LA NEVE NELL'ANIMA

Penso che sperimentare fino a conoscere se stessi nel profondo, sia una delle vere ragioni per vivere: bel post

Grazie, la penso anche io come te ...

Mi consenta una domanda, sincera. Come vanno intese le Sue parole, citando le Sue proprie parole: "in questo mondo non esiste nulla di assoluto, non esiste una Verità unica ed uguale per tutti." Questa è una Verità assoluta, affinché possa valere come asserto vero, valido per la Vita come Lei la descrive? In tal caso sarebbe un'autonegazione, smentirebbe in atto ciò che afferma in parola. Oppure va intesa come una dichiarazione d'intenti personale, soggettiva e, pertanto, assolutamente insignificante al fine di qualsiasi conoscenza, una semplice dichiarazione di preferenza. In tal caso, allargare l'orizzonte di senso è davvero possibile o è solo una bella intenzione. Non è una questione da poco, sebbene la domanda sia sinceramente postaLe. Potrebbe essere un esempio di questa volontà d'allargare l'orizzonte della propria vita. In ogni caso, abbia sempre cura di Lei.

Mi sono un po' persa nel commento, comunque quella scritta nel post è la MIA verità. Con questo voglio dire che per me è così, ma so benissimo che potrebbe non esserlo per tutti. Spero di avere risposto.

Capisco, ma come pensa possa realizzarsi la convivenza, in un mondo in cui ciascuno ha la propria "verità"? E' ancora possibile comunicare? Il linguaggio non trasmetterebbe altro che le idiosincrasie di ciascuno? Da ultimo, come condannare i terroristi: costoro, in fondo, non fanno altro che perseguire la loro verità, allargano il proprio orizzonte... a suon di bombe?

Io credo che la convivenza si possa realizzare nel momento in cui tra le persone c'è rispetto e dialogo, cose che portano al confronto. Questa per me è comunicazione. Certo, non tutti riescono a comunicare e non tutti si capiscano. Quanto ai terroristi, perdonami ma mi pare un esempio da non fare, perché sono persone che il rispetto per gli altri e per la vita non sanno nemmeno dove stia di casa. E qui, nel momento in cui non si rispetta la Vita stessa, andiamo completamente fuori da qualsiasi Verità individuale.

Un post a tratti filosofico. Io credo che ogni essere umano, che ha la ragione come forza predominante, debba avere la capacità di osservare senza giudicare; ma soprattutto debba essere in grado di giudicare se stesso prima di dare un giudizio, magari affrettato, a fatti e/o persone che gli stanno attorno. Chi è in grado di fare ciò mette a disposizione, sua e del prossimo, una grande nobiltà d'animo sinonimo di grande intelligenza umana. Ciao Dany. °__° AL.bert.

Ciao Alberto. Sono d'accordo con te. Per quanto mi riguarda, molto spesso la mia difficoltà sta nel non essere troppo severa con me stessa nei giudizi, perché mi rendo conto che a volte davvero esagero. Però, insomma, ci sto lavorando :)

Prima di tutto ......buona serata ........................................."ad amare tutte le parti di noi senza condizioni"..............."anche quelle che ci fanno vergognare di noi...................se ci accettiamo così come madre natura ci ha creato,non credo ci siano parti di noi che ci fanno vergognare . ...anzi se una persona convintamente si accetta per quello che è ......sono certo che potrà sempre ed in ogni caso camminare a testa alta fiero di quello che è e sono certo sarà anche stimato per questa sua fierezza........la bellezza tanto decantata ad ogni costo alla fine ......non paga un sorriso Semplicemente Franco

Ma siamo sinceri ... chi a questo mondo si accetta veramente per ciò che è? Fino in fondo e senza condizioni? Il giorno che incontrerò questa persona gli/le farò personalmente un monumento nella piazza del paese dove abito ora ...

Lo pensi davvero???tu non ti accetti così come sei??.....io sono molto più ottimista.....ci sono ancora tante persone col sorriso sincero sul volto ed una persona che sorride lascia trapelare felicità e chi è felice si è accettato per quello che è Un sorriso :-).........buona serata semplicemente Franco

Si, lo penso davvero. E penso anche che chi sbandiera con presunzione di esserci riuscito stia mentendo sia a se stesso che agli altri.

In pochi, la consapevolezza che dentro ciascun essere vivente umano, sono presenti tutte le possibilità connesse alla specie. Tutte le potenzialità della psiche sono date in ciascun individuo, poi, in funzione a quella che è la risultanza della singola componente individuale ossia “la tendenza”, prevalgono in ciascuno alcune caratteristiche piuttosto che altre. Ma sotto la giusta pressione degli eventi molteplici che caratterizzano l’esistenza, anche gli aspetti apparentemente a noi distanti, emergono, tanto da farci sembrare altro da noi stessi. E così, ognuno ha in sé la paura o il coraggio, la generosità o l’egoismo, la dolcezza o l’aggressività, l’emotività o il distacco, il Santo o... l’assassino e così via. La presa di coscienza del possedere in sé il ventaglio delle possibilità, fa sì che non si sia più in balìa di se stessi, non più vissuti ma vivi. Quando si arriva a prendere coscienza di questo, ossia che possiamo, volendo, essere ogni cosa e quindi, scegliere cosa essere e quando esserlo, si guadagna il distacco, il distacco da se stessi, si diviene liberi da se stessi, dall’inganno che la nostra Psiche tira a se stessa e così, si diviene anche liberi dagli altri, dall’idea che gli altri hanno di sé .... e di noi.

E' un percorso difficile e irto di ostacoli. Ci vuole coraggio e tanta pazienza per raggiungere questa consapevolezza. E, a mio avviso, è una cosa non da tutti.

Noi e gli altri siamo un percorso unico che come un cerchio si trova a richiudersi nell’estremità, c’è chi parte ponendo inizialmente l’attenzione su sé, e, trova gli altri, c’è chi ponendo inizialmente l’attenzione sugli altri, trova poi, sé. Nel termine altri non và intesa solo l’umana specie, sarebbe un errore, altri o altro è tutto ciò che ci circonda, l’insieme degli esseri possibili, facenti parte del Tutto. Noi deriviamo dal Tutto, siamo parte del Tutto, siamo debitori al Tutto, anche la più apparentemente piccola delle cose è il frutto di una quantità infinita di forze concorse insieme. Tra le infinite manifestazioni dell’Essere, alcune ci sono proprie, altre improprie; quelle proprie, le sentiamo affini e in sintonia con noi, con esse siamo in spontanea armonia e viviamo questa risonanza, con quello stato emozionale dell’anima che chiamiamo “simpatia”, quelle improprie, in disarmonia con noi, la nostra anima le vive con quel sentimento detto “antipatia” e, se distanti, con l’indifferenza, ma non va dimenticato che la pluralità e la diversità delle manifestazioni della realtà, anche all’interno del nostro essere, è ricchezza, esse vanno comunque accette e mai giudicate.

Sono d'accordo.

Cara Dany, post molto bello e solo apparentemente contraddittorio. Che la vita possa essere un percorso seguendo il quale conoscere meglio noi stessi, nel bello e nel meno bello che abbiamo dentro di noi, lo condivido. Che quella che otterremo seguendo questo percorso sia la nostra percezione di noi stessi e non una conoscenza oggettiva, mi pare pure condivisibile. Ciascuno ci vede e ci vedrà in modo diverso, come sostiene anche Pirandello. Penso che l'approfondire il discorso sotto il profilo filosofico ci porterebbe lontano da quello che intendevi affermare nel tuo post, che io così ho interpretato. Un abbraccio! Beppe.

Buongiorno Beppe ... io non vedo contraddizioni nel mio post, ma probabilmente questa è la mia visione. In ogni caso mi pare tu abbia compreso a fondo ciò che intendevo dire. Un abbraccio e una buona giornata a te.

Cara Dany, ho scritto infatti "solo apparentemente contraddittorio", poiché a mio avviso non lo è affatto. Comunque ci siamo capiti bene. Un abbraccio con tutto il mio cuore. Beppe.

Ma certo che ci siamo capiti ... bacio :)

Invece io, ultimamente, dopo un periodo un po' burrascoso, sono giunta alla personale e opinabile conclusione che "la vita è un'occasione di vivere". Molto sempliciotto come concetto ma in questo momento mi fa stare bene :)

Non è questione di sempliciotto o meno Tif, ma più che altro di momenti che ognuno di noi attraversa durante i quali le consapevolezze possono essere diverse. Alla fine mi pare che stiamo dicendo la stessa cosa, pur se con modalità diverse, perché vivere è l'unico modo che abbiamo per sfruttare l'occasione che ci è stata data. E che si chiama semplicemente Vita.

La vita è tutto quello che ti succede, mentre tu fai altri progetti.......

Non sempre secondo me. Ci sono anche momenti in cui si decide di prendere il toro per le corna ed è lì che si vede la differenza tra le persone ...

Ciao, nella parte finale poni una bella domanda. "E allora che cos'è la vita se non la più grande opportunità per allargare questa visione ...?". Posso risponderti che.. è essere ciò che siamo..diventare ciò che siamo capaci di diventare. Un abbraccio :) (nn funziona la messaggeria :( )

Ciao bella gioia ... hai detto niente :) ma sono totalmente d'accordo con te ... (si stamattina non funziona una cippa e mi sta salendo il nervoso come nei cartoni animati :)) Bacione :)

La vita è sempre e comunque una grandissima opportunità, cara Dany, in ogni senso! E' che, secondo me, a volte purtroppo ce ne dimentichiamo... Un abbraccio!

Vero cara Lisa ... un abbraccio a te :)

Ciao Dany...Ho voluto riflettere un po' prima di scrivere. Nella mia esperienza, la necessità di ricordare "chi fossi" l'ho avuta proprio dopo la fine del mio matrimonio, con la separazione. Certo, l'improvvisa "libertà" mi ha dato nuove consapevolezze, ma mi ha fatto commettere anche errori...Diciamo che mi sono perdonata per questi errori che avrei potuto evitare, ma sui quali sono dovuta necessariamente passare per capire cosa esattamente volessi nella mia vita...Non è proprio possibile amare tutto di se stessi, ma appunto ci si può perdonare e si può convivere con ricordi non piacevoli, prima di tutto cercando di non pensarci più e cercando piuttosto di essere migliori e positivi nel presente...

Ciao Serenella ... sicuramente amarsi completamente non è semplice, ma un processo lungo ed irto di difficoltà. Io credo che alla fine ci si possa riuscire ma giustamente ognuno di noi ha la propria esperienza ed è giusto che sia così ...

basta visioni, quando prendevo gli psicofarmaci.... ;)

Ma ... come erano queste visioni? :)

amare tutte le parti di noi.si forse.si probabile ma io aggiungerei conoscere se stessi...e non prendersi in giro.non è a te rivolto. mi raccomando notte!

Se leggi bene, è quello che ho scritto nella prima frase :)

si vero! tra i tanti difetti leggo velocissimo e tanti tanti blog!! chiedo venia e..ciao. gino

Non è un buon motivo per scrivere commenti "ad cazzum" ...

Condivido in pieno questo tuo pensiero...

Grazie, mi fa piacere ...