Creato da nadir63l il 04/08/2008

juveland

aspettando sulla riva del fiume

 

METEO VENETO

Meteo Veneto

 

LEGGENDA

 

NEWS

Get the Tuttosport widget and many other great free widgets at Widgetbox!
 

 

 
 

 

FACEBOOK

 
 
Classifica di siti - Iscrivete il vostro!
 

JUVENTINITE

 

AREA PERSONALE

 

segnala il tuo blog su blogmap.it Sport Blogs - BlogCatalog Blog Directory Segnalato da Mariorossi.it Hello Directory MigliorBlog.it   Questo è un blog juventino!
juveland
  Sports blogsBlog Directory

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2013 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

BANNER AMICI


Editore di Directory Italia - http://directory-italia.blogspot.com/
 Directory Italia - Sito di qualità segnalato
TOP 100 by Robj

 
Citazioni nei Blog Amici: 31
 
Creative Commons License
juveland by nadir63l is licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.
Based on a work at blog.libero.it/juveland.
 

Messaggi del 29/10/2013

Juve, Llorente è rinato: «Mi sento più forte»

Post n°7312 pubblicato il 29 Ottobre 2013 da nadir63l
 

L’abitudine al lavoro, i lunghi discorsi con Conte, l’aiuto di Tevez e di Buffon: così si è rilanciato lo spagnolo

Juve, Llorente è rinato: «Mi sento più forte»© LaPresse
TORINO - «Non è stato facile assimilare tutto questo nuovo lavoro che ho svolto alla Juventus. Ci si allena in modo talmente duro che all’inizio si finisce per non essere perfetti nelle partite per la troppa stanchezza. Adesso comincio a vivere un momento in cui mi sento forte e nel quale riesco ad assimilare i carichi di lavoro, trasformandoli in forza. Adesso riesco finalmente a sentirmi bene». Fernando Llorente lo ha spiegato così ai suoi connazionali, che non riuscivano a capire, forse addirittura a credere , come uno dei loro attaccanti più forti, un campione del mondo e d’Europa con la Roja , potesse essere scomparso nei meandri del campionato italiano. 

ATTILA Effettivamente stava per succedere, perché c’è stato un momento in cui Llorente deve aver pensato il più classico dei «chi me l’ha fatto fare», magari al termine di una massacrante seduta atletica o un allenamento in palestra, dove l’attaccante ha scoperto macchine di tortura di cui - confessato - non conosceva l’esistenza. Ma ha tenuto duro, ha imparato a soffrire dal punto di vista fisico ed è sbocciato nuovamente campione, più forte e resistente. «Sì, gli allenamenti sono più impegnativi e pesanti. La fase atletica è una barbarie», rideva Llorente parlando con gli spagnoli. «Non avete idea! Ma c’è una cosa positiva perché tutto questo ti fa mantenere a lungo lo stato di forma e ti rende più forte».

PUNIZIONE Insomma, smaltita la fatica è rinato Llorente e la Juventus ha ritrovato il giocatore che aveva a lungo seguito nella stagione 2011-12 e aveva prenotato per la fine del 2013, prendendolo a fine contratto dall’Athletic Bilbao. Ed è proprio quell’anno “vuoto” fra una delle sue stagioni migliori e l’approdo alla Juventus che ha contribuito al lento decollo dello spagnolo. Un anno in punizione per non aver rinnovato il contratto e aver scelto i bianconeri. «E’ stata dura per lui riprendere il ritmo fisico e mentale», ha spiegato Conte , altro elemento fondamentale per il recupero di Llorente.

CHIACCHIERE Lunghi discorsi, durante i quali il tecnico ha sempre rinfrancato Llorente, facendogli capire il perché delle sue scelte che, nei primi mesi della stagione, lo avevano visto ai margini. Gli ha parlato e lo ha martellato, Conte che voleva anche far capire al nuovo arrivato come si doveva muovere un attaccante della Juventus. Altro passaggio faticoso per Llorente che, stravolto dal lavoro atletico, si è bevuto più tattica in quattro mesi italiani che nel resto della carriera spagnola, dove gli hanno sempre solo chiesto di cercare di buttarla dentro.

ACQUISTO Il lungo processo, tuttavia, ha dato un ottimo prodotto. Molti giocatori al posto di Llorente si sarebbero persi, demoralizzati dalle panchine, sfiancati dal lavoro, demotivati dall’impegno richiesto dall’allenatore. Lui no. Lui ha stretto i denti e ha fortissimamente voluto superare le difficoltà, consapevole della grande opportunità che si stava giocando per la sua carriera e spinto da un carattere particolarmente combattivo. Il risultato finale è un attaccante che lavora moltissimo per la squadra, sfruttando le sue qualità tecniche (altro che bravo solo di testa, il ragazzo è ottimo anche con la palla fra i piedi) e quelle fisiche.

AIUTO Il tutto è completato dall’intesa che sta nascendo con Tevez : i due sembrano sempre più a loro agio in coppia, hanno imparato a cercarsi in velocità e intrecciano scambi a volte pure spettacolari: «E’ davvero un piacere giocare al fianco di Tevez. E’ un grandissimo e insieme abbiamo sviluppato davvero una bella intesa». Per altro, anche fuori dal campo, Tevez è stato importante per la rinascita di Llorente. Lui e il capitano Buffon hanno sempre avuto parole di incoraggiamento per lo spagnolo, che nello spogliatoio non si è mai sentito isolato. E ora più che mai è felice di aver scelto la Juventus: «Non vedo nessuna possibilità di lasciare questo club. Sono molto felice e vorrei proprio vincere qualcosa con questa maglia».

 
 
 

Autodiscriminazione

Post n°7311 pubblicato il 29 Ottobre 2013 da nadir63l
 

 

 

di E. Loffredo

 

 

Sulla questione "discriminazione territoriale" si sta tirando troppo la corda. Innanzitutto perché si sta facendo macerare un problema che andava risolto con immediatezza e senza il passo indietro regolamentare imposto da Galliani, che per di più se ne è uscito con la pagliacciata della segmentazione dei settori. Una resa delle istituzioni calcistiche di fronte alle pretese dell'ad rossonero.

 

Passo indietro che ha rappresentato in fondo un passo in avanti delle tifoserie organizzate, ha fatto crescere in loro la consapevolezza di poter incidere nelle scelte della politica sportiva. E' in atto il gioco del tiro alla fune tra chi deve regolamentare e sanzionare da una parte e chi vorrebbe libertà di campo dall'altra. Perché ormai il coro "noi non siamo napoletani" non è più un insulto rivolto ai partenopei, ma una sfida lanciata domenicalmente alla Federcalcio (contando anche sul fatto che in Lega c'è chi vuole le curve piene). Gli stessi tifosi del ciuccio qualche settimana fa si sono schierati con il resto del mondo ultras esponendo quelle offese di cui sono destinatari. E in questo caso viene anche da chiedere perché ai napoletani non dovrebbero applicarsi le previste sanzioni.

 

Siamo arrivati ad un punto quasi paradossale, con le continue provocazioni delle curve e gli imbarazzanti tentennamenti federali (cambio di disciplina, chiusura condizionale degli spalti). C'è però una riflessione che chi intona i cori di sfida dovrebbe fare: continuando con questo atteggiamento, non perdono in fondo il proprio legame col campo, con la partita, con tutto quanto è prettamente calcistico? Prima di arrivare a quello scontro che stanno cercando di provocare, non è meglio evitare di essere definitivamente inclusi nel novero dei fenomeni da espellere dal mondo del calcio? Cui prodest questo scimmiottamento di sé stessi?

 

E infine una considerazione/invito agli ultras della Juve. La tifoseria juventina non conta alcun gemellaggio con nessun'altra curva italiana; negli autogrill, per le strade e in qualsiasi trasferta siamo sempre gli altri da aggredire con le peggiori contumelie (qualche volta anche i tifosi da tastiera come il sottoscritto vanno allo stadio); perché solidalizzare con le tifoserie di chi sportivamente parlando è nostro acerrimo avversario? Proseguire con questo mutuo soccorso nella guerra scatenata da Galliani non danneggerà la Juve e il suo pubblico? Non farà venir meno l'effetto Juventus Stadium appena rimarcato da Antonio Conte? Volete essere il dodicesimo uomo in campo o il convitato di pietra?

 

È il caso di tornare a fare i tifosi della Juve e lasciare che i milanesi sbrighino da soli le proprie beghe.

 

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=3257

 
 
 

Pallone d'Oro: nella lista dei 23 finalisti, ancora Pirlo

Post n°7310 pubblicato il 29 Ottobre 2013 da nadir63l
 

   
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

É stata ufficializzata oggi da "France Football" la lista dei 23 finalisti all'edizione 2013 del Pallone d'Oro: tra di essi, figura uno solo dei tre italiani inclusi tra i 50 candidati. Trattasi di Andrea Pirlo, mentre Buffon e Balotelli sono rimasti fuori.

Ecco la lista degli altri 22 "uomini d'oro":

Gareth Bale, Edinson Cavani, Radamel Falcao, Eden Hazard, Zlatan Ibrahimovic, Andrés Iniesta, Philipp Lahm, Robert Lewandowski, Lionel Messi, Thomas Müller, Neymar, Manuel Neuer, Mesut Özil, Franck Ribery, Arjen Robben, Cristiano Ronaldo, Bastian Schweinsteiger, Luis Suarez, Thiago Silva, Yaya Toure, Robin van Persie e Xavi.

 
 
 

     

 

http://www.wikio.it

Iscritto su Social Sport.net – aggregatore di sport

 

BENVENUTO

 

 
 
 
I made this widget at MyFlashFetish.com.
 

STADIO OLIMPICO

 

 

ale seba

 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

bellessosncalzacknadir63lvolusturinstarasdbalestrategeorgatosscosapensimarcotavolacciivog19810ahf.martinengQuivisunusdepopulolacky.procinocescandrea
 
 

 

PRIMA PAGINA

 
Votami su Mr.Webmaster! PageRankTop.com
 

Statistiche gratis

Contatori visite gratuiti
 
 

Registra il tuo sito nei motori di ricerca

Submit Your Site To The Web's Top 50 Search Engines for Free!

 

contatore sito web Blog Directory BlogItalia.it - La directory italiana dei blog Contatti msnFeed XML offerto da BlogItalia.it

juveland    Web Directory Italiana

Scambio Link Ricercasiti.net directory segnala il tuo sito gratisTop Italia

 

 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963