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La Nazione dei settantottini

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di E. Loffredo

Hanno detto che sia stata una gaffe e una caduta di stile, passeremo attraverso la derubricazione a goliardia e folklore e anche questo episodio cadrà nel dimenticatoio. Non come il presunto gol de Turone o il fallo di sfondamento di Ronaldo su Iuliano (rigore per molti).
 

Ci riferiamo alla etichettatura con cui il quotidiano La Nazione ha voluto omaggiare la squadra di quattordici milioni di tifosi: ">«Juve merda: il pullman bianconero in piazza Ognissanti davanti all'hotel Excelsior», questo il titolo completo apparso sulle pagine online del quotidiano fiorentino. Errore o volontà di darsi visibilità presso il pubblico di riferimento? Ritengo, ma questa è solo la mia sensazione, che ormai certa stampa (e non solo) abbia abbandonato qualsiasi freno, abbia abdicato a qualsiasi contegno educato e dialettico. Certa stampa si è fatta coinvolgere da quel sentimento popolare che essa stessa ha creato: il diffuso sentire antijuventino.
 
In molti casi i giornalisti italiani mantengono ancora l'accortezza di non sbandierare i propri orientamenti politici e sociali. La stragrande maggioranza di essi non nasconde però il tifo antijuventino. Sono «parzialmente liberi» e totalmente tifosi. Anche questa è manifestazione di settantottismo militante.
 
A margine di ciò rileviamo due aspetti legati tra loro e al giornalismo di cui sopra. La società Juventus ovviamente non batte ciglio, assumendo perciò un contegno colpevolmente complice. Il non intervenire prontamente fa sì che le offese verbali evolvano poi nelle strade nell'aggressione ai tifosi juventini in trasferta (ultimo episodio proprio a Firenze , alcuni tifosi bianconeri seguiti e aggrediti con sfondamento dei vetri della vettura mentre tornavano a casa). Chissà come mai certi pseudo tifosi sentono di fare cosa giusta nel dare addosso allo juventino.
 
Avevamo già invitato qualcuno a intervenire, non per amore del tifoso, ma almeno per conservarsi il "cliente" bianconero.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=3245

Supposizioni d'autunno: Conte e le insinuazioni

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di M. Lancieri

È tempo di supposizioni spacciate per certezze, di gossip venduto come notizia. Nonostante le chiacchiere sempre più insistenti, nessuno di noi sa con assoluta certezza ciò che Conte ha chiesto e ciò che potrebbe non avere digerito quest'estate, ma mi sento di mettere la mano sul fuoco riguardo ad un fatto: Conte è un vincente, che di conseguenza pretende da tutti (sé stesso in primis) il massimo.

Quando, alla fine della scorsa stagione, volle un incontro con AA, spiegò pubblicamente e senza mezzi termini che il motivo per cui si erano visti era proprio quello di capire insieme se ci sarebbero stati i presupposti per fare una buona stagione. Poi, su come lui abbia giudicato il mercato di Marotta e Paratici, non è dato sapere neppure ai sedicenti "bene informati" (anzi, a proposito di questi ultimi, stiamo sempre attenti al fine con cui spargono certe notizie...). È anche vero che Conte non vive su Marte e sa benissimo che per comprare determinati giocatori è sempre necessario rinunciare ad altri: nel nostro caso, abbiamo ceduto Giaccherini (bravo, ma "panchinarissimo", la scorsa stagione) e Matri (che il 99% dei milanisti ci restituirebbe volentieri). E allora anch'io faccio una supposizione (ma mi guardo bene dallo spacciarla per certezza): quando Conte ha detto che con quelle cessioni ci eravamo indeboliti, forse l'ha fatto per mantenere alta la tensione, essendo conscio che questa stagione, dopo i successi delle due precedenti, non sarebbe stata affatto facile.

Quel che succederà la prossima estate, lo scopriremo vivendo... Credo che ancora una volta, comunque saranno andate le cose, Conte valuterà la serietà delle intenzioni della società e in base a tali valutazioni prenderà una decisione. Ma per il momento la sua testa è certamente concentrata in maniera totale su questa stagione e su tutte le competizioni da giocare: qualsiasi scelta tecnica, dal primo all'ultimo secondo di ogni partita, giusta o sbagliata che sia, è certamente presa dal mister per il bene della squadra e per ottenere i migliori risultati.

Infine, un consiglio spassionato: stiamo sempre attenti a prendere per buone le polemiche raccontate su giornali, siti e blog vari. Non sempre (anzi, quasi mai...) chi le pubblica lo fa per il bene della Juve e ancora più raramente per amore di verità.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=3244