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La Juventus cerca il più nove sulla Roma a Cesena. Allegri sceglie la formazione migliore senza Tevez e Chiellini. Ogbonna fa coppia con Bonucci, in avanti Llorente e Morata e centrocampo con i quattro top. 
Il Cesena parte bene, aggressivo proprio come richiesto da Di Carlo e mette nelle fasi iniziali un po' di apprensione alla retroguardia della Juventus in maglia blu. Primo tiro priori o dei padroni di casa con Defrel che impegna Buffon. 
La risposta della Juventus arriva subito con Pogba, ma il tiro e' centrale e para bene Leali. 
La difesa bianconera non ingrana e concede un uno contro uno a Defrel che si f ipnotizzare da Buffon. Il Cesena spinge e ancora va al tiro con Ze Eduardo, conclusione centrale. La partita e' bella e spettacolare, la palla buona arriva a Llorente ma la sua incornata e' alta. 

IL CESENA PASSA MERITATAMENTE - Pirlo perde un pallone a centrocampo. ripartenza con Defrel che mette un cioccolatino per Djuric che insacca solo davanti a Buffon, gol meritatissimo. 
La Juve reagisce subito con Morata che impegna Leali. 
Altro contropiede per il Cesena con Djuric che tutto solo sbaglia il raddoppio. Troppi errori in casa Juve, imprecisioni e sufficienza. 

INNAMORATA - Al ventisettesimo la Juve pareggia, bel cross di Pogba con Morata che colpisce di testa di giustezza e pareggia. 

JUVE AVANTI - bastano cinque minuti alla Juventus per mettere le cose a posto, errore della difesa bianconera che una rimessa laterale fa colpire di testa Morata, i difensori romagnoli non si capiscono, irrompe Marchisio e fa 2-1.

Nel finale occasioni ancora per la Juventus che chiude comunque avanti di un gol il primo tempo. 

Le due squadre si presentano senza cambi. Iniziano meglio i romagnoli con Defrel che ha una buona occasione ma spreca, Juventus ancora troppo sorniona ad inizio secondo tempo. Sempre Defrel il più pericoloso com Djuric che non arriva all'appuntamento con il gol per poco. 
Di Carlo toglie perciò in odor di secondo giallo e inserisce Nica.
Ancora un'occasione per il Cesena, Brienza lasciato solo tira alta, ma nuovo errore per la retroguardia della capolista.  

IL CESENA PAREGGIA - il Cesena pareggia meritatamente. Ci pensa Brienza che tira benissimo dopo la sponda di Djuric. 
Allegri toglie uno spento Pogba ed inserisce Pereyra. Ancora Djuric spreca il gol del vantaggio, difesa inguardabile.

VIDAL SBAGLIA UN RIGORE - La Juventus conquista un rigore solare con Llorente che si gira bene e Lucchini che para, Di Carlo si lamenta e viene espulso. Vidal sbaglia il rigore. 

La Juventus porta a casa da Cesena solo un punto, tantissimi errori, una brutta Juventus, il Cesena ha meritato il pareggio, occasione persa per la Juventus. 

© foto di Stefano Porta/PhotoViews

Luciano Moggi si è soffermato sugli effetti di Calciopoli nelle pagine dei "Libero": "Nel maggio 2006, quando l’Inquisizione decise di far fuori i dirigenti della Juve, l’allora ad Giraudo dichiarò: «Noi lasciamo questo calcio, chi resta o verrà dopo farà di tutto per farci rimpiangere». Si sta avverando la profezia. Quello ante 2006 era il calcio in cui l’Italia diventava Campione del mondo (con i giocatori della Juve), vinceva le Champions e attirava i big esteri: era un calcio stimato, che riempiva gli stadi per godere di Ibra, Zidane, Emerson, Del Piero, Vieira, Nedved, i gol di Trezeguet, le parate di Buffon, la qualità di difensori come Montero, Cannavaro e Ferrara, gli slalom di Camoranesi e Davids. Era l’epoca in cui tre juventini vincevano il Pallone d’oro (Zidane, Nedved e Cannavaro). Poi il 2006 ha cancellato tutto, oggi è solo un continuo scontro fra presidenti rei di scel- te sbagliate e continue liti per la spartizione dei poteri. Avevano promesso di non far passare più gli errori arbitrali come facenti parte di un complotto a favore di qualcuno, ma non hanno resistito: hanno sempre rivendicato i presunti torti, mai i favori, e adesso litigano addirittura per linee che non sono parallele (vedi Galliani che però non ricorda l’ira di Pozzo per un gol fantasma in Milan-Udinese).  (.......) C’è di tutto in questo calcio malato ed è proprio per questo che i tifosi si allontanano. Addirittura due calciatori giocano regolarmente nonostante siano rei confessi di aver alterato le partite e l’attuale team manager della nazionale è stato condannato dalla Giustizia Ordinaria per aver falsificato un passaporto. Di più non si può, vanno presi provveddimenti e deve farlo Malagò, presidente del Coni. Fino al 2006 il calcio si poteva considerare spettacolo, con 7 squadre che potevano contendersi la leadership: è sopravvissuta la Juve e in parte la Roma. Di chi è colpa? Dei dirigenti ma soprattutto di chi deve controllarli. La situazione in cui versa il Parma è colpa di chi non lo ha fatto. Che vergogna: facile dire che Giraudo aveva ragione. Ai sostenitori di Calciopoli ricordiamo poi che Moggi e Giraudo sono stati protagonisti di campionati regolari (stabilito in sede di processo sportivo e ordinario), delle comunicazioni esclusive con i designatori la smentita è venuta addirittura da Moratti. Spesso mi viene chiesto se sento la mancanza del calcio: è più facile che questo calcio senta la mia mancanza".