IL MIO TEMPO

non cambio idea. Il post è bello e ti dirò anche originale e se ne trovano pochi di così belli in giro. Il fulcro del post, a parte la scontatissima primavera che ormai è già quasi stufa e appassita,ne parlan tutti, è Piazzolla con l'accostamento a Basquiat. E lì l'originalità, secondo me , naturalmente. Vedi, caro Gold, Basquiat non è semplice nè da vedere nè da capire nè da commentare. Come Piazzolla. Ognuno dei due viaggia per conto suo ma si dirigono verso lo stesso punto. Basquiat non è un disegnatore della forma ma ogni suo lavoro è un l'elaborazione di un risultato pieno di casualità ( non causalità, prego), c'è la fertilità dell'indeterminazione e la meraviglia dell'imprevedibile. Potresti dire che lui celebra il tutto in forma scomposta e orgiastica? Forse, ma non è così, perchè , nonostante la casualità egli coniuga il tutto con la compostezza di un metodo costante, potrei dire volutamente impersonale, ma sbaglierei perchè io Basquiat lo riconosco a 100 km. La compostazza è la stessa di Piazzolla. L'imprevedibilità del Piazzolla sta nel suggerire movenze di ballo le più svariate, legate a uno straripamento di sensazioni fortissime, incontenibili. Smetto, tiro la frizione, se no straripo io. E non dirmi più di tirare la frizione!! Io son capace di scriverti un commento di tre ore e poi son cavoli tuoi a leggerlo! Anche perchè lo dovresti onorare con una risposta adeguata! cavoli amari!i tuoi, naturalmente! :-)))Ciao. tt