IL MIO TEMPO

NUMERO CHIUSO

Leggere quotidiani è cosa buona e giusta.Da sempre la lettura di quei fogli sempre più variopinti ed illustrati che si fregiano dell'appellativo di "stampa" è segno di civiltà.Non starò qui a tediarvi con storie di gloriosi giornalisti o/e aspiranti tali...Non ho più nemmeno voglia di commentare le sacre crociate corporative che da sempre contraddistinguono tale attività.Mi limito a preferire per una questione di pragmatismo,coloro i quali,senza sotterfugi o giri di parole,dichiarino a priori il loro punto di vista e facciano il possibile per rendermene partecipe e talora consenziente,salvo poi lasciarmi,in quanto lettore pagante,la libertà di essere d'accordo con le tesi esposte.Non per nulla uno dei miei idoli tra i giornalisti è per esempio M.Belpietro.Di quello che scrive condivido poco o nulla,ma lo scrive con tale passione che a volte mi viene da piangere( a pensare che ho magari pagato il prezzo di quei sopra citati fogli).Mi accorgo nello scrivervi che sto  scivolando nella palude della politica e perciò mi fermo qui.Il motivo vero di cui volevo parlarvi, è questa perla che ci arriva dalla sempre più cervellotica Albione.Tal  Jonathon Porritt,ci fa sapere,attraverso le pagine web del quotidiano torinese dal titolo emblematico,che per una corretta e sostenibile politica ecologista,il numero dei figli in una famiglia,non deve superare le due unità.Argomenta il suo geniale pensiero con considerazioni del tutto plausibili quanto foriere di catastrofici presagi,nel caso in cui non gli si dovesse dar retta.Non occorre sottolineare la vasta eco di ciò che egli va affermando.Due considerazioni:La prima...Ho da sempre una forma di sana idiosincrasia per tutto ciò che è verde e ambientalista.Chissà perché mi chiedevo fino ad un decennio fa.Ora comincio a capirlo.La seconda...Tra la famiglia di mio padre e quella di mia madre annovero una quindicina di "eccedenze".Mi struggo al pensiero che,durante la loro esistenza, abbiano bruciato carbone per un'equivalente di una cinquantina di piazze Garibaldi.....Ad averlo saputo,le care nonne avrebbero potuto optare per alcune coppie di canarini o tartarughe d'acqua,magari dei cani o dei gatti...O delle volgarissime galline,non saranno bellissime da vedere,ma non bruciano impunemente carbone e casomai in tempi di crisi come questi...Che dire ancora...

Grazie per la magnifica pagina di giornalismo e... Dear Mr. Porritt...Mà và a c......