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Messaggi del 01/11/2013

CONTE: "Rotazione scientifica. Quaglia recuperato. Un orgoglio essere tra i 10 tecnici migliori al mondo.

Post n°7316 pubblicato il 01 Novembre 2013 da nadir63l
 

  Qualcuno si sciacqui la bocca prima di parlare di Chielini. Complimenti alla Roma. Tifare Toro? Sono juventino"

Alle 9.45 in punto, Antonio Conte si è materializzato nella sala stampa del Media Center di Vinovo per presentare la sfida di domani pomeriggio contro il Parma. TuttoJuve.com ha trascritto integralmente e in tempo reale la conferenza:

Buongiorno. Due domande: voleva un pensiero, una dedica, per la candidatura tra i dieci allenatori per il Pallone d'Oro. Poi un giudizio sulla Roma che ha fatto dieci vittorie di fila. Dopo tanti anni di Juve, domenica tiferai Torino?
"(ride,ndr). Vado per ordine di domanda. Sicuramente è un motivo di grande soddisfazione da parte mia, da parte della società anche, perchè non dimentichiamo che la società, il presidente, ha fatto una scelta importante prendendo un allenatore che aveva vinto due campionati di Serie B, ma comunque della Serie A era un neofita. In soli due anni essere riuscito ad entrare nell'elite dei dieci migliori allenatori al mondo per il premio, è sicuramente un motivo di grande soddisfazione, di grande orgoglio, è uno stimolo per me, per cercare di migliorarmi, è uno stimolo che mi fa capire che il lavoro che è stato fatto è un lavoro importante, che ha dato i frutti di due Scudetti, di due Supercoppe, ha dato il frutto anche di essere inserito in questa speciale graduatoria. Chiaramente il mio ringraziamento va ai miei calciatori perchè è grazie a loro che è stato permesso tutto questo. Come dico sempre, un allenatore può avere centomila idee, può avere un metodo, può avere la mentalità, tante cose, però se alla fine i calciatori non seguono diventa sempre un problema riuscire ad imporsi. Sono molto contento, ma è uno stimolo per cercare di migliorarmi. Per quel che riguarda la Roma, sta facendo cose straordinarie, perchè fare dieci vittorie di fila non è semplice per nessuno, neanche per gli squadroni del passato, che magari si sono fermati un po' prima. Complimenti a loro, anche questo rappresenta un grandissimo stimolo per noi, perchè a differenza dell'anno scorso dove era evamo capoclassifica, quest'anno siamo costretti per il primo anno a inseguire, quindi è una situazione che ci deve temprare ancora di più, ci deve dare ancora più orgoglio, più coraggio, più voglia di cercare di superarci e di superare tutti quest'anno. Sapete come la penso, quest'anno sarà veramente molto dura, però è un concetto che sto portando avanti da inizio anno e penso che i fatti mi stiano dando ragione".

Tiferai Toro domenica?
"Mah... diciamo che io sono tifoso della mia squadra, della Juventus, quindi guardo in casa mia e voglio sempre che anche i miei calciatori e tutto l'ambiente, faccia lo stesso. Pensiamo a noi, pensiamo che ci aspetta una partita molto molto difficile, su un campo ostico, dove nelle ultime due stagioni abbiamo pareggiato per due volte. Quest'anno secondo me il Parma è anche più forte negli uomini, rispetto alle precedenti stagioni, quindi bisognerà fare una grande partita, usando molto la testa, sapendo che giocare ogni tre giorni non è semplice. Per noi è la terza partita, poi ci sarà la quarta, ogni tre giorni. Dobbiamo sapere che in questo fangente la testa è molto più importante di tutto il resto. Quando parlo di testa mi riferisco ad essere bravi a fare quello che dobbiamo fare in campo, quello che prepariamo, sapendo che giocando ogni tre giorni qualcuno può accusare un po' di stanchezza fisica e mentale". 

E' inevitabile che dopo il Parma c'è una partita che vale un pizzico di Champions League. In questa rotazione per Parma può rientrare Pirlo? Quagliarella è disponibile?
"Guarda, nella rotazione per Parma possono rientrare tutti e può non entrare nessuno. Diciamo che in ogni ciclo di partite, di sette partite, ho nella mia testa una rotazione diciamo, tra virgolette, scientifica, nel senso, studiata. So chi ho in mente di far riposare domani, quindi è abbastanza studiata. Ma non è studiata all'ultimo momento, è studiata da inizio mini-ciclo. Quindi faremo delle valutazioni oggi. A chi riguarda questa rotazione... onestamente non ve lo dico". 

Quagliarella?
"Sì, Fabio è recuperato, si è allenato con noi, è il secondo allenamento che fa con la squadra, quindi sarà a disposizione e cercheremo di portarlo nelle migliori condizioni in questi giorni. Comunque è uno dei tre... è di buon auspicio che rientri Fabio, siamo in attesa adesso di Mirko e di Stephan. Stiamo affrontando questo mini-ciclo con grandi problemi, soprattutto nel reparto offensivo, però debbo dire che stanno rispondendo in pieno, tenendo conto anche che Giovinco adesso inizia a stare bene col piede e che ha dovuto giocare fin adesso sempre con delle infiltrazioni antidolorifiche".

Con Real e Napoli alle porte, l'importanza di un allenatore emerge in partite come quella di domani? L'allenatore può incidere un po' di più?
"Premettendo sempre che i protagonisti assoluti sono sempre i calciatori che vanno in campo e non ce lo dobbiamo dimenticare, ma io penso comunque che un allenatore debba incidere non solo in questi periodi, ma debba incidere sempre, di partita in partita, perchè comunque noi prepariamo le partite, ci sono delle direttive, di partita in partita comunque c'è da suonare un determinato spartito che a volte può non essere sempre lo stesso. Quello che sicuramente accade in questi frangenti, in questo periodo in cui stiamo giocando ogni tre giorni, non è semplice, perchè non si può portare la stessa intensità che si porta quando si è freschi. Bisognerà usare molto la testa. La testa è quella che deve muovere le gambe, e c'è anche il cuore, non ce lo dimentichiamo. Però la testa è molto molto importante. Sono frangenti in cui bisogna capire, centellinare tutte le situazioni, ottimizzare e curare ancora di più i dettagli, perchè il dettaglio può fare la differenza".

Ti volevo chiedere se per non pensare al Real, hai martellato su qualcosa in particolare o se hai in mente qualcosa. Nel Parma gioca Cassano, con cui l'anno scorso c'era stato un botta e risposta a distanza. Infine, se meriteresti già quest'anno il Pallone d'Oro.
"Io? Non scherziamo (ride, ndr). Inizio sempre ordine cronologico delle domande. Non è che io ho in mente qualcosa di particolare o di diverso, perchè di partita in partita gli stimoli che devono arrivare ai giocatori sono sempre massimi. Così erano  stati prima della partita con la Fiorentina e contro il Real Madrid, che secondo me sono state due buonissime prestazioni, a parte quei 15-20 minuti di black out con la Fiorentina. Non c'è niente di particolare, nel senso che stiamo preparando la partita, la prepareremo oggi perchè ieri c'era da recuperare dopo la fatica contro il Catania. Oggi prepareremo la partita e cercheremo di prepararla al meglio. Da parte mia ci sarà sempre la massima concentrazione per cercare di dare a tutti gli input positivi e tutte le situazioni che si possono verificare in partita. Quindi non cambieremo niente. Speriamo che a cambiare sia il risultato rispetto a Firenze. Sapendo - ripeto - di incontrare una squadra che è molto molto più forte rispetto all'anno scorso. Hai parlato di Cassano, Cassano è un grandissimo giocatore, un grandissimo talento, che adesso è a Parma per giocarsi le sue chance per rientrare nel giro della Nazionale. Vedendo quello che sta facendo oggi Cassano, sicuramente può rientrare nella squadra che può partecipare ai Mondiali. Quindi sta a noi continuare a fare quello che stiamo facendo. Sicuramente domani è un pericolo numero uno, così come è un pericolo Amauri, è un pericolo Biabiany, è un pericolo Parolo, è un pericolo tutta la squadra del Parma, che secondo me quest'anno è molto più attrezzata rispetto ai due anni precendenti. Quindi bisognerà fare molta molta attenzione. Per quello che mi riguarda, sono onorato e contento di essere stato inserito in questa lista, vedendo con chi mi trovo in compagnia, sicuramente mi riempie d'orgoglio e di soddisfazione, ma mi dà grandi stimoli, non mi fa sedere, perchè per me non è un punto d'arrivo, ma dev'essere sempre un punto di partenza se vogliamo migliorarci e vogliamo cercare di arrivare sempre più in alto. Quindi sono molto contento, se mi chiedi...".

Lo daresti a te?
"No, assolutamente, oggi no perchè vedo chi ho al mio fianco e io ho ancora tanta strada da percorrere. Ho voglia di percorrere questa strada, ma ne ho ancora tanta da percorrere".

Sei contento che il ct dell'Argentina Sabella non abbia convocato Tevez? Tu ti auguri che possa ritrovare la Nazionale? Hai festeggiato per adesso questa mancata convocazione?
"(ride, ndr) Tevez sicuramente è un giocatore che.... non scopro certo io il valore del giocatore, quello che può dare e che potrà dare all'Argentina. Se parlo egoisticamente, mi auguro che Tevez possa essere convocato a giugno per i Mondiali, perchè è un calciatore sicuramente molto forte, che merita di partecipare a un palcoscenico talmente importante. L'aspetto positivo è che Carlos può allenarsi nelle due settimane, ricaricare, cosa che vorrei fare anche con gli altri Nazionali e spesso questo non accade. Invece quelle due settimane diventano molto molto importanti. Io penso che i frutti del lavoro si vedano su Carlos, ma anche su Fernando".

Mi sembra che si stia creando un certo tipo di clima attorno a Chiellini. Un sondaggio della Gazzetta tra 50 calciatori ignoti, qualche tempo fa, ha indicato in Chiellini il più duro. Da Catania arrivano accuse. Tu che ne hai conosciuti difensori tosti, Chiellini è davvero un difensore così duro e scorretto?
"No, aspetta: sono due termini opposti, c'è un forte attrito, perchè quando si parla di duro è un discorso, scorretto è un altro. Io dico che Chiellini nel sondaggio che ho letto anch'io, ma non solo in quel sondaggio....io ascolto anche calciatori stranieri forti e tutti quanti indicano in Chiellini il giocatore che non vorrebbero incontrare, perchè un calciatore duro, spigoloso, attento al dettaglio, umile. Poi in tutto questo può accadere anche Giorgio commetta degli errori, perchè è umano, è successo e succederà ancora. Ma io penso che Giorgio sia sicuramente uno tra i difensori più forti in assoluto, non solo in Italia, ma al mondo. Non accetto assolutamente che si dica che Chiellini è scorretto perchè chi lo conosce sa benissimo che è un giocatore correttissimo, con sani principi e valori umani alti. Anche quello che è successo col Catania è stato comunque un intervento, perchè è succeso due metri sotto la mia panchina e quella di De Cania, abbiamo visto benissimo che Chiellini era andato per colpire la palla, Bergessio è stato molto bravo ad anticiparlo, non si è più fermato e ha preso un calcione forte. Ma io sono stato il primo ad accorgermi del calcione che ha preso Bergessio e ha preoccparmi delle condizioni del giocatore. Ma è stato un intervento comunque fortuito. E se c'è qualcuno che parla a sproposito, che vada a rivedere le immagini. E non si permetta di dire che Chiellini è un giocatore scorretto. Anzi, dovrebbe sciacquarsi la bocca chi parla di Chiellini e che dice queste fesserie, sia che sia calciatore, allenatore, dirigente o presidente. Non si permettano di dire queste cose". 

Possiamo dire che stai ritrovando anche Marchisio?
"Io l'ho detto fin dall'inizio, che sicuramente chi ha partecipato alla Confederations è arrivate sicuramente in situazioni psico-fisiche non ottimali. Non si può fare niente su questo, però dopo un'annata come la nostra, che è stata molto molto intensa, tanti giocatori si sono ritrovati poi a giocare questa competizione. I 24 giorni dati ai calciatori non sono bastati, perchè tanti sono arrivati in condizioni psico - perchè quando parlo di stanchezza c'è anche la stanchezza mentale - e poi fisiche non ottimali. E c'è stato da lavorare e c'è ancora da lavorare tanto, perchè ancora io penso che c'è un buon margine di miglioramento da parte di questi calciatori. Detto questo, ho la fortuna di allenare dei calciatori che sono molto autocritici e che sanno come stanno, quello che bisogna fare per migliorare. Questo è un dato di fatto e noi ne abbiamo pagato le conseguenze, perchè poi c'era un trofeo cui tenevamo molto, perchè è un trofeo, e abbiamo già un trofeo quest'anno in bacheca che è la Supercoppa, casomai qualcuno se ne fosse dimenticato, e chiaramente abbiamo affrettato un po' anche alcune situazioni. Poi alla fine in Italia conta il risultato, conta quello che alzi, non è che uno può dire, perdo la Supercoppa però mi preparo bene per il campionato. Si è avuto da ridire anche sulla Guinnes Cup e io ho detto: quando il mio presidente mi chiederà di vincere la Guinness Cup, allora cambierò tipo di preparazione e tutto. E' normale, bisognerà giocare, allenarsi, per cercare di far recuperare a tutti la migliore condizione".(

 
 
 

Buon compleanno Juventus!

Post n°7315 pubblicato il 01 Novembre 2013 da nadir63l
 

 
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Centosedici anni, la storia di un grande amore. La Signora invecchia ma resta bellissima, vincente e gloriosa. Da una panchina in Corso Re Umberto al tetto d'Italia e del mondo; cadute, risalite e nuovi trionfi. Gioie immense e qualche dispiacere, vittorie e sofferenze. Mai sola, sempre difesa, amata e supportata, ovunque e comunque. L'orgoglio di un popolo che si riconosce quando si guarda negli occhi, che si stringe a raccolta nel fine settimana in ogni parte del mondo. Una leggenda, un motivo d'orgoglio, una ragione di vita che riempie le giornate di migliaia di innamorati. Amata e odiata, capace di scaldare cuori in ogni angolo dell'universo. Storia di generazioni a tinte bianconere, di padri e di figli, di abbracci e di lacrime. Amore, passione, ossessione per una squadra unica, meravigliosa e inarrivabile. Un sentimento enorme, difficile da esprimere con parole o gesti. Impossibile restarle indifferenti, più bella cosa non c'è. Oggi e sempre grazie di esistere, Juventus. Buon compleanno!

 
 
 

     

 

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