IL MIO TEMPO

Primavera?

Pare che un vento di libertà e domocrazia stia sferzando il Mediterraneo.Il Nordafrica ha iniziato a soffiare e presto,non è difficile immagnare che anche il Medio Oriente ne sarà intaccato.Leggevo questo articolo che oltre a trovarmi abbastanza d'accordo sulla disincantata analisi,mentre nell'amata Patria si perde tempo a disquisire degli "aspetti collaterali",credo cominci a focalizzare il vero nodo che a medio-lungo termine ci troveremo a dover dipanare:La possibilità più che probabile di un nuovo conflitto di dimensioni mondiali.Non credo affatto di essere catastrofico,casomai mi auguro di sbagliare di grosso,ma semplicemente mi attengo ad alcune evidenti considerazioni:

La prima è che l'Europa mai come ora,dimostra la sua completa inadeguatezza politica a gestire la situazione,non uno straccio di politica comune,men che meno la minima idea concreta e sensata sul da farsi...Forse è perchè coloro che hanno dovuto lasciare il potere erano o sono stati per troppo tempo considerati intoccabili e degni di credibilità ad ogni costo.Di certo par di capire che il "nuovo che avanza" è un mistero per chiunque,a partire dal dove e come andrà a parare...

La seconda è che la nostra società è talmente viziata e da non essere più in grado di tollerare la minima crisi energetica.Per quella economica mi pare che già siamo conciati male,ma non è difficile immaginare uno scenario ben più grave tra poco tempo.Mentre stiamo a discutere se è il caso di passare al nucleare o no,ci troveremo a piedi...Il che sarebbe il minore dei mali,in fondo un pò di bici non farebbe male a nessuno...In ogni modo tutte le Autorità che hanno a che fare con qualsiasi fonte d'energia in modo diretto o indiretto,si sono affrettate a precisare che non c'è nessun tipo di problema;Le riserve sono illimitate,i prezzi non saliranno,i servizi non risentiranno del problema e le fonti energetiche c'è chi fa già a sberle per vendercele,addirittura ad un prezzo minore di prima...Essendo da tempo Italiano ho già capito come andrà a finire....

La terza è che coloro che dopo una quarantina d'anni si sono scocciati di patire la fame e rifornirci di petrolio,gas,cavalli da parata,rifugi per l'esilio dalle patrie galere,ecc ecc ecc,verosimilmente ci chiederanno dove càspita stavamo guardando quando tutto ciò accadeva,con nostra estrema soddisfazione e menefreghismo,magari con una punta di velatissimo razzismo,con insopportabili(ora lo sappiamo per certo)stenti da parte loro.E lo faranno con un pò di rabbia,poco disposti alla tolleranza e per nulla inclini a lasciar perdere...

Ultima considerazione:Siamo geograficamente e politicamente un coperchio ideale per quel tipo di pentolone in ebollizione,dubito che l'Europa sia disposta a prenderci per il manico senza un robusto strofinaccio,dal momento che anche noi cominciamo a bollire.

Nonostante questo sono ottimista,se ci hanno regalato i numeri,di certo ci insegneranno anche ad usarli correttamente(parlo per noi lacunosi in matematica) e....prima o poi arriverà la primavera!

Buone cose...

BLAST(ma vi voglio bene)

Passa solo il tempo,eterni attimi di nulla;Un muro di oblìo e inedia che ogni giorno è sempre più robusto, nulla trapela e nulla penetra.Se solo sapessi raccogliere i pensieri senza la paura di vederli scivolare tra le dita...Passa solo il tempo,non mi interessa nemmeno più sapere quanto.Sono stanco,non è il mio tempo questo..Non così.

"Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra.

Non sono venuto a portare la pace, ma la spada"
(Matteo 10,34)

"The drug bazaar, Constantinople"
Watercolour by J.F. Lewis.

SESTINA ALTAFORTE

Loquitur: En Bertrans de Born.
Dante Alighieri mise quest'uomo nell'inferno
perché era un seminatore di discordia.
Eccovi!
Giudicate!
Scavando l'ho tratto fuori nuovamente?
La scena è al suo castello, Altaforte. "Papiols" è il suo giullare.
"Il Leopardo", la divisa di Riccardo Cuor di Leone.

All'inferno! la pace appesta tutto il nostro Sud.
Tu, cane bastardo, Papiols, vieni! Diamoci alla musica!
Io non ho vita tranne quando cozzano le spade.
Ma quando vedo stendardi d'oro, di vaio, violacei. opporsi
e i vasti campi sotto loro farsi vermigli
allora urla il mio cuore, quasi pazzo di gioia.

Nell'ardore dell'estate provo immensa gioia
quando le tempeste sulla terra ne uccidono la sporca pace
e i fulmini dal cielo nero sfolgorano vermigli
e i tuoni furiosamente ruggiscono a me la loro musica
e i venti ululano tra le pazze nuvole, nell'opporsi,
e per tutto il cielo lacerato le spade di Dio cozzano.

Conceda l'inferno di sentire presto il cozzo delle spade!
E i nitriti acuti dei destrieri che gioiscono nella battaglia,
petto chiodato opporsi a petto chiodato!
Meglio un'ora di battaglia che un anno di pace
con tavole opime, lazzi osceni, vino e lieve musica!
Ah! Non c'è vino che eguagli il vermiglio del sangue!

E io amo vedere il sole levarsi rosso sangue.
E guardo le sue lance per il buio cozzare di armi
e mi riempie il cuore di gioia
e mi empie la bocca di una forte musica
quando lo vedo così sdegnare e sfidare la pace,
la sua forza solitaria alle grandi tenebre opporsi.

L'uomo che teme la guerra e s'accascia opponendosi
alle mie parole per la battaglia, non ha sangue vermiglio.
Adatto solo a marcire nella femminea pace
lungi da dove il valore ha vinto e le spade cozzano
per la morte di tal baldracche io gioisco;
sì, riempio tutta l'aria della mia musica.

Papiols, Papiols, alla musica!
Non c'è suono che eguagli l'opporsi di spade a spade,
né grido simile all'urlo di gioia in battaglia
quando gomiti e spade stillano sangue vermiglio
e le nostre cariche cozzano contro l'assalto del "Leopardo".
Maledica per sempre Iddio quelli che gridano "Pace"!

E che la musica delle spade vermigli li renda!
L'inferno conceda presto che di nuovo s'oda il cozzar delle spade!