Creato da hesse8 il 04/02/2007
Federazione della sinistra di Lentini
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: hesse8
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 63
Prov: SR
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Federaz.giovani comunisti italiani

 

Ultime visite al Blog

urlodifarfallaalterogalasso_raffaelezoppeangeloideaculturaleTomassiniPieroabagnalevincenzo1983alessandro.de.angeliunafatastregamax_6_66elomanlubopomesdiaiellovivianagreta.rossogeraniosilviomassari
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Peacereporter

 
 

Un quadro

                                                                                                                                   

Stefano Lattanzio

Tel.095.7835328(Lentini)


Investimenti nell'arte

 

Non-violenza

L'immagine “http://nonviolenti.org/images/bandiera.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.
 

San Precario

San Precario



 
 

Tag

 

La piazzarossa-video




 
 
blog di spazioblog

Blog di libero
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Web tv interessante

Welcome to Arcoiris Web TV
 

rosso vivo

immagine
 

settimanale del pdci


 

Ultimi commenti

Contro la pena di morte nel mondo

Fdca federazione dei comunisti anarchici

 

 

« Auguri di Diliberto a Fe...Alitalia: prima di tutto... »

Il cuore di 2 elicotteristi in missione in Afghanistan

Post n°716 pubblicato il 28 Luglio 2008 da hesse8






«Ci rifiutiamo di sparare sui civili». Rimpatriati da Herat due ufficiali elicotteristi













In un'azione di ritorsione contro i talebani non fanno fuoco per paura di colpire civili

Image

Due
ufficiali italiani in servizio su Mangusta sono stati rimpatriati nei
giorni scorsi da Herat, in Afghanistan. A detta delle fonti militari,
la misura sarebbe stata adottata «esclusivamente per motivi sanitari»



per il verificarsi di una situazione di stress psico-fisico
diagnosticata ai due elicotteristi al termine di un impegnativo ciclo
operativo.

Ma un’altra versione fornisce il quotidiano Il Tempo - ripreso dal Corriere della Sera
- secondo cui la decisione di anticipare il rientro in Italia dei due
piloti sarebbe stata presa a seguito del loro rifiuto di sparare
«durante uno scontro a fuoco in cui erano coinvolti anche militari
italiani». Si precisa, ancora, che «la loro giustificazione è stata che
sulla linea di tiro c’erano anche civili». Viene data notizia anche
dell’apertura di un’inchiesta, ma le fonti militari negano ed
aggiungono che nessun provvedimento è stato previsto per i due soldati.

Due
interpretazioni completamente discordanti nella ricostruzione dei
fatti. Ufficialmente, il comando del contingente italiano sostiene che
i due elicotteristi si sono presentati in infermeria accusando uno
«stato di disagio» al termine di una serie di missioni operative, e qui
il medico ha giudicato il loro stato di salute incompatibile con i
compiti loro assegnati in quel difficile teatro di operazioni. Ai
militari è stato prescritto un periodo di osservazione al Policlinico
del Celio e, poi, il ritorno alla loro base di Rimini.

L’episodio
riapre la questione dei caveat dei militari italiani che l’attuale
Governo vorrebbe modificare. Le regole d’ingaggio vigenti hanno
impedito, finora, di mandare le truppe in prima linea nelle operazioni
contro i talebani, con grande contrarietà da parte di inglesi e
americani. Ma la situazione potrebbe cambiare. Agli inizi di luglio, il
ministro degli Esteri Franco Frattini aveva fatto sapere che si sarebbe
presa in esame l’ipotesi di una nostra partecipazione diretta alla
lotta al terrorismo, in modo da «ripristinare la fiducia e la
solidarietà reciproca» con gli alleati.

Attualmente, i militari
italiani in Afghanistan sono circa 2.700, di cui circa 1.300 Kabul e il
resto ad Herat, nell'ovest del Paese, dove a partire dal prossimo
agosto verrà progressivamente schierato il grosso del contingente. Il 5
agosto, infatti, l'Italia lascerà alla Francia il comando della Regione
di Kabul.

Una vicenda diversa, ma che ha avuto come protagonisti
sempre degli elicotteristi italiani in missione all’estero, accadde in
Iraq alla fine del 2003, pochi giorni dopo la strage di Nassiriya.
Quattro piloti dell’Esercito che si rifiutarono di salire sui loro
CH47, sostenendo che i velivoli avevano «carenze» nei sistemi di
protezione, furono rimpatriati, sospesi dall’attività di volo e
indagati dalla Procura militare, prima per ammutinamento e poi per
codardia. Furono, però, assolti con formula piena nel corso
dell’udienza preliminare.

Preoccupanti sono i dati diffusi dal
Dipartimento veterani Usa sulle condizioni dei militari impiegati in
Iraq e Afghanistan. Negli Stati Uniti oltre seimila sarebbero i suicidi
tra i reduci mentre vanno progressivamente aumentando coloro che sono
affetti da gravi disturbi mentali. Una ricerca della Rand Corporation
parla di 300 mila veterani che soffrono di depressione e stress da
combattimento e di altri 320 mila che hanno subito danni cerebrali.
L’allarme riguarderebbe anche i militari inglesi. In Italia la media
annuale si aggira intorno ai 4 mila suicidi e si riscontrano anche casi
di Ptsd, una patologia che si manifesta con disturbi depressivi,
ansietà, ossessioni, tendenza al suicidio. Attualmente viene seguita
dall’Osservatorio militare di Firenze ma mancano completamente
strutture di assistenza per veterani e reduci colpiti da stress
postbellico.(in grassetto le cause della guerra dentro il corpo di uomini)

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963