LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 24/12/2013
Calciopoli? Richiesta danni in corso. Bambini esperimento bello, ma allo stadio vada chi ha comprato il tagliando" Andrea Agnelli ha parlato in una lunga intervista a Tuttosport, parlando di tutto dall'evoluzione del calcio, agli obiettivi sportivi, fino a scommessopoli e Calciopoli. Sul l'eliminazione Champions: "E’ stato fatto ciò che abbiamo creduto giusto fare in quel momento. Col senno di poi... Eravamo in contatto con i massimi vertici dell’Uefa che ci hanno detto: questa partita si deve giocare. L’eliminazione dalla Champions League e' un danno sia di immagine sia, potenzialmente, per il bilancio. Ed è pure un peccato. Noi dobbiamo partecipare anno su anno. La scorsa stagione siamo andati meglio delle aspettative, questa peggio. L’anno prossimo ci ritroveremo verosimilmente in Champions League sapendo che abbiamo un problema di ranking Uefa nei due anni 2010/11 e 2011/2012: per questo è importante andare avanti in Europa League. La normalizzazione deve avvenire nei prossimi tre anni, perché vogliamo puntare all’equilibrio di bilancio al netto della partecipazione alla Coppa. Due anni fa, senza Champions, eravamo a circa 210/215 milioni di fatturato, l’anno scorso abbiamo raggiunto quota 283, di cui 60 e passa milioni derivati dalla Champions. Nel 2015/2016, quando ci scadranno alcuni contratti, in forza di altri già siglati saremo intorno ai 240/250 milioni: il nostro obiettivo sono i 300 milioni di fatturato al netto della Champions League. Così si raggiunge il principio di autofinanziamento, senza rischio sportivo e con capacità di fuoco. Poi bisogna saper spendere. (...).Non è detto che se il prodotto non costa non è buono. E’ anche giusto ottimizzare gli investimenti, o no? Dopo di che lavoriamo tutti per costruire una struttura di conto economico che ci porti nel breve-medio periodo a quel tipo di situazione per cui la mera partecipazione alla Champions League ci consenta un grande acquisto. In sintesi, oggi possiamo già cominciare a ipotizzare una serie di operazioni che sono di taglio superiore, poi però devono valerne la pena. Spendere per spendere no». Su Conte: "Sono molto contento di lui e lui è molto contento di me e della Juventus. Non vedo la Juventus senza Conte" Su Pirlo: "Ad Andrea ho detto che qui è a casa. Gli piace la Juventus e gli si addice. So che lui e Marotta si sono dati appuntamento a febbraio-marzo per definire. Pirlo starà con noi ancora per un po’ di tempo". Pogba: "Premessa fondamentale: a Londra parlavo del calcio italiano e non della Juventus. Noi non abbiamo le risorse per andare oltre certe cifre; le nostre cifre non consentono di contrastare alcune realtà affermate come Real, Barcellona, Bayern e United; oppure altre diverse come Psg, City o Chelsea. Ditemi: in Italia chi paga più di cinque o sei milioni di ingaggio? Io ho preferito citare uno dei miei piuttosto che uno degli altri, perché non mi sembrava carino: visto che Pogba viene considerato il prossimo miglior centrocampista al mondo, credo sarà difficile trattenerlo. Il prolungamento ci può stare. Non credo esistano problemi a questo giro di boa». Llorente-Tevez: "Sono stati bravi Marotta, Paratici e Nedved a individuare queste occasioni. Poi è stato eccezionale Conte a ottimizzarli. Ben venga questo tipo di politica" Mercato: "Per me il mercato si fa a giugno. A gennaio c’è il mercato di riparazione e non mi pare ci sia da riparare nulla". Un errore compiuto nel 2013: "L’impostazione politica quando c’è stato il rinnovo della presidenza in Lega e di conseguenza in Federazione" Sul governo del calcio: "L’auspicio principale di questa operazione, che a qualcuno è sembrata un’azione di disturbo da parte di sette società, è in realtà l’introduzione di un metodo di lavoro diverso, che parte dal confronto e dall’analisi delle problematiche e che sfocia nell’individuazione di una soluzione. Un metodo di lavoro nuovo che possa essere applicato, ad esempio, per altre riforme impellenti, come quelle dei campionati. Non è stata una mia iniziativa ma l’iniziativa di sette società. La definirei la prima vittoria della Lega che, grazie a questo metodo, si è trovata con 450 milioni in più di minimo garantito su 6 anni, una struttura di commissioni più in linea con il mercato e un nuovo contratto da scrivere che sarà un completamento di questo pezzo di lavoro. (...) Il passaggio principale sono gli stadi che devono essere più accoglienti, meglio illuminati, con un manto erboso adeguato per diventare accattivanti e favorire lo spettacolo. Il discorso dell’impiantistica sportiva è fondamentale e lo dimostra il nostro Stadium che ci ha fatto passare da 11 a 140 milioni di ricavi quest’anno. Si crea un volano, un circolo virtuoso che consente di investire di più e che permette di diventare attraenti per i campioni stranieri. Non come siamo oggi, una destinazione di transito. Questo è un processo che si realizza nel medio-lungo periodo. (...) In Lega ci sono fior di imprenditori e personalità di varie industrie del Paese e tutti si sentono, io per primo, titolati ad avere un’opinione su ogni argomento. E’ forse proprio qui l’errore: vanno istituite commissioni che riferiscono al Consiglio, che a sua volta un paio di volte all’anno riferisce all’Assemblea". Barbara Berlusconi e Thohir nel calcio: "E’ il Milan. Una società leader, che deve portare innovazioni e deve essere vincente. Le do il mio benvenuto, la situazione di compromesso che è stata trovata mi pare funzionale. Galliani è il migliore dirigente del calcio italiano ad alto livello, il suo apporto di esperienza rimane al servizio del Milan, con un sano, nuovo approccio che può portare Barbara. L’internazionalizzazione è corretta. I dirigenti di oggi, pure quelli dell’industria del calcio, devono essere poliglotti. Il nostro mercato di riferimento è il mondo. Poi ci sono le peculiarità del nostro Paese, che vanno conosciute a fondo. Nelle multinazionali esiste il mercato globale, ma si opera su un mercato interno. Quanto a Thohir, mi sembra molto entusiasta, le conoscenze dei media lo aiutano. Nel caso dell’Inter è una storia meno romantica rispetto alla famiglia Moratti: tra Massimo e suo padre hanno gestito il club per una cinquantina d’anni. Prima che tornasse Massimo la rivalità tra i due club è sempre stata molto accesa. E’ il derby d’Italia e continuerà ad esserlo a prescindere dalle proprietà». La Legge 91, la tutela del brand e i campionati: "La Legge 91 del 1981 è obsoleta e va completamente rivista. Ci vuole un testo unico dello sport. Quanto ai marchi, è prioritario combattere la contraffazione. Penso a una sinergia con il mondo della moda, che è un altro settore in sofferenza, e alle garanzie delle Forze dell’Ordine". Campionati: "Il risultato ottimale è un torneo a 18 squadre. Il livello competitivo del campionato italiano è il più alto del mondo, una partita facile da noi non esiste. Significherebbe eliminare i tre turni infrasettimanali e dare alle squadre la possibilità di allenarsi un mese in più. Per arrivarci ci sono mille declinazioni ed è indispensabile la condivisione con la Lega e con la Lega di serie B e con la Lega Pro".. Scommessopoli e impatto mediatico se Conte avesse allenato una squadra piccola: "Dal punto di vista delle indagini sì, dal punto di vista del peso mediatico no. Il tema del riciclaggio del denaro sporco è importante: con altri strumenti, il costo del riciclaggio è del 30% circa, con le scommesse sportive dell’8%. Ecco perché c’è massimo interesse da parte delle organizzazioni criminali internazionali. Dopodiché ci vuole senso di responsabilità nell’affrontare il tema per non renderlo un fenomeno di campanilismo". Calciopoli: "Bisogna aspettare l’ultimo grado di giudizio per trarre delle conclusioni complete. Ad oggi siamo alle motivazioni del primo grado di giudizio che ci dicono che un campionato non era sotto inchiesta e che l’altro non è stato falsato. Attendiamo le motivazioni di secondo grado per avere piena consapevolezza dei motivi che hanno portato a nuove condanne. A conclusione dell’iter svilupperemo le nostre valutazioni su che tipo di richieste presentare in base all’articolo 39 per la revisione dei processi sportivi. Però va sottolineato che questa possibilità è utilizzabile una volta soltanto: sfruttarla senza essere in possesso di tutta la documentazione significa privarsi di strumenti che potrebbero rivelarsi determinanti in quel procedimento. La richiesta danni di 400 milioni é assolutamente in corso. Mi consenta: da una parte abbiamo una giustizia sportiva troppo celere, dall’altra una giustizia ordinaria troppo lenta». Le curve chiuse: "C'è la lotta al razzismo, che va combattuta con ogni mezzo e in ogni forma, e c’è la discriminazione territoriale, che credo esista da 25 anni almeno. Fino al campionato scorso scattava l’ammenda, improvvisamente è giunto l’inasprimento della sanzione, approvato dal Consiglio federale di inizio agosto. Tutti hanno alzato la manina, un voto all’unanimità. Gridare allo scandalo un mese dopo mi pare immaturo. Semmai c’è da riflettere sul peso della serie A in Consiglio federale... Quanto ai bambini, è stato un esperimento bello, però spero che allo stadio vada chi ha acquistato il tagliando" Sulle maglie: "Non c’è un motivo specifico. Sulle prossime i tifosi hanno voluto “fino alla fine”. Dobbiamo trovare un intern pride che valga per sempre. Adidas ci ha fortemente voluto, dal 2015/16 cercheremo di ricambiare sul campo". Pallone d’Oro: "Cristiano Ronaldo". |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14