IL MIO TEMPO

a) Quando vedo certe scene mi domando se, per oscuri motivi, ci sia una volontà a lasciare che accadano. Vedendo quei deficienti (fortuna ho acceso la tv quando doveva essere già metà del secondo tempo), ho quasi subito pensato al G8 di Genova e ai crani spaccati dalla polizia (da certi poliziotti, se è meglio detto così) a gente inerme e inoffensiva. Se vado allo stadio a Udine a vedere una partita di campionato, devo spiegare che le chiavi che ho in tasca sono quelle del veicolo con cui sono arrivato lì. Questi entrano con tenaglie, candelotti, eccetera, e non sono nemmeno del posto (potrei "capire" che riescano a farla franca gli autoctoni che conoscono uno stadio come le proprie tasche). Arrivano in Italia e nessuno sapeva chi sono? Gente così non è schedata nel suo paese?
b) Cavaliere o ex cavaliere... mi dispiace per quelli che eventualmente si meritano il titolo, ma anche loro dovrebbero sapere bene che devono dividerne l'onore con personaggi disonorevoli. Il neo mercante d'arte non è certo l'unico né il più grosso.
c) A cominciare dal ministro preposto. Mi "dispiace", ma la mia opinione è che tale investitura sia una presa per il c..o nei confronti stessi del dicastero di cui costei è titolare. Una "presa" da parte di colui che vi ha provveduto, considerata anche l'evidenza del suo atteggiamento nei confronti delle donne. La ministra avrebbe potuto farmi (farci?) cambiare idea con iniziative adeguate al ruolo che ricopre, ma o mi sono perso qualcosa, o non è successo niente in tal senso.