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Messaggi del 14/02/2015

Ama il tuo avversario

Post n°7638 pubblicato il 14 Febbraio 2015 da nadir63l
 

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160Abbraccioavversari.jpg

 

di F. Del Re

Viviamo in una società dove è più facile odiare che amare, disprezzare che rispettare, distruggere che costruire. Una società che preferisce la via più semplice, quella che vede tutto negativo, rispetto a quella più tortuosa, che ti impegna a scoprire i lati positivi nelle vicende della vita. E lo sport, il calcio, altro non sono che un paio delle tante vicende che accadono durante le nostre vite. Viviamo in una società che ci gode proprio a sentirsi marcia, malata, da buttare; ultimo caso quello penoso e triste, per una grande società come il Milan, delle valutazioni da ultimo della classe di Adriano Galliani in tema di geometria di base. Purtroppo questa impostazione mentale è generalizzata e nessuno si salva; l'appassionato sportivo italiano è prima di tutto "nemico" del suo avversario, è più incline alla ricerca delle malefatte del prossimo, vere o presunte che siano, piuttosto che a godere della bellezza dell'evento sportivo che ha appena ammirato, della soddisfazione di un'eventuale vittoria o all'amarezza vissuta con serenità di una sconfitta. La sconfitta: questo evento inaccettabile che deve essere spesso motivato da intrighi di potere, da arbitraggi scandalosi, se non proprio corrotti; un evento inaccettabile, perché l'avversario sportivo è visto, per l'appunto, come nemico di vita, come nefandezza sociale, quando invece, in una società sana, dovrebbe essere considerato valore inestimabile, presenza necessaria e da amare, sì: da amare e da rispettare, per la sua storia, per le sue tradizioni, per la soddisfazione aggiuntiva che si prova a battere sul campo un avversario del quale tutto sappiamo e del quale rispettiamo la storia. Invece la storia e il rispetto vengono negate, sbeffeggiate, offese, usurpate. Sempre. Da chiunque. A torto o a ragione. Ma così facendo, schizzo di fango dopo schizzo di fango, tutti ci ritroveremo ad affogare nella stessa melma. 

 

Ecco perché vorrei che ogni sportivo italiano commentasse le polemiche tipicamente nostrane, che hanno distrutto questo meraviglioso sport, come se fossero soltanto delle note a margine dell'evento sportivo, che è sempre la partita, il gioco, l'amore e la passione nel raccontarlo e nel viverlo. Ecco perché in Italia è necessario cambiare radicalmente la cultura sportiva a tutti gli attori di questo miserrimo spettacolo: ai dirigenti, agli allenatori, ai calciatori, agli addetti ai lavori e soprattutto ai tifosi, che alla fine sono quelli che tengono in piedi tutto il baraccone. E torno a Galliani a mero titolo esemplificativo: Galliani va commentato in due righe per quello che ha detto subito dopo Juventus-Milan, ma tutto il resto, ovvero proprio Juventus-Milan, dovrebbe essere parlare di calcio, della partita, di chi ha giocato bene, di chi ha giocato male e perché; invece noto che spesso è l'esatto contrario: il fatto principale è la polemica, l'errore arbitrale, la contestazione, il sospetto che diventa certezza, quando l'unica certezza dovrebbe essere la bellezza del gioco, la bellezza delle storie ad esso legate, la bellezza di conoscere ed amare se stessi, e sai che sforzo diceva uno infinitamente più grande di tutti noi messi assieme, ma anche di conoscere ed amare il proprio avversario, che "nemico" mai dovrebbe essere appellato da nessuno.

 

http://www.giulemani...lio.asp?id=4087

 
 
 

ALLEGRI: "A Cesena gara complicata.

Post n°7637 pubblicato il 14 Febbraio 2015 da nadir63l
 

Galliani? Si poteva fare a meno delle polemiche, ma con lui ho ottimo rapporto. Pirlo gioca. Col Borussia grosse possibilità di passare"

La conferenza stampa integrale del tecnico bianconero, a cura della nostra redazione.


Alla vigilia di Cesena-Juventus, Massimiliano Allegri incontra i cronisti al Media Center di Vinovo. Tuttojuve.com ha seguito per voi la conferenza stampa, riportando integralmente e in tempo reale le sue dichiarazioni: 

Farai turnover o te la giocherai di gara in gara?
"Me la gioco di gara in gara, perchè domani i tre punti sono troppo importanti per mantenere inalterato il vantaggio sulla Roma, anche perchè domani quando scenderemo in campo, indipendentemente che sia una partita complicata perchè giochiamo su un campo sintentico, il Cesena è in una buona condizione, ha fatto due vittorie di seguito, una in trasferta e una in casa battendo la Lazio, domenica ha perso ad Empoli. E poi giocare a Cesena non è mai semplice. Soprattutto su un campo sintentico le partite sono completamente diverse. Quindi domani non ci sarà turnover, ci sarà la formazione migliore per affrontare il Cesena. Poi penseremo a quella con l'Atalanta, poi a quella col Dortmund, che non è importante solo per me ma per tutti, per i tifosi, per la società, per il calcio italiano, perchè credo che la Juventus abbia il dovere di portare più avanti possibile l'Italia in Champions. A questo ci penseremo da sabato mattina, dopo la partita con l'Atalanta".

Che effetto fa dall'interno questo clima di sospetti, di continue accuse, in cui viene messo in discussione il lavoro che si fa tutti i giorni. Mi riferisco anche alle polemiche post Juventus-Milan. Ha parlato con Galliani? Vi siete messaggiati?
"Per quanto riguarda le polemiche, dispiace, ma credo che ormai la polemica sia un'abitudine nel calcio italiano, credo che sabato sera sia stata una bella partita, dove il Milan tra l'altro ha fatto una buona partita. Tra l'altro sono state fatte delle polemiche su degli episodi dove se ne poteva fare a meno. La cosa migliore è che tutti, da quelli che si occupano della parte tecnica, quindi allenatori, giocatori e tutti quelli che ne fanno parte, più i dirigenti, i grandi dirigenti che devono lavorare per il bene del calcio italiano, abbiano come obiettivo di riportare il calcio italiano a una credibilità a livello mondiale. Poi le polemiche andrebbero un pochino smorzate perchè tanto alla fine non portano a niente. Galliani non l'ho sentito ma con lui ho un ottimo rapporto, perche 3 anni e mezzo in cui abbiamo convissuto insieme sicuramente non si dimenticano.  Ora sono alla Juventus e devo pensare solo alla Juventus".

Domani ha a disposizione solo tre attaccanti: Matri è infortunato, Tevez è squalificato. Ci conferma che giocheranno Llorente e Morata? O Coman ha qualche possibilità? Che tipo di coppia è Morata-Llorente?
"Che giochino Llorente e Morata è tutta la settimana che sento dirlo e lo leggo, quindi può darsi che giochino insieme, però Coman sta bene. Al momento non ho ancora deciso se giocheranno Morata e Llorente o se insieme a uno dei due giocherà Coman. Deciderò domani mattina o stasera dopo l'allenamento. La coppia a Parma, nella parte finale della partita, anche perchè Morata può giocare tranquillamente da seconda punta, ma le caratteristiche di Morata sono tali che può giocare sia con Llorente, sia con Coman che con Tevez. E' normale che quando hai Llorente in campo la squadra deve sviluppare un gioco diverso".

La formazione migliore può contemplare anche l'assenza di Pirlo per farlo rifiatare un po'?
"Anche questa l'ho letta stamattina, dubbio Pirlo. No, Pirlo domani sarà della partita".

Oltre al sintetico e all'orario pomeridiano, su cosa si batte a livello psicologico per far capire quanto è importante questa partita? Come se si affrontasse Milan, Inter o Roma....
"Dobbiamo mettercelo nella testa, ma credo che i ragazzi sappiano perfettamente che ogni domenica, ogni sabato che passa, è una partita in meno, quindi abbiamo meno possibilità di sbagliare. Poi domani sera noi potremmo entrare in campo con quattro punti di vantaggio, se la Roma dovesse vincere col Parma. Di conseguenza saremmo obbligati a vincere. Poi non è tanto il campo sintetico, è che sul campo sintentico bisogna giocare bene tecnicamente, la palla scorre più veloce, ci sono meno contrasti e quindi bisognerà essere molto bravi. E per fare questo bisognerà essere pronti e soprattutto attenti sia con la testa che con i piedi".

Ieri ha visto il Dortmund? La sorprende che stia tornando ai suoi livelli e stia crescendo con l'avvicinarsi della Champions? E' più preoccupato o meno preoccupato rispetto al momento del sorteggio?
"Il Dortmund ha delle qualità nei singoli giocatori e nel collettivo importanti, è una cosa strana che sia in fondo alla classifica della Bundesliga, lo dimostra il fatto che nel girone ha fatto 15 punti in Champions. Sta recuperando giocatori importanti e credo che quando ci giocheremo noi sarà al massimo della condizione, così come lo saremo noi. Non sono preoccupato in questo momento del Dortmund, anche perchè in questo momento la testa è sul Cesena e poi sarà sull'Atalanta. Io credo che col Dortmund faremo due grandi partite e abbiamo grandi possibilità di passare il turno".

Credi che i prossimi 15 giorni siano i più delicati della tua gestione, oltre che stimolanti?
"Quando si va verso il finale di stagione.... manca ancora tanto, perchè mancano ancora 16 partite di campionato, quindi mancano ancora tante vittorie per raggiungere lo Scudetto, c'è la Champions che si deve giocare... le partite vanno giocate, poi se siamo bravi andiamo avanti, se troviamo una squadra più forte di noi andiamo fuori. Ma credo che la Juventus sia nelle condizioni per farlo. L'obiettivo della Juventus, mio, della società e di tutti i tifosi, era quello che la squadra arrivasse a febbraio-marzo a lottare su tutti i fronti, in questo momento ci siamo: siamo in testa al campionato, siamo agli ottavi di Champions e siamo in semifinale di Coppa Italia, che è un altro obiettivo che la Juventus deve cercare di centrare, visto che sono 20 anni che la Juventus non vince una Coppa Italia. E quindi credo che al momento, più che preoccupazione, c'è solo il fatto di lavorare e pensare di affrontare partita dopo partita, preparandoci nel migliore dei modi, lavorare come i ragazzi stanno facendo, bene. Ho un gruppo di ragazzi che sotto il piano tecnico e morale hanno grandi valori, dobbiamo migliorare ancora molto sul piano del gioco, perchè è nelle qualità dei singoli giocatori, quindi lavoriamo per questo".

Barzagli potrebbe essere della partita con il Dortmund in casa?
"Ora pensare a quella che sarà la formazione con il Dortmund è difficile perchè già non so qual è la formazione di domani. Anche perchè c'è ancora un allenamento oggi, non so cosa succede dentro l'allenamento. Al momento stanno tutti bene, purtroppo abbiamo ancora fuori Asamoah, Romulo sta rientrando, Matri è vicino al rientro, Caceres la prossima settimana dovrebbe essere a disposizione. Barzagli ha fatto 75 minuti dopo 6 mesi, è stato un buon test, soprattutto per fargli riprendere le misure del campo, giocando una partita vera. Di questo sono molto contento. Sarà un acquisto importante per il finale di stagione".

Domani potrebbe fare uno spezzone Barzagli?
"Questo non lo so, vedremo domani. Già avevo in testa di farglielo fare sabato scorso, quindi domani vedremo".

Stanno giocando i quattro insieme, Pirlo, Pogba, Marchisio e Vidal: lei sta pensando in futuro, viste le difficoltà di Vidal in quel ruolo, di provare uno degli altri? Mi riferisco a Marchisio?
"Tra questi quattro, Vidal è quello che ha le migliori caratteristiche per giocare lì, sia in fase offensiva - e sta migliorando - sia nella fase difensiva. I due trequartisti della Juventus, in questo momento, sono uno Vidal e l'altro Pereyra, con caratteristiche diverse sono due giocatori importanti. E tutti e due possono fare la mezzala. Pereyra ha inizio stagione ha fatto la mezzala, Vidal ha fatto la mezzala, ma nel Cile gioca quasi da seconda punta, a volte ha fatto il difensore centrale. Ma la cosa importante è che in questo momento sta bene fisicamente, ha una gamba diversa da quella che aveva 20 giorni fa, così come tutta la squadra, perchè siamo rientrati dopo le vacanze, abbiamo lavorato abbastanza e in questo momento la squadra sembra che stia discretamente bene, a livello fisico stiamo crescendo, quindi credo sia stato fatto un buon lavoro da parte di tutti i preparatori e lo staff fisico-atletico".

Se lei fosse l'allenatore del Carpi, cosa penserebbe di quello che è successo? Di sentire che la sua squadra non può salire in Serie A?
"Io credo che da allenatore e da ex calciatore, alla fine quello che conta nel calcio siano i risultati. I risultati te li dà solamente il campo. Quindi credo che alla fine dalla Serie B verranno su le squadre che meritano e che avranno meritato la promozione sul campo, indipendentemente che una si chiami Carpi, Bologna, Perugia o Livorno. Tra l'altro oggi vorrei fare i miei auguri al Livorno, perchè la società della mia città compie 100 anni e spero che quest'anno - non me ne vogliano le altre squadre - a fine anno, possano festeggiare anche loro la promozione in Serie A".

Da uomo di calcio che effetto ti ha fatto sentire quella telefonata tra Lotito e il dirigente dell'Ischia?
"Sicuramente mi ha lasciato un po'... più che sconvolto, scosso, stranito, però credo che alla fine - ripeto - tutti dobbiamo avere lo stesso obiettivo, sia a livello tecnico, quindi parlo di calcio, perchè anche noi allenatori, i componenti dello staff tecnico; quando parlo di queste cose non parlo solo di Prima Squadra, ma anche di settore giovanile, bisogna cercare di migliorare. Bisogna cercare di ricominciare a tirare fuori dei giocatori dal campionato italiano, dai vivai, dai settori giovanili, anche perchè in Italia il livello medio dei giocatori è buono, anche se in tanti dicono che in Italia non ci sono più i giocatori, non è assolutamente vero. Quindi questa è la parte tecnica. La parte politica, ci sono gli organi di competenza e i dirigenti in grado di trovarsi d'accordo e lavorare tutti per un obiettivo, perchè il calcio italiano sicuramente, come ho detto prima, a livello mondiale deve riacquistare una certa credibilità".(redazione Tuttojuve.com)

 
 
 

     

 

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