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Alitalia: prima di tutto salvare 5.000 posti di lavoro

Post n°717 pubblicato il 30 Luglio 2008 da hesse8

Alitalia, il piano di Berlusconi: «Sindacati zitti, 5 mila licenziati»

 Alitalia, foto interna

Il
piano c'è: per salvare Alitalia si tagliano cinquemila posti di lavoro.
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dopo mesi di vaghezza e
silenzi sulla questione, parla della possibile soluzione alla crisi
della compagnia aerea italiana. Lo fa durante una cena con i senatori
del Pdl e, tra una portata e l'altra, dà i numeri: cinquemila esuberi,
novanta nuovi aerei in arrivo e la riapertura di collegamenti con
alcune rotte internazionali oggi chiuse (con Asia e Cina in cima alla
lista).

Secondo quanto hanno rivelato
all'agenzia di stampa Agi alcuni partecipanti alla cena saranno
previste misure di uscita «morbida con scivoli e prepensionamenti». Ma
non mancheranno altre soluzioni, accanto ai tagli soft. Ovvero
probabili esternalizzazioni di rami dell'azienda (servizi di terra,
amministrazione e manutenzioni) che allargherebbero però la platea dei
lavoratori interessati dal piano.

«Però - ha aggiunto il
presidente del Consiglio - i sindacati non dovranno mettere il bastone
tra le ruote, altrimenti salta tutto». Berlusconi ha ricordato che
nella trattativa con Air France «erano state poste delle condizioni
inaccettabili», e comunque - ha reso noto - «ho parlato con il ministro
dei Trasporti francesi. Ci saranno varie sinergie con Parigi». Il
premier non ha indicato quali saranno queste sinergie, «nessuno accordo
organico», si è limitato a dire presupponendo delle intese per quanto
riguardo il piano delle rotte internazionali. Dunque il Cavaliere si è
detto assolutamente ottimista per il salvataggio della compagnia di
bandiera. «C'è - ha affermato entusiasta - il piano, c'è la soluzione,
ci sono i soldi, tanto che ho dovuto dire molti no. Certo - ha ribadito
secondo quanto riportano le stesse fonti - non si potranno tenere tutti
i dipendenti, si cercherà un modo indolore per salvaguardare il maggior
numero di
persone, ma è chiaro - ha concluso - che questa è l'unica operazione che si può fare».

Intanto
il 30 luglio, nel pomeriggio si riunisce il Cda di Alitalia. All'ordine
del giorno potrebbe esserci l'esame del piano di salvataggio della
compagnia messo a punto da Intesa Sanpaolo.

 

 
 
 
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