Creato da makelove67 il 22/11/2008

TUTTO SCORRE........

Il vento dell'oggettività agita ininterrottamente le onde dell'oceano della mente

 

J. L.

Post n°60 pubblicato il 08 Dicembre 2012 da makelove67
 

                                            .........lacrime......

 


.

 

 

........a volte

     .........la musica

            .................. ti fa ....

              ............immaginare...............

 
 
 

Lanottedeidesideri

Post n°59 pubblicato il 11 Agosto 2012 da makelove67
 
Foto di makelove67

 

cielo stellato


Una  notte di S.Lorenzo con poche scie luminose


ma pur sempre un meraviglioso spettacolo

perdersi.....nei pensieri

 e in un infinito cielo limpido e stellato

il silenzio della notte rotto solo dal canto dei grilli......

piccole cose che a volte contribuiscono

a spazzare via...le grigie nubi interiori...

e ritovare di nuovo equilibrio e armonia

e la speranza che almeno un desiderio si avveri.......

 
 
 

.....un regalo...

Post n°58 pubblicato il 01 Luglio 2012 da makelove67
 
Foto di makelove67

............Dopo un anno
...............nascosto  sotto il fango
..................crescere... giorno dopo giorno
.......................fino al giorno più atteso
...........................la fioritura......pura bellezza...
.....un regalo virtuale a tutti gli amanti dei fiori.......

 

                                                                Cla.

 

loto

 
 
 

108 PENSIERI.....

Post n°57 pubblicato il 08 Aprile 2012 da makelove67
 
Foto di makelove67

 

ravi

 

 

Abbandono, Vergogna e Timidezza


Nell'abbandono, la testa si piega e incontra il cuore.
Una testa che non sa piegarsi non ha valore.
Anche la testa più rigida dovrà piegarsi prima o poi,
nell'abbandono o nella vergogna.E una testa che si piega
nell'abbandono non dovrà mai farlo per vergogna.
La vergogna accompagna l'arroganza.La vergogna può essere
 inflitta solo dalla società e è quindi un sentimento acquisito.
La timidezza, invece, accompagna l'amore. Guarda i bambini, quanta timidezza hanno. Per loro è naturale


                              La vergogna porta con se la colpa;
                              la timidezza ti rende più bello.
                              Preserva la tua timidezza
                              e abbandona la vergogna.


La cascata che risale

 

Dell'acqua vedi solo la caduta.
Non vedi invece come l'oceano si trasforma in nuvola : Questo è un segreto.
Invece , che la nuvola diventi oceano appare ovvio.
Nel mondo, solo pochi riescono a notare la tua crescita interiore e la statura morale,
mentre le tue espressioni esteriori sono visibili a tutti.
se gli altri non ti capiscono, no fartene un cruccio.
Loro  riescono a vedere solo le tue espressioni.

 


Fede, Devozione e Meditazione

 

La fede è argomento della testa,
la devozione è argomento del cuore.
La meditazione le unisce entrambe
Un intelletto maturo è devoto.
Un cuore maturo è colmo di Conoscenza.
E la meditazione fa maturare sia l'intelletto , sia il cuore.

 

 

Forza e Sensibilità


Chi è sensibile si sente spesso debole.
E chi si sente forte è spesso insensibile.
C'è poi chi è sensibile a se stesso, ma insensibile agli altri.
Queste persone sono spesso convinte che gli altri siano i "cattivi".
Chi è sensibile agli altri, ma non a se stesso finisce, il più delle volte,
per dire : << Ho povero me >>.
Alcuni concludono che sia meglio non essere sensibili, poichè la sensibilità
porta anche il dolore. E staccano la spina. Ma attenzione !! Se diventi insensibile, perderai anche tutte le cose più sottili della vita : l'intuizione, la bellezza e l'estasi
dell'amore.
Normalmente le persone insensibili non riconoscono la propria debolezza. E quelle sensibili non si rendono conto che la sensibilità è la loro forza.
Il cammino e la Conoscenza ti rendono forte ma sensibile.
La sensibilità è intuizione, compassione , amore.
La sensibilità è la vera forza...calma, sopportazione, silenzio, imperturbabilità ,fiducia, fede........e un bel sorriso!!

 


"108 pensieri di saggezza quotidiana"
Sri Sri Ravi Shankar

 
 
 

......H2O

Post n°56 pubblicato il 04 Gennaio 2012 da makelove67
 
Tag: acqua, vita
Foto di makelove67

 

acqua

 

Per un attimo, Chuck si ritrovò seduto nella sua vecchia aula, in attesa dell'inizio della lezione. L'insegnante annunciò agli alunni che quel giorno avrebbero imparato qualcosa di magico sul volume.... e forse molto di più, se avessero aperto il proprio cuore.

Li invitò ad avvicinarsi alla cattedra, e loro obbedirono, gli occhi sgranati per la curiosità mentre osservavano la vasca vuota posata sul ripiano.
L'insegnante chiese se fosse piena o vuota.
Vuota...risposero in coro.
Bene...prosegui lei, prima di aprire un cassetto che conteneva sassi di media grandezza. A quel punto esortò i ragazzi a metterli nel recipiente.
Loro eseguirono, riempiendolo fino all'orlo.
E adesso la vasca è piena?... domandò la maestra.
Si...risposero i piccoli alunni, sicuri.

Lei sorrise e aprì un altro cassetto, mostrando dei sassolini più piccoli. Quindi con cura, cominciò a versarli nel recipiente. I bambini osservavano stupiti le piccole pietre arrotondare che andavano a insinuarsi negli spazi rimasti vuoti, tra quelle più grandi.
E adesso??
Si , è piena!...esclamorono in coro, più convinti che mai.
Siete proprio sicuri?......Si!
Con lo stesso splendido sorriso, l'insegnante prese un sacchetto da dietro la cattedra, mentre il giovane pubblico la fissava sempre più curioso. Lo aprì e lo inclinò sopra la vasca: della sabbia cominciò a cadere con un sussurro delicato, colmando gli ultimi interstizi rimasti tra i sassi grandi e piccoli.

Chuck ricordava ogni particolare alla perfezione. Non poteva sapere che cosa stessero pensando i suoi compagni:lui, però, era stupefatto confuso e pieno di dubbi.
In ogni caso, adesso nella vasca non era rimasto neppure il più piccolo spazio: di questo era più che sicuro.
E' piena?...giunse la temuta domanda.
Dopo una breve discussione, tutta la classe rispose in coro...Si!!
La maestra li stava osservando con occhi colmi di dolcezza, e per un brevissimo istante il suo sguardo  si posò su Chuck.
Sei sicuro anche tu?..gli chiese.

La maestra non ripetè la domanda; rimase ferma lì, davanti ai suoi alunni, che spostavano lo sguardo da lei alla vasca, mentre l'incertezza s'insinuava nelle loro menti. Il contenitore era pieno davvero questa volta!Ma il silenzio dell'insegnante indusse tutti a dubitare di quello che vedevano...o che credevano di vedere....non c'era più spazio, neanche un millimetro. La maestra stava solo cercando di confonderli! Invece un attimo dopo si voltò, gli sguardi scettici degli alunni incollati addosso, e da quella cattedra piena di sorprese prese un secchiello. Di nuovo? Che cosa avrebbe potuto mai aggiungere a quell vasca già colma fino all'orlo? La curiosità fu presto soddisfatta: inclinò il secchio e versò sui sassi la sostanza magica a cui dobbiamo la vita:l'acqua.I bambini non credevano ai loro occhi:la sabbia assorbì tutto il liquido trasparente, fino ad esserne completamente satura.                

Adesso la nostra vasca è piena...annunciò la maestra, guardando la classe con un sorriso radioso...<< Dentro ciascuno di noi  ci sono spazi vuoti di cui nemmeno sospettiamo l'esistenza.Ce li portiamo dentro, Li sentiamo.Eppure, continuiamo a negarli, con la stessa convinzione con cui poco fa avete affermato che il contenitore era pieno,quando non lo era affatto. Altrettanto ingenuamente, ci rifiutiamo di vedere la verità:siamo pieni di zone vuote, che tentiamo di colmare con materiali sbagliati, con oggetti inadatti. Acquistiamo cose nuove, usciamo più spesso, beviamo e mangiamo di più, allacciamo nuove relazioni...alla ricerca continua di un qualcosa che possa riempire quelle fessure. Ma non si tratta di automobili, case, gioielli, vestiti o trofei..non si tratta di oggetti materiali.>>

L'acqua è la nostra parte spirituale, che non siamo in grado di vedere o toccare, ma che sentiamo.Quel  piccolo esperimento scientifico era servito a dimostrare che molte cose sono invisibili ai nostri occhi, ma non per questo non esistono.



                      Sergio Bambarén " I sogni dei bambini "

 
 
 

ZA....ZEN

Post n°55 pubblicato il 15 Luglio 2011 da makelove67
 
Foto di makelove67

 

zazen

 

 

Non sperate in una vita senza ostacoli né difficoltà.
Una vita facile dà luogo a una mente pigra e troppo sicura di sé.
Ecco perchè un anziano disse:<< Accettate le tribolazioni e i
problemi della vita>>.Non contate sulla vostra pratica per
mettervi al riparo dalle prove.Senza prove,la mente che cerca l'illuminazione può perdere la ragione.Ecco perchè un anziano disse:
<< Conseguire la liberazione in mezzo alle turbolenze>>.

                                                                                 Kyong Ho

zazen

Tutto ciò che si può leggere,tutto ciò che si può dire:
tutto questo è pensare.Se voi pensate,allora tutti i libri
zen,tutti  i sutra buddhisti,tutte le bibbie non sono che insiemi di parole infernali. Ma se leggete con una mente che ha sospeso ogni pensiero,allora i libri zen,i sutra bubbhisti,

le bibbie diventano espressione di verità.Persino il latrato del cane o il canto del gallo:
a ogni istante tutto  è insegnamento.E i suoni degli animali insegnano meglio dei libri zen.
Zen significa conservare la mente nello stato antecedente al pensiero.

                                                                    

                                                                                             Seung Sahn

 

 

zazen

 
 
 

....dedicata

Post n°54 pubblicato il 01 Aprile 2011 da makelove67
 
Foto di makelove67

 .......Le parole di questa canzone di Dylan le avevo usate
 per uno dei miei primi post  in questo mio piccolo spazio....libero
dove ho inserito qualche mio pensiero...qualche sogno
ho deciso di ri-postarle...con una dedica...
cosi...
tanto non cambierà niente.
Dedicata a chi governa "democraticamente" da 20..30..40anni..ed è libero di
calpestare i diritti umani del popolo...dedicata a chi..."esporta" la
democrazia( se cosi vogliamo chiamarla ) con mezzi....alternativi.....e calpesta gli stessi diritti....
la distruzione,la violenza,la disperazione,la morte...perchè??????


$$$$$$€€€€€$$$$$$€€€€€

MAKELOVENOTWAR!!!

 << Avanti , signori della guerra
Voi che costruite tutti i cannoni
Voi che costruite i letali aerei
Voi che costruite le grandi bombe
Voi che vi nascondete dietro muri
Voi che vi nascondete dietro scrivanie
Voglio soltanto che sappiate
Che posso vedere attraverso le vostre maschere.

Non avete mai fatto niente
Ma costruito per la distruzione
Voi giocate con il mio mondo
Come fosse un vostro giocattolino
Mi mettete in mano un fucile
E vi nascondete al mio sguardo
E vi girate e ve la battete
Quando volano i proiettili.....>>

<< Voi mettete il colpo in canna
Perchè gli altri sparino
Poi vi fate indietro e osservate
Mentre il conto dei morti aumenta
Vi nascondete nei vostri palazzi
Mentre il sangue dei giovani
Fluisce dai loro corpi
E sprofonda nel fango.....>>     
            

Master of War- BOB DYLAN 

 

 

 
 
 

....ri-leggendo

Post n°52 pubblicato il 19 Febbraio 2011 da makelove67
 
Foto di makelove67

.....per  rompere un po' i ritmi frenetici della quotidianità....

.........per non subire passivamente ciò che passa la tv......

...........per liberare....la mente.....

...............per gustarmi.....il silenzio......e riflettere

.................per...rallentare....

............ri-leggendo.... un libro.


Colui che incatena a sé la gioia,
La vita alata distrugge;
Ma colui che baciarla al volo sa,
nell'aurora eterna vivrà.


W. Blake

q

 
 
 

...una vecchia lettera

Post n°51 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da makelove67
 

 

Meneceo, epicuro

122
Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età  è bello occuparsi del benessere dell'animo nostro.

Chi sostiene che non è ancora giunto il momento di dedicarsi alla conoscenza di essa, o che ormai è troppo tardi, è come se andasse dicendo che non è ancora il momento di essere felice, o che ormai è passata l'età. Ecco che da giovani come da vecchi è giusto che noi ci dedichiamo a conoscere la felicità. Per sentirci sempre giovani quando saremo avanti con gli anni in virtù del grato ricordo della felicità avuta in passato, e da giovani, irrobustiti in essa, per prepararci a non temere l'avvenire.

Cerchiamo di conoscere allora le cose che fanno la felicità, perché quando essa c'è tutto abbiamo, altrimenti tutto facciamo per possederla.

123Pratica e medita le cose che ti ho sempre raccomandato: sono fondamentali per una vita felice.

Prima di tutto considera l'essenza del divino materia eterna e felice, come rettamente suggerisce la nozione di divinità che ci è innata. Non attribuire alla divinità niente che sia diverso dal sempre vivente o contrario a tutto ciò che è felice, vedi sempre in essa lo stato eterno congiunto alla felicità.

Gli dei esistono, è evidente a tutti, ma non sono come crede la gente comune, la quale è portata a tradire sempre la nozione innata che ne ha.

Perciò non è irreligioso chi rifiuta la religione popolare, ma colui che i giudizi del popolo attribuisce alla divinità.

124Tali giudizi, che non ascoltano le nozioni ancestrali, innate, sono opinioni false. A seconda di come si pensa che gli dei siano, possono venire da loro le più grandi sofferenze come i beni più splendidi. Ma noi sappiamo che essi sono perfettamente felici, riconoscono i loro simili, e chi non è tale lo considerano estraneo.

Poi abituati a pensare che la morte non costituisce nulla per noi, dal momento che il godere e il soffrire sono entrambi nel sentire, e la morte altro non è che la sua assenza. L'esatta coscienza che la morte non significa nulla per noi rende godibile la mortalità della vita, senza l'inganno del tempo infinito che è indotto dal desiderio dell'immortalità.

125Non esiste nulla di terribile nella vita per chi davvero sappia che nulla c'è da temere nel non vivere più. Perciò è sciocco chi sostiene di aver paura della morte, non tanto perché il suo arrivo lo farà soffrire, ma in quanto l'affligge la sua continua attesa. Ciò che una volta presente non ci turba, stoltamente atteso ci fa impazzire.

La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti. Per i vivi non c'è, i morti non sono più. Invece la gente ora fugge la morte come il peggior male, ora la invoca come requie ai mali che vive.

126Il vero saggio, come non gli dispiace vivere, così non teme di non vivere più. La vita per lui non è un male, né è un male il non vivere. Ma come dei cibi sceglie i migliori, non la quantità, così non il tempo più lungo si gode, ma il più dolce.

Chi ammonisce poi il giovane a vivere bene e il vecchio a ben morire è stolto non solo per la dolcezza che c'è sempre nella vita, anche da vecchi, ma perché una sola è la meditazione di una vita bella e di una bella morte.

Ancora peggio chi va dicendo: bello non essere mal nato,
ma, nato, al più presto varcare la soglia della morte
.

127Se è così convinto perché non se ne va da questo mondo? Nessuno glielo vieta se è veramente il suo desiderio. Invece se lo dice così per dire fa meglio a cambiare argomento.

Ricordiamoci poi che il futuro non è del tutto nostro, ma neanche del tutto non nostro. Solo così possiamo non aspettarci che assolutamente s'avveri, né allo stesso modo disperare del contrario.

Così pure teniamo presente che per quanto riguarda i desideri, solo alcuni sono naturali, altri sono inutili, e fra i naturali solo alcuni quelli proprio necessari, altri naturali soltanto. Ma fra i necessari certi sono fondamentali per la felicità, altri per il benessere fisico, altri per la stessa vita.

128Una ferma conoscenza dei desideri fa ricondurre ogni scelta o rifiuto al benessere del corpo e alla perfetta serenità dell'animo, perché questo è il compito della vita felice, a questo noi indirizziamo ogni nostra azione, al fine di allontanarci dalla sofferenza e dall'ansia.

Una volta raggiunto questo stato ogni bufera interna cessa, perché il nostro organismo vitale non è più bisognoso di alcuna cosa, altro non deve cercare per il bene dell'animo e del corpo. Infatti proviamo bisogno del piacere quando soffriamo per la mancanza di esso. Quando invece non soffriamo non ne abbiamo bisogno.

129Per questo noi riteniamo il piacere principio e fine della vita felice, perché lo abbiamo riconosciuto bene primo e a noi congenito. Ad esso ci ispiriamo per ogni atto di scelta o di rifiuto, e scegliamo ogni bene in base al sentimento del piacere e del dolore.

E' bene primario e naturale per noi, per questo non scegliamo ogni piacere. Talvolta conviene tralasciarne alcuni da cui può venirci più male che bene, e giudicare alcune sofferenze preferibili ai piaceri stessi se un piacere più grande possiamo provare dopo averle sopportate a lungo.

Ogni piacere dunque è bene per sua intima natura, ma noi non li scegliamo tutti. Allo stesso modo ogni dolore è male, ma non tutti sono sempre da fuggire.

130 Bisogna giudicare gli uni e gli altri in base alla considerazione degli utili e dei danni. Certe volte sperimentiamo che il bene si rivela per noi un male, invece il male un bene.

Consideriamo inoltre una gran cosa l'indipendenza dai bisogni non perché sempre ci si debba accontentare del poco, ma per godere anche di questo poco se ci capita di non avere molto, convinti come siamo che l'abbondanza si gode con più dolcezza se meno da essa dipendiamo. In fondo ciò che veramente serve non è difficile a trovarsi, l'inutile è difficile.

131I sapori semplici danno lo stesso piacere dei più raffinati, l'acqua e un pezzo di pane fanno il piacere più pieno a chi ne manca.

Saper vivere di poco non solo porta salute e ci fa privi d'apprensione verso i bisogni della vita ma anche, quando ad intervalli ci capita di menare un'esistenza ricca, ci fa apprezzare meglio questa condizione e indifferenti verso gli scherzi della sorte.

Quando dunque diciamo che il bene è il piacere, non intendiamo il semplice piacere dei goderecci, come credono coloro che ignorano il nostro pensiero, o lo avversano, o lo interpretano male, ma quanto aiuta il corpo a non soffrire e l'animo a essere sereno.

132Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza.

Di tutto questo, principio e bene supremo è l'intelligenza delle cose, perciò tale genere di intelligenza è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia intelligente, bella e giusta, né vita intelligente, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili.

133Chi suscita più ammirazione di colui che ha un'opinione corretta e reverente riguardo agli dei, nessun timore della morte, chiara coscienza del senso della natura, che tutti i beni che realmente servono sono facilmente procacciabili, che i mali se affliggono duramente affliggono per poco, altrimenti se lo fanno a lungo vuol dire che si possono sopportare ?

Questo genere d'uomo sa anche che è vana opinione credere il fato padrone di tutto, come fanno alcuni, perché le cose accadono o per necessità, o per arbitrio della fortuna, o per arbitrio nostro. La necessità è irresponsabile, la fortuna instabile, invece il nostro arbitrio è libero, per questo può meritarsi biasimo o lode.

134Piuttosto che essere schiavi del destino dei fisici, era meglio allora credere ai racconti degli dei, che almeno offrono la speranza di placarli con le preghiere, invece dell'atroce, inflessibile necessità.

La fortuna per il saggio non è una divinità come per la massa - la divinità non fa nulla a caso - e neppure qualcosa priva di consistenza. Non crede che essa dia agli uomini alcun bene o male determinante per la vita felice, ma sa che può offrire l'avvio a grandi beni o mali.

135Però è meglio essere senza fortuna ma saggi che fortunati e stolti, e nella pratica è preferibile che un bel progetto non vada in porto piuttosto che abbia successo un progetto dissennato.

Medita giorno e notte tutte queste cose e altre congeneri, con te stesso e con chi ti è simile, e mai sarai preda dell'ansia. Vivrai invece come un dio fra gli uomini.

Non sembra più nemmeno mortale l'uomo che vive fra beni immortali.

 
 
 

J.L.

Post n°49 pubblicato il 08 Dicembre 2010 da makelove67
 
Foto di makelove67

IMAGINE

 

                                  J.L.

 
 
 

....1978.....2010

Post n°48 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da makelove67
 
Foto di makelove67

 

..........cosa è cambiato???
........forse qualche nome.....

 
 
 

40ANNI

Post n°47 pubblicato il 16 Settembre 2010 da makelove67
 
Foto di makelove67

18 settembre 1970............18 settembre 2010

jimi

 
 
 

Notti di "lacrime"...e desideri

Post n°46 pubblicato il 09 Agosto 2010 da makelove67
 
Foto di makelove67

 

 

S.Lorenzo

stelle

Saranno notti sfavillanti...la luna il 10 agosto lascia la scena a questo

meraviglioso,emozionante... spettacolo celeste.

scie luminose.... in un cielo infinito

 

 

 
 
 

...addio ...mito ribelle

Post n°45 pubblicato il 31 Maggio 2010 da makelove67
 
Foto di makelove67

easy rider

dennis

 
 
 

tristezza............

Post n°44 pubblicato il 07 Maggio 2010 da makelove67
 
Foto di makelove67

volo liberotristezza

tristezza

 


....attualmente dalle falle fuoriescono.....circa 750.000..litri di petrolio....
............................al giorno........

 

"Giovane gabbiano"

Volteggi abile
in ciel d'aria marina
l'onde cavalchi

nel blu t'immergi
poi torni  su a sposare
soffici nubi

invisibile
sul mar la nera mano
stende la morte

l'ultimo tuffo
s'oscura la tua vita
e il bianco color

non più volerai
a morire solingo
vai col tuo dolor

Manuela

gentilmente offerte  da

manuela1966

 

 


 
 
 

leggendo........

Post n°43 pubblicato il 30 Marzo 2010 da makelove67
 

camoscio

erri de luca


Il re dei  camosci seppe improvvisamente che era quello il giorno.
Le bestie stanno nel presente come vino in bottiglia,pronto a uscire.
Le bestie sanno il tempo in tempo,quando serve saperlo.
Pensarci prima è rovina di uomini e non prepara alla prontezza.
Guardò in su per un saluto all'aria e si mosse in discesa.
Calpestò il precipizio con i cuscinetti delle zampe senza spostare un sassolino.
L'unghia divisa tra il dito terzo e il quarto si apriva e si adattava a pochi
centimetri di appoggio.Non era una discesa ma un arpeggio. Arrivò 10 metri
sopra l'uomo steso sotto di lui,con il fucile a fianco. Intanto si era svegliato e guardava
verso il basso dove il branco abbassava il muso sul pascolo. Il re dei camosci restò
fermo impettito sopra il vuoto,la farfalla bianca in punta al suo corno sinistro.
Uno stormo di ali nere si abbassò dalla cima senza un grido. Il re respirò calmo
tra collera e disgusto per l'assassino di sua madre e dei suoi. L'uomo sapeva
prevedere,incrociare il futuro combinando i sensi con le ipotesi,il gioco preferito.
Ma del presente l'uomo non capisce niente. Il presente era il re sopra di lui.
*****************************************************************

L'uomo era una schiena facile da calpestare.
Saltandoci sopra lo poteva scaraventare in basso. Il re pesava quanto l'uomo,
mai se n'era visto uno di taglia simile.Si alzo il ciuffo di schiena in segno di battaglia.
Scosse il corno nell'aria per liberare la farfalla,picchiò l'unghia dello zoccolo sopra
la roccia,rumore perchè l'uomo si voltasse.Non lo voleva di schiena ma di fronte.
L'uomo si girò a serpe verso il fucile in tempo per vedere il re dei camosci che gli veniva addosso a precipizio con due balzi in discesa.
Era forza,furia e grazia scatenata.Uno strepito di grida e una folla di ali chiamò per la montagna. Gli zoccoli anteriori sfiorarono il collo dell'uomo, i posteriori fecero volare via il cappello.Il re gli era saltato addosso sfiorandolo senza un graffio e volava in basso verso il branco che aveva rizzato orecchie e musi.
******************************************************************

Era il vento vestito di zampe e di corna,era il vento che sposta le nuvole e spazza le stelle. Fosse stato in piedi,l'uomo si sarebbe buttato a terra per tenersi,ma già sdraiato non poteva servirgli di afferrarsi ai sassi.Se gli cadeva sul petto l'avrebbe sfondato con le zampe e trascinato giù.Il re gli era saltato sopra senza toccarlo,gli aveva tolto il fiato e il sole il tempo di sentirsi perduto e ritrovarsi illeso. Volò giù in picchiata, le unghie strepitavano sui sassi schizzando scintille mentre l'uomo imbracciava l'arma con la spalla sinistra e lo seguiva dalla tacca di mira.Scrosciavano piccole valanghe al seguito del re,uno strascico bianco.
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Con l'occhio aperto lo vedeva schizzare imprendibile,già fuori tiro.Il re lo aveva vinto
un altra volta.Il branco vedeva correre a valanga verso di loro in pieno giorno,al sole il loro re.Non potevano accorgersi dell'uomo.Ogni camoscio si fermò dov'era a guardare la novità speciale del loro signore delle tempeste,uscito allo scoperto incontro a loro.Il re non li raggiunse.Si fermò all'improvviso,s'impennò sulle zampe davanti e tornò indietro.Scalò un sasso appuntito,piantato su uno sfasciume di rocce appese al vuoto.E restò lì.Era il giorno perfetto,non si sarebbe più battuto contro nessuno dei suoi figli e non doveva aspettare l'inverno per morire.
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 Aspettò lì fermo la palla da 11 grammi che gli passò dall'alto in basso il cuore.Morì prima di sentire  il fragore dello sparo.Cadde dalla cima del sasso e rotolò verso i camosci.Qui l'uomo vide una cosa che mai era stata vista.Il branco non si disperse in fuga,lentamente fece la mossa opposta.Prima le femmine,poi i maschi,poi i nati in primavera salirono verso di lui,incontro al re abbattuto.Uno per uno chinarono il muso su di lui,senza un pensiero per l'uomo in agguato.Toccarono con le corna,una spinta leggera,il dorso fulvo e inspessito del padre di tutti loro.Le femmine appoggiarono 2 colpi,i piccoli sfregarono timidi i loro primi centimetri sul mantello invernale,già scuro,del loro patriarca.Niente era più importante per loro  di quel saluto,l'onore al più magnifico camoscio mai esistito.L'uomo guardava.Abbassò il fucile.La bestia lo aveva risparmiato ,lui no.Niente aveva capito di quel presente che era già perduto.In quel punto finì anche per lui la caccia,non avrebbe  sparato ad altre bestie.Il presente è la sola conoscenza che serve.L'uomo non ci sa stare nel presente.Si alzò e  scese lentamente alla bestia uccisa.
********************************************************************

L'uomo arrivò al re, il branco era ancora vicino,a guardare.La più aspettata vittoria era gemella uguale di una sconfitta mai conosciuta prima.Disprezzò l'istinto che gli aveva allineato il tiro.Gli venne uno sputo in gola e un'acqua al naso,mentre gli occhi si erano appannati. Ladro di vita indomita,sovrana.Contò gli anelli delle corna,gli anni accumulati a cerchio.Valevano più dei suoi,aveva ucciso un vecchio.Una fitta alla spalla sinistra accusava il rinculo.Era in ginocchio sopra il re dei camosci........che guardava lontano oltre di lui,occhi abituati al cielo.
Erri De Luca "Il peso della farfalla"

 
 
 

BENTORNATA.............

Post n°42 pubblicato il 21 Marzo 2010 da makelove67
 
Foto di makelove67

......dopo un interminabile....e gelido inverno
..............ecco i primi segnali di cambiamento
................i primi risvegli...........i primi colori...
...........................e i primi.......intensi profumi
....................................dopo il grigio inverno
......e il paesaggio comincia a cambiare aspetto
.........bentornata...
...


 

  crocus

giacinti

spring

 
 
 

....piccole cose

Post n°41 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da makelove67
 
Foto di makelove67

+

 

Ultimamente il percorso del mio "viaggio" è stato un pò difficoltoso...

sotto vari aspetti...

vita sociale...affetti...lavoro....molte giornate grigie....

le piccole cose che mi fanno stare bene....

cose estremamente semplici...per qualcuno...banali

un libro....scambiare 2-3-4-5 parole con le amicizie fatte in questo spazio

l'affetto del mio estremista a 4 zampe

e.....tanta...tanta musica.........

e il grigio piano piano si dissolve....

om

                                              om mani padme hum

                                              Che gli Dei del Cielo m'ispirino,            

                                               che i tre gioielli m'assistano

                                               lama,yidam,khadousum.


                                              Che la storia sia nettarre

                                              alle orecchie di chi l'intende.

                                               che essa faccia fiorire un Buddha

                                               nel cuore di chi la comprende.

+++

 

 
 
 

DEDICATA......

Post n°40 pubblicato il 30 Novembre 2009 da makelove67
 
Foto di makelove67

DEDICATA ALLE PERSONE CHE HO AVUTO IL PIACERE
CONOSCERE IN QUESTO...."SPAZIO LIBERO"

                  

Pearl Jam
 " Just Breathe "

Respiriamo Soltanto


Si, capisco che ogni vita deve finire
Mentre sediamo da soli, so che un giorno
Ce ne dovremo andare
Sono un uomo fortunato
Che può contare sulle sue stesse mani,
Quelle che amo...

Qualcuno ne ha soltanto una,
Altri non ne hanno nessuna

Resta con me...
Respiriamo soltanto.

I miei peccati sono allenati,
Non mi lasceranno mai vincere
Dopo tutto, sono solo un altro essere umano
Si, non voglio ferirmi, c'è già così tanto
In questo mondo che mi fa sanguinare

Resta con me...
Sei tutto ciò che riesco a vedere

Ti ho detto che ho bisogno di te?
Ti ho detto che ti voglio?
Se non l'ho fatto sono un cretino, vedi...
Nessuno lo sa meglio di me.
Ho spiattellato tutto

Ogni giorno mi stupisco,
Mentre ti osservo in volto
Tutte le cose che hai dato
E niente che tu abbia voluto trattenere
Non c'è niente che tu abbia voluto trattenere
Di tutto ciò che hai dato

Ti ho detto che ho bisogno di te?
Ti ho detto che ti voglio?
Se non l'ho fatto sono un cretino, vedi...
Nessuno lo sa meglio di me.
Ho spiattellato tutto

Non c'è niente che avresti voluto trattenere
Di tutto quello che hai dato
Stringimi fino al giorno in cui morirò
Ti incontrerò dall'altra parte

 
 
 
 
 

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...dedicata

ad una carissima amica.....

Angie..è tutta per te...

e ci aggiungo anche questa....



 

.......BUON VIAGGIO

 ...PER SEMPRE
NEL MIO CUORE..           

TU SEI MUSICA,
LE NOTE DELLA TUA VOCE
HANNO LA DOLCEZZA DELLA RUGIADA
CHE NASCE ALL'ALBA,
COME UN FIORE CHE SCORRE
SUL RIGO DI UN PENTAGRAMMA
PER FAR NASCERE IN MUSICA ANCHE IL SOLE,
TU SEI MUSICA CHE TRASFORMA IL TRAMONTO
IN UN CONCERTO DI EMOZIONI,
PER CALARE NELLA NOTTE E TRASFORMARE
LE STELLE E LA LUNA IN SOGNI,
TU SEI MUSICA NELL'ANIMA
E NEL CUORE.

Con affetto
Daniela.

 

 

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