LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 02/10/2013
Qualificazione in salita. Vucinic e Lichtsteiner? Molto difficile che recuperino per il Milan" Antonio Conte sta rispondendo alle domande dei cronisti nella conferenza post-partita. TuttoJuve.com sta trascrivendo in tempo reale le sue dichiarazioni: Mancini ha fatto qualche mossa che ti ha sorpreso? Com'è la situazione qualificazione? Sull'ultimo gol, come ti puoi spiegare che una squadra così esperta, si ritrovi due contro quattro? Non è che c'era la foga di andare a vincere la partita sul 2-1. Poi se Vucinic e Lichtsteiner sono preoccupanti per il Milan. |
La Juventus ritrova sulla sua strada Roberto Mancini e i turchi del Galatasaray. Antonio Conte sceglie la formazione migliore con la difesa formata dai tre totem Chiellini, Barzagli e Bonucci davanti a Buffon. Centrocampo con Asamoah, Pogba, Pirlo, Vidal, Lichtsteiner e in attacco Vucinic e Tevez. PORTE CHIUSE E DOCCIA FREDDA- La partita e' chiusa e i turchi si difendono bene. Poche emozioni ad inizio gara. I primi pericoli arrivano da palla inattiva su corner. La prima occasione e' per Drogba che impegna Buffon sul suo palo. I bianconeri non trovano spazi e Vucinic si fa pure male lasciando il campo a Quagliarella. La Juve non ingrana e su errore di Bonucci il Galatasaray passa. È Drogba ad approfittare del retropassaggio e battere Buffon. Tevez ci prova poi due volte ma nulla. I bianconeri provano a mettere pressione ma non creano nulla fino al primo minuto di recupero con Quagliarella che grazia Muslera. Primo tempo poco positivo della Juventus, poche azioni da gol e il grande errore per i gol dei turchi. Nel secondo tempo i bianconeri riprendono con maggior intraprendenza ma i turchi sono sempre ben chiusi. La Juventus ci prova ma le conclusioni sono velleitarie. Ci si avvicina ma non si tira in porta. Conte le prova tutte dentro il Re a leone e fuori Bonucci. Ci prova subito Llorente ma la palla finisce alta. La squadra sembra più aggressiva ma rimangono troppe le imprecisioni. PAREGGIO SU INGENUITA'- i bianconeri pareggiano a tredici dalla fine con Vidal. Quagliarella si conquista un rigore netto nato da un errore del marcatore in maglia rossa che colpisce nettamente e ingenuamente il bianconero. Dopo il gol la Juventus ci prova ancora. CHE FINALE - Quando tutto sembrava andato arriva Quagliarella, l'uomo del destino. Cross teso di Pirlo e incornata bellissima di Quaglirella. La gara sembra incanalata bene quando i bianconeri si distraggono subito, ponte di Drogba e gol di Bulut con Isla che si perde il giocatore turco. Negli ultimi minuti non succede più nulla, i bianconeri chiudono in avanti. La Juventus non va oltre il pareggio di una partita che si poteva vincere senza i soliti errori difensivi. La Juventus in Champions ora non può più sbagliare. |
20:19 - A seguire la fase di riscaldamento del Galatasaray c'è una vecchia conoscenza bianconera: Attilio Lombardo, uno dei collaboratori di Roberto Mancini. |
Il tecnico bianconero: «Il Galatasaray ha giocatori di ottimo livello, perciò chiedo al pubblico di fare da 12°, anche 13° uomo in campo. È giusto che lo Stadium ribolla, faccia sentire la voce calda a noi e anche agli avversari» © Foto Pegaso TORINO - Antonio Conte è perfettamente consapevole del fatto che «il 6-1 del Real a Istanbul non deve ingannarci, fu un risultato bugiardo: i turchi ebbero diverse occasioni, poi dopo il gol dell’1-0 e un’altra chance di Yilmaz , persero il filo e gli spagnoli approfittarono delle indecisioni degli avversari. Dovremo fare attenzione, il Galatasaray meritava molto di più». Lo sguardo si posa naturalmente sulla nuova guida tecnica della squadra (« Mancini aumenta la colonia degli allenatori italiani in Champions, è uno dei più bravi in Europa. Mi fa molto piacere ritrovarlo»), che però Conte avrebbe preferito incontrare più in là: «Difficile studiarli, hanno cambiato allenatore in modo così repentino. Non abbiamo certezze tattiche se non quelle dovute al corso precedente. Mi sarebbe piaciuto affrontarli avendo riferimenti tattici precisi. Non so quanto Roberto possa incidere sulla partita, ma resta un punto interrogativo». Pure Didier Drogba rientra nel discorso delle difficoltà di giornata: per Conte sarebbe stato un acquisto monstre , il tecnico non si sarebbe certamente opposto all’arrivo di un attaccante «grandissimo in campo, un trascinatore, un esempio. Ma per il mercato chiedete a Marotta ». STORDIRE GLI AVVERSARI - Sulla squadra, invece, più giusto rivolgersi al suo condottiero. E le sicurezze dei campioni d’Italia sono ormai certificate: un impianto di gioco collaudato, una rosa che - al netto dei ragionamenti sul necessario turnover - sa bene come comportarsi in ossequio ai diktat del tecnico, una forza in più che soltanto lo Stadium può assicurare. «Il Galatasaray ha giocatori di ottimo livello, perciò chiedo al pubblico di fare da 12°, anche 13° uomo in campo. È giusto che lo Stadium ribolla, faccia sentire la voce calda a noi e anche agli avversari». Circa tremila biglietti sono ancora a disposizione per chi non vorrà perdersi l’evento, reso ancor più importante dal fatto che, col Real Madrid a rischio fuga, c’è bisogno di un match di rara intensità per venire a capo di Drogba e soci. VARIARE LE SOLUZIONI - La stessa veemenza che Conte vuol vedere negli occhi dei suoi. Di Carlitos Tevez , per esempio, il cui impiego è comunque probabile malgrado l’infortunio del derby: «Lunedì non si è allenato e io ho bisogno di garanzie ben precise. Non metterò mai in campo un giocatore che zoppica». Tra ieri sera e stamattina i test decisivi: l’Apache, che ha saltato la rifinitura, giocherebbe pure con una gamba, però... Anche Mirko Vucinic è segnalato in ascesa sia a livello di condizione fisica sia in riferimento alla considerazione di cui il montenegrino gode da parte del tecnico: «Dopo il problema al calcagno che non gli ha permesso di allenarsi a lungo penalizzando sia lui sia noi, ora sta molto meglio. È a disposizione». Più che un sussurro, un urlo da parte di Conte. Della serie: caro Mirko, entra e pensaci tu . A rinvigorire il sogno Champions dopo l’esordio così così in Danimarca, a servire la patria bianconera con quell’entusiasmo che, probabilmente, troppo spesso gli fa difetto. «Ma io firmerei per ripetere la prestazione di Copenaghen, non il risultato - garantisce Conte - Quella fu una giornata storta e poco fortunata per noi. Tuttavia preferisco sempre avere tantissime occasioni piuttosto che non tirare mai in porta». L’ottimismo dell’allenatore, più che altro, deriva dal fatto che - sostiene - «la Juve sa trovare il gol con diverse soluzioni. Si può migliorare in tutto, anche nei tiri da fuori. L’importante è arrivarci, poi la conclusione può riuscire o meno. L’importante è che non tiri Bonucci ...». E giù sorrisi, con Leo al fianco, a stemperare la delicatezza del momento |
di Nicola Negro Premetto che scriverei le stesse cose anche se Mario Balotelli giocasse con un’altra maglia. Certi comportamenti purtroppo non hanno né un’esclusività di razza né di bandiera. Mi riferisco al modo in cui, in Ajax-Milan, SuperMario si è procurato un rigore a tempo scaduto regalando il pareggio al Milan. Mi ha fatto specie come l’abbia ancora una volta fatta franca, perché reclamare un rigore se il fallo lo fai tu dovrebbe valere un'ammonizione con relativa espulsione per chi sia stato già ammonito. E invece rossonero così si è procurato il più inesistente dei rigori inducendo l'arbitro all'errore. Ricordo come per una simulazione “istintiva” fu crocifisso Milos Krasic in un Bologna-Juventus di qualche stagione fa. E invece come commentano i media questa nuova “prodezza" di Balotelli? Una furbata, affibbiando l’aggettivo “generoso” con variabile a “molto generoso” per questo rigore assegnato al Milan. Nessuno che abbia il coraggio o almeno l’onestà intellettuale per definire gravemente sleale il comportamento di Balotelli che poi, non soddisfatto, zittisce pure il pubblico con il ditino sulla bocca. Poi qualcuno si domanda perché Mario Balotelli viene fischiato in tutti gli stadi del mondo. Questo ragazzo è capace di attirarsi un’antipatia senza pari per i suoi comportamenti con buona pace di quel avventato Ministro della Repubblica che lo ha preso addirittura ad esempio forse scambiandolo per Calimero. A me non mi piace che un giocatore tanto sleale, scorretto, provocatore e simulatore indossi la maglia della Nazionale. Mi fanno ribrezzo quei media che con somma ipocrisia lo esaltano invece di mettere in evidenza certi comportamenti che stroncherebbero qualsiasi altro giocatore. Non mi interessa che sia un buon giocatore, per me uno che in campo si comporta in questo modo è il peggiore degli esempi possibili. Non so però cosa ci sia scritto nel codice etico di Claudio Prandelli... |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14