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Charles Wright
Morandi
Parlo d'immobilità, del silenzio
un centrotavola di porcellana,
un vaso a goccia, una brocca.
Parlo di spazio, che è unilaterale,
senza risposta, e lasciato a seccare.
Parlo di colore, di forma, del vuoto
che vigilano questi oggetti, e da cui sorgono.
Parlo di colpa, goccia rossa, goccia bianca,
la sua gobba e la curva, che è blu.
Parlo di bottiglie, e rovina,
e di ciò che facciamo brillare nel buio, e perché...
Charles Wright
Breve storia dell'ombra
a cura di Antonella Francini
Crocetti Editore 2006
« E per oggi non c'è male... | CROCI » |
Oggi non avevo proprio la minima voglia di scrivere nulla.Giornata di sole,fredda ma piacevole..Due passi qua e la,cercando di ritrovare il filo di intrecci spezzati,provare a rimettere ordine ai pensieri,tanto,troppo stress in questo periodo....Per tanti motivi.E ti ritrovi a camminare spedito,senza una meta precisa,solo con te stesso..Mi piace arrivare al fiume e sedermi sulla riva,mi godo ogni istante di quei lunghi e freddolosi minuti di assoluta inedia..C'è solo qualche airone,un piccolo stormo di gabbiani gabbiani e acqua che scorre...Poi tornando indietro,il passare dai campi,tra vigne che assomigliano a fantasmi ed alberi dalle varie fogge..Come sempre in autunno,accade,c'è una foglia dai colori sgargianti che cade, elegantemente volteggiando,lasciando su di se,rami che rifioriranno e daranno frutti,per poi compiere ancora una volta il magico percorso...Alcune di queste foglie sono di colori impossibili da riprodurre.
Alda era una di queste...
Lettere
Rivedo le tue lettere d'amore
Illuminata adesso da un distacco
Senza quasi rancore
L'illusione era forte a sostenerci
Ci reggevamo entrambi negli abbracci
Pregando che durassero gli intenti.
Ci promettevamo il sempre degli amanti
Certi nei nostri spiriti d'Iddii
E hai potuto lasciarmi
E hai potuto intuire un'altra luce
Che seguitasse dopo le mie spalle
Mi hai suscitato dalle scarse origini
Con richiami di musica divina
Mi hai resa divergenza di dolore
Spazio per la tua vita di ricerca
Per abitarmi il tempo di un errore
E m'hai lasciato solo le tue lettere
Onde io ribevessi la mia assenza
Vorrei un figlio da te
Che sia una spada lucente
Come un grido d'alta grazia
Che sia pietra
Che sia novello Adamo
Lievito del mio sangue
E che risolva più dolcemente
Questa nostra sete
Ah se t'amo!
Lo grido ad ogni vento
Già mando fiori da ogni stanco ramo
E fiorita son tutta
E di ogni vena vo scerpando il mio lutto
Perché genesi sei della mia carne
Ma il mio cuore è trafitto dall'amore
Ha desiderio di mondarsi in vivo
E perciò dammi un figlio delicato
Un bellissimo vergine viticcio
Da allacciare al mio tronco
E tu possente padre
Tu olmo ricco d'ogni forza antica
Metterai dolci ombre alle mie luci
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Nickname: goldkampa
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Sesso: M Età: 64 Prov: PR |
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