Cacciatore gli passa davanti ed insacca senza problemi il pallone dell’1-0 veronese.

VIDAL 7 Dimostra che l’opaca prestazione di Copenaghen è stata solo una parentesi. Corre come un dannato, recupera e smista decine e decine di palloni. Inoltre ha il merito di confezionare il cross per il decisivo gol del 2-1.

PIRLO 6,5 Niente magie, oggi. Ma il catenaccio veronese gli consente di giocare e smistare palloni con la massima tranquillità e precisione.

MARCHISIO 6 Bentornato!

POGBA 6,5 Nonostante una buona prova, cerca ossessivamente il gol e finisce per sprecare un’infinità di occasioni. Sfortunato quando centra la parte alta della traversa con un bel tiro dalla distanza.

ASAMOAH 7 90 minuti intensi in cui mette continuamente in crisi i difensori avversari. A volte dovrebbe cercare maggiormente la conclusione in porta.

LLORENTE 7,5 Sono generoso. Ma il suo gol, oltre ad averci garantito i 3 punti, servirà anche per mettere a tacere tante fastidiose “chiacchiere da bar” che lo hanno riguardato nelle scorse settimane. Chiacchiere che avevano come unica finalità quella di destabilizzare. Ci dispiace per voi, ma Fernando e grande, è bello, è forte e segna pure.

VUCINIC 6 Una ventina di minuti di qualità. Bergonzi fa di tutto per farlo sclerare…e ci riesce pure.

TEVEZ 8 Fuoriclasse. 80 minuti di una qualità e di una intensità pazzesche.

GIOVINCO 6,5 Il Giovinco di questa stagione sembra più sereno…vediamo se ne esce qualcosa di buono…

CONTE 8 Da spazio a chi ha giocato meno (Storari, Ogbonna, Isla e, soprattutto, Llorente) e il risultato -anche sul piano della freschezza e del gioco- gli da ampiamente ragione!

COSA VA Il risultato. La scoperta di Llorente. La conferma del Fenomeno Tevez.

COSA NON VA Il gol subito all’unica occasione concessa. Quasi una fotocopia di quello subito a Copenaghen. Forse c’è da rivedere qualcosa quando si difende sui calci piazzati avversari.

MIGLIORE IN CAMPO: TEVEZ

 

http://www.giulemani...lio.asp?id=3182

 

 
 
 

TOP VITTORIA !

Post n°7237 pubblicato il 22 Settembre 2013 da nadir63l
 

 
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Per la sfida interna con il Verona la Juventus si schiera con alcune novità: Isla, Ogbonna, Storari ma soprattutto Llorente. Antonio Conte sceglie lo spagnolo ed è questa una delle novità di giornata. 

TIRO DA FUORI- i bianconeri cominciano a buon ritmo. Il tiro da fuori sembra la prerogativa iniziale, ci provano un po' tutti: Bonucci, Asamoah, Barzagli e Pogba, Tevez con poca fortuna.  Una buona sponda di Llorente crea una buona occasione per Bonucci, dall'altra parte Cacia viene stoppato da Barzagli.  I bianconeri giocano bene ma si infrangono sul muro scaligero del limite dell'area. La Juventus gioca bene ma i contropiede del Verona sono pericolosi.  Gli uomini di Conte creano ma sprecano Tevez conclude prima alto e poi sul portiere due buone occasioni. 

DOCCIA FREDDA- dopo le tante occasioni mancate, i bianconeri incassano con Cacciatore il gol. Ancora un gol preso su calcio d'angolo.  La Juventus tenta la reazione rabbiosa e c'è subito un salvataggio sulla linea su cabezon di Pogba. 

TEVEZ REACTION- l'Apache non ci  sta e su assist di Bonucci segna subito il pareggio con un diagonale rabbioso e bellissimo. I bianconeri riprendono il comando delle operazioni.  Tevez poi fa lo show e prende un doppio palo da urlo. 

REY-LEON- all'ultimo assalto cross al bacio di Vidal e incornata di Llorente che si dimostra fortissimo di testa. Per lo spagnolo ruggito numero uno.
Bianconeri meritatamente in vantaggio dopo la prima frazione. Qualcosina da aggiustare in difesa però rimane. 

La ripresa ricomincia con la pressione costante di Barzagli e compagni. I gialloblù però sono vivi e Jorginho spaventa la difesa e Barzagli, ancora lui chiude miracolosamente.  Nella ripresa ci prova con costanza Pogba, tre tiri centrali però per il francese. Mandorlini alza il baricentro inserendo Juanito Gomez per Donati.  Il possesso palla e' sempre degli uomini di Conte, ma le occasioni non vengono concretizzate, un po' per imprecisione un po' per la bravura del portiere dell'Hellas. La sfortuna al ventesimo su concretizza nella traversa di Pogba, continua il momento dei pali. Sempre più offensivo il Verona con il talento Iturbe che sostituisce Agostini.   Conte cambia con Vucinic, Marchisio e Giovinco con fuori Pirlo, Llorente e Tevez. I bianconeri si conquistano un mezzo rigore, Rafael stende Giovinco ma Bergonzi dice di no. La partite nel finale diventa nervosa con le ammonizioni per Vucinic per ingenue proteste e Donadel e a Marchisio. 
Finale un po' sottoritmo con Verona molto arrembante e bianconeri che cercano il terzo gol ma manca l'acuto. I bianconeri vincono e vanno a dieci punti. Una vittoria meritata, ci sarà da lavorare ancora sulla tenuta difensiva e sulla concretezza offensiva. Ribadiamo
il fatto che sarà un campionato difficile ed equilibrato e chi davanti nessuno rallenta. 

 
 
 

La scelta di Conte: «Buffon in panchina, gioca Storari»

Post n°7236 pubblicato il 22 Settembre 2013 da nadir63l
 

Il tecnico bianconero in conferenza stampa: «Useremo le critiche per motivarci. Llorente sta lavorando tanto, avrà la sua chance. L'addio di Moratti all'Inter? Mi viene un po' di magone»

La scelta di Conte: «Buffon in panchina, gioca Storari»© LaPresse

TORINO - «Critiche? C'erano anche lo scorso anno. Sappiamo che abbiamo pressione, la useremo per motivarci». Così Antonio Conte ha scosso la sua Juve in conferenza stampa alla vigilia della sfida interna contro il Verona di Mandorlini. Il tecnico bianconero ha voluto parlare anche della situazione di Llorente: «Ha avuto bisogno di ritrovare intensità. È una cosa che perdi se non giochi un anno. Avrà la sua chance. Ogbonna? Mi é piaciuto cosa ho visto finora. È importante perché mi permette di avere maggiori opzioni in difesa».

Conte è dispiaciuto per il nuovo infortunio di Pepe: «Ha avuto un brutto infortunio e sta lavorando duramente con lo staff medico per tornare. Speriamo di riaverlo presto con noi». Per un giocatore in infermeria, ce n'è un altro che scalpita per rientrare fra i titolari: «Il ritorno di Marchisio mi permette di ruotare i centrocampisti. Ha giocato l'amichevole e sarà disponibile domenica».

A sorpresa, domani sarà Storari a partire titolare. «Abbiamo bisogno di tutti per essere competitivi. La serie A è una competizione stimolante e dobbiamo essere carichi e determinati per vincerla. Non sono affatto sorpreso dalle partenze di Napoli, Inter e Roma. Come ho già detto, possono puntare al titolo. La scelta dei giocatori é fatta da tutti noi come club. Li sosteniamo e lavoriamo duramente in gruppo». Un pensiero finale Conte l'ha voluto rivolgere alla famiglia Moratti, pronta a cedere l'Inter a Thohir: «Sicuramente fa un certo effetto. Io sono un romantico del calcio e la famiglia Moratti è l'Inter, come la Juventus è Agnelli. Quindi, fa un po' impressione sinceramente, viene anche un po' di magone. E' un altro segnale che il calcio sta cambiando», ha concluso.

 
 
 

Moggi su Libero attacca la Rosea!

Post n°7234 pubblicato il 22 Settembre 2013 da nadir63l
 

 
© foto di TuttoMercatoWeb

Sull'edizione odierna di Libero, Luciano Moggi attacca apertamente la Gazzetta dello Sport e l'autore dell'articolo che riempiva di complimenti Massimo Moratti, raccontando una storia a senso unico: "Se non ci fosse stato il buon Nicola Cecere a celebrare l’Inter e il suo ex proprietario, dr. Moratti, se non avessimo letto troppe cose inesatte a cui dover rispondere, saremmo qui a scrivere il nostro pensiero solo sul campionato. Cercheremo comunque di fare l’una e l’altra cosa. Cecere ha scritto tutto il buono fatto da Moratti, giusto parlare di una persona che ha comandato per tanto tempo una macchina complessa come l’Inter. Quello che invece non ci è sembrato giusto sono state alcune deviazioni che avrebbe fatto meglio ad evitare. Ha cercato di spiegarci come tutti (i “cattivi di Calciopoli”) ce l’avessero con l’Inter e con Moratti. Si è però dimenticato di dirci perché il capo Ufficio Inchieste Figc, Palazzi, appena lette le intercettazioni “nascoste” ma ritrovate, abbia iscritto l’Inter tra i colpevoli di illecito sportivo, anche se prescritto. Si è dimenticato di far sapere che, al contrario, la Juve non aveva commesso illeciti punibili con l’ex art. 6, che la Giustizia Sportiva aveva colpito la Società e i suoi dirigenti per alcuni art. 1 che niente avevano a che vedere con l’ex art. 6, e che, non sapendo come punirla, avevano assommato gli art. 1 facendoli diventare «Sistema strutturale», mai contemplato nell’ordinamento sportivo prima di allora. Sistema che tra l’altro non era da etichettare «sistema Moggi», piuttosto un «sistema» di coloro che comandavano il calcio di allora e che il 28 novembre 2004 volevano, ad esempio, aiutare l’Inter a vincere contro la Juve perchè così facendo i benefici sarebbero ricaduti tutti sul Milan, unico antagonista della Juve: lo dicono decine di intercettazioni “ritrovate” e in nostro possesso. Scrive ancora Cecere del famoso rigore di Ronaldo, dimenticando che l’Inter a quei tempi era colpevole di aver confezionato il passaporto falso di Recoba: per regolamento doveva essere retrocessa in B. Ha tentato insomma di spiegare perché i nerazzurri non vincevano, noi gli rinfreschiamo la memoria: Pirlo e Seedorf furono ceduti al Milan per Coco e un “altro”Cannavaro alla Juve scambiato alla pari con Carini. Roberto Carlos ceduto al Real per far posto a due campioni come Pistone e Centofanti, oltre ad arrivi clamorosi: un giocatore brasiliano di calcetto, Gilberto, Macellari, Sukur, Taribo West... E non poteva passare nel dimenticatoio il 5 maggio 2002, quel Lazio-Inter dove i nerazzurri realizzarono la loro prova più grande: perdere uno scudetto già vinto davanti ad 80mila “tifosi”e 21 giocatori uniti dallo stesso obbiettivo. «Né Juve, né Roma, Inter campione», scrivevano i laziali. Nessuno tenne conto però di Poborsky... Mea culpa interista? No, avevano perso per una «banda di delinquenti»! Questa è l’Inter che piaceva soprattutto agli avversari, nessuno che si sia mai augurato il cambio del timone anche se è proprio di questi giorni la notizia delcambio diproprietà. Sembra comunque che Moratti si sia cautelato con gli indonesiani: se l’Inter dovesse finire a 34 punti dalla prima in luogo dei 33 del passato campionato, ha possibilità di riprendersela. E a proposito di campionato, la quarta giornata ci riserva un derby di fuoco tra Roma e Lazio, dove la Roma deve confermare il primato e la Lazio la solidità acquisita negli ultimi anni. A San Siro il Milan affronterà il Napoli per capire se la vittoria in Champions sul Celtic abbia creato nella squadra quella autostima di cui gli atleti hanno bisogno e capire se può affrontare alla pari avversari come Juve,Roma o il Napoli stesso, che probabilmente si contenderanno la vittoria finale. La Juve, intanto, contro il Verona deve trovare punti per la classifica e uscire da un momento che potrebbe essere più delicato di quanto appare".

 
 
 

     

 

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